carlito's way (1993)

Interpretazione talmente eccellente di Al Pacino che quando muore nel finale, lo spettatore si sente morire con lui, tanto è forte l immmedesimazione del personaggio. Come spesso succede nella realtà, Sean Penn suo notaio, lui che dovrebbe dare il buon esempio, è in realtà il capo dei balordi a cui nel finale fà cadere nel baratro anche Al Pacino, che con molta prudenza si stava tirando fuori, per costruirsi una vita nuova ma che per demeriti che vanno anche a lui muore...... probabilmente avrebbe dovuto far fuori uno ma invece lo aveva graziato....essendo il capo del night ha preferito non avere problemi con la legge e cacciarlo e basta .....non sempre fare la cosa migliore è giusto in questi ambiti....

ATTENZIONE SPOILER

Prima o poi mi toccava commentare Carlito's Way, per me a mani basse il miglior film di De Palma, oserei dire il migliore degli anni 90 tra quelli che ho visto fin ora e in assoluto uno dei miei film preferiti.
Carlito's way è una storia di redenzione, De Palma si allontana dall'egocentricità di Scarface e va verso una riflessione sul singolo individuo e sulla società, tramite la sua tecnica straordinaria, qui impeccabile finalmente al servizio di una sceneggiatura più che valida (cosa che non accadeva in molti suoi film passati, in cui tecnicamente troviamo trovate straordinarie, ma peccano sempre narrativamente).
Carlito Brigante è stanco del vortice di criminalità in cui si trova, sogna solamente una vita tranquilla a noleggiare auto a Paradise Island con la sua amata Gail, ma non tutto andrà come previsto.
Già dalle prime scene ci si rende conto che stiamo assistendo ad un capolavoro, De Palma imposta una narrazione straordinaria fin da subito, uso molto frequente del narratore esterno, universalmente considerato una spia di malinconia, di malessere nel presente, Carlito è un uomo che nel presente non ci sta mai, è sempre occupato a pensare ai suoi peccati passati o a fantasticare sulla sua vita futura, sul suo sogno di mollare tutto e uscire dal giro, qui Al Pacino, e anche il doppiatore nella versione italiana ci danno una grossa mano, utilizzando una tonalità di voce che traspare una certa malinconia, figlia di esperienze dolorose e del malessere quotidiano di cui è succube il nostro Carlito.
Ma ci sono un sacco di altri elementi espressivi in gioco, questo film mi fa capire che in un certo senso De Palma ha capito tutto, mi spiego meglio, fondamentalmente il film non ha una struttura originalissima, anzi eredita a piene mani la struttura dei classici noir del passato, è pienamente citazionista verso quella tipologia di film, a partire dalla caratterizzazione del protagonista, che come in passato è un antieroe, mai pulito, con la coscienza sporca, nei peggiori giri, in via di decadenza ma in cerca di redenzione, vi è anche una fotografia a mio parere straordinaria e al massimo dell'espressività possibile, basti guardare il contrasto che vi è tra le scene girate in interno e le scene in esterni, la città è vista come una vera e propria giungla minacciosa, buona parte delle volte che viene mostrata sta piovendo, fotografata in maniera cupissima va a rappresentare tutto ciò di terribile che può accadere al protagonista, i giri, la criminalità, la sua vita messa quasi sempre in pericolo, la città è quell'entità oscura da cui non si può sfuggire. C'è una scena particolarmente suggestiva, quella in cui Carlito sfonda la porta della sua amata Gail e finiscono per fare l'amore, alla fine della sequenza vi è l'inquadratura con Carlito abbracciato a lei e dietro la città buia e piovosa, perfetta metafora della condizione del protagonista, che trova conforto nelle braccia della donna amata, ma è sempre rincorso dai pericoli della giungla cittadina che incombe, dolorosamente, alle sue spalle.
