il ritorno di ringo (1965)

Sull'onda del primo "Ringo" esce a ruota questo secondo film praticamente con lo stesso cast, anche i cattivi "risorgono" per venire nuovamente uccisi. Nessun collegamento con il precedente.

Manca pero' la verve comica del primo film e le sparatorie si susseguono con la solita ingenuita' classica del genere.

Certo la storia è piu' articolata del primo film ma nel complesso mezzo punto in meno.

Tessari cavalca il successo ottenuto da UNA PISTOLA PER RINGO per riproporre lo stesso personaggio, interpretato dal bravo e carismatico Gemma, presentandolo in un'altra veste.
Il risultato è discreto, più o meno sui livelli del precedente, ma la storia manca di quella ironia che caratterizzava il primo Ringo, puntando più sulla drammaticità e rimarcando la violenza degli scontri a fuoco.
Bene anche il cast di contorno.

Di nuovo il personaggio di Ringo ma rispetto al primo film si cambia totalmente registro. Come traccia narrativa viene presa l'ultima parte dell'Odissea omerica ed i due fratelli messicani che hanno in pugno il paese i novelli proci che insidiano la di lui moglie. Tessari sceglie di avvicinarsi più a Leone nei toni, decisamente più drammatici, lasciando da parte la vivacità ironica del primo film. La fattura rimane comunque più che dignitosa ed il cast pressochè identico al primo film.

Ai livelli di "Una pistola per Ringo" ,realizzato praticamente in concomitanza ed utilizzando lo stesso cast.
Una rielaborazione in salsa western dell'Odissea,mi è assai piaciuto,bella la sparatoria finale e bravo Gemma,assolutamente perfetto per questi ruoli.
Uno spaghetti western da vedere,consigliato.

A me è piaciuto un po' di più del primo ( che in realtà è coevo e privo di legami di trama con questo ) . I legami ci sono , e sono tanti , in altri settori : il cast ( modesto ) è praticamente lo stesso , regista , sceneggiatori e produtori anche . Rispetto all'altro manca un po' l'ironia , qui affidata solo agli interventi di Pajarito . Rilettura in salsa western dell'ultima parte dell'Odissea , con qualche piccola incongruenza ma piuttosto divertente . Azzeccata anche la colonna sonora del maestro Morricone . Gemma ha " le physique du role ". Tra la De Luca e la Navarro ( future mogli di regista e produttore... ) mi pare più " intrigante " la seconda...

In questo campo Duccio Tessari è un piccolo maestro

Spaghetti western chen si lascia seguire anche se magari non ha la giusta ironia di "Una pistola per Ringo" e che forse è un pò troppo serioso. Dopo quelli di Leone comunque all' epoca c' erano i film con Gemma dello stesso genere ad avere successo. :) Successivamente nel decennio successivo, con l' esaurirsi del filone, mi pare che a parte con "Anche gli angeli mangiano fagioli" Gemma non abbia più incontrato il favore del botteghinoin altri ambiti.

Versione western-spaghetti di ispirazione omerica.
Il film è gradevole, ma il primo Ringo era un altra cosa.

versione spaghettowesternizzata dell'odissea, senza infamia senza lode. Il prode ringo, di ritorno dalla guerra di secessione, ma in forma smagliante, trova il suo pacifico villaggio in mano ad un' orda di messicani brutti sporchi e cattivi. La situazione non è delle più rosee in quanto codesti gli han preso la casa e la brava mogliettina, inoltre non ci sono nemmeno i vecchi amici di una volta, uccisi probabilmente dalla visione dell'atroce pettinatura di fernando sancho. Ma proprio la presenza di quest'ultimo, jobber di tutti i western e trash in generale dell'epoca darà a ringo la consapevolezza e la forza di un cavaliere Jedi e alla fine pimporo pamporo parimpampum ne vedremo delle belle