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Anche se qualche passaggio non l'ho capito,devo dire che nel complesso non è male. Ottima la combinazione film-fumetto. Nessuna intepretazione speciale per gli attori. Anche se un pò duro, vi consiglio di guardarlo.
Non è il mio genere, ed è per quello che si merita 9. Mi ha colpito soprattutto la naturalezza degli eventi. La storia viene narrata come una favola per un bambino e mentre la segui non puoi fare a meno di rimanere con lo sguardo e la mente fissi, attenti. Il fumetto mi è estraneo. Non so quindi se sia del regista l'idea delle storie parallele che a mio parere è ottima e te ne accorgi quando alla fine si "riparte da capo", cosa che ti dà una sensazione soddisfacente perchè ti rendi conto di aver capito bene tutto e che la storia è veramente bella. Stupende le scenografie che il computer rende molto più realistiche di quel che sono. Magnifici pure gli attori, tutti.
La pioggia digitale bagna il nostro sguardo come dentro a una pagina: il suono sordo dei pugni risveglia il nostro scivolare dentro all´inchiostro, al pixel digitale, a quelle facce sagomate scappate dalla penna/digitalcamera di Miller/Rodriguez... Vabbé. seghementali a parte: c´é tutto Rodriguez in questa pellicola, nel bene e nel male del suo nome... il bene é tutto ció che riguarda la sua capacitá tecnica di girare, il suo buon ritmo cardiaco di monatre inquadrature bellissime (composte direttamente dalle pagine di Miller), di pastrocchiare con effetti digitali non perfetti, ma perfetti nel come li miscela e li integra nei contesti filmici, nelle storie (definire un campo di gioco quale "il fumetto", o "il videogame" quando fece Spy Kids III -per fare un esempio-, ti permette di adeguare gli effetti al campo su cui giochi la partita), ma sopratutto, il Rodriguez che ha la fortuna di essere sostenuto da storie forti e dinamiche, ironiche e grottesche: la sceneggiatura di Miller, sebben nei dialoghi trova limiti quando diventa movimento al cinema (ma qui do anche la colpa ai nostri doppiaggi), nel racconto voice over (la voce che racconta in terza persona come se fosse il pensiero o un racconto a posteriori) e nel concept delle azioni é dinammite pura: un matrimonio visivo/narrativo eccezioanle. Casting perfetto non tanto per la recitazione (la domanda infatti é: ma c´e´recitazione?) quanto mper quelle facce che s´incollano benissimo nel tessuto digitale... Ma c´e´anche tutto il Rodriguez c(azz)one, quello goliardico, superficiale che si autocompiace dei suoi giocattoli, e non si rende conto di gridare al "prodotto innovativo", quando alle sue spalle ci sono esperienze visive e pionieristiche motlo oltre il suo bellissimo Sin City: basti ricordare primo fra tutti il mitico disneyano TRON, o, non per visual ma per linguaggio stilistico CREEPSHOW... Il merito di Sin City é si quello di aver fatto un film che ti lascia il sapore di un non film (ma anche di un non fumetto...), di un qualcosa di diverso, che, come una medaglia, vede nel suo rovescio anche lo stesso limite del film... Ma ci si diverte, infatti il mio voto personale é 8, ma troppo alterato in un valore oggettivo da quel mio ridere e da quel divertimento che trovo nel genere rappresentato. Comunque, é senza dubbio un film da vedere