munich (2005)

un film capolavoro di spielberg
e si conferma ke quando si parla della storia degli ebrei gli azzecca tutti quanti come schindler's list
mitico

Un film tragicamente triste nella sua crudezza, nel dramma umano del protagonista, partito con la voglia di salvare la patria, finito col dolore di essere braccato ed avere costantemente paura.

Discreta ricostruzione storica della "rappresaglia" israeliana in risposta all'attentato terrorista contro la sua squadra di atletica alle olimipiadi di Monaco del 1972. Fatti e personaggi sono portati alla luce con interessante precisione ed apprezzabile semplicità; la storia in effetti, per quanto lunga ed, a tratti, complessa, risulta comunque abbastanza scorrevole e lineare se non in qualche passaggio leggermente frettoloso. L'interpretazione del cast (degno di nota) è all'altezza; meno il doppiaggio. Al netto dei contenuti, per altro validi ed imparziali, spicca la fotografia e non dispiace la sceneggiatura. Nel complesso l'obiettivo di rappresentare il sottile confine tra buono e cattivo o tra bene e male, se pure in tre ore di film (!), può comunque dirsi centrato.

il film non m'è dispiaciuto. affatto. è ben fatto, ottimo montaggio, alcune scene memorabili (come quella del telefono), mi piace il fatto ke gli americani facciano una cattiva figura in tutto questo e condivido le chiare ansie e paure di spielberg in merito al terrorismo e al futuro del mondo (inevitabile è infatti il paragone di quel periodo con quello post-11settembre). mi sembra tuttavia ke il film si trovi - come era perfettamente prevedibile in spielberg, anzi avrei pensato peggio - in una condizione di parzialità. si pone troppo molle di fronte agli israeliani e troppo duro riguardo ai palestinesi. o meglio, buona è la caratterizzazione di quest'ultimi, ma il lato umano degli ebrei - e di avner in primo luogo - è a mio avviso troppo marcato. un osservatore poco controllabile piange quando torna dalla moglie, quando ascolta la voce della figlia x telefono, quanod muoiono alcuni suoi compagni..tutto sommato non malvagio, apprezzo il tentativo (buono) di imparzialità, ma spielberg non si discosta troppo dalla sua visione buoni-cattivi. a questo riguardo guardate (e ascoltate!) con attenzione il discorso sulle scale tra avner e alì ad atene (mi pare!)

Gran bel film di spielberg,ottima la storia narrata,il protagonista si è calato molto bene nel ruolo

Pellicola cinematograficamente ottima,supportata da un cast in forma smagliante ma con una sceneggiatura minata da tempi morti francammente evitabili...Spielberg dirige con mano solida,alcune sequenze risultano addirittura magistrali con colonna sonora e fotografia praticamente perfette,ma l'argomento trattato(sia l'attentato che le drammatiche conseguenze)per chi sa poco o niente della storia,e'di difficile comprensione con un bombardamento di eventi e situazioni decisamente difficili da digerire.

Capolavoro...

Molto bella la scenografia, la luce, mi hanno colpito molto.
Il tema dell'odio e della vendetta e della guerra tra palestinesi e israeliani viene trattato imparzialmente senza (o quasi) messaggi propagandistici americani come invece me lo aspettavo un po', visto il film precedente (la guerra dei mondi). In effetti la prima scena mi stava davvero facendo staccare il film, ma per fortuna non ci sono state molte altre (anche quella della scelta della musica tra palestinesi-israeliani che stanno nella stessa casa, di una canzone made in USA (i portatori di pace???) mi ha fatto abbastanza vomitare...)
Inoltre ho visto una cosa che non so se è davvero come io penso: HA VISTO NESSUNO AD UN CERTO PUNTO, ESATTAMENTE QUANDO C'E' UN PALESTINESE IMPLICATO NELL'ATTENTATO DI MONACO CHE PARLA AL PROCESSO, UN FLASH, PROPRIO QUALCHE FOTOGRAMMA, IN CUI APPARE UNA PERSONA CHE, SECONDO ME, è LA FOTOCOPIA DI CHE GUEVARA? non so, ma per me è lui... e se davvero è lui non so cosa Spielberg voglia comunicare attraverso quest'immagine... ... voi che ne pensate??

Comunque nel complesso mi è piaciuto, ed è uno dei film di Spielberg che mi sono piaciuti di più... gli ultimi sono davvero penosi!