Altra sequenza straordinaria è quella del biliardo, nella prima mezzora di film, girata con una tecnica di suspense efficacissima, anche qui De Palma eredita tecnica e stile dai suoi registi più stimati e confeziona una sequenza che lascia senza fiato, fa smettere di battere il cuore per diversi secondi, già da quando Carlito chiede di andare in bagno, si intuisce qualcosa, il sospetto distrugge lo spettatore, poi l'inquadratura nel riflesso degli occhiali è una vera chicca.
Ma le perle registiche di De Palma non sono finite qui, anzi vi sono virtuosismi ovunque, basti pensare all'utilizzo del pianosequenza all'interno della discoteca, o la straordinaria sequenza dell'inseguimento alla stazione, altra scena estremamente ansiogena e piena di pathos.
Anche i personaggi fanno la loro figurona, intanto troviamo Sean Penn in una delle interpretazioni che ho amato di più, un avvocato che può sembrare sobrio e pieno di buonsenso all'inizio del film e che pian piano si trasformerà in una sorta di animale, sballato, sopra e righe e opportunista, passerà in pochissimo tempo, dall'essere avvocato, ad essere un gangster, probabilmente il suo personaggio mostra come prima o poi per autodifesa, per istinto di sopravvivenza (viene detto più volte nel film che lui all'inizio era un bravo ragazzo che temeva i suoi clienti mafiosi) si viene risucchiati inevitabilmente in questo vortice di criminalità, omicidi e continui pericoli, a cui è impossibile sfuggire, Penn offre una prova straordinaria, molto istrionico e sopra le righe, ma con un'evidente spia di disadattamento, una delle sue prove migliori.
Poi vi è anche la Miller, la cara Gail unica oasi di piacere del protagonista, uno dei pochi motivi per andare avanti è lei, anch'essa risucchiata in parte dalla società che continua a rosicchiare l'essere umano pezzo per pezzo, sarà costretta a ruoli che non le piacciono, di cui farebbe a meno, una sognatrice ad occhi aperti come Carlito, forse l'unica vera figura positiva del film (stranamente questo film non contiene misoginia, ed è una cosa rara in De Palma se guardiamo la sua filmografia).
E poi c'è Benny Blanco, una sorta di deus ex machina, colui che forse incarna il destino beffardo, recita per tutto il film con il suo sorrisetto ironico, sarà la dimostrazione di tutto, anche quando sembra che sia andato tutto bene, basta un piccolo intervento per rovinare tutto, da parte di uno che tralaltro non è mai stato nessuno, ma può fare gli sgambetti ai più alti.
Anche il resto della gamma di personaggi sono comunque interessanti, mi vengono in mente Guzman e Mortensen che rappresentano l'opportunismo che vi è nel sistema e nella criminalità, entrambi non guardano in faccia nessuno, nemmeno il povero Carlito con cui erano amici da decenni, e qui vengono a galla altri diversi significati che aveva già esposto Scorsese in Goodfellas: " L'onore e tutti i valori dei criminali vanno a puttàne quando c'è da salvarsi il cùlò" e qui viene ancor più confermato.
Una nota sullo stile: sembra molto di più un film anni 80' che anni 90', dalle scenografie all'interno delle discoteche a molti pezzi utilizzati (vi è una buonissima colonna sonora in effetti) e probabilmente questo elemento stilistico è una conferma del vivere nel passato di Carlito, che vede la sua città in quel momento come un rudere in rovina, una rovina più morale che fisica.

