toy story 3 - la grande fuga (2010)

Chi si aspettava dopo 11 anni di rivere Toy story al cinema! Stavolta sembra proprio che la minestra non sia riscaldata, ma addirittura bruciata! Ma gli autori ancora una volta riescono ad imbastire una vicenda toccante, avventurosa, riflessiva, soffermandosi sul tempo che passa con personaggi nuovi sempre ben caratterizzati. Unici difetti magari

SPOILER
Ideale chiusura della saga e speriamo che stavolta veramente ci si fermi qui!
Comunque oh, ma quanti di noi erano bambini all' uscita del primo Toy story e grandi più o meno come Andy quando è arrivato il terzo!?! XD ^^

Dunque, dopo tanto tempo, il grande giorno è arrivato: Andy è pronto a partire per il college e per lui è il momento di decidere quale sorte riservare ai suoi vecchi giocattoli. Per un errore, questi, guidati dal solito Woody, finiscono in un asilo i cui balocchi sono governati da un peloso orsacchiotto di peluche. I nostri non ci metteranno molto a capire che l'asilo è una vera e propria prigione e cercare in tutti i modi di evadere diventerà la loro massima priorità...
Sufficienza politica: è il massimo che mi posso permettere per un terzo episodio che mi ha incuriosito senza mai coinvolgermi per davvero, proprio come era accaduto per gli altri due film della trilogia. Ci sono film con cui devi crescere per forza perché significhino qualcosa per te, e se non lo fai, non riesci più a stare al passo con loro; Toy Story 3 è uno di questi, sebbene io possa dire di aver tentato senza successo di crescerci. Risultato: da bambino mi sono annoiato a morte con il primo, mentre ora osservo questi lungometraggi con un sorrisetto a metà fra il comprensivo e l'intenerito, ma di certo non nostalgico, né tanto meno commosso.
Ad impedire un vero e proprio coinvolgimento da parte mia, a parte l'avversione (o quanto meno disinteresse) che ho sempre provato fin da piccolo per questa storia e questi personaggi, è un solo, fondamentale elemento, che è il trattamento della storia: la tendenza alla "commercializzazione" dei giocattoli qui presentati che tanto mi aveva irritato nel secondo, qui torna a farsi fastidiosamente sentire


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e, di pari passo, situazioni e battute che sanno tanto, ma proprio tanto, di deja vu: l'espediente del gruppo che si sfalda per un qualche dibattito interno solo per poi riunirsi è ormai talmente abusato da risultare ridondante.
Inoltre, fin dal primo istante di proiezione, la pellicola è a dir poco zeppa di momenti così ovviamente "di commiato"


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da costituire, alla lunga, un altro elemento di fastidio, specie se non sei in sintonia con i milioni e milioni di spettatori con le lacrime agli occhi che hanno seguito l'evolversi della storia dall'inizio. A tal proposito, vorrei menzionare in negativo la sceneggiatura di Michael Arndt, che affastella battute semplici semplici anche per gli standard di un cartone per bambini (sul serio, come ha fatto ad essere stata candidata all'Oscar?), che poi tanto per bambini non è: fra scenografie buie, inquadrature sbilenche e luci verdognole, rosse e grigie, si ha una generale sensazione di depressione.
Come si può, inoltre, non menzionare il finale, autentico concentrato di tutto ciò che ho detto fino a questo momento, che se nei fan ha causato veri e propri attacchi di pianto (non voglio criticare né offendere alcuno di loro), in me ha dato solo l'impressione che Andy fosse un adolescente decisamente strano: anche se decidessi di dare via i miei giocattoli, di certo non imbasterei un grottesco red carpet come fa lui, roba da farmi cascare le braccia quando l'ho visto.
I personaggi non sono mai stati niente di spettacolare per me, e se proprio devo essere sincero, mi è difficile accettare un orsacchiotto rosa di peluche come cattivo senza ridacchiare in continuazione; ma se c'è qualcosa che ho davvero odiato è lo sgraziato doppiaggio italiano. Frizzi e Dapporto non erano proprio la scelta migliore, ma erano solo loro le voci che non andavano tanto bene nei primi due, mentre qui si raschia sul fondo e si va a pescare un Fabio De Luigi al suo peggio e persino il signor Gerry "Milionario" Scotti,


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che con il doppiaggio c'entra poco o nulla e qui non da proprio una grande prova.
Tutto questo per dire che non è un brutto film, solo per me non rappresenta nulla di interessante: di certo non lo trovo affatto materia da Oscar (la statuetta, quell'anno, l'avrebbe meritata Dragon Trainer), ma neanche roba da bruciare, in fondo ha i suoi momenti e un'animazione pregevole. A voi piacerà di sicuro, ma io dico che me lo sono guardato, e averlo fatto una volta sola mi è più che sufficiente.

Un film bellissimo, adatto a praticamente tutti i tipi di pubblico, sia chi lo guarda per passare il tempo, ma anche per quelle persone che si vogliono emozionare.

Mi sono piaciuti tutti i personaggi, anche quelli secondari.

Raramente un film d'animazione è inquietante. Ecco, questo lo è, con uno dei cattivi migliori della Pixar, Lotso.


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Uno dei migliori film della Pixar, ma ha un piccolo difetto che non gli permette di raggiungere il 9.


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11 anni dopo la saga si conclude.
Nel modo migliore che potesse mai esistere.

ieri vedendo un documentario sulla pixar mi sono stupito di come lavora tutto lo staff ogni anno esce un film e ogni anno puntuali battano il precedente, vanno sempre a migliorare questo perchè c'è molta collaborazione tra di loro e non bisogna farsi ingannare dal regista ogni anno ne cambiano uno ma sn sempre quel gruppo di persone ke grazie al loro spirito di collaborazione insieme riescono a fare uscire autentici capolavori

Puro esercizio di computer grafica.
Anche i giocattoli hanno un'anima.Sì ok,però telefonano,leggono,scrivono post-it,tornano a casa....si esagera.
Quando il gioco si fa duro,i giochi cominciano a durare.