Seguiamo cinque 'soldati' di Israele a caccia di informazioni in giro per l'Europa, por poter compiere il 'lavoro' che gli è stato assegnato: uccidere undici palestinesi, tanti quante le vittime di Monaco. Una vendetta 'simmetrica' e quindi sospetta. Seguiamo cinque individui che, a livello differente, riflettono e fanno i conti con le azioni che compiono e gli 'effetti' che producono.
Tratto dal contestato libro di George Jonas basato sulle testimonianze dell'ex agente del Mossad Yuval Aviv, questo è decisamente un film per un regista con le p-lle d'acciaio. Commovente l'ultima inquadratura.

Supportato da un cast in forma smagliante, il film sfrutta benissimo il bellissimo script e racconta di una guerra senza fine che si avvolge su se stessa come una spirale e nella quale non ci sono nè vincitori ne vinti... e nella quale sotto certi aspetti non esistono buoni e cattivi ma... solo punti di vista...

bello e coinvolgente!ottima regia e ottime interpretazioni!

l'ho trovato molto interessante

Come per Schindler's list Spielberg è riuscito a trattare un tema difficile con estrema bravura, anche se alcune frasi risultavano troppo esagerate!!!Bravissimo Bana nella parte dell'agente segreto che non è per nulla spietato (vedi scena della bomba nel telefono che non viene fatto esplodere perchè risponde la figlia) e che va ad abbracciare la figlioletta appena nata!!!Esaustva la scena finale con l'inquadratura delle torri gemelle che da ampio spazio all'immaginazione collettiva sulle troppe ombre dell'11 settembre

Era da tempo che Spielberg non faceva film d questo calibro artisco. Tema davvero difficile che solo un grande regista poteva sbrogliare nel migliore dei modi senza mai cadere nella banalità, grazie anche ad una sceneggiatura solida firmata Roth. Ingiustamente non premiato da alcun oscar perchè ritenuto non politically corret, questo film è da tenere nella vostra videoteca.

finalmente spielberg torna a fare cio'che e'capace di fare!!!complimenti alla regia e agli attori tutti molto bravi.film da vedere e da far vedere a tutti

Marco (UDINE)
Un film che, senza grandi effetti speciali, affronta un tema ahimè sempre attuale con grande delicatezza, ma al contempo essendo capace di offrire forti suggestioni. E' indubbiamente un film che fa riflettere riuscendo a descrivere lucidamente l'inutilità della guerra, soluzione capace solo di alimentare un odio senza fine.

Soterrata momentaneamente la macchina da "Blockbuster", Spielberg torna a dirigere cinema di contenuti, impegnato, d'autore. Partendo dai noti fatti del Massacro di Monaco durante le Olimpiadi del 1972 il regista dà libera interpretazione alle operazioni ("Ira di Dio")che il Governo di Israele organizzò per mano di gruppi paramilitari volte all'eliminazione fisica di alcuni alti esponenti palestinesi sospettati di essere coinvolti nel massacro di Monaco. Grazie ad una regia lucida e priva di facili retoriche "Munich" denuncia l'inadeguatezza della diplomazie mondiali nella questione mediorientale ed il dramma di un gruppo di uomini "allevato" con ideali che si riveleranno drammaticamente sbagliati. L'eloquente inquadratura finale non risparmia al governo Usa le sue responsabilità. La ricostruzione anni 70 è perfetta coadiuvata dalla splendida opaca e pastosa fotografia di Kaminski; bene gli interpreti tra i quali sorprende Eric Bana. Citando E. Martini, Munich è "un affresco umanista e pacifista, intriso nel sangue e mortalmente stanco di guerra".

Grande film, il migliore di Spielberg degli ultimi 15 anni, forse il più maturo e sofferto di tutta la sua carriera.
Spielberg accantona il buonismo, i toni da fiaba, la retorica smette anche di fare l' americano medio e ci regala un' opera di profonda sofferenza, senza neanche uno spiraglio di luce, lucida e disperata come poche.

bella regia un po' meno infarcita di retorica e buonismo rispetto agli ultimi Spilberg. Il tema della vendetta ideologica e della strumentalizzazione delle fedeltà patrie è ben trattato. Fra le altre cose tempo addietro avevo visto un documentario sui reali fatti che ispirarono la vicenda e devo dire che Spilby in questo caso si è concesso ben poche licenze a sostegno della tenzione... la sceneggiatura fa il resto. Un film un po' lungo, ma che vale la pena vedere.