Che altro dire, un film straordinario, toccante, coinvolgente, per me un capolavoro assoluto, di una malinconia e umanità uniche, un De Palma maturissimo che coniuga perfettamente le sue straordinarie abilità tecniche ad un film dai significati profondi e mai banali, un film citazionista che eredita stile e tecnica dai grandi maestri, mettendo insieme, finalmente quello che è l'unico capolavoro di De Palma, e che io definirei una sorta di "Noir postmoderno".

Capolavoro.

MA QUALE SCARFACE E SCARFACE !
QUESTO E' IL VERO CAPOLAVORO !

Ottime le prove di Al Pacino e Sean Penn (sai che novità!). Per il resto non mi è piaciuta la banalissima storia d'amore e

SPOILER
Inoltre, a parte le sequenze finali, il film non mi ha coinvolto e addirittura a volte annoiato.
Certo, lo consiglio a chi è amante dei film di questo genere.

Mi ha letteralmente tenuta incollata allo schermo , storia intrisa di tradimenti (e forse anche di situazioni improbabili) , girato davvero bene , con le inquadrature tipiche di De Palma . Non fatevelo scappare .

SPOILER

Porca vacca che film...

Meglio altri film del genere

Stupendo film sulla malavita, inferiore solo a Scarface e sul livello di Blow a mio avviso. Ottima interpretazione di Al Pacino. Capolavoro!

Una meraviglia di film! Non siamo ai livelli di Scarface ma poco ci manca...le due storie paiono essere complementari, qui si parla di redenzione di un malavitoso.
Interpretazioni magistrali per una storia bellissima!

Ottimo film, da vedere!

Amo i gangster movies, amo De Palma (ok, non stravedo per lui, ma mi piace), amo Pacino, amo Sean Penn. Come può non essermi piaciuto questo film? Semplice: è un tritacarne melenso, noioso, prevedibilissimo in tutti i suoi sviluppi, e a credibilità zero, un prodotto per nulla originale che segue il canone "criminale-che-si-vuole-redimere-ma-non-c'è-redenzione". Fin dall'inizio il film risulta essere una mezza vaccata. A metà dici ok, è una vaccata. Non dice nulla di nuovo. E' tutto fine a se stesso, incatenato allo stereotipo e alla palla al piede del già visto. La sequenza finale, densa di suspence (anche se diciamocelo, tutti abbiamo intuito come andava a finire) risolleva un po' il tutto, ma non basta.
Delusionissima.

SPOILER

Ho sempre pensato a "Carlito's way" come ad un film mortalmente fascinoso, una poesia seducente e senza speranza che si nutre di quella stessa sensazione di smarrimento e aspettativa che riesce a comunicare.
Un film bellissimo; ci si potrebbe anche fermare qua.

Uno dei film della mia vita, davvero un capolavoro. Scarface sarà davvero un bel film, Carrie non da meno, Gli intoccabili anche mi è piaciuto... ma Carlito's Way... diamine, è Carlito's Way... come fare a non emozionarsi sulle note di Ray Charles che canta "You're so beautiful"? E davanti al commovente finale?
Anche la struttura narrativa a flashback è riprodotta benissimo e a renderla ancora migliore è la presa di coscienza del narratore/protagonista che riesamina la propria vita, dal momento in cui, uscito dal carcere, decide di rifarsi dandosi a una (impossibile?)fuga.
Vogliamo parlare di Al Pacino, qui in una delle sue migliori(figuriamoci!)interpretazioni? E di Sean Penn?
E vogliamo mettere il doppiaggio di Giancarlo Giannini?
Proprio perché mi appartiene tanto, ho deciso di maltrattarlo dandogli il più basso dei voti che potevo dargli, anche se a livello personale sarebbe molto di più.

SPOILER

poco da dire su quest'altro capolavoro del buon vecchio Brian De Palma e del dio Al pacino visto una trentina di volte. Mi è piaciuto sempre in questo film il personaggio di BENNY BLANCO!!

decisamente da non perdere.L'atmosfera,la recitazione di AlPacino, la storia.Fantastico e da mettere tra gli ''imperdibili''

Portoricano in un quartiere di gangster Carlito ha navigato fin da bambino nella melma, ha raschiato il fondo della disumanità e dei giochi di potere e di onore/rispetto nauseabondi, ora esce di prigione dopo 5 anni con la strenua determinazione di cambiar vita, di dare forma concreta al suo "sogno" (rilevare un autonoleggio). Ma è come una gara di cui l'arrivo è solo un miraggio, ogni tentativo di avvicinarsi al traguardo è minato da decine di ostacoli beffardi. E' un film sul grandissimo paradosso che è la vita, sull'impossibilità di cambiare un destino segnato, in una galleria di personaggi controversi, amicizie di facciata, squallide alleanze e meschinità di ogni genere. Carlito è accompagnato in questa discesa negli inferi da un avvocato di cui ogni passo sintomatico verso la follia è un tassello orchestrato magistralmente e reso in modo sublime dalla verve di Sean Penn. Forse non ha pensato abbastanza a se stesso, forse ha voluto rendere omaggio con un fervore maniacale ai "favori" in un mondo in cui l'onore e il relativo credito/debito è la regola basilare. Ma Carlito è nato e cresciuto in quel mondo, sono anche le sue regole, da cui apprende che è impossibile uscire pur riuscendo a guardare 'al di là' di quella barriera (ed è l'unico personaggio del film). Uno dei migliori De Palma, il plot è meno ricco di azione di 'Scarface' ma la sua potentissima introspezione lo eleva nei confronti del suo scomodo predecessore (che a sua volta paga dazio anche con l'originale di Hawks), e Al Pacino più misurato e malinconico mostra un altro lato eccezionale della sua straordinaria versatilità recitativa.

