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Il film che nessuno si aspetta: i Berluscones, quei pochi che andranno a vederlo, che non troveranno niente cui attaccarsi per criticarlo; e quelli di sinistra, che lo troveranno poco incisivo e inutilizzabile per alimentare la loro carica d'odio nei confronti del Caimano. E invece come al solito Nanni vede oltre e vede meglio e ci racconta di come Berlusconi sia solo l'espressione manifesta della crisi di valori italiana di questi ultimi 20 anni, "l'Italietta" come ricorda addirittura un polacco (!) al produttore Silvio Orlando nel film. "Quando pensi che abbiano toccato il fondo...e invece gli italiani continuano a scavare!" Gente che si separa senza motivo, situazioni familiari di sofferenza, la cultura che si sottomette al d.io denaro, degenerazione morale (si pensi all'attore impersonato da Placido..), la tv delle casalinghe...e altre decine di sfacettature tutte diverse che portano alla conclusione che, con Berlusconi o meno, le cose non sarebbero state e non saranno diverse. Dal punto di vista squisitamente artistico mi piace ricordare l'omaggio-critica al cinema tarantiniano (occhio alle aragoste!!!), le presenze dei vari Virzì, Mazzacurati, Sorrentino e tutti gli amici con cui Moretti ama circondarsi nei suoi films, le scelte delle musiche come al solito curate (La canzone di Damien Rice su tutte, incastonata come un gioiello nelle scene che accompagna..per minuti!!!) e un Silvio Orlando strepitoso, davvero meritevole di qualche premio. L'interpretazione della giovane regista di Jasmine Trinca non mi ha entusiasmato (beh, lei però sì!). Il finale, agghiacciante e purtroppo non totalmente fuori dalla realtà, ha soffocato il mio applauso e quello di altri e, per dirla alla Virzì, mi ha fatto uscire dal cinema con qualcosa nella pancia, un ovosodo, che non va nè su nè giù! Per concludere: film complesso e sfaccettato, non credo piacerà a molti, a me però è piaciuto davvero tanto. GRAZIE NANNI!!!!