Migliore anche dei due precedenti capitoli grazie non solo alla miglior grafica sviluppata grazie al progresso tecnologico degli ultimi anni ma anche per una trama avvolgente, magica, ricca, divertente, con una miriade di personaggi ognuno con una sua peculiare caratteristica non solo fisica ma anche caratteriale e una serie di momenti anche dolci e commoventi che non guastano se ben fatti. Lo rivedrò ancora, ancora e ancora.

mi sono piaciuti tutti e tre i toy story.
ragionandoci direi che il migliore è il primo, ma non riesco a spiegarmi perchè ma questo l'ho trovato oltremodo coinvolgente e COMMOVENTE.
non è normale lacrimare per un cartone animato o sono io che ho qualcosa che non va o la pellicola è più emozionante di quanto ci si aspetta (o entrambe le cose)

il più carino sicuramente della trilogia.. grazie fondamentalmente alla pixar!

il migliore dei tre...divertentissimi i personaggi sia nuovi e come sempre i vecchi...ottimo veramente!!!!

Un film eccellente, una più che degna conclusione ad un brand che amo fin da piccola e che rivedo con piacere ancora oggi.
I personaggi positivi sono simpatici ed ognuno con una personalità ed un ruolo ben definito, i cattivi sono davvero cattivi e convincenti.
La storia non è il massimo dell'originalità ma è raccontata in modo delizioso, e come al solito mi ha fatto scendere la lacrimuccia e mi ha fatto anche sorridere più volte.
L'esecuzione grafica è sbalorditiva, un livello di dettaglio ed una cura davvero maniacale.
Pixar ama questi personaggi e si vede quanta passione ci hanno messo a fare questo film. La cosa bella è che riescono a trasmetterla anche a chi guarda, qualità rara quanto preziosa.
Anche il cortometraggio Day&Night era ottimo, un'idea davvero brillante ed un'esecuzione impeccabile.
Da vedere assolutamente.

Secondo me il più bello della serie. Il 3d non è male...

Quanto e noioso questo cartone. la solita accozzaglia di buoni sentimenti all' americana, per fortuna non l' ho visto in 3d avrei buttato ancora piu soldi. Miyazaki forever

film divertentissimo anche se non ho mai visto gli altri episodi sono rimasto veramente contento...fatto benissimo sotto tutti i punti di vista... visto in 3d è ancora più bello fidatevi...

Uno dei più riusciti film d'animazione, è tra quelli che meritano veramente(si fa un gran parlare di capolavoro per ogni film d'animazione della pixar ma sono rari quelli veramente degni di tale titolo). Toy story non è un capolavoro ma è una spanna sopra a molti altri del tipo. Fa anche ridere un bel pò.

Proprio carino. Non sono per niente fan di Toy Story, ma il terzo capitolo sicuramente batte i suoi fratelli! La Pixar non ha deluso neanche stavolta. Un inizio alla “Up” per poi procedere con una trama dalle mille avventure e simpatici personaggi; in realtà è la classica fuga con i soliti ostacoli, quindi non ci sono pure novità, per questo il 7,5 e non di più.
Nel finale, quando Andy dà l’ultimo sguardo a Woody, mi è venuto un groppo in gola! (lacrimuccia: forse la morale ci vuole dire che non dobbiamo abbandonare i nostri giocattoli, ma metterli in soffitta?).
L’orso si meritava una fine peggiore, secondo me!
Simpatico e originale il corto iniziale.

Nonostante l'impostazione narrativa di base sia sempre la solita, direi che questo terzo episodio del Toy STory della Pixar è nettamente il più riuscito dei 3.

Davvero carino, un film d'animazione con piccoli sprazzi Orwelliani.
Curatissimo sotto tutti gli aspetti, difficile far meglio di così.
Complimenti a tutti i realizzatori.

P.S: 3D assolutamente inutile

Cos'è la Pixar? Pixar è grandi idee, emozioni sincere, coinvolgimento, divertimento, tecnica superlativa ma soprattutto amore per il cinema. Senza l'amore per il cinema, tutta la genialità degli artisti Pixar non basterebbe a rendere i loro film dei capolavori.

Toy Story 3 è arrivato in un periodo in cui andare al cinema riusciva a darmi poche soddisfazioni. Inoltre, dopo Wall-E e Up, con cui la Pixar per me si era veramente superata, si era dimostrata capace di sfornare capolavori uno dopo l'altro ma soprattutto aveva conquistato la mia piena fiducia e ammirazione, mi aspettavo che questo terzo capitolo corrispondesse a una sorta di momento di riposo, un ritorno ai già amatissimi personaggi di due dei primissimi lavori Pixar per assicurarsi un comodo successo (anche commerciale, perché è inutile ammettere che quello è sempre uno dei principali scopi). Insomma, non solo avevo aspettative più contenute, ma il fatto che si parlasse di un Toy Story (non i miei preferiti Pixar) non mi aveva messo addosso la spasmodica attesa che ormai caratterizzava ogni nuova uscita Pixar. Poi si era arrivati al numero 3, e quante volte un terzo capitolo si era rivelato all'altezza o addirittura superiore dei predecessori? Poche volte, nella storia delle grandi trilogie (e quella di Toy Story, anche se il terzo capitolo fosse stato debole, sarebbe rientrata tra queste).
E invece cosa fa la Pixar? Crea una pellicola da brivido, che ti lascia senza fiato per stupore ed emozioni, col cuore grande il doppio, capace di tenerti incollato allo schermo dal primo secondo del corto (!) all'ultimo dei titoli di coda del film.
Come ci sono riusciti (anche) stavolta? "Semplicemente" senza cambiare più di tanto gli ingredienti che avevano reso ogni loro altro film (con una eccezione, il solito Cars) un completo successo: si parte da un'ottima idea di base (i giocattoli, trascorsi 11 anni dalle ultime avventure, sono destinati alla soffitta, ma finiscono per sbaglio in un asilo nido, dove tutto non è luccicante come sembra), si costruiscono veri e profondissimi rapporti umani ma anche e soprattutto uomo-giocattolo (Andy-Woody, Daisy-Lotso), si mescolano azione (la scena iniziale col treno è fenomenale per quanto bene è girata), umorismo (Ken, Mr. Potato e Buzz in versione spagnola sono i mattatori di questo terzo capitolo), sentimenti (anche qui, uomo-giocattolo) e insegnamenti (le conseguenze dell'abbandono su tutti), si caratterizza bene ogni nuovo personaggio di rilievo (giocattolo o no: dall'orsacchiotto Lotso, passando per Barbie, fino alla piccola Bonnie) e infine si continua a migliorare sul piano della tecnica (ormai ogni loro film alza gli standard della computer grafica), con una grafica digitale che in alcuni momenti ha ben poco da invidiare alle scene in live-action.
Se tutto ciò vi sembra poco, mi dispiace dirlo ma state sottovalutando le enormi capacità di questi artisti, che fanno sembrare facile e naturale (ma naturale per loro lo è) realizzare film completi come questo.

