saltburn regia di Emerald Fennell USA 2023
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saltburn (2023)

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locandina del film SALTBURN

Titolo Originale: SALTBURN

RegiaEmerald Fennell

InterpretiBarry Keoghan, Jacob Elordi, Rosamund Pike, Richard E. Grant, Alison Oliver, Archie Madekwe, Carey Mulligan, Paul Rhys, Ewan Mitchell, Sadie Soverall, Richard Cotterell, Millie Kent, Will Gibson, Tasha Lim, Aleah Aberdeen, Matthew Carver, Reece Shearsmith, Gabriel Bisset-Smith, Saga Spjuth-Säll, Glyn Grimstead, Joshua Samuels, Julian Lloyd Patten, Olivia Hanrahan-Barnes, Lolly Adefope, Joshua McGuire, Dorothy Atkinson, Shaun Dooley, Tomás Barry, Andy Brady

Durata: h 2.11
NazionalitàUSA 2023
Generethriller
Al cinema nel Novembre 2023

•  Altri film di Emerald Fennell

Trama del film Saltburn

Uno studente universitario di umile estrazione sviluppa un'ossessione malsana per un suo compagno di studi, rampollo di una famiglia ricca e aristocratica.

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Voto Visitatori:   6,19 / 10 (27 voti)6,19Grafico
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Voti e commenti su Saltburn, 27 opinioni inserite

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Thorondir  @  06/04/2024 16:34:54
   4½ / 10
Meglio soprassedere su alcune scelte formali, incoerenti e persino sbagliate (sbagliare raccordi e stacchi di montaggio nel 2023 è roba da ritiro immediato di tutte le macchine da presa). Meglio soprassedere anche sulla "fotografia da instagram" e questi colori sparatissimi che sono talmente abusati da essere diventati irrealistici anche quando usati in senso realistico (e qui bisognerebbe chiedersi se la scena in cui, chiudendo le tende, tutto diventa rosso, sia stata pensata con la volontà di rendere un effetto realistico o meno. Di certo quei rossi proiettati a causa della chiusura delle tende sono totalmente impossibili). Poi ci sarebbe da soprassedere su tante altre cose ma di qualcuna bisognerà pur parlare: e allora basta dire che mascherandosi da critica al mondo della neo-aristocrazia frivola ed eccessiva che vive nei castelli (anche qui, c'è molto di instagram) la scalata di Oliver è girare "Parasite" in Uk, salvo che la Fennell non ha nulla del genio di Bong Joon-ho. Ed ecco qui che a grattare fino in fondo questo "Saltburn" ne viene fuori un film paurosamente reazionario: una piccola borghesia (che ci viene esplicitato non essere povera, ma di certo neanche benestante) che vuole assaltare il castello dei ricchi non perché politicamente motivata a "cambiare il sistema" ma perché parassitaria ("sono un vampiro" dice Oliver, e quindi figura di chi vive del sangue degli altri) e che di quell'aristocrazia vuole solo l'immagine, lo "status". Non contenta la Fennell si degna anche di esplicitarlo con uno spiegone riassuntivo bambinesco da far paura (ma d'altronde è un film pensato proprio per certi adolescenti instagram-fusi che senza spiegazione non comprendono, con buona pace di chi si sentirà toccato da queste parole). E come si "riempie" il nulla? Con immagini catchy, attori in posa e qualche scena "disturbante" (se vi disturba questo significa che di cinema ne avete visto poco).

JohnRambo  @  31/03/2024 23:04:05
   5 / 10
Pensavo fosse un classico film da college inglese, e invece mi sono ritrovato a guardare uno strano miscuglio di situazioni assurde e strampalate. Il protagonista sveste i panni del bravo ragazzo per rivelare doti sessualmente ciniche: seduce la sorella del potenziale "innamorato", una ragazza splendida ma problematica interpretata da Alison Oliver, ogni tanto punta la madre, impersonata dalla sempreverde Rosamunde Pike, ben meritevole dell'interesse di chiunque, poi prende di mira il ragazzo di colore dell'innamorato. L'unico che un po' chiude la porta della combriccola di malati di mente è il padre.
Il film è stracolmo di personaggi inquietanti e ripugnanti, e la storia stessa non si capisce dove intenda andare a parare. Assistiamo pure ad un improponibile karaoke...

