I progetti faciloni di ascesa sociale di un immobiliarista, il sogno di una vita diversa di una donna ricca e infelice, il desiderio di un amore vero di una ragazza oppressa dalle ambizioni del padre. E poi un misterioso incidente, in una notte gelida alla vigilia delle feste di Natale, a complicare le cose e a infittire la trama corale di un film dall’umorismo nero che si compone come un mosaico. Paolo Virzì stavolta racconta splendore e miseria di una provincia del Nord Italia, per offrirci un affresco acuto e beffardo di questo nostro tempo.
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Molto diverso dai "soliti" film alla Virzì, ma a mio parere la sua pellicola più riuscita. Tratto dal libro (omonimo) di Stephen Amidon, che ambientava però la vicenda nel Connecticut, il film racconta le vicende di due famiglie brianzole, che danno vita ad un thriller avvincente. Regia pulita, ottima recitazione e azzeccatissima la scelta di sviluppare la narrazione in quattro capitoli dal punto di vista dei differenti personaggi. Da vedere.