Un fil che fa riflettere sulla questione arabo-israeliana purtroppo molto attuale anche ai giorni nostri.
Ottima regia, peccato per il finale che lascia un pò in sospeso il tutto...
Cmq rimane indubbiamente un ottimo film, da vedere!

Finalmente Spielberg torna ai livelli di Schindler's list regalandoci un film impegnato e godibile. Il tema è molto difficile da trattare ed essere obiettivi risulta impresa assai ardua. Spielberg è fin troppo tenero con i palestinesi (ad esempio non mostra l'accoglienza da eroi nazionali che ricevono in libano i feroci assassini degli atleti) ma è giusto così: è molto più costruttivo mostrare la spirale senza fine di violenza che dare giudizi morali. Anche il finale pessimistico mi sembra molto azzeccato. Questa è l'ennesima prova che Spielberg è un ottimo regista, peccato che a volte il fatto di essere americano lo penalizza (v. la guerra dei mondi jurassik park indiana jones ecc ecc)

Un film bello ed impegnato.
La storia riporta fedelmente i tragici avvenimenti che sono susseguiti all'atto terroristico di Monaco del 1972 ..il racconto risulta serio ed equilibrato, si cerca di portare lo spettatore a comprendere, in parte, l'eterno conflitto israelo-palestinese.
La ricerca della vendetta, le questioni politiche che s’intersecano, il perenne lavoro dei servizi segreti internazionali, tutto questo viene posto sullo sfondo delle vicende raccontate.
Si cerca anche di analizzare lo stato psicologico del gruppo che ha avuto il compito di eliminare gli ideatori (veri o presunti) del massacro di Monaco.. è qui la paura di dover fare prima o poi i conti con la propria coscienza e con le proprie radicate idee.
Alla fine il messaggio dovrebbe essere chiaro (anche se quando si parla di ebrei Spielberg non è sempre molto obiettivo) ..la violenza non fa che portare altra violenza, così il terrore porterà altro terrore ("a cosa serve aver ucciso se poi quelle persone vengono rimpiazzate da altre ancora più crudeli") ..una spirale d'odio che non avrà mai fine!
Buona la prova degli attori, su tutti il protagonista Eric Bana ..ottima anche la regia dell'esperto Steven Spielberg (molto curate e toccanti alcune scene, anche se il finale poteva essere migliore).
Pellicola impegnata e ben girata ..da vedere!

non mi ha entusiasmato come ne parlavano...

regia: 9
trama: 7
attori: 7
finale: 5
originalità: 7
azione: 7
TOTALE: 7

non è male

Bello, forse un pò prolisso nella parte centrale, ma sicuramente interessante.

Grande film, anche se alcune scelte non mi hanno particolarmente convinto.

Stupendo! Non c'è altro da dire! Un film che è riuscito a raccontare in modo oggettivo il dramma di quella che ormai è l'eterna lotta tra israeliani e palestinesi. Ma questo film differisce dagli altri per una cosa: non è assolutamente di parte! Non favorisce ne l'uno ne l'altro...riporta in modo assolutamente super partes il dramma umano sia palestinese (ai quali sono state strappate le proprie terre) che quello israeliano (che si ritrova senza una patria e rivendica la terra che Dio gli ha donato). La storia di due popoli senza terra che lottano per avere una patria in cui riconoscersi, per avere un futuro per i propri figli. Una lotta a cui può porre fine solo la tolleranza. Spealberg si riconferma grande regista, trattando in modo magistrale un film che più attuale non si può.

il film è assolutamente stupendo, non e per niente retorico, mi ha fatto capire in un modo mai visto in un film che cosa è accaduto e che cosa hanno provato i poveri protagonisti della vicenda purtroppo reale. comunque spielberg si meriterebbe almeno 10 oscar per tutto.

Veramente un bel film. Devo comunque dire che sono di parte perchè adoro i film tratti da storie vere come questo

Da vedere!

Un bel film. Ben girato ed interessante. Spielberg stavolta ci risparmia scene ruffiane con bambine vestite di rosso e scene di azione troppo ed inutilmente rumorose. Riesce a gestire ottimamente una sceneggiatura super partes; compito non facile considerando che l-argomento e piu che attuale e che Spielberg quando si parla di ebrei si fa prendere la mano un po troppo. Gli attori fanno bene il loro lavoro, Bana irriconoscibile da quando praticava il bodypainting con vernici verdi.
I fatti non sono stati ricustruiti troppo fedelmente, ma alla fine rimane un film credibile e sensato, ed io non mi lamento affatto. Complimenti Stephen!