76mm  @  01/03/2024 10:51:19
   3 / 10
Non so se avete letto anche voi la notizia che mi appresto a riportarvi, passata a dir la verità un po' in sordina…
Qualche settimana fa i carabinieri di Casarsa sono stati allertati da alcuni cittadini che avevano udito strani ed inquietanti rumori provenire dal locale cimitero.
Pensando ad un'intrusione da parte di qualche tossico, satanista o altro simpaticone, i gendarmi hanno perlustrato tutto il perimetro del camposanto e, con grande sgomento, una volta giunti nei pressi della tomba di Pasolini hanno sentito strani rumori provenire dall'interno…subito hanno pensato che fosse qualche animale che si era infilato nel lo**** rimanendo poi intrappolato, ma ad un'analisi più approfondita hanno successivamente appurato che i rumori provenivano proprio da dentro la bara, come si il cadavere del Poeta vi si stesse muovendo forsennatamente.
Poi non ho più scoperto com'è andata a finire ma questa cosa mi ha profondamente turbato.
Oltretutto, per una "coincidenza" che non esiterei a definire sconcertante, ho poi saputo che pochi giorni prima lo stesso fenomeno si era verificato a Childwickbury, nell'Hertfordshire, nel giardino della villa di Kubrick dove è stato seppellito, per sua volontà, il grande regista.
Quindi, in pratica, nello stesso periodo, i corpi ormai sepolti da decenni (ed in teoria decomposti) di due dei più grandi registi del Novecento hanno avuto degli inspiegabili sussulti, un po' come se si stessero rivoltando…davvero inquietante questa cosa…
A questo punto personalmente andrei a dare un'occhiata anche ai loculi di Losey, Bunuel (chiedo scusa non sono capace di fare la tilde) e Bong Joon-ho…ah no scusate, l'ultimo è ancora in vita.
E volendo anche a quello di quell'altro regista di cui adesso mi sfugge il nome…ma sì dai quello che aveva il vizio di fare sempre gli spiegoni finali nei suoi film per la paura che il pubblico fosse troppo scemo per capirli (fra l'altro trattavasi di pellicole di una semplicità di lettura imbarazzante)…quello là dai, com'è che si chiamava…va beh dai avete capito, poi se mi viene in mente lo scrivo nei commenti…


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4 risposte al commento
Ultima risposta 04/03/2024 08.49.08
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Scuderia2  @  01/02/2024 07:48:00
   4½ / 10
POSSIBILI SPOILER

L'altro giorno mi è capitato di dover pulire lo scarico della doccia.
Ecco, diciamo che è uno degli ultimi posti in cui metterei la lingua.
Quindi, non è tanto quello che beve Oliver, ma dove lo beve che fa un po' dubitare delle sue facoltà mentali.
Stiamo comunque parlando di una falena che si insinua e pianifica la corrosione di una famiglia, portandola a termine in 14-15 anni. Perseverante e metodico, quantomeno.
Attendiamo Keoghan in un ruolo meno pazzoide e non alle prese con spaghetti, cervidi e famiglie da molestare.
Qualche dialogo interessante su font lapidari e tuffi nel Tamigi.
Font araldici nei titoli di testa: no.
Formato quadrato 1,33:1: no.

stratoZ  @  25/01/2024 14:14:23
   4 / 10
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Mhmhmhm per me è un grosso no, Saltburn si fa erede delle classiche pellicole provocatorie, socioantropologiche e antiborghesi - qui addirittura arriverei a parlare di film antiaristocratico - non aggiungendo nulla ma soprattutto lo fa con una narrazione forzata e puerile, una originalità inesistente e una voglia di provocare fine a se stessa, ma andiamo per gradi.

Oliver è una giovane recluta di Oxford, un po' sfigatello, apparentemente senza un soldo, riuscito ad entrare lì grazie alla borsa di studio, che conosce l'affascinante, bello, ricco, popolare, donnaiolo Felix, discendente di una ricca famiglia. I due legano subito e complici delle difficoltà di natura familiare Felix inviterà il suo nuovo amico nell'enorme castello della sua famiglia per l'estate, da qui inizia la subdola scalata al potere di Oliver.

In buona parte del film, almeno per i primi due terzi, assistiamo ad una messa in scena provocatoria della vita aristocratica, fatta delle solite ipocrisie già portate su schermo, da una vita sfrenata basata sulle apparenza, una sfarzosità ridondante, una falsa umiltà e le conseguenti tare che ne derivano, come ad esempio si può vedere nel personaggio di Venetia, la problematica sorella di Felix, affetta da bulimia e ninfomane, due elementi che mostrano quanto possano essere presenti le influenze sull'apparenza e sullo status sessuale, come una ribellione alle pressioni subite.

Il film si dipana tra i contrasti tra i vari membri, specialmente quello tra Oliver e Farleigh, altro invitato e amico di Felix, in continua competizione con Oliver per assicurarsi di essere un beneamato dalla famiglia ed ottenere inviti e soldi - un po' qui viene mostrata, come in molti altri film sul tema, la sottomissione emotiva dei ceti più modesti nei confronti dell'aristocrazia allo scopo di ottenere qualcosa, il capitale viene messo ancora una volta in primo piano e come oggetto della brama - e le scene di festa che nella loro eccessività raggiungono momenti lisergici - è complice un uso ottimale della fotografia -, oltre ad una serie di sequenze ad alto tasso di indignazione che le ho trovate semplicemente ridondanti e messe lì tanto per far parlare del film, chi ha visto il film ha già capito che parlo della sequenza della vasca e quella della tomba, oltre che quella scena sessuale col mestruo, prendendo grossi spunti da Pasolini, che però lo faceva cinquanta anni prima, ma anche da Gaspar Noé, altro autore che infatti non amo per il suo provocare a vuoto.

