sono fotogenico (1980)

Risi firma un film esilarante, con un pizzico di cattiveria che così bene ha saputo tradurre sullo schermo il grande Pozzetto. La cosa che colpisce è la incredibile quantità di battute che ci ricordiamo: questo significa che il film è da definire "degnamente" bellissimo, tanto da entrare nella galleria dei migliori film del buon Pozzetto. Boldi, piccola parte, ma grande prova,e persino la Fenech è sta grandiosa.

Si prova un'immediata empatia per l'ingenuo bamboccione di Pozzetto, viziato figlio di papà che si butta nella carriera cinematografica e che viene puntualmente sfruttato e deriso da una macchina dei sogni che non si aspettava di trovare così. Attraverso i suoi occhi di ingenuo sognatore il regista calca la mano - a volte fin troppo pesante - sulle storture del mondo cinematografico e sui biechi figuri che la frequentano. Registi, produttori, attorucoli ed agenti, nel bosco e sottobosco di Cinecittà non si salva nessuno: tutti cialtroni e paracùli. E la chiosa finale è tanto amara quanto inevitabile: i sogni vanno bene ma il posto fisso va ancora meglio. Pozzetto ne è l'interprete perfetto, con la sua comicità stralunata e la sua faccia da eterno ragazzo, e anche Maccione è inarrivabile nei panni dell'agente cinematografico incompetente e donnaiolo. Nonostante il loro prezioso apporto nella sua seconda parte il film soffre di qualche punto morto e la presunta storia d'amore tra Antonio e Cinzia è raccontata con troppa faciloneria.

Mi mancava e mi ha divertito parecchio...una commedia molto amara che viviseziona per bene il mondo del Cinema italiano mostrandone quasi tutti i lati negativi.
Bravissimo Pozzetto anche in questo caso!

Bel film di Risi.Ottimo Pozzetto in una parte malinconica più che comica, bravo Boldi in una parte diversa dal solito e strepitoso Maccione nel ruolo dell'impresario imbroglione.Bella come sempre la Fenech.Buona la colonna sonora di Manuel De Sica

Interessante commedia con retrogusto amaro. Divertente con i dovuti limiti (e qualche volgarità di troppo, magari necessaria) ma ben bilanciata da un curioso spunto di riflessione sull'illusione di poter vedere realizzati i propri sogni; il finale, seppur aperto ad un briciolo di speranza, toglie ogni dubbio e, purtroppo, resta con i piedi per terra.
Grande come sempre Pozzetto (che con questo personaggio getta le basi per il suo ragazzo di campagna) supportato da una simpatica Fenech che, ogni volta che compare sullo schermo, mi costringe a fiondarmi sotto una doccia di acqua gelida.

Godevole commedia amara di Dino RIsi con un Pozzetto perfettamente in parte.
Il film sconta di molte ingenuità e l'eccessiva caratterizzazione dei personaggi lo rende in bilico tra il grottesco e il drammatico non riuscendo a trovare un vero equilibrio.

Nello stesso tempo le vicissitudini di questo borghesotto di provincia che sogna hollywood riescono a rendere perfettamente l'idea del dramma di chi insegue i propri sogni.

Commedia banalotta e semplice, diciamo un b movie anche se nel suo genere ce ne sono meno (associo i b movie ai thriller e ai polizieschi). Comunque la serie di situazioni in cui incappa Pozzetto sono tante e il film suscita un po' di simpatia, anche se da Risi mi aspettavo certo di più.

mezzo capolavoro
la storia tragicomica di un sogno

il migliore d ipozzetto secondo me.
una storia di disincanto raccontata con umorismo, ironia e stile.
una perla del cinema italiano

pozzetto è sempre pozzetto ma è proprio risi che gira un filmaccio, una rarità..

Il primo Pozzetto è sempre stato grande, con la sua comicità semi-nonsense e quelle battute che spiazzano ancora adesso. Purtroppo "Sono fotogenico" non è trasmesso come altri suoi film che sono poi diventati dei cult. Una sorta di ragazzo di campagna che sogna di sfondare nel cinema ma che dovrà presto rientrare nei ranghi pagando il conto sulla propria pelle. Scene di una comicità semplice ma inarrivabile, come la gag del fotografo. Insomma si ride ma con una punta di amarezza. Mezzo punto in più per la Fenech, il cui fisico ha fatto la fortuna di molti oculisti.

eeeee...anche questo è uno dei dimenticati...ma per fortuna non per sempre, fra i votati del sottoscritto, vecchio sapiente, intenditore vecchio lupo dal palato fine, come solo i buongustai di bocca buona del mio tempo, che spruzzavano nelle mutande alla vista della bambolona fenech, nuda e, suo malgrado, disponibile con quel rozzo deficiente di maccione nei panni dell'approfittatore e con il grande pozzetto, sempre divertente, eterno ragazzo di campagna. ragazzi, che tette e coscie la ex signora montezemolo.

il BaFFone applaude. Vedetelo pargoli, se volete crescere.