Genialata alla Spilberg, ottima la trama e il messaggio che si vuol far passare, realistico e dettagliato in maniera maniacale, angosciante e crudo, tenero ma spietato, non si direbbe che il regista è Ebreo tanta è la sua imparzialità.

Un film veramente bello, ma eccessivamente lungo.
Uno dei migliori di Steven Spielberg.

Splendido

Bellissimo.Il finale ti lascia di stucco.
Equidistante in maniera impeccabile.Veramente crudo e a volte violento senza esserlo inutilmente.
La scena dell'irruzione dei palestinesi nel campus delle olimpiadi è da pelle d'oca.
Niente spettacolarizzazione inutile, tanta sostanza.
Spielberg è un maestro, anche se prende la strada piu' semplice per ribadirlo....fare un film su un fatto storico ancora molto molto attaule.
Il resto è solo tanta tanta classe.....

Un film bello ed intenso che però mi ha deluso un po' in quanto l'ho trovato prolisso in alcuni momenti.

Tra i film di Steven Spielberg che ho visto lo metterei al secondo posto.

Comunque consigliato.

dopo avermi deluso negli ultimi suoi film,spielberg si riprende perchè questo è un gran film,di grande drammaticità e attualità e soprattutto molto equilibrato;si tratta di un resoconto di fatti che tutt'oggi segnano la nostra vita,e spielberg lascia l'interpretazione al pubblico,ognuno trae le proprie conclusioni pensando con la propria testa,e non vuole per forza influenzare il pensiero delle persone con ciò che pensa lui,al contrario di altri registi,come michael moore ad esempio che alla fine esagerano.
da vedere assolutamente

Molto bello, giusto ed equilibrato. A volte forse può risultare un po' noioso ma nel complesso rimane un ottimo film.

Un bel fimone, però forse troppo filmone, nel senso che è in alcuni momenti eccessivamente ripetitivo e superfluo.

Bella l'interpretazione di Eric Bana.

Sicuramente da non perdere.

ottima ricostruzione storica. Tematica scottante e devastante. Il film non da' alcun spiraglio di luce poichè tutto è eseguito secondo la legge spietata del "sangue chiama sangue". Complessivamente bello e affatto noioso nonostante l'esasperante lunghezza

Sorprendente. Non mi aspettavo un film cosi bello; sebbene tratti di vicende di 30 anni fà è maledettamente attuale... da non perdere assolutamente.

E' un bel film, sicuramente da vedere.

Però c'è una cosa che non è mi è assolutamente piaciuta, cioè l'eccessiva lunghezza del film che poteva senza dubbio durare una mezz'ora di meno.

Non vedo infatti la necessità di raccontare ogni singola uccisione di ogni singola persona da eliminare: si sarebbe potuto sfrondare un bel po' di roba, magari dando più peso a questo omicidio e meno ad un altro. Non dico che sembra la lista della spesa, ma mi è sembrato che in alcuni punti ci si andati vicino.

In alcuni momenti il film è veramente troppo pesante.

"Munich" merita comunque di essere visto. Magari dopo essersi fatti un po' di caffeina.

Il buon vecchio Spielberg ha sfornato un altro capolavoro,alla faccia di chi dice che non sa più fare film. Questo è il culmine di un crescendo iniziato con Minority Report e proseguito con Prova a Prendermi,The Terminal e La Guerra dei Mondi, tutti film bellissimi ma spesso incompresi e stroncati. Munich è un film asciutto,crudo,profondo. Riesce a far riflettere sulla situazione in Medio Oriente senza schierarsi (non dimentichiamoci che Spielberg è ebreo). A mio parere il miglior film dell'anno, ingiustamente ignorato agli oscar (come Eric Bana), forse perchè troppo controverso e "pericoloso". Un capolavoro.

il film è bello anche se ci sono molte scene di sangue!

Film bellissimo.Da vedere e far vedere.Per riflettere sul presente ricordando il passato.Bella la sceneggiatura.

