Grazie ad un rivoluzionario processo di ingegneria genetica, l'imprenditore John Hammond, fa clonare una ricca gamma di rettili preistorici dal Dna di dinosauri estinti. Questa è l'idea per uno straordinario parco dei divertimenti. Per testare il sistema di sicurezza, il miliardario Hammond ingaggia un trio di scienziati, i legali degli azionisti del parco e un paio di nipotini, affinché perlustrino in anteprima il grandioso parco, ma non tutto andrà bene.
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Per chi ha vissuto come me gli anni '90 da ragazzino, "Jurassic Park" è una pietra miliare della pre-adolescenza, il suo fascino magnetico è sicuramente qualcosa di indescrivibile a parole. "Jurassic Park" è un'idea geniale, un film e un libro capaci di lanciare una moda, la dinosauromania: una vera e propria invasione di gadget, giocattoli, libri su animali preistorici che prima di questo film nessuno si filava di striscio se non qualche studioso.
Il soggetto di questo film è molto affascinante, gli effetti speciali sono tra i migliori di sempre (d'altronde da Spielberg non ci si aspetta nulla di diverso), e pure i dialoghi giocano la loro buona parte nonostante sia un film incentrato sull'avventura e l'azione (la mia battuta preferita: <è previsto che si vedano dei dinosauri nel suo parco dei dinosauri?>). Sulle musiche di Williams inutile sprecare parole.
Fin qui un capolavoro; il problema è che, rivisto dopo almeno 15 anni ad un'età più adulta, mi ha lasciato spiazzato la mezz'ora finale. Di una banalità assurda, chiaro che l'impronta del film sin da subito è abbastanza fanciullesca, ma nel finale si sfiora veramente il ridicolo: la battaglia con i Velociraptor assurda (l'unica cosa bella è la ripresa tra le gambe del Velociraptor mentre insegue il bambino), ma la cosa più orribile
è il momento in cui la bambina (tra l'altro insopportabile durante tutto il film) arriva nella sala comandi, e "oh ma io lo so usare questo sistema operativo!", due bottoni schiacciati a caso e tutti i sistemi tornano a funzionare, ma brava la nostra eroina!!
Insomma sicuramente un evergreen godibile anche oggi, ma fossi stato in Spielberg avrei dato un'impronta meno da film per bambini, con qualche scena assurda in meno e magari un po' più di approfondimento, tanto comunque il film sarebbe piaciuto lo stesso anche ai più giovani.
Voto 7,5 attualizzato, ma per buona parte della mia vita l'ho considerato tra i film più belli.