Una coppia, nel tentativo di sfuggire ad un benzinaio che li minaccia con un fucile, si ritrova a combattere contro un clan di cannibali nel deserto del Texas.
Sei un blogger e vuoi inserire un riferimento a questo film nel tuo blog? Ti basta fare un copia/incolla del codice che trovi nel campo Codice per inserire il box che vedi qui sotto ;-)
Niente. È sempre la stessa storia quando invece di fermarsi si va avanti con seguiti su seguiti (se così li vogliamo definire). Il primo un capolavoro, il secondo mediocre, questo terzo capitolo a dir poco orribile. Una sceneggiatura da far accapponare la "pelle" da quanto è scadente, la recitazione in generale di infimo livello e un'ambientazione per nulla esaltante. Infine, banalità a destra e a manca. Sconsigliato.
Meglio del secondo e quarto capitolo, innarivabile ovviamente al primo. L'atmosfera ricorda molto il primo capitolo, la violenza e la tensione ci sono ma non sono molto persistenti, le scene del sangue invece scarseggiano parecchio. La trama non ha nulla di innovativo ma non annoia, la durata del film è tanto breve e poteva essere un po più lungo, si poteva approfondire di più la psicologia malata della famiglia e dei suoi personaggi. Nel cast fanno parte attori di buonissimo livello, possiamo trovare un giovanissimo Viggo Mortensen, e Ken Foree, ha recitato in film molto conosciuti, come Zombi di Romero, il remake e tre film diretti da Rob Zombie. Nulla di eccelso e memorabile, ma la sufficienza ci sta.
Giunti al terzo capitolo si abbandona l'approccio grottesco e piacevolmente goliardico del precedente episodio per rispolverare le atmosfere cupe della pellicola capostipite firmata da Tobe Hooper. Il lavoro di Jeff Burr -che alla regia in questo caso non eccelle di certo- soffre una scontata sceneggiatura in tre atti di rara pochezza. Solo l'ultima parte convince, salvando per il rotto della cuffia un film fino a quel punto privo di mordente. Ritmo e splatter fanno la differenza e l'ingresso nella magione dei Sawyer rende il tutto più accettabile. L'introduzione purtroppo è di assoluta piattezza, mentre la parte centrale scade in dialoghi assurdi e comportamenti illogici nonostante la comparsa di Ken Foree, nome che gli amanti dell'horror ben conosceranno. Lascia abbastanza perplessi il cambiamento dei caratteri della famiglia cannibale, mentre non tutte le new entry convincono, c'è giusto un giovane Viggo Mortensen ad alzare l'asticella di una banda assassina tutt'altro che inquietante. Il nonno poi ormai ridotto ad una mummia non si può vedere e lo stesso Leatherface, con nuova sega elettrica modello kitsch, appare sottotono. Lo definirei più un omaggio che un sequel. Quasi una rivisitazione però in cui poco funziona, compresa la scream queen Kate Hodge.
No, no, no. Non ci siamo, questa è davvero una delle peggiori strade che poteva prendere la saga di Non Aprite Quella Porta. Capisco che il primo capitolo era inimitabile e probabilmente molto meglio sarebbe stato troncare dopo quel capolavoro. Già il secondo film mostrava tutte le sue debolezze e le difficoltà, nel tentare di tener viva la Famiglia di cannibali più famosa al mondo. Questo qui non ci prova nemmeno. I membri della famiglia sono infatti tutti nuovi, nessuno di loro assomiglia, nemmeno vagamente, a quelli del primo capitolo. Hanno inserito una sorta di mamma, chissà dove l'han presa poi, nonché addirittura una bambina, perfida ma grottesca ed involontariamente comica. Poi c'è Tex, il giovane cowboy interpretato da Viggo Mortensen il quale, mi spiace, aggiunge al film un tondissimo ZERO. Infine, un altro paio di nuovi componenti ma con personalità, caratteristiche e peso insignificanti. Non capisco come si possa nemmeno lontanamente sperare di coinvolgere i vecchi fan con questa roba. Non c'è alcuna coerenza con quanto è preceduto: come sarebbe d'altronde possibile che, dopo la morte dei membri della precedente famiglia, ora ce ne sia una tutta nuova, con un sacco di gente peraltro, che accompagna il Leatherface? Sì, passiamo a lui. Infatti l'unico personaggio della "vecchia" gloriosa famiglia, a parte il nonno che potevano benissimo evitare di inserire perché ormai è una mummia immobile, è il Leatherface. Il quale tuttavia ha ben poco da spartire con quello dei primi due capitoli…sembra proprio un altro. Questo qui è un ragazzone che, malgrado la maschera gli copra il volto, appare giovane e robusto e coi capelli lunghi ed ha un ruolo e una profondità nulle; è praticamente un grosso burattino a cui hanno dato in mano una motosega, un peluche a cui hanno girato la carica nella schiena. E' lontano mille miglia dalla caratterizzazione profonda che aveva nei primi due capitoli. Insomma, qui c'è solo la volontà di sfruttare economicamente un marchio: quello di Leatherface (che infatti è pure aggiunto esplicitamente nel titolo). Il resto è zero. Voglio dire che non ce l'ho con questo film per il fatto che tradisce lo spirito dei precedenti o non è coerente…no, per niente, perché alla fine di queste cose non mi importa. Il mio voto è motivato solo dal fatto che il film è brutto. Cioè, anche se Non Aprite quella Porta, film di cui sono un enorme estimatore, non fosse mai esistito e questo film fosse un film totalmente a parte, il mio giudizio sarebbe uguale, è semplicemente brutto.