Bello come ti aspetti quando vai a vedere un film di Spielberg. Niente lasciato al caso, sceneggiatura impressionatamente formale, anche se non originale (deriva da una storia vera), inizio, mezzo e fine di ogni sottotema, inizio, mezzo e fine dell'intera storia, sia dell'attentato, sia della storia personale dell'agente. Spielberg si conferma uno dei registi più bravi del panorama cinematografico. Meritava di più agli oscar. Un punto in più per non aver assolutamente messo in croce i palestinesi, per lui che è ebreo, rimane segno di intelligenza e grande cultura storica.
Fede977

il film merita di essere visto, anche perchè ci racconta il dopo attentato Olimpiadi di Monaco, interessante, dato che il durante era già stato abbondantemente raccontato. Il fatto è che non riesco a capire, quanto sia veritiero il punto di vista di Spielberg, e cioè, se ha avuto certezze e testimonianze sui fatti realmente accaduti o se la storia sia molto romanzata. Sò che ha tratto spunto da un libro "Vengeance"(Vendetta), ma ho anche letto che questo libro è stato molto contestato e smentito . Ci sono state molte cose che mi hanno lasciato perplesso, tra cui la formazione del commando con gente non troppo professionista per l'occasione; cmq la storia scorre lineare e chiara, stupenda la fotografia che ci riporta in quei anni. Ho aspettato due-tre giorni dopo averlo visto, commentare questo film, e debbo dire che comincio ad apprezzarlo sempre di più; io qualche premio oscar glielo avrei dato .........

Un bel film, un po' troppo lungo. Forse si potevano accorciare certe parti.

Mi è dispiaciuto che non vinto alcun Oscar.

Steven Spielberg ci è comunque abituato.

film dall'ottima regia, che racconta di episodi realmente accaduti.Questo può portare a strafalcioni colossali in tutti i sensi.La trama fa capire che ogni avvenimento del genere è solo la punta di un iceberg e che spesso sono proprio i governi ad alimentare altra violenza.
La vita dentro a situazioni di quel tipo, come viene descritto dalla pellicola,porta alla follia; solo i VERI valori scongiurano tutto ciò

Finalmente Spielberg mi è piaciuto. Non che normalmente non mi affascini il suo cinema...anzi....ma negli ultimi tempi mi aveva deluso alquanto e La guerra dei mondi ne è un esempio. Munich è un esempio magnifico di denuncia al terrorismo. Israeliani contro palestinesi....palestinesi contro israeliani. Non c'è pietà...non c'è pietà nell'uccidere il proprio nemico e se il nemico rompe il ..... allora dovrà scorrere sangue...rosso...rossissimo. Questa è la storia di un agente segreto dello stato di Israele che assieme ad alcuni colleghi viene incaricato di eliminare uno ad uno coloro che organizzarono le stragi delle Olimpiadi di Monaco. Stupendi i flashback del regista proiettati nell'immaginario del protagonista. Realtà cruda...dura, reale purtroppo. Perchè è così che accade nel mondo. E alla fine non si sa più di chi potersi fidare...una bomba nell'autobus...nel telefono...sotto il letto.....un giorno o l'altro forse tutti saremo costretti a dormire nel ripostiglio con l'incubo che qualcuno voglia eliminarci e ci perseguiti. L'atmosfera claustrofobica e opprimente del Bana agente è ben resa e coinvolgente. Forse a volte il film pecca di banalità...come quando israeliani e arabi si ritrovano nella stessa stanza e per andare d'accordo su quale musica ascoltare scelgono alla radio una canzone americana........caduta di stile e morale inutile (non sono gli americani i veri portatori di pace nel mondo): grave pecca. Ma oltre alla vicenda sanguinolenta e storica( il film si basa su una storia vera), il regista pone l'accento anche sul valore che più di tutto ognuno di noi tende a salvaguardare: la famiglia. Ci fa vedere il conflitto interiore che il protagonista sente durante la sua missione. Lui è fuori ad uccidere i cattivi, mentre a casa sua moglie partorisce e da al mondo una splendida bambina. Nonostante questo è costretto a non fermarsi...a continuare il suo lavoro di killer statale fino a quando è lui stesso braccato dai sicari e si ferma. Troppe famiglie piangono...troppe persone non esistono più...troppo male scaturisce dalle mani e dalle menti umane. Il sogno che dipinge questo film è che un giorno israeliani e palestinesi possano davvero spezzare il pane assieme, senza invidia...senza violenza...senza usurpare la terra nazionale di nessuno. Il diritto di tutti gli uomini è quello di avere una nazione...uno stato riconosciuto...una patria in cui vivere e crescere i propri figli....tutti devono aver questa possibilità, senza far scorre sangue di altri fratelli uomini. Fin quando l'uomo non capirà che il mondo è la patria...una grande patria fatta di tante patrie...fin quando l'uomo non capirà che i suoi simili devono avere lo stesso diritto di vivere su questo pianeta, fin quando l'uomo alla propria pace e a quella degli altri anteporrà l'ingordigia...il desiderio di avere sempre più potenza e soldi e armi...fino a quel momento...non si potrà dire che lo stesso uomo è libero...l'uomo prigioniero dell'uomo....patetico....banale...amorale...deprimente

Un film storico , dove viene mostrato il lato nero del popolo ebraico.

