Rocky Balboa vivacchia a Filadelfia, riscuotendo i crediti di un usuraio italo-americano e vincendo qualche piccolo incontro come pugile dilettante. Con l'aiuto di un saggio allenatore accetta per amore di Adriana e per una borsa di 150000 dollari la sfida del nero Apollo Creed, campione dei pesi massimi, proponendosi non di vincere, ma di arrivare alla 15a ripresa.
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Quando si pensa alla lunghissima serie di Rocky disseminata da vari registi(e dallo stesso attore americano)lungo trent'anni di storia,e'importante distinguere il primo,unico,inegualiabile e irraggiungibile capostipide:tutto il patrimonio filmico della pellicola diretta da John Avildsen e'andato pian piano dissipandosi,infrangendo ben presto l'atmosfera,la preparazione e lo scontro psicologico dell'originale,in favore di facili consensi buoni per accalappiare gli animi di un pubblico piu'adolescente.Il cast e'semplicemente sensazionale e praticamente tutto il film regge sulla performance di Stallone,purtroppo incapace di dare un seguito a tanta bravura.Uno dei migliori prodotti degli anni 70.