E con questo ho terminato anche la saga delle porte che non si devono aprire. Il terzo capitolo è decisamente brutto e privo di mordente, a dispetto della famiglia cannibale che non incide in nessun modo alla riuscita del film. Un film che manca di tensione, di effetti gore decenti e di un finale che sappia lasciare il segno. La protagonista femminile dovrebbe cambiare mestiere, il resto del cast non brilla per incisività, nonostante la presenza di Mortensen, e la regia appare piuttosto statica e senza grandi capacità. Un terzo capitolo scialbo che si sgonfia presto senza convincere nè intrattenere degnamente.
Ma stiamo scherzando??? ecco come affossare un franchise storico come quello di non aprite quella porta . Dopo un primo capitolo capolavoro e un seguito sufficientemente apprezzabile arriva questo terzo capitolo che non solo riesce a fare peggio del capitolo 4 (da molti ritenuto il peggior film della serie ma secondo me non è così) ma è veramente uno dei più brutti horror che abbia mai visto.La regia è penosa , la trama anche e persino gli attori( peccato per viggo mortensen , l'unico che ci mette l'impegno ma purtroppo non può reggere da solo l'intero film). L'unica cosa apprezabile sono la musica e gli effetti speciali ma per il resto siamo in alto mare. In conclusione non perdete tempo a vedere questo film che è veramente orrendo , indegno del nome che porta e vergognoso ( tutti gli altri capitoli della saga sono molto meglio di questo qui). Regia:3 Attori:3,5 Trama:3 Musica:6 Evil Forces:3 Effetti Speciali:6 Longevità:2
Non è brutto, anzi direi che è meglio del secondo! Jeff Burr era un buon regista horror e qui si vede... Discreto Viggo Mortensen alle prime armi...ma anche il resto del cast è passabile! Atmosfera simile al film originale anche se non vi sono grandi momenti, comunque c'è molto di peggio...da guardare pure.
Dopo aver visto il secondo mi aspettavo di dover spegnere la TV a metà di questo terzo capitolo invece devo dire che la qualità sale leggermente (fare peggio del secondo era a dir poco impossibile). Qualche scena d'azione in più, un pò più di sano horror e soprattutto un Latherface meno ridicolo rispetto al capitolo precedente... la sufficienza cmq è ancora lontana!
Terzo capitolo della saga su Leatherface. Diciamo che stiamo sullo stesso livello del 2 ma qui c'è più azione. Gli ingredienti sempre gli stessi....violenza sadismo e alta dose di splatter. Per gli appassionati. CONSIGLIATO !!
inferiore anche al secondo capitolo che almeno differiva un po dall'originale..qui si tenta di ristabilire le basi del primo film modificando alcune cose..ad esempio il numero della famiglia allargato con dei nuovi componenti (anche faccia di cuoio mi è sembrato molto differente rispetto ai primi 2 film della saga) anche se l'impostazione della storia risulta poco originale..gli ultimi 20 minuti sono un po piu movimentati ma il resto del film è molto scialbo..poco splatter, 0 tensione..insomma un 5 "meno-meno" molto stiracchiato..evitabile ma non completamente pessimo
Meglio del secondo, le basi della storia son sempre le stesse, comunque è un buon film, soprattutto per i fanatici della saga. Meno comico del precedente, però una pecca: non si vedono mai scene splatter, anche se rende lo stesso. Povero nonno!! The Saw is family...
Decoroso terzo capitolo della serie, sempre indipendente come trama dal capitolo 1 e 2, nonchè dotato di un buonisismo cast (Tom Everett, il Foree di Dawn of the dead, nonchè il bravo Viggo Mortensen).
Dietro la mdp il bravo Jeff Burr.
Forse un capitolo troppo breve riguardo alla durata (dura poco più di 70 minuti) ma come film è sempre e comunque sempre ricco di tensione, paura e ferocia.
Poca la violenza ed il sangue mostrati on screen ad ogni modo.
Il clan familiare poi si allarga comprendendo una nonna con problemi vocali (questa volta non mummificata) ed una bambina, molto cinica e cattiva.
Nulla di memorabile, ma ad ogni modo un film meritorio di una visione.
La sadicità e l'orrore della famiglia sono riprodotti fedelmente da questo regista.Quello che manca è un po' di tensione e soprattutto un tocco di realisticità.Comunque risulta guardabile...
Burr in questo terzo capitolo si discosta dal secondo episodio di Hooper tentando di creare la tensione del primo dello stesso Tobe..ma non vi riesce a pieno. La trama è sostanzialmente uguale ai primi due..cambia veramente poco..guardabile..nulla più.
Dire che il primo è un capolavoro inarrivabile è scontato. Tutto sommato questo terzo episodio non è poi bruttissimo, però manca completamente l'atmosfera malata del capostipite e quando il regista cerca di imitarlo è imbarazzante e a tratti involontariamente ridicicolo. Dialoghi pessimi (e il doppiaggio è peggio), comunque è piacevole. Nel cast il giovane Viggo Mortensen.