Unico film che sono andato a vedere due volte al cinema. Documento storico di un certo valore, lo fa grande la riflessione morale sulla violenza.

Devo studiare ancora un po' mi sa... perchè non sono riuscito a capire tutto... in ogni caso il film mi è piaciuto...ma da 7 e mezzo...

Ciao!

SPOILER

"Non temerai i terrori della notte / Non temerai il terrore.
Occhio per occhio
All’occhio un occhio, giudice, / a un dente un dente.
Dente per dente!" *

La vendetta è sempre stato un tema molto frequentato nel cinema, ma probabilmente mai quanto in questi ultimi anni. L’(est)etica dell’occhio-per-occhio/dente-per-dente pervade la dimensione più privata e intima (Tarantino, P. Chan-Wook) e si spande fino a diventare nazionale (quando non nazional-popolare), istituzionale, “patriottica”, anch’essa pregna sempre e comunque di sentimenti e spinte/pulsioni intimistiche forti, incancellabili. È quanto avviene in questo ultimo film di Spielberg dove la tensione emotiva soggettiva diventa – per estensione – quella di un popolo (israeliano) e delle sue istituzioni; una tensione così dirompente e inalienabile che “necessita” la violazione delle leggi – e dei codici civili e morali – volute, approvate e condivise da quelle stesse istituzioni statali. Questo è quanto richiede il primo ministro Golda Meir nella riunione coi vertici del governo e delle forze militari e politiche del paese all’indomani dei fatti di Monaco ’72. In tutto e per tutto una politica del doppio stato: la risposta a Settembre Nero dev’essere, per lo Stato d’Israele, la vendetta, l’eliminazione fisica di tutti i componenti del commando palestinese di Monaco e dei loro mandanti, ma ufficialmente nessuno, soprattutto la comunità internazionale, deve sapere del piano “segreto” attuato dal governo tramite il Mossad. Israele deve mantenere una reputazione di paese “civile”, nonostante la risposta ufficiale governativa si esplichi ugualmente nei territori occupati palestinesi attraverso l’azione militare, i bombardamenti dei villaggi e le stragi di civili arabi. La risposta ufficiale forse pertiene al concetto di “legittima difesa” dello Stato d’Israele (bisognerebbe conoscere le disposizioni del diritto internazionale per giudicare tale azione, anche se oggettivamente e moralmente resta una condotta criminale). Ma Israele vuole di più: la vendetta spicciola, per lavare col sangue arabo il sangue degli ebrei morti a Monaco. La vendetta come deterrente al terrore e come sistema di terrore. Per uno stato piccolo qual è Israele, come afferma il capo del Mossad, è importante farsi sentire e far valere la propria forza all’interno e agli occhi del mondo.
Di fatto la rappresaglia pianificata dal Mossad utilizza una cellula di uomini “ignoti”, sotto copertura, di concezione terroristica: questi uomini non devono essere riconducibili né al Mossad né ad Israele.
La missione inizia sotto il segno di una forte convinzione ideologica e patriottica: tutti i componenti della cellula vendicatrice sentono di dover compiere il loro dovere come un’esigenza personale in nome di Israele e dell’intero popolo ebraico. È da sottilineare il ruolo centrale rivestito dall’idea di famiglia, nel film: il protagonista, Avner (Eric Bana), è costretto ad abbandonare la sua – come, del resto, fanno anche gli altri compagni di missione –, con una moglie prossima al parto e dei genitori anziani, nonostante proprio dalla madre venga il più grande, cieco, incitamento all’azione terroristica condotta dal figlio in nome della più ampia famiglia israeliana. Il nuovo nucleo familiare è ora quello della cellula. I rimandi a questo concetto sono comunque continui: il “pulitore” della squadra parla di un figlio morto nel ’67, presumibilmente nella guerra dei 6 giorni. E per Avner la famiglia, meta sempre ambita, avrà un ruolo infine salvifico. Spielberg inserisce frequentemente nel film ambiti familiari lacerati o in qualche modo sconvolti dal conflitto, compresi quelli degli atleti sequetrati e uccisi e, dall’altra parte, dei componenti del commando palestinese: è un segno tangibile di trasversalità delle conseguenze della guerra. E il dialogo tra nemici è relegato a un incontro tesissimo, fortuito, imbarazzante (che storicizza equamente un conflitto che sta per dispiegarsi tragicamente di lì a breve), tra Avner e il palestinese che occupa la sua stessa abitazione ad Atene: la Palestina ha una voce che può parlare ed esprimere le sue ragioni di lotta, prima che venga stroncata dall’imminente azione militare israeliana.
Nell’avvitarsi sanguinoso della spirale di vendetta, rappresaglie, controrappresaglie ingigantite in un complicato intrico internazionale, nel quale vengono coinvolti, via via, i servizi segreti di mezzo mondo, CIA e KGB naturalmente su tutti, la coscienza di Avner inizia a porsi dei dubbi sull’efficacia e la moralità dell’azione: i capi palestinesi uccisi vengono di volta in volta sostituiti da altri come loro, forse anche più determinati, e il conflitto innescato pare non avere più fine. Ora che la cellula della missione non è più così ignota, coi compagni persi qua e là in Europa, anche Avner inizia a temere per sé e per la sua famiglia. Il Mossad è soddisfatto dell’azione portata avanti dal gruppo, ma preme che si porti avanti fino alla fine, anche se non ha più senso continuare: Israele vuole che la sua vendetta sia “biblicamente” completa, definitiva.