Andando nel particolare, voglio soffermarmi su alcune scene che per me sarebbero da studiare una per una e incorniciare (senza spoiler).
La scena d'azione che apre il film è geniale, volutamente esagerata, dal ritmo perfetto e anche divertente. Ci riporta in tre secondi netti di nuovo insieme a Woody, Buzz & Co, al centro dell'azione. Poi, spiazzandoci un attimo, ci ritroviamo catapultati nella cameretta di Andy, e un video amatoriale ci porta a 11 anni fa. Poi 10, 8, 5, e così via. Andy è cresciuto, si prepara al college e giustamente ormai non gioca più con i suoi giocattoli. L'introduzione del film si conclude con gli occhi di Woody che esprimono tutta la sofferenza di un giocattolo quasi dimenticato, lasciato in uno scatolone. La canzone "Hai un amico in me" che sfuma mi ha dato i brividi.
Ken, personaggio caricatura di se stesso (ma riuscitissimo e coerente: "Non sono un giocattolo per bambine!"), è protagonista di un paio di scene esilaranti con Barbie, sipariette comici inseriti alla perfezione. Grandi momenti di commedia, da cui le commedie con attori veri dovrebbero prendere spunto.
La scimmia, i suoi occhi e le sue urla. Tremenda. Non dico altro.
Il flashback sull'orsetto Lotso, il clown e il bambolotto Bimbo fa letteralmente venire i brividi. Sfumature dorate (da ricordo gioioso) si trasformano in colori cupi e immagini fredde. Pupazzi che, con il solo sguardo (ancora una volta capace di esprimere tutto), incutono prima tenerezza, per poi far venire la pelle d'oca. Una menzione speciale al giocattolo Bimbo, veramente inquietante durante tutto il film, per apparenza e ruolo svolto. Un utilizzo geniale, come al solito.
I nostri giocattoli in un momento di terrore collettivo. Anche qui, non dico altro per non spoilerare, ma è un momento veramente infernale che una stretta di mano riesce in parte ad alleviare.
La scena finale, col discorso carico d'emozione di Andy, ti lascia un groppo in gola, facendoti provare malinconia ma anche gioia.
I titoli di coda, fantastici e divertentissimi, ti aiutano a lasciare la sala col sorriso sulle labbra, pronto a immergerti nel mondo Pixar ancora una volta (non so voi, ma a me è venuta una gran voglia non solo di rivedermi il film appena possibile - e l'ho fatto -, ma di recuperarmi i primi due).

Ma il punto è che tutto in questo film è pressoché perfetto, ed è impossibile non notare lo sforzo creativo che c'è dietro ad ogni scena, personaggio, dialogo e così via. In particolare, i dialoghi sono più maturi (una battuta di Barbie lascia a bocca aperta), e il ritmo non ha una sbavatura, alternando momenti pieni di adrenalina (fughe e piani strategici) ad altri decisamente più rilassanti (come la dolcissima Bonnie con i suoi giocattoli, tra cui un fantastico omaggio a Miyazaki che non può che far emozionare gli amanti dello Studio Ghibli).
Inoltre, il messaggio di cui si vuole parlare è ancora una volta molto forte, e capace come al solito di arrivare ai più piccoli come agli adulti: l'abbandono e le ferite che ti lascia, ma anche solo la paura di sperimentarlo e la negazione di esso; e l'apparenza di persone (in questo caso giocattoli) e cose (l'asilo) che può facilmente ingannare.
E come per ogni film Pixar, è un piacere unico tentare di adocchiare i rimandi ai film passati o quegli oggetti o scritte che vengono inseriti in ogni film. E i creativi della Pixar ce ne mettono sempre a decine.

Insomma, non mi sarei mai aspettato un risultato del genere da un secondo sequel, che nettamente supera entrambi i suoi predecessori e si posiziona tra i migliori Pixar (insieme a Wall-E, Nemo e Up, almeno per il sottoscritto).
E siccome siamo in Italia, alcune parole anche sul doppiaggio: nel complesso più che buono, ma sono le new-entry che funzionano di meno: si va da De Luigi (Ken) e Gerini (Barbie) che se la cavano più che bene, nonostante le voci non definitive del trailer fossero migliori (perché le hanno cambiate, vallo a capire); passando per Scotti (Telefono) e Faletti (Clown) che ho trovato distraenti: il primo non se la cava affatto male, ma ti viene troppo da pensare al presentatore, mentre il secondo proprio non va, fa quasi ridere e rischia di rovinare quel fenomenale flash-back; e si arriva alla voce del doppiatore di Andy, quasi incapace (uno sconosciuto, poco esperto nel doppiaggio. Parole del doppiatore stesso tra l'altro!). Ma mi aspettavo molto peggio, alla fine sono più che soddisfatto.