Troppo lento.

un FILMONE, di quelli che quando finisce ti dici:
PORCA T-ROIA QUANTO E' BELLO
con un al pacino FENOMENALE (un punto sotto a tony montana pero')
ottimo sean pen

(non vi sembra marco columbro dalla foto ?) :-)

Dieci anni dopo Scarface De Palma e Al Pacino tornano a lavorare insieme e questa volta ci scappa il capolavoro assoluto.

Tecnicamente perfetto, sceneggiatura equilibrata, colpi di scena e un monologo finale da pelle d'oca.

Il top del genere!

Dicasi: "Capolavoro coi contro*****". Al Pacino è trombabile quanto un Humphrey Bogart dei tempi passati.

Wow!!!Me lo sono guardato 3 volte in una settimana da quanto è bello questo film.
Incredibile storia con molti colpi di scena; un Al Pacino a dir poco memorabile!

SPOILER

Mafioso
spacciatore
assassino

Eppure guardi negli occhi Al Pacino e gli vuoi bene, proprio bene,
vuoi che torni con Gale,
ti piace che non sia lui a tradire David,
speri con tutto il cuore che alla fine riesca a scappare


SPOILER

Mi sento piccolo, svuotato e solo

DePalma colpisce ancora.
Al Pacino colpisce e affonda i cuori degli spettatori.
Carlito entra e ci resta.
Al pari di Scarface e dei più bei gangster movies che io abbia mai visto.

SPOILER

Capolavoro !!! Nettamente superiore a Scarface.
Questo capolavoro di film ha tutto. Un Al Pacino magnifico, storia meravigliosa, buona colonna sonora, un ottimo co-protagonista come Sean Penn e un indescrivibile finale strappa lacrime. Imperdibile capolavoro di De Palma.
Non guardarlo dovrebbe essere reato !!!

Povero Carlito. Alla ricerca di una redenzione che non potrà mai ottenere perchè il suo passato esige un debito che non si può estinguere tanto facilmente.


SPOILER

Grande Pacino come sempre. Aspetto con nostalgia gli ennesimi passaggi in TV di Scarface e Serpico.

Sontuoso e solido Noir, venato di malinconia e di romanticismo.
Una scenggiatura sapiente al srevizio di una regia virtuosa e raffinata.
Un capolavoro imperdibile.
Per un'analisi più approfondita:

Vedi Recensione

Il migliore film di Brian De Palma assieme agli Intoccabili.

Come al solito De Palma eccelle nella tecnica, ma questa volta senza esagerare. Ne esce un film perfetto con un ottima sceneggiatura, che annovera un ottimo Al Pacino e un grandioso Sean Penn nei panni di un avvocato licenzioso più o meno senza scrupoli.

Un gangster movie un po' anomalo vista la scelta del protagonista. Bellino.

Il gangster movie dal tono drammatico è diverso dal solito in quanto non fa vedere scalate al potere di un criminale come in Scarface,Il padrino o C'era una volta in america,bensi' mostra un criminale pentito che cerca di mettersi sulla retta via come un normale cittadino.
Nonostante il buon intento del portoricano di tenersi lontano dai guai,"sono i guai che lo vengono a cercare" e non lo lasciano fuggire dalla vita di un tempo.
Il film vuole sottolineare la difficolta' di togliersi dalla strada per chi ci ha sempre vissuto e la bellezza utopica di realizzare un sogno a breve.
Sono molto belli i monologhi (nella mente) di carlito in cui usa tutta la sua esperienza ed intelligenza per sapere come agire e rispondere ai membri della malavita.
Il film ha dei luoghi comuni con altri film del genere precedenti: l'innamorata del delinquente e la fine tragica ad esempio.
De palma se avesse evitato la scena iniziale da cui partira' poi il flaschback del protagonista avrebbe reso meno scontata la fine.Nonostante avessi intuito la fine di Brigante e chi gliela avrebbe fatta fare,non nascondo di aver palpitato nelle ultime scene di inseguimento (quelle che ti fanno sperare e tifare per un personaggio).
Anche la sceneggiatura non è originale ma tratta da una novella.Cmq molto bello,meglio di scarface.
Anche il titolo è molto interessante e dalle molteolici interpretazioni:Carlito's way potrebbe essere la strada che Brigante vuole affrontare per tornare onesto,oppure quella che è costretto ad affrontare prima di diventare autonoleggiatore,oppure quella strada che non riesce a scrollarsi di dosso e in cui è cresciuto fin da ragazzo.
E voi? Quali delle tre pensate che sia?

