controsesso (1964)

Il film ad episodi dell'epoca generalmente si distinguevano per l'alternanza qualitativa dei singoli segmenti. In questo caso il migliore è quello centrale di Ferreri con Tognazzi alle prese con un personaggio ben centrato e decisamente nelle corde del regista milanese. Il primo episodio ha ritmo ma la situazione è tirata per le lunghe, oltre ad essere un po' datato. l'ultimo riesce a strappare qualche risata ma non è nulla di memorabile.

È sorprendente vedere che qui l'episodio giudicato "privo di senso", quello del professore di Ferreri, sia in realtà quello che la critica ha giustamente messo in risalto come un piccolo capolavoro di sarcasmo e uno spaccato di costume degno di certi romanzi di Piero Chiara anche se ambientato in Umbria. È da 8 tondo tondo questo professore chiuso nella sua integrità morale, nel suo bigottismo, e Tognazzi è assolutamente magnifico. Manfredi ottimo in due episodi altelenanti, il primo vorrebbe essere dissacrante ma a tratti è ridicolo, nonostante una Anna Maria Ferrero finalmente in un ruolo brillante...il terzo di Castellani non è altro che un Colazione da Tiffany trasportato a Roma, effimero ma certamente esilarante per come racconta il cambio dei costumi e l'attrazione maschile per le Femme fatale. Diciamo 5 e mezzo e 7 rispettivamente. Un film a modo suo interessante nella sua dissacrazione

Davvero un bel ritmo! Godibilissima e brillante commedia con un Nino Manfredi formidabile. Grottesco, a tratti dramma\esistenziale, il secondo episodio con Tognazzi. Superbi i ruoli femminili.

Carini il primo ed il terzo episodio ma in linea con la commedia dell'epoca, niente di eccezionale. Manfredi, manco a dirlo, regge tutta la baracca sebbene le sue partner femminili (Anna Maria Ferrero e Dolores Wettach) gli tengano degnamente testa. Si ride il giusto. La debolezza della pellicola è il secondo episodio interpretato da un Tognazzi qui in un dei suoi picchi: la storia del professore frustrato "sarebbe" (il condizionale è d'obbligo) tanto drammatica quanto torbida, peccato che non viene sviluppata e quando dovrebbe entrare nel vivo...finisce! Marco Ferreri aveva per le mani lo spunto per una tragicommedia che era oro, e invece butta tutto alle ortiche! Occasione mancata.
N.B. La trama riportata qui sopra è fuorviante: si riferisce solo al secondo episodio con Ugo Tognazzi trascurando gli altri due e soprattutto la connotazione episodica del film. Spero che gli amministratori modifichino.

Salverei solo il primo episodio, ma per il resto lasciamo perdere: episodi noiosi, privi di mordente.

Il terzo è l'unico episodio passabile (voto 6); il primo (voto 4,5) troppo lento e noioso mentre il secondo con Tognazzi (voto 4) è del tutto inutile e senza senso.

Voto alto per il primo episodio che è quello più divertente...
lento e ininfluente il secondo episodio con Tognazzi...
Simpatico il terzo ma non arriva ai livelli del primo...

Molto belli e divertenti gli episodi che vedono protagonista uno scatenato e meraviglioso Nino Manfredi che diventa protagonista dello schermo. Per quanto riguarda l'episodio centrale, l'ho trovato abbastanza noioso anche se interpretato bene da Ugo Tognazzi.
Le paure, i vizi e le perversioni della società di quel tempo trasportate perfettamente sullo schermo.