city of crime (2019)

È un buon poliziesco,non eccelle per originalità in quanto i vari risvolti della storia sono fin da subito facilmente prevedibili ma si fa ben apprezzare per il ritmo e la tensione oltre che per delle scene d'azione ben realizzate ( che sfruttano a loro favore le location quasi sempre in esterni e notturne).
Confezionato con cura ed interpretato da un cast con le facce giuste,un piacevole intrattenimento.

Gradevole poliziesco che senza inventare nulla si lascia guardare volentieri.

Un buon poliziesco con il più classico dei temi, ossia quello della corruzione lato forze dell'ordine, qui in quantità massicce. Storia carina, ma come era ovvio aspettarsi, prevedibile con largo anticipo e convenzionale.
La sufficienza comunque la porta a casa.

Due ex militari rubano un sacco di droga ed ammazzano una sequela di poliziotti . Si troveranno così braccati dalla Polizia , che non vede l' ora di vendicare i colleghi e ... Lo sconosciuto regista britannico Brian Kirk confeziona una discreta pellicola d' azione , zeppa di vertiginosi inseguimenti e di furiose sparatorie ben girate . Il fatto poi che tutta la vicenda sia concentrata in poche ore notturne , quasi in tempo reale , aiuta nel mantenere alti il ritmo e la tensione . Il colpo di scena è abbastanza intuibile ma devo riconoscere che ultimamente apprezzo di più i film che finiscono bene e non lasciano troppo l' amaro in bocca . Lo sfortunato Chadwick Boseman è il deciso protagonista , mentre gli altri ruoli di maggior rilievo sono affidati all' energica Sienna Miller , al tosto Taylor Kitsch , al giovane Stephen James ed al bravo J.K. Simmons . In definitiva , si tratta di un thriller godibile , di buona qualità , che si fa seguire senza lasciare allo spettatore il tempo per dei cali di attenzione . Non è certo un capolavoro , ma secondo me il suo bel 7 se lo può anche meritare ...

Poliziesco dal buon ritmo e godibile soprattutto nella prima parte, peccato che nel finale la sceneggiatura sia troppo sbrigativa e sappia un po' di già visto.

Un poliziesco vecchia maniera, abbastanza inusuale di questi tempi a mio parere e scorrevole a livello narrativo. I personaggi sono caratterizzati quanto basta per essere funzionali alla storia. C'è azione e la sottotrama della corruzione nella polizia che prenden gradualmente quota. Equilibrio anche nello spazio dedicato a coloro che danno la caccia ai criminali, sia a coloro che sono braccati senza tregua dalla polizia. Anche nella sua prevedibilità dei colpi di scena, il film si lascia vedere ed alla fine dei conti non delude.

Film poliziesco che raggiunge la sufficienza.

Poliziesco ricco d'azione che offre colpi di scena avvincenti lungo il percorso.
Personaggi sicuramente stereotipati e poco approfonditi ma dando tutto questo spazio all'azione era cosa ovvia.
Comunque sufficiente.

Un bel soprattutto per le scene d'azione.Perche' gia' dall'inizio,quando i due rapinatori si foottono 50 chili di droga non tagliata e arriva la polizia senza che nessuno l'abbia chiamata ,si capisce che c'e' qualcosa che non va.E allora ci si chiede se a Brian Kirk sia andato il cervello in pappa e si sia dimenticato di girare la scena dove qualcuno chiama la polizia,o se i poliziotti hanno dei superpoteri che li fanno andare dove c'e' un reato senza che nessuno li chiami,o se con sto caldo e avendo mangiato come un bufalo mi sono preos una piomba e non ho visto quello scena,o se il fatto che durante un periodo della mia vita mi sia sfasciato di canne mi faccia perdere dei colpi,o se molto piu' semplicemente c'e' qualcosa "sotto".E,sorpresona ci sono manciate di poliziotti corrotti,oh ma proprio a nastro.L'intrigo si viene a scoprire piano piano e alla fine il "giustiziere" mette a posto le cose.Peccato solo che non spari in faccia anche alla sua collega che lo meriterebbe piu' di tutti gli altri poliziotti,anche solo che per la sua interpretazione patetica,ma ci sia accontenta di vedere sparare in faccia,direttamente dallo spioncino dell sua porta di casa,a quello che ripulisce i soldi,che invece,visto che non muore,anche sde gli hanno sparato in un occhio,dovra' passare le ore successive a ripulire la casa da tutto il sangue che ha perso ,senza peraltro,non solo non morire,ma neanche perdere conoscenza.Comunque il film ha un ritmo serrato e come ha detto il grande Budojo,qualche commento sotto,non lascia il tmpo non solo di mettere i piedi a bagno,ma neanche di prendere una bella birra gelata da 66 e scolarsela di un fiato "alla goccia" ,perche' ne succedono di ogni ed e' molto coinvolgente