mi dispiace abbassare la media del film, ma io non l'ho trovato un capolavoro...
Al Pacino e Sean Penn sono bravissimi, ma il film in sè l'ho trovato un po' piatto... bello.. mi si poteva meglio...

Finalmente un film di De Palma che mi convince ..dopo i deludenti (a mio modesto avviso, vi prego non datemi addosso) Scarface e Gli Intoccabili, questo Carlito's way fa salire le quotazioni del suddetto regista, da me prima abbastanza criticato..
Storia intrigante con un Al Pacino sempre fantastico nel ruolo del gangster e uno Sean Penn ottimo nei panni di un non proprio onestissimo avvocato...

Certo non è un voto altissimo, ma essendo il primo film di De Palma che suscita in me un parere positivo, più di 7 e mezzo davvero non potevo dare..

P.S. qualcuno ha capito il motivo per cui Carlito è uscito prima di prigione invece di scontare 30 anni?

Strepitoso racconto del tentativo di Carlito Brigante di affrancarsi dalla malavita newyorkese, per ritirarsi all'estero riciclandosi con un lavoro "normale".
Troppo grande è però la forza della strada e dei gangster che la popolano: già dalla scena iniziale sappiamo che Carlos non ce la farà, eppure nutriamo un'assurda speranza di redenzione, vediamo una via d'uscita oggettivamente irraggiungibile.
In Carlito's way De Palma è straordinario creatore di empatia tra lo spettatore e un l'ex malavitoso, magistralmente interpretato da Al Pacino che dà vita a un personaggio sfaccettato, complesso e contraddittorio.
Eppure la retorica è bandita: il film è asciutto e sincero, oltre a essere diretto, fotografato e interpretato splendidamente.
Applausi.

mi aspettavo le stesse sensazioni ed emozioni di scarface ma secondo me questo film non ci si avvicina neanche.Non so ma non mi è piaciuto molto ho visto solo un Pacino che recita.

De Palma ancora più in gamba che in Scarface con le inquadrature, Al Pacino molto più maturo interpreta un gangster più maturo pure lui rispetto al garn vecchio Tony. Nonostante i due film siano diametralmente opposti è impossibile non confrontarli. La cosa salta agli occhi, e se ho dato 10 a Scarface per forza di cose devo darlo anche a Carlito

De Palma firma con "Carlito's way" il suo capolavoro assoluto, ricco di tutte quelle particolarità che hanno portato alla notorietà il regista: inquadrature oblique, piani sequenza piuttosto lunghi, perfetta descrizione dei volti dei personaggi. Questa poetica narrazione dell'impossibilità di cambiare un destino segnato dal quartiere di nascita è sicuramente impreziosita dalle magistrali interpretazioni dei protagonisti. Davvero notevole la performance di Sean Penn, rivelazione del film, irriconoscibile nei panni dell'avvocato/gangster cocainomane. Magistrale Al Pacino, un vero fenomeno anche perchè qui non si avvale della prepotenza e dell'onnipotenza di un personaggio come Tony Montana qui utilizza una recitazione più introspettiva che si serve molto della stanchezza del suo sguardo. Ottimo il doppiaggio di Giannini.
Un film imperdibile.

Pellicola di altissimo livello, capolavoro in tutti i campi, regia, interpretazioni, storia, ma anche una fotografia molto toccante. E' troppo difficile per me trovare parole adeguate.
Il film tocca il massimo nella parte finale, che ha superato ogni mia aspettativa, non mi perdo negli elogi al grandissimo Al Pacino.

Che fortuna quando ti capita di vedere un film come questo, senza sapere nulla della trama e ignorare che stai per vedere un capolavoro.

