rec (2007)

Non c'è niente di nuovo in Rec. Come non c'era niente di nuovo in Cloverfield.
Ormai le storie sono state raccontate tutte, quindi è difficile sorprendersi. Ma entrambi i film hanno pregi strutturali (le riprese in soggettiva con hanycam nervosissima sono adattissime a creare il senso di immersione) e anche pregi meno evidenti.
Comincio col dire che, a differenza del film catatrofico "ammerregano", Rec usa un cast di tutto rispetto (primo fra tutti quel faccione da schiaffi di Carlos Lasarte, una sorta di "Tim Curry" latino.). I personaggi sono credibili, nervosi e odiosi come saremmo noi in situazioni simili. Purtroppo i comportamenti "assurdi" si ripetono e fanno perdere per alcuni minuti quella sensazione da documentario che vorremmo fino alla fine (come sempre chi riprende la tragedia non abbandona la telecamera neppure nei momenti più drammatici, mah!), ma la resa generale è credibilissima.
E la storia già di per se disturbante è narrata in modo impeccabile, trascinandoci in un incubo tesissimo, sorprendendoci con un effetto "Buh!" risucitissimo di volta in volta, scene da infarto giocate tra pause, silenzi ed effetti sonori fastidiosissimi (e ovviamente nessuna colonna sonora). Puoi riciclare quello che vuoi, ma quando lo presenti con questa maestria riesci a spaventare e come.
Le ultime sequenze aggiungono valore e significato alla pellicola, ormai Balaguerò ci ha abituati a questo... anche se non raggiunge l'altezza del finale del sottovalutatissimo Nameless.
Certe immagini vi resteranno impresse a lungo.
Angosciante.