Il titolo iniziale era 17 Bridges, poi hanno rifatto i conti e i ponti sono diventati 21 (sul campo).
In Italia, per evitare altre polemiche, si è deciso per City of Crime.
Città del crimine, sì, con due rapinatori che lasciano la BMW accesa in un vincolo mentre sono all'opera...
Dunque, i 21 ponti (e tunnel sotterranei) sono quelli che collegano Manhattan agli altri distretti di New York, e vengono chiusi per provare a mettere in trappola i 2 ladri che hanno esagerato e durante la rapina hanno ucciso 8 poliziotti.
C'è un detective senza paura che corre col cappotto in una notte ben fotografata per scoprire un classico problema di colleghi corrotti.
Standard.

Ottimo thriller con un ritmo serrato che non lascia tempo allo spettatore di ficcare i propri piedi in, che ne so, tipo un catino d'acqua ghiacciata; come se il regista ci volesse dire: ma anche no, ora sei davanti al mio film, ai tuoi piedi penserai dopo, puzzone! (Che poi uno mica mette i piedi in un catino perché necessariamente puzzano, ribatterei io, semplicemente a causa dell'arsura che rende magari la serata poco tollerabile, no? Non ci avevi pensato, caro Brian Kirk? (che sarebbe il regista)
La trama poi è lineare, non ingarbugliata, grazie al cielo, la può capire anche un cinghiale, il che dimostra come il regista non abbia voluto strafare credendosi un gesùcristo. Media sconsolante.

L'integerrimo detective Andre Davis, segnato dalla prematura scomparsa del padre anch'egli poliziotto, da la caccia senza un attimo di tregua a due malviventi che rubano all'interno di una vineria 50 kg di cocaina allo stato grezzo. Vengono chiusi tutti i ponti che collegano Manhattan alla terra ferma (da cui il titolo originale "21 Bridges") per cercare in tutti i modi di prendere i due fuggitivi responsabili della morte di sette poliziotti. Thriller di stampo poliziesco adrenalinico con buon ritmo e strutturato in maniera tale da seguire la visione sino alla fine senza momenti di disinteresse. Il complotto dietro alla rapina è facilmente intuibile sin dall'inizio quindi nessuna sorpresa, il finale mi ha colpito particolarmente, epica la sparatoria all'interno della casa dallo sfondo western. Chadwick Boseman/Black Panther si conferma adatto per ruoli action, J.K. Simmons/Terence Fletcher anche se si vede poco è sempre un piacere.

Buon poliziesco con un cast di tutto rispetto.La caccia all'uomo in una corsa contro il tempo rendono interessante e di sicuro intrattenimento il film.Ritmi alti e i tasselli che man mano si compongono tengono incollati allo schermo peccato per il plot twist finale troppo prevedibile che è il punto debole del film. Merita una visione tutto sommato.

Diciamo che si capisce quasi da subito la trama,comunque un buon film passatempo con il protagonista e i due evasori bravi nella parte...si lascia vedere senza infamia e senza americanate

Thriller davvero poco elaborato, forse tra i più deboli del genere. Se avessero puntato solo sulla storia dei poliziotti sarebbe stato un passo nettamente migliore fin dall'inizio, ma purtroppo la sceneggiatura è confusa e la regia è talmente basilare da essere quasi inesistente. Occasione mancata

Un punto in più perchè i voti precedenti non gli rendono giustizia.
E' un poliziesco, con caccia agli evasi senza un momento di respiro.
Certamente non porta novità sul tema, ma avercene di pellicole così da gustare, in mezzo ad una massa di film in uscita uno più strampalato dell'altro.
E' anche abbastanza corto, quindi si gusta tutto d'un fiato.
Da vedere.

SPOILER

Scontato e davvero poco coinvolgente.
Attori non entusiasmanti.
Si dimentica velocemente.

Film passabile per chi conosce Wakanda e non "La regola del gioco" ("Kill the Messenger": Cuesta, 2014) oppure "Serpico" (Lumet, 1973), Friedkin, Donner, Mann, ecc.

Mauro Lanari

Abbastanza scontato e deludente...