*CCCP, Maciste contro tutti

il voto è basso e lo so, e nn dipende dalla qualità del film, nn mi ha annoiata, anzi, secondo me ha tenuto alta la tensione per tutta la sua durata, la regia è intensa, gli attori bravi anche se il doppiatore di Bana poteva sforzarsi un po' di più per dare più espressività al personaggio, nn vedo l'ora di sentirlo in originale.
La pecca del film è dare solo un punto di vista. Visto che è un evento che coinvolge due differenti parti e visto che la storia ci sta dimostrando che siamo ancora al punto di 30 anni, forse dar voce anche all'altra parte sarebbe stato opportuno e giusto. Non è questione di essere politicamente corretti, è questione che se si vuole parlare di argomenti così grossi bisogna avere l'obiettività giusta. E qui non c'è. Tranne quella breve parentesi, tra l'altro molto forzata come altri prima di me hanno detto, i palestinesi non hanno voce, sono completamente disumanizzati, chiusi nel loro ruolo.
Si poteva e si doveva fare meglio.

Un gran bel film. Ottimi gli interpreti ed inpeccabile la regia.
I capolavori però sono altri.

Film eccellente, davvero splendido, la vicenda storica è stata trattata in maniera ottimale!!
Davvero un capolavoro, i capolavori non hanno bisogno di molti commenti!!

grande film...anche se abbastanza pesante da digerire, un voto in più per come è stato trattato l'argomento!

Ieri ho visto il film, che è decisamente buono, grandi scene crude e violente (purtroppo la vita è anche così), ma io ci trovo comunque alcuni limiti: un po' forzata la divisione in tre parti dell'epilogo sugli atleti, perplessità su alcune scene ugualmente forzate (l'amplesso visionario del protagonista o il suo pianto all'ascolto della voce della figlia, per esempio), poco poetico e un po' troppo stereotipo hollywoodiano secondo me... e poi è abbastanza piatto, cioè in tre ore la trama è praticamente la stessa (eliminare i componenti di settembre nero), quindi la ripetizione in altre città e con altri metodi della stessa cosa... insomma a tratti mi sono anche annoiato, ma resta un buon film che ha affrontato in maniera efficace e condivisibile il complesso tema del terrorismo e dato giustizia di un evento comunque deprecabile della nostra storia.

SPOILER

Un mezzo capolavoro. Da guardare

Film capolavoro. che rientra nella mia lista personale di film piu' belli di sempre.
un evento tragico, riportato su pellicola in maniera incredibilmente magnificente da Spielberg. un film assolutamente spettacolare, straordinario.
ennesimo capolavoro assoluto di Steven.
non ho parole.

un 8 meritato
gran bel film anche se molto crudo in alcune scene.

un film davvero eccellente,correte a vederlo!