Poi arriva l'ultima mezz'oretta, quella particolarmente thriller, che per me fa peggiorare parecchio il film, non che prima fosse eccelso eh, con quelle rivelazioni di questo piano che fanno acqua da tutte le parti, allo spettatore serve parecchia sospensione dell'incredulità per accettare che un erede di una famiglia così ricca muoia in circostanze del genere e non venga fatta nemmeno un'autopsia, come serve parecchio aiuto dal fato - per il protagonista - per far si che gli altri tre membri muoiano in così poco tempo, così casualmente, insomma una forzatura dietro l'altra in un finale che sembra quello tipico degli heist movie ma fatto male, almeno narrativamente.

D'altro canto, ho trovato Saltburn un film visivamente molto bello, con quella fotografia barocca che delizia lo spettatore, specialmente le scene notturne tra blu notte e verde petrolio, bellissima ad esempio la messa in scena del rapporto tra Oliver e Venetia, così come le scene diurne che in alcuni punti mi hanno ricordato i paesaggi di Turner.
La regia pure è di alto livello, tra una composizione del quadro ricercatissima, dalla carica lisergica e una gestione degli attori molto valida - ad esempio il finalissimo, con quel lungo balletto di Oliver potrebbe essere tra le scene più belle del film - i quali mi sono sembrati tutti a loro agio e in discreta forma, la recitazione istrionica prevale sul formalismo tipico britannico, come fossero delle caricature di loro stessi, buone interpretazioni si, peccato anche qui l'originalità latiti.

Alla fine mi dispiace perché la confezione di Saltburn è validissima, è la sceneggiatura che manda tutto all'aria, tra il riciclo di tematiche in giro da oltre un secolo al cinema a delle provocazioni che francamente risultano ridondanti.

VincVega  @  17/01/2024 12:15:47
   5 / 10
"Il Talento di Mr. Ripley va al college (con intermezzi da videoclip)". E' solo una dicitura, ma in parte riassume questo film, che inizia proprio con uno di questi momenti videoclippari, che vuole prendersi quel pubblico adorante di queste cose. Personalmente io questi mezzucci non li apprezzo, troppo facili. Quando si sposta nel villone della famiglia di Felix, iniziano i veri problemi. C'è un compiacimento generale che non si sposa affatto con una critica che non viene affatto centrata. Oltre alle scene che vorrebbero scandalizzare, ma già state realizzate precedentemente e meglio svariate volte, è la credibilità sia del contesto, sia delle cose che si susseguono, che non è praticamente mai associata a qualcosa di plausibile. La pellicola mette sicuramente curiosità, ma è tutto così superficiale da non lasciare nulla, certe immagini sono belle da vedere, ma suona tutto tremendamente falso. Barry Keoghan è bravo, ma è l'unica cosa buona del film. Mi soprende molto che "Saltburn" sia diventato un fenomeno così virale.

looking-glass  @  14/01/2024 10:56:24
   4 / 10
Tantissima forma e pochissima sostanza. Sembra un lungo videoclip che non finisce mai, si trascina a fatica alla fine. L'unica cosa che merita è l'interpretazione di Keoghan. Sicuramente è una brutta copia de "Il talento di Mr.Ripley" sovrastato da un ottima fotografia che camuffa il vuoto che pervade questo film.

Wilding  @  07/01/2024 11:44:17
   4½ / 10
I punti acquisiti sono per la location, per la fotografia, persino i suoni, i costumi e i bravi interpreti... tuttavia resta una trama davvero insipida, per nulla appassionante, alla lunga noiosissima.

Mauro@Lanari  @  05/01/2024 20:02:38
   1½ / 10
Vomito
Non siamo più al tempo del dittico "Come eravamo" (Pollack '73) e "C'eravamo tanto amati" (Scola '74), quando cominciarono i bilanci della ricostruzione postbellica e s'iniziò a comprendere quanto l'assunto "Il nemico del mio nemico è mio amico" fosse vacillante. Col trascorrere del tempo il divisivo tornò a prevalere su affinità e convergenze, sia fra gl'ex studenti pacifisti sia fra gl'ex partigiani. Almeno però agl'integrati (Redford, Gassman) venivano ancora contrapposti i cercatori d'un migliore paradigma civile e socioeconomico. Quest'ultimi non esistono più. È scomparso il senso di dignità (e "orgoglio", cit.) dell'antagonismo e ha prevalso il conformistico senso di vergognosa inferiorità in chi non gode degli stessi benefici dei privilegiati ormai eretti a modello ideale. Nuovi abominevoli film stanno indicando quest'ulteriore imbarbarimento, da "Parasite" a "Saltburn": la lotta di classe perversamente intesa come rivalsa o "revenge movie". Buñuel e Ferreri si rivoltano nella tomba. Enjoy.

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