E il bello è che non ho ancora parlato del cortometraggio Day & Night (Quando il giorno incontra la notte)!! Dire che da solo vale il prezzo del biglietto è poco. E' qualcosa di, di... non ho aggettivi per descriverlo, mi ripeterei! Come fa a venire un'idea così geniale (alla fine mi sono ripetutto) e originale? Facile: bisogna essere dei geni. Alla Pixar non si accontentano di realizzare capolavori, devono anche buttarsi in progetti sperimentali e inusuali: qua abbiamo animazione 2D mescolata con animazione 3D, e il risultato lascia a bocca aperta. Se il film si può guardare anche in 2D (il 3D è ben fatto, ma non è funzionale alla storia), invece il corto VA visto in 3D, ma soprattutto vissuto. Un vortice di immagini che si accavallano, e non manca il bellissimo messaggio: si parla di paura dell'ignoto e rifiuto del diverso. Una grandissima introduzione, per due capolavori di fila (e io spero in una doppietta l'anno prossimo agli Oscar: miglior cortometraggio animato e miglior film d'animazione).

Che altro dire? Grazie Pixar, grazie davvero.
Che siate o no fan della Pixar o di Toy Story, non potete perdervi questo gioiello.

Ps: così come temevo che Toy Story 3 potesse facilmente essere un passo indietro, allo stesso modo sono un po' preoccupato per Cars 2, altro sequel in arrivo (2011), solo che stavolta non c'è alle spalle un primo capitolo amatissimo e riuscitissimo. Ma mi fido della Pixar, e chissà, magari mi stupirà ancora una volta...

Davvero notevole l'ultima creazione della Pixar, ci sono tutti gli ingredienti principali dei film di animazione per bambini, e probabilmente anche gli adulti si faranno trasportare volentieri in questo nostalgico viaggio nel mondo dell'infanzia. Tecnicamente perfetto, sicuramente il migliore episodio della saga. Un doppiaggio sciagurato e vergognoso è l'unica nota stonata del film, che scorre piacevolmente per quasi un'ora e mezza. La Pixar non sbaglia un colpo, anche se stavolta il film non arriva ai livelli di capolavori come Wall-E e Up.

Stupendo. Dopo i primi due eccellenti e fortunati capitoli, era quasi impossibile (oltre che un vero e proprio azzardo) tentare di raggiungere gli stessi risultati ottenuti in passato, sopratutto in anni in cui mediocri seguiti e remake di classici vengono realizzati solo ed esclusivamente a scopi commerciali. Ed invece, a gran sorpresa di tutti, la Pixar è riuscita decisamente a superare se stessa, toccando vette a dir poco eccellenti sia sul piano tecnico (indiscutibilmente il miglior lungometraggio d'animazione mai realizzato ad oggi), che su quello qualitativo/emozionale.

Andy è cresciuto ormai, sta per partire per il college, e quel ragazzino che un tempo si divertiva come un matto con i suoi amici giocattoli Woody, Buzz ecc... col passare degli anni ha inevitabilmente perso ogni minimo interesse nei loro confronti, mentre la scintilla divertita e fanciullesca che gli brillava negli occhi ogni volta che li teneva in mano e li stringeva al petto è del tutto svanita.
I giocattoli sopravvissuti alla prova del tempo e dell'affetto sono pochi, pallidi ricordi di una lontana infanzia tutti rilegati in un cassone, quasi tutti rassegnati ed inutilizzati da tempo. Ora, è il momento di decidere che farne, ed Andy, che conserva ancora un briciolo di nostalgia, invece di dar retta al consiglio della madre e buttarli nella spazzatura, decide di metterli in soffitta.
Ovviamente i nostri piccoli amici parlanti non mancano mai di ritrovarsi in mezzo ai guai, ed invece di finire in soffitta come da programma, si ritroveranno ad essere dati in beneficenza al nido Sunnyside, all'apparenza un paradiso vivente per giocattoli. Ma si ricrederanno presto: dopo essersi resi conto che giocare con i bambini dell'asilo, oltre ad essere estenuante, non è proprio la stessa cosa, dovranno fare i conti con la dittatura lager dello stagionato orsacchiotto Lotso, gentile solo di aspetto ma sotto sotto malefico e vendicativo.
La consapevolezza di appartenere ad un'unica persona è sempre più forte, ed ormai i nostri amici non possono più aspettare. Devono tornare da Andy, anche a costo di evadere...