Fin dall'inizio ti colpisce con un pugno allo stomaco. Mai vista tanta espressività negli occhi di qualcuno. E gli occhi di Carlito parlano...
Favoloso il monologo in tribunale, Charlie vuole cambiare vita, dare un taglio netto al suo passato.
Quando esce dal carcere il 'suo' quartiere non esiste più e, già dal primo incontro, qualcosa succede. Bella la scena al biliardo, con il riflesso negli occhiali che non abbandona quasi mai: "Dicevi che erano amici...ma non esistono 'amici' in questo ambiente di *****!".
La fama di Carlito è grande e sembra che le occasioni per rientrare nel giro lo inseguano, contro la sua volontà.
"Non è da te, questo" - "No, eh? Davvero?". - "Tu non hai mai parlato in questo modo". - "Non mi sono neanche mai sentito, in questo modo. Sai... è una cosa strana. Un tizio, 1 avvocato, un giorno mi ha detto 'Charlie, finirai la benzina. Non puoi andare sempre a tavoletta. Ti devi fermare, prima o poi. Non puoi continuare a spingere. Finirai col fondere, distruggerti. Se non cambierai vita... la vita ti mollerà...'".
Carlito ha dei sogni, sogni puliti.

Ottima interpretazione. Da segnalare, naturalmente anche quella di Sean Penn, avvocato senza scrupoli. (A proposito: mai visto sniffare tanto in un film).

Amo questo personaggio di nome Brigante, la cui personalità è rappresentata così bene, con dialoghi profondi e niente di banale, in nessun attimo. "C'è una linea di confine, un punto di non ritorno...".
Finale da lacrime.

SPOILER

non me l'aspettavo ma mi è piaciuto ancora di più di scarface.......un film splendido dalle atmosfere davvero inquietanti........regia ottima ed un al pacino davvero strepitoso,nella sua forma migliore.per non parlare di sean penn (attore ottimo che interpreta un personaggio davvero affascinante nella sua ambiguità)
pecca leggermente il finale che,sebbena rimanga interessante e ben diretto,ha qualche incongruenza e risulta essere un po' esagerato in alcuni punti (ma questo dev'essere un difetto di de palma)
da vedere assolutamente,nel suo genere il migliore che ho visto sinora

mah, così così. Molto meglio Tarantino come genere

immenso.

SPOILER

Attratto dai giudizi entusiasti di tanti, ho visto in DVD questo film, rimanendone deluso. Non dice assolutamente nulla di nuovo. Che Sean Penn e Al Pacino siano dei grandi attori non c'è dubbio, così come che De Palma sia un ottimo regista. Anche You are so beautiful è una bellissima canzone. Le storie di malavita urbana sono un eccellente soggetto per un film (basta constatare che la TOP 25 ne è piena). Il tema del detenuto che esce da galera e si vuor rifare uan vita onesta e quello dell'avvocato che è un delinquente peggiore di chi difende può essere scontato, ma se viene trattato adeguatamente è in grado di fare da canovaccio ad un film. Il filone portoricano non è stato adeguaramente sfruttato e questa era l'occasione, secondo me però del tutto perduta. Perché i dialoghi sono banali e qualche volta stucchevoli, i comportamenti dei personaggi incoerenti ed inverosimili, l'ambientazione sempre scontata, le battute incredibilmente piatte, le situzioni prevedibili, Carlito viene sempre sparato e mai colpito, non si sa bene perchè, tutta la parte finale - ed è grave per questo genere di film - è per giunta francamente modesta (ed anzi condensa tutti gli altri aggettivi che ho usato finora). Manca totalmente l'approfondimento psciologico dei personaggi, ed il fim si trascina, lasciandosi vedere ma senza coinvolgere in alcun modo. Non voglio fare paragoni con altre opere del genere, alcune delle quali fra le più belle cose che abbia mai visto. Nel complesso è un film come tanti, per il quale anzi la sufficienza è quasi regalata... segue spoiler

SPOILER

Davvero eccellente questo film, ottima interpretazione di Al Pacino nei panni di Carlito Brigante. Mi è piaciuto tanto soprattutto gli ultimi 20 minuti e poi no mi ha annoiata per niente nonostane la lunga durata!