Premiato da outsider.

La coppia Pozzetto-Fenech si ripresenta dopo la patata bollente però il risultato è meno compiuto rispetto a quel film. Risi riesce a fare un ritratto del cinema visto dal basso delle comparse e caratteristi che graffia solo in parte. La malinconia che trasmette il personaggio di Pozzetto forse edulcora troppo questa pellicola come una miscela malriuscita. La Fenech sempre un bel vedere, mentre molto bravo Maccione, attore molto sottovalutato dal cinema italiano.

Film che parla della voglia di far cinema, degli ostacoli che si incontrano su tale cammino e soprattutto del cinismo di questo magico mondo. Peccato che il film manchi di quella cattiveria che avrebbe donato più senso all'intero prodotto.
Pozzetto, simpatico e giusto altrove, qui l'ho trovato un po' fuori parte.
Notevoli le comparsate di volti noti e alcune scene davvero divertenti.
Film non completamente sufficiente.

Sono fotogenico è un film fatto in maniera comica, si ride davvero tanto, però visto con meno superficialità è un film decisamente significativo, stracolmo di amarezza, il voler rincorrere un sogno senza riuscirci, e il vivere alla luce del sole verso un qualcosa per noi importante rimanendo delusi, cancellato dall'ignoranza e dalla superficialità della gente.
pozzetto interpreta benissimo questo personaggio, che fa riflettere nei sogni e nella vita.
Non ho messo 10 per un paio di scenette che non mi son piaciute e per il fatto che nel film si fa passare per famosi sia chi lo è veramente ma sia anche chi non lo è, con un po' di confusione.

forse ha ragione quello che dice che manca un po' di cattiveria in questo film. pero' mi è piaciuto molto, la storia è carina e anche certe battute

secondo me il film più bello di pozzetto.un film da ridere e allo stesso tempo triste.triste perchè barozzi non è riuscito a diventare un attore famoso,grande la prova di pozzetto,maccione e la musica di manuel de sica

è un gran film con pozzetto!

La simpatia di Pozzetto, attore dalla comicità particolare, non è certemente in discussione in questa commedia dal sapore amaro, che mette in risalto vizi, virtù ed ipocrisie appartenenti ad un certo mondo cinematografico.
Alcuni dialoghi sono ben fatti e sono presenti delle situazioni davvero divertenti, qualche personaggio è ben caratterizzato e convincente, Aldo Maccione su tutti, e il ritmo scivola via senza esitazioni. Non è però, a mio parere, una commedia trascendentale, anche se risulta essere sufficiente dal punto di vista dell'intrattenimento.
Una Fenech mozzafiato e piccoli camei di Gassman e Tognazzi.

Uno dei migliori film con il comico in questione.
Si ride in molte occasioni e Pozzetto oramai per me è una garanzia.
Brava anche La Fenech e Maccione,che già aveva lavorato al fianco di Pozzetto in"Fico d'India".
Lo consiglio molto,vi farà ridere,mi sorprende una media così bassa.

grande film, con pozzetto strepitoso.

Un Pozzetto fuori parte interpreta questa commedia di Dino Risi che vuole parlare del mondo del cinema e del suo cinismo!
Tantissime le citazione presenti (Anche il "mio" "monello" di Chaplin) tengono alta l'attenzione dei cinefili!
Da vedere anche per la presenza di alcune scene simpaticissime con Monicelli,Tognazzi e Gassman che interpretano se stessi!
Finale amaro e riuscito...insomma non lo scarterei come per gli ultimi film di Risi!

Considerata la presenza di Pozzeto, un film che non mi ha convinto del tutto.

Da Risi mi aspettavo decisamente di più...
Lo salvo per le comparse di Ugo e di Vittorio
e chiaramente per Edwige, ma la storia non è niente in sè...

Guardatelo giusto se volete vedere Monicelli che da dello s.tronzo
a Pozzetto...

Ma quanto e' credibile quel contadinotto di Pozzetto nei panni di un cinefilo appassionato che cita Billy Wilder e altri autori del genere? Per nulla, ma il film non mi era parso penoso come hanno detto tutti, semmai inconsistente, irrilevante, scialbo... non c'e' nulla di veramente cattivo e vetriolico in questo film, ed e' la ragione per cui e' passato quasi inosservato