I teaser promettevano già bene, e dalle immagini non mi aspettavo di sicuro un film brutto. Cosa che però so di per certo, è che non ero per niente preparato all'esperienza che avrei vissuto. Sinceramente, mai avrei pensato, a 24 anni e solitamente riluttante verso film del genere, che sarei stato travolto da così tante emozioni allo stesso tempo. Mai avrei creduto di poter tornare ad essere bambino nel giro di 2 ore. Mai avrei pensato di divertirmi con l'entusiasmo di quando avevo 10 anni. E sopratutto, mai e poi mai avrei pensato di ritrovarmi a tentare con tutte le forze di trattenere in più di un'occasione un bel fiume di lacrime potenti; lacrime che avrei lasciato scorrere senza problemi se non ci fosse stata la mia ragazza a fianco ed un gruppo di marmocchi dall'altro. Per fortuna gli occhiali 3D e la sala buia mi hanno in un certo modo aiutato a coprire gli occhi lucidi.
Un’opera geniale. Come detto in precedenza, era impossibile raggiungere i livelli dei primi due episodi senza steccare in qualcosa. Invece, tutto quello che c'era di buono nei predecessori, qui è portato al massimo. Tutte le aspettative e le emozioni che possono derivare da un sequel, qui sono pienamente soddisfatte.
Inutile soffermarsi più di tanto sugli sviluppi della computer grafica (come le animazioni di Ken e Barbie, eccellenti). E’quello che il film riesce a trasmettere che fa la differenza. Qui c’è tutto quello che si poteva desiderare da un prodotto del genere: avventura, divertimento portato all’eccesso, comicità, risate, gioia, tristezza (tantissima), malinconia, e tanti tanti ricordi.
I personaggi sono perfetti e caratterizzati ottimamente, le musiche, il montaggio, la regia, la sceneggiatura avvincente, è tutto magnifico. Insomma, e’ semplicemente impossibile restare indifferenti a tanta bellezza, ed è impossibile non premiare con il massimo del voto un film immensamente toccante, profondo, divertente e che con poco ha colpito pienamente nel segno. Di sicuro il fattore tempo ha giocato un ruolo fondamentale nella riuscita della pellicola; chi ha avuto la fortuna di vedere (ed amare, come me) da piccolo il primo episodio, non potrà non venir toccato nell’animo da un senso di tristezza, nostalgia, e sopratutto, di sollievo (specie nel finale).

Alla fine, questo è stato il modo più perfetto possibile per chiudere una saga e per dire addio (si spera) ad un gruppo di fantastici giocattoli (menzione speciale per Woody e Rex, i miei preferiti) che hanno accompagnato, oltre l'infanzia del protagonista, gran parte di noi ragazzi.
Il primo era magia, il secondo era divertimento ed intrattenimento allo stato puro, il terzo, l’apoteosi della bellezza. Forse (anche se per me il primo è unico) il migliore della trilogia.

Bellissimo, nostalgico, profondo ed imperdibile Capolavoro.

Ogni bambino ha giocato con dei giocattoli,costosi o fatti in casa,e ogni bambino sa quanto questi giocattoli siano importanti per lui,come siano dei veri e propri amici.
Nel 1995 la Pixar diede vita al suo primo lungometraggio d'animazione digitale che ha appassionato milioni di bambini di tutto il mondo con una formula vincente: la storia che veniva raccontata e i personaggi erano esattamente dei giocattoli, giocattoli che parlano e si comportano esattamente come un bambino si immagina che facciano quando lui non è con loro. Inutile dire che fu un successo che aprì le strade al successo dei film d'animazione digitale ma,per quanto successivamente ci siano stati altri lavori meritevoli (in pratica quasi tutti) mai nessuno ha raggiunto la semplicità,il divertimento e le emozioni che predominavano nel capostipite della Pixar,un capolavoro vero e proprio. Avendo visto quasi tutti i film Pixar,i successivi sono sempre stati belli da vedere ma mai eccezionali o entusiasmanti dal punto di vista personale.

Nel '99 la Pixar ci riprova e riporta sul grande schermo un sequel del fortunato Toy story. Niente da dire,molto bello, ma lontano dal primo vuoi per un affezione smodata che si prova con il primo capitolo,vuoi per una storia non altrettanto emozionante. Vuoi perché si comincia a crescere e si guarda con occhi diversi ciò che magari visto con occhi da bambino ti può sembrare il più bel film mai visto. Sta di fatto che rivedere i giocattoli e come rivedere i tuoi giocattoli,amici d'infanzia e il film è riuscito anche per questo. Ma in questo caso la Pixar ha fatto di meglio.

E,finalmente,dopo 11 anni dal secondo,esce nelle sale il terzo e si spera conclusivo capitolo della saga d'animazione. Rischio enorme quello di riportare Woody e Buzz nuovamente sul grande schermo,con un pubblico nuovo e un pubblico di "vecchi" fan (dai 16 ai 20 anni,soprattutto) con cui fare i conti. Si fa leva sul 3D per portare il pubblico in sala ma la Pixar ancora una volta fa leva sulla qualità delle storie che costruisce senza mai strizzare l'occhio al patetismo ipocrita.

Toy story 3 accontenta i bambini (ho visto in sala ragazzini divertiti e pure emozionati) ed è un omaggio incredibile a chi ci è cresciuto con questa saga. Chi ama il primo e il secondo dal terzo non può rimanere non soddisfatto.
Sin dall'inizio è facile per il pubblico identificarsi con Andy,oramai cresciuto,perché tutti noi siamo stati Andy,perché quei giocattoli che ormai Andy ha messo da parte sono stati i nostri giocattoli virtuali. Sarà questa identificazione con Andy a rendere il finale tanto potente e commovente,con la "passerella d'onore" più sincera ed emozionante che si potesse fare.

Tornando ai 3 capitoli,prendendoli uno per volta è possibile vedere come ogni lavoro sia stato progettato con cura certosina nello sviluppo: nel primo c'era la vitalità dei giocattoli nel loro periodo di gloria,le inimicizie tra di loro e l'amore provato da loro e per loro da parte del loro proprietario.
Nel secondo i giocattoli sono più uniti ma paradossalmente cominciano a riflettere sul senso della loro esistenza,su una possibile fine inevitabile che li dovrà prima o poi cogliere. Il finale divertente spazzava via queste incertezze e un terzo capitolo non si aspettava più ormai dopo tutti questi anni.
Il terzo film parte con un incipit meraviglioso,con la potenza della fantasia del bambino e di nuovo Cocciante che ci riporta ai fasti del primo Toy story. Ma poi scopriamo che il giorno tanto atteso è arrivato,e non da molto: Andy ormai non gioca più con i suoi giocattoli,sta partendo per il college. Se rivedere Woody,Buzz,Rex,Mr.Potato e gli altri all'inizio era stato tanto divertente ora non lo è quasi più perché tutto potevamo aspettarci ma non che fossero stati "traditi" in questa maniera,a prendere polvere e a cercare di fare piani inutili per giocare di nuovo con Andy.
Da qui in poi la storia si dipana tra divertimento (molto) e momenti riflessivi ed emozionanti (moltissimi) con le solite strizzate d'occhio a film famosi e gag incisive. E ci sono alcuni momenti di una bellezza disarmante (quello della discarica,il finale,la "grande fuga" stile film carcerario) che lo rendono il migliore della saga con il primo. Perché non si poteva fare di più che questo,rendere omaggio a noi spettatori e bambini lontani omaggiando i giocattoli che abbiamo avuto per così tanto tempo e con cui siamo cresciuti,omaggiarli con una consapevolezza più adulta e matura ma che riesce a toccare profondamente. Le animazioni sono splendide,ma questo era da mettere in conto, i complimenti più grandi vanno allo sceneggiatore che ha fatto un lavoro straordinario.

