operazione san gennaro (1966)

Ci sarebbe da dire: Oceans Eleven gli fa un baffo. Ed è cosi, Soderbergh con Clooney e compagni possono solo guardare ed imitare, tutt'al più, cos'è la vera commedia: battute fulminanti, ritmo altissimo, anche una certa dose di suspance (che non guasta mai, per carità), personaggi indimenticabili e attori leggendari.
Con un'apparizione veloce ma che non guasta mai di Totò e un Nino Manfredi dall'accento napoletano inconfondibile e gigionesco, "Operazione San Gennaro" riprende in sé tratti caratteristici della napoletanità tra folklore e superstizione, sacro e profano, mescolandole in un cocktail spumeggiante pieno di battute da imparare a memoria. Che non a caso conosco da quando son bambino, pur senza aver mai visto davvero il film.
Nessuna storia d'amore stracciaballe, nessun dramma ma solo la pura comicità di un intreccio che riprende il capostipite de "I Soliti ignoti" e ha generato anche all'estero emulatori originali della nuova generazione (anche se "Un pesce di nome Wanda" è uno degli ultimi ad avermi divertito tanto).