ip man 4 (2019)

Ed eccoci arrivati al quarto e ultimo atto della saga su Ip Man (escludendo prequel e spin-off vari). Capitolo che può "stringere la mano" al terzo... si continua a "infierire" sulle emozioni dello spettatore. Nonostante i combattimenti siano sempre una garanzia, reputo questo il peggiore tra i quattro.

Forse non il più film bello della saga (siamo lontani dal sorprendente e bellissimo primo Ip Man), ma godibile grazie sicuramente alle sbalorditive coreografie dei combattimenti e l'ottimo Donnie Yen, imbolsito per l'occasione e con un filo di argento tra i capelli per interpretare l'ultimo Ip man sulla via del tramonto. Vari sono i temi sociali che propone questo epilogo : dal razzismo verso gli immigrati cinesi, ai rapporti genitoriali e velatamente la solita rivalità col Giappone e il suo karate (tema diverse volte ripreso nei film passati).C'è spazio per rivedere anche il mitico Bruce Lee. Se vi sono piaciuti gli altri questo non vi deluderà.

Karate vs Kung Fu.
Tra i film che ho visto, incentrati sulla figura del maestro Ip Man, questo è quello che mi ha convinto meno, in quanto appare troppo enfatico e desideroso di mettere troppa carne al fuoco. Non c'è solo la rivalità (inspiegabile) tra discipline marziali, che sembra più un pretesto per affrontare tematiche su discriminazioni razziali, ma anche il rapporto generazionale tra padri e figli, oltre a quello tra maestri e allievi, che però vengono argomentati in maniera superficiale e poco incisiva nell'autonomia della storia. I duelli sono coreografati abbastanza bene e sia la regia che il cast fanno la loro parte, ma la troppa enfasi accennata prima rende tutto il film troppo retorico e gonfiato.
Visivamente merita la sufficienza e anche a livello narrativo non ci si annoia ma, di certo, non è il miglior IP MAN in circolazione.