C'è qualcosa che non va nel doppiaggio italiano,invece,ed è un peccato perché riconfermare gli stessi doppiatori dei precedenti è stata una carta vincente (Frizzi è insospettabilmente bravo e non può esserci un'altra voce per Woody,così come D'Apporto) ma scegliere di dare a molti dei nuovi personaggi dei personaggi famosi che poco hanno a che fare col doppiaggio rovina molti momenti. Non tanto Scotti,comunque inadatto,ma De Luigi (che apprezzo ma non come doppiatore) e Faletti che ormai fa di tutto (di troppo) rendono gran parte dei siparietti con Barbie e l'amarcord del clown poco incisivi ed emozionanti. La Gerini si salva.
Chi invece è la voce più convincente delle nuove è quella di Garrone (grande attore,il San Pietro della nota marca di caffè) che al suo peluche infonde una tonalità che ogni peluche dovrebbe avere!

Ho scritto pure troppo,dico solo che se non è un capolavoro (da fan è difficile dirlo,lo sarebbe naturalmente) poco ci manca. Per me è il migliore insieme al primo,quindi lo diventa automaticamente.
Per rovinare una saga tanto riuscita ora ci vorrebbe un seguito,adesso sì inadatto e inopportuno.
La chiusura perfetta del cerchio.

Divertente, emozionante e commovente; numerose le gag riuscite.
Il 3D non aggiunge molto, se non al prezzo del biglietto, ma in ogni caso sono soldi ben spesi.

Sei solo perchè perlomeno non annoia
Per il resto però dove sarebbe il capolavoro?
Cosa cambia dagli altri due? E da qualsiasi altro cartone recente?
Perchè a faletti è concesso tutto nonostante non sappia fare un *****?

Ottimo film di animazione della Pixar, che ormai negli ultimi anni ci ha abituato ad alti livelli, visivamente impeccabile e con sequenze animate davvero superbe. Divertente, soprattutto nelle scene con Barbie e Ken, nel complesso due ore di pura spensieratezza. Peccato solo per il disastroso doppiaggio italiano, alcune voci dei personaggi sono davvero fuori luogo, soprattutto quelle di noti personaggi televisivi facilmente riconoscibili, davvero sgradevoli. Unica pecca di un film davvero ben realizzato, consigliato (meglio nella versione orginale).

Ottimo. Un incontro tra il primo e il secondo episodio da cui prende rispettivamente la comicità -qui ancor più riuscita- e l'emozione. Potrebbe anche essere considerato come il migliore della saga. Ottime novità Ken & Barbie, oltre che Buzz in versione latina AHAHAHAH!!! Trama abbastanza originale, pur seguendo lo stesso filone dei precedenti, ovvero il ritorno a casa.
Devo ammettere però che a differenza di molti altri non mi sento di attribuire un voto altissimo, anche perchè questa saga lascia il tempo che trova nel panorama dell'animazione. Storica si, ma non fondamentale. Troppo fanciullesca, il primo episodio datato 1995 pur innovativo per l'epoca aveva ancora influenze della vecchia disney tutta canzoncine e stacchetti. Chiaro che per ovvi motivi commerciali gli altri due che l'hanno seguito hanno mantenuto questa linea, di qualità ma non d'innovazione.
Un esempio per essere chiari? Ratatouille. Snobbato da molti, ma comunque oscar, ha il pregio di divertire evitando certe smancerie da bambini, inguardabili.
Insomma, avessi avuto dieci anni l'eccelenza l'avrei regalata a Toy Story 3. Avendone più di venti, no.

L'animazione Pixar è sempre uno spettacolo, anche in 3D.
Toy Story non è mai stata la storia Pixar che preferisco ma riconosco l'incanto di questa animazione. I personaggi poi sono divertenti e anche ben caraterizzati, alcuni doppiatori lasciano a desiderare ma questo coloratissimo film Disney è decisamente carino.

Un capolavoro, bellissimo, splendido, eccezionale, ci fosse un film di animazione americano che non fosse accolto da standing ovation e voti spropositati.

Up un capolavoro, Shrek eccezionale, Mostri contro Alieni validissimo, La Principessa e il Ranocchio favoloso,kung fu Panda senza parole,Ratatuille, Cars, Gli Incredibili,Madagascar ecc..
Tutti capolavori, tutti film di grande qualità, sembra che basti essere figlio di una grande major per diventare un gioiello.

E si perchè in realtà essendo film fatti a tavolino per essere adatti a tutti, inevitabilmente incontrano il favore del pubblico che sembra però non rendersi conto della struttura narrativa sempre uguale, dei personaggi con in grandi linee sempre gli stessi ruoli, per storie e risvolti che sono ripetitivi.

Quindi non nego che nella maggior parte dei casi siano pellicole dignitose ma penso sia delittuoso pomparle in questo modo .
Quindi poi se c'è qualcosa di veramente valido come Wall-E o Coraline finiscono nello stesso calderone dei vari Toy Story o Gli Incredibili e non si valorizza mai a sufficienza ciò che merita.