Una sola parola: STRAORDINARIO. Pacino e Penn offrono due potenti interpretazioni, memorabilissime. Unica macchia: la solita menata che "la mafia d'oggi non è più come quella di una volta). Costituite una ipotetica trilogia paciniana sulla mafia con Donnie Brasco e Scarface.

stesso discorso che ho fatto con il padrino parte seconda.a me dei retscena della mafia non interessa....come se la passano a livello sociale e psicologico non me ne frega nulla.inoltre questo voler idolatrare questi personaggi mi fa anche un pò schifo.lo so che sono film d'accusa ma a me dopo averli visti non mi verrebbe mai da denunciare ad un mafioso,so già che non avrei scampo.

un capolavoro senza tempo. è come la santarelli,non ti stancheresti mai di guardarlo!

Bellissimo (molto più di scarface) Grande DeNiro e grandissimo Penn

era da un po' che non venivo più in questo forum e mi dispiace tornarci dando questo voto.... Però questo film non mi ha detto niente di particolare, a parte il fatto che è scopiazzato da diversi film

uguale a scarface

personalissima opinione. A me, non è piaciuto, non ci ho trovato nulla di buono, se non (scontato) le interpretazioni degli attori.

tra i tanti film del genere mi ha dato qualcosina in piu come contenuti.

Che film!
Al Pacino grande come al solito.
De Palma grande come al solito.
Bravo anche Sean Penn.
Questo film, a differenza di Scarface (altro capolavoro di Brian De Palma), non è molto violento e pieno di parolacce. Quì il protagonista, anche essendo un ex della malavita, è più BUONO. Ma non per questo il film è meno bello.... anzi! E' troppo bello! Diciamo che è più drammatico, più calmo, ma nn affatto noioso. E' comuque un film che ti tiene incollato allo schermo, fino al GRANDE finale! Non poteva mancare un grande finale a un grande film come questo.
Grazie ancora Brian.
Voto film: 9
Voto Al Pacino: 9
Voto Sean Penn: 8

Discreto come film. Una brutta copia di altri film del genere che valgono cmq di piu. Anche con Al pacino stesso. Non male potrebbe essere migliore, quantomeno come trama. Troppo sgamata,.

forse il miglior film di De Palma, decisamente il miglior film di Al Pacino.
da vedere.

Altro che Scarface, finalmente un film di De Palma girato come si deve, secondo solo a....

film secondo me ingiustamente sottovalutato a cui non manca niente per rientrare tra i film più belli della storia di sicuro il più bello sul genere malavita secondo solo al padrino di coppola, pacino sfodera una delle sue migliori interpretazioni in assoluto,nella versione ialiana aiutato anche da un doppiaggio di giannini a dir poco unico, ma ciò che ipressiona di più e la bravura di uno sean penn veramente in stato di grazia talmente immedesimato che non sembra nemmeno recitare una parte!! con delle musiche da ricordare sarebbe stato un 10.

Sono rimasto molto deluso da queesto film,mi aspettavo di più.

UN GRANDE CAPOLAVORO, COME TUTTE LE OPERE DEI BRIAN DE PALMA. AL PACINO Y SEAN PENN, UNA ACTUACION PERFECTA Y BRILLANTE DESDE CUALQUIEN ANGULO DE REFERENCIA

Non lo considero un capolavoro come voi lo descrivete,forse perchè Al Pacino non mi piace moltissimo.
Comunque un discreto film.

Un po troppo volgare per i miei gusti.

Decisamente bello.Il film scorre veloce come lo scotch e la coca che impregnano la pellicola.C'e' piu' tensione qui che in film horror di media/scarsa qualita' come two sisters(azz,cash non leggere,o se hai letto dimentica).Belle le musiche,grande regia,superbo Alpacio.

Anche se non mi è piaciuto moltissimo gli dò un voto di tutto rispetto.

Personalmente il film non mi è piaciuto , l'ho trovato altamente volgare a tratti noioso. non lo consiglio.

Pacino fantastico (e quando mai), una presenza scenica di portata monumentale, da strapparsi i capelli. Massimo rispetto per DePalma, ma senza lo spessore di Pacino parleremmo di un altro film.

Ogni parola sarebbe fiato sprecato. Forse il capolavoro di De Palma. A breve una mia recensione... :-p