Tornando a questo film, alcune trovate sono divertenti ma oramai le trovate della saga sono stantiee e la storia non ha il mordente necessario, poi il doppiaggio dei vari Frizzi, Scotti e Faletti era evitabile.

Difficile dare un voto esatto ad un film, decido in questo caso per un 8 e mezzo. Una volta deciso di andare a vedere questo film mi sono guardato una settimana fa i primi due capitoli della saga che non avevo mai visto in quanto non mi avevano mai ispirato...avevo ragione, ho trovato il primo carino, il secondo molto carino..ma non certo dei filmoni come altri cartoni usciti. Il terzo però..è un'altra cosa! Più complesso, più curato...più sviluppato decisamente, in alcuni momenti sepmplicemente geniale! Mi ha portato dalla commozione alle risate....mi ha più di una volta emozionato...cosa che per me è fondamentale per un film! Al di là della saga, al di là del cartone animato è un film da vedere per quello che trasmette e per i messaggi che da!

SPOILER

Insomma... tutti questi commenti mi stupiscono.
Sarà perchè non sono legato alla saga di Toy story, sarà perchè ho i gusti strani... ma in questo terzo capitolo non ho visto il capolavoro indiscusso di cui tutti parlano.
L'ho trovato un film grazioso, poetico verso la fine, con tanti momenti comici, ma... non mi sembra abbastanza potente da definirlo "capolavoro".
Sicuramente è un picolo gioiellino della Pixar, che diverte, sa intrattenere grandi e piccini, sicuramente è meglio di quella porcata di Eclipse, eppure mi sembra sopravvalutato.
Poi boh, i gusti son gusti...
Sicuramente ci sono capolavori d'animazione superiori a questo.
OVVIAMENTE è un MIO parere, siete liberi di pensarla come volete.

(Avanti diamo il via alle critiche...)

SPOILER

Il voto reale è 8.14 qui approssimato per ovvi motivi a 8.00

Devo dire che prima della sigla finale il voto si del film pareva definitivamente assestarsi al valore di 7.68, per poi fare un balzo in avanti di ben 0.46 grazie al ballo in "modalità spagnola" che chiude la sigla del film.

A mio parere la comicità di questo film è un po' troppo per bambini, nel senso che ci sono gag buffe che pur essendo divertenti per dei bambini, potrebbero non sortire grande effetto sugli adulti.

Rimane comunque un film leggero, godibilissimo e con delle punte dai forti sentimenti. Il mix complessivo lascia comunque un gusto piacevole all'uscita dalla sala.

P.S.
Ho visto la versione normale, e francamente non credo che spendere qualche euro in più per i l3d valga la pena per questo genere di animazione.

10 con e senza 3d (da me non e' troppo 3d la sala sara un 2d e mezzo ih ih ih) il film e' bellissimo i personaggi sono tutti azzeccatissimi e carinissimi, non ho visto il secondo ma solo il primo ma questo li batte tutti..unica nota stonata il doppiaggio di jerry scotti eh eh eh.
p.s. il film manda un messaggio nettamente opposto a al messaggio dell animato che lo precede o sbaglio?

Applausi al capolavoro della PIXAR..che si merita questa volta pure l'Oscar per il Miglior Film del 2010.

I personaggi piu' amati di sempre di un'intera generazione irrompono nelle sale divertendo con ritmo vertiginoso,battute e gag formidabili,grafica pazzesca e minuti finali da pelle d'oca e lacrime a fiumi.



SPOILER

Ottimo complimenti ancora..dopo Wall-E..ancora una volta Pixar stupisce su tutti i fronti.Anche per il corto animato da vedere possibilmente in 3D..Quando il Giorno Incontra La Notte.

certamente il miglior film di animazione dell' anno . visto ieri sera e in 3d , posso assicurarvi che non vi annoierete mai con un prodotto del genere.
i geniacci della pixar riescono a chiudere dopo 10 anni a sfornare il capitolo che dovrebbe chiudere la trilogia superando a mio parere il primo .
troppo divertente , ma allo stesso tempo anche commovente . ora non so se toy story 3 verrà preso in considerazione agli oscar americani , ma a mio giudizio meriterebbe il premio come miglior film di animazione .
del 3d posso dire che anche questo è fatto davvero bene , seppur non sip uo gridare al miracolo .

CAPOLAVORO !!! VOTO 9.5

SPOILER

Veramente molto bello, finalmente un sequel di ottima qualità.

Non è il miglior cartone sulla faccia della terra ma è comunque un ottimo prrodotto.

SPOILER

Forse la presenza di Totoro aiuterà un utente di nostra conoscenza ad amare questo cartone.

PIXAR GRAZIE DI ESISTERE.

Questo episodio chiude il cerchio e ci spiazza tutti per profondità e realizzazione. La scena del termodistruttore é una delle cose più belle che abbia mai visto in una sala cinematografica.

KEN E' UN MITO. Peccato per il doppiaggio di De Luigi, non all'altezza.

Ora aspettiamo quell'imbecille che venga e metta 1.

Bello bello bello, divertente, e commovente nel finale ( per chi è affezzionato ai personaggi) .
Tecnicamente migliore degli altri, il 3D non aggiunge nulla di piu a parte una migliore definizione grafica.
Finale bellissimo

Tra i migliori film d'animazione, addirittura profondo ad un livello anomalo.
Mi chiedo tra un adulto e un bambino a chi potrebbe risultare più moralmente duro...

SPOILER

bello veramente fa ridere ma anke commuovere meglio di tanti film patetici come t.l eclipse

bello

Immancabile perla pixar... Non mi sento di andare a dargli un 10 perchè lo metterei al livello di Wall-E e proprio a quei livelli non ci arriva!

Ma comunque è un ottimo spettacolo rivedere Woody, Buzz, Potato, Slinky, Rex, il maiale che non mi ricordo il nome e quei magnifici pupazzetti verdi... E' un pò come rivedere dei vecchi amici ritornare dal lontano 95... E che dire chiunque è di leva 89 come me o poco prima o poco dopo sarà cresciuto sicuramente con il primo capitolo e saprà a cosa mi riferisco!

Ottimissima la trama e ottimi tutti i nuovi giocattoli! Su tutti Ken che è qualcosa di magnifico

Poi nella trama oltre le risate (per me tantissime) ci sarà anche da commuoversi un pochetto... Vedere Andy crescere mi ha fatto sentire un pò come me... Finisce l ora di giocare e inizia la vita delle responsabilità! Eh già si cresce...

Comunque da vedere e consiglio a tutti i frettolosi di vedersi le scenette durante lo scorrimento dei titoli di coda...

E soprattutto

SPOILER

Questo captolo fà della saga di toy story il più grande capolavoro dell'animazione mondiale. Avventura finale per i nostri eroici giocatolli parlanti, forse la loro più coinvolgente. Andy è oramai un ragazzo di 17 anni che si appresta a lasciare la casa per andare in un college , woody buzz e tutti gli altri in tutti questi anni lo hanno visto crescere e hanno aspettato, come degli amici fedeli, che lui risentissi il bisogno di giocare con loro. Giunto il momento del trasloco, alcuni eventi sfortunati porteranno i nostri giocattoli a essere donati a un asilo nido, quindi a incontrare nuovi bambini che non hanno perso la voglia di giocare. Ma l'asilo presto si rivelerà una prigione infernale dalla struttura piramidale con a capo un orsachiotto rosa cattivo cattivo che odora di fragola. La nostra banda tenterà di mettere in atto un piano spettacolare, per poter fuggire dall'asilo e tornare da Andy. La pixar trascina da sola il cinema di qualità americano, toy story 3 è il più bel film sull'amicizia, ai livelli del cacciatore, bullet in the head o del buono brutto e cattivo. Ritmo sconvolgente, personaggi memorabili e tanti tanti bei messaggi. Il 3d ha un peso pari a 0, cmq non dà fastidio, anche se in alcune scene i colori erano molto scuri...Bellissimo ilcorto iniziale,"quando il giorno incontra la notte" pura sperimentazione visiva, con un unico dialogo ( u messaggio radiofonico) che ci rivela ciò che motiva la pixar/disney a fare cinema



SPOILER

un' altra perla nella collana pixar. Un film pieno di emozioni, curatissimo sia sotto il profilo tecnico che della sceneggiatura. Personaggi di contorno fenomenali, in particolare Ken e, per motivi diversi, Lotso. Un film miracolosamente in equilibrio tra risate (intelligenti) e lacrimucce. Paragonando i seguiti della dreamworks a questi, si vede tutta la differenza di filosofia tra i 2 colossi dell'animazione.
3D non invadente, ma ESSENZIALE per godere appieno della genialità del cortometraggio iniziale, concettualmente e tecnicamente d'avanguardia, oltre ad esser latore di un messaggio più che mai attuale.

Toy Story,Wall-E,Toy Story 3...cosa hanno in comune questi film della Pixar?

Che sono dei veri e propri capolavori da 10.
La nascita della tecnica del misto animazione spettacolare e storia densa di significati e personaggi memorabili.(Toy Story)

Wall-E perfetta storia per bambini e adulti,con grafica eccelsa,ambientazioni mozzafiato,e personaggio principale stupefacente.

Il terzo,aspettandolo da meta' della mia eta'...e ora con 9.2 su IMDB su 25.000 voti e passa,rientrando tra i 10 migliori film della storia del cinema americano,con 99% di critiche americane positive su 250 riviste popolari come New York Times,Washington Post,Los Angeles Times,Rolling Stone,Entertaiment Weekly,Empire,Variety su Rotten Tomatoes.com.,e ricevendo di voto 9,9.5 e 4 stelle su 5 nei miei siti di cinema italiani affidabili(Everyeye.it,Cineblog.it e MyMovies.it)...


Ora passiamo al mio commento al terzo(e mi sa ultimo) capitolo della saga dei giocattoli viventi.
I nostri Woody e Buzz e Co sono di nuovo in carreggiata per un'avventura mirabolante per ritornare a casa di Andy,ormai ad un'eta' matura per dirigersi al college.(primi minuti devastanti..come e' successo nell'esperienza Up,con filmini che trattano la crescita di Andy assieme ai giocattoli)

Nel primo Buzz e' in pericolo,nel secondo Woody..nel terzo tutti i giocattoli sono coinvolti in una fuga dall'asilo SunnySide degna del miglior film del genere carcerario.Battute e citazioni fenomenali come nei precedenti film che faranno sorridere durante la visione..

Ma,come in una commedia brillante ma agrodolce,un po' come Little Miss Sunshine visto che lo sceneggiatore di TS3 e' lo stesso che ha preso il premio Oscar proprio per LMS..verso il finale inizi a preparare i fazzoletti e ti scendono vere e proprie lacrime..il senso di solitudine e malinconia echeggia verso gli ultimi minuti,arrivando questo terzo capitolo a penetrare nell'animo degli spettatori e a di conseguenza farli coinvolgere pienamente nella storia..e' dai tempi di Una Tomba Per Le Lucciole che io non avevo pianto per un cartone.

Che dire della grafica..e' eccelsa e sbalorditiva,molti dettagli su schermo e le tecniche di ripresa nelle scene d'azione lasciano il segno..e vederlo in 3D e' la ciliegina sulla torta,migliora di netto il prodotto finale e lo rende piu' capolavoro di quanto lo e' gia' normalmente in 2 dimensioni.

Siete pronti a prenotare i posti nei cinema?Vi aspetta un cartone che fara' venire i brividi...recensione in anteprima dal vostro appassionato della trilogia piu' riuscita di sempre tnx_hitman.;))