Film bello ma molto lento,poteva durare molto meno,bravissimo l'attore protagonista ma ci sono parti che non ho capito,chi li uccideva i suoi soci?A parte quello ucciso dalla donna?Cmq bella la fine dove si capisce che lui si e' pentito di compiere questa Missione.La guerra genera guerra.Cmq film che poteva dare di piu'

Indipendentemente da scelte tecniche è un film che mi ha fatto riflettere e mi ha dato modo di approfondire e di riprendere tematiche storiche passate ma sempre di grande attualità
Data la difficoltà del tema trattato trovo magistrale l'impostazione di Spielberg; gli accostamenti di scene di disumana crudeltà a momenti di tenerà quotidianità; si prova strazio e tenerezza alterna per palestinesi e israeliani, li si vede dipinti come uomini come padri, come martiri
la riscostruzione dei fatti non scade in banale cronistoria ma è ben congeniata e funzionale alla comprensione degli avvenimenti
Da vedere!

Grande film!!!
forse per alcuni tratti è un po' lento...ma davvero imperdibile
intenso struggente e romanticamente atroce, grande

buon film, per nulla retorico e veramente intenso. l'unica grossa pecca è la durata, secondo me eccessiva e che alla lunga stanca e distrae.
è veramente ricco di spunti di riflessione che vanno anche al di là del"fatto", di per sé già molto consistente. penso, ad esempio, al ruolo che la cucina ha nello svolgimento del film - intesa sia come ambiente simbolo della casa, sia come cibo- che spesso simboleggia anche sentimenti e stati d'animo. per comprenderla appiena bisognerebbe saperne di più sul ruolo della cucina nella cultura ebraica. io non ne so nulla, ma magari qualcuno di voi mi può aiutare ;-).
tornando al film lo consiglio davvero. ottimi anche attori e fotografia.

film di grande intensità...regia impeccabile...un eric bana in gran forma...

Quando si va a guardare un film di Spielberg si sa di assistere, ad un opera registicamente perfetta, impeccabile sotto ogni punto di vista, ma in alcune delle sue opere la grandiosa bellezza visiva, non è supportata dai sentimenti , e dalle emozioni che un film dovrebbe offrire.
Il riferimento è , sicuramente a quel kolossal senz'anima che è la Guerra dei mondi.
Questa volta invece si ci trova davanti ad un'opera matura ed intensa!
Munich, racconta gli episodi terroristi che hanno colpito parte della spedizione israeliana durante le olimpidi di Monaco nel 1972, da parte di un gruppo di palestinesi, è un film che parla del sentimento ahimè più diffuso nell'umanità, l'odio, ed in questo caso un odio etnico. Tutto questo avviene attraverso gli occhi di un manipolo di israeliani assoldati, dallo stato per poter vendicare le vittime dell'attentato, colpendo gli undici mandanti ed esecutori.
Di questo parla Munich, cioè della folle ostilità di due popoli per la semplice conquista di una terra, il tutto viene rappresentato mandenendo un ritmo sempre costante che porta lo spettatore a seguire le vicende, con il fiato in gola (esemplare la scena della bambina).
Oltre la storia sempre incalzante, il film ha tra i suoi pregi una splendida fotografia ed una affascinante colonna sonora, forse gli attori sono fin troppo misurati e nessuno eccelle, anche se svolgono egregiamente il compito, con un ottimo Bana su tutti.
Nel finale Avner il capo della missione inizia a comprendere, quello che tutti noi dovremmo capire cioè, che l'odio provoca odio e nessun attentantato od omicio possono risolvere cioè che di sbagliato c'è nel mondo.

ottimo film...

Conoscevo gia le tematiche israeliani-palestinesi tema all'università che frequento di esami e dibattiti, un tema così "scottante" risluta difficile condensarlo in tre ore prendendo come base i fatti di Monaco del '72, infatti a me è risultato un po', anzi molto, confuso e slegato; conoscevo Eric Bana come l'interprete di Hulk e l'ho apprezzato ancora come attore; cosa dire di più: un plauso a Spielberg per il "coraggio" non è certo facile oggi come oggi "affrontare" certi temi rimanendo obiettivo visto il suo "essere" ebreo.

Fantastico documento storico di una violenza molto realistica e a tratti davvero commovente...belli i dialoghi e le citazioni.Significativo il colloquio verso il finale dove il protagonista Eric Bana vuole prove di colpevolezza sui terroristi uccisi e impreca dicendo che non ha fatto nulla di buono,tranne che generare un ricambio di capi e sicari della morte...agghiacciante la risposta del suo generale:"quando le unghie ricrescono vanno tagliate.....".Peccato per il doppiaggio davvero scadente,e per alcune sequenze morte dove la pellicola ha la pecca di diventare davvero molto pesante...secondo me con una mezzoretta in meno sarebbe stato perfetto,cmq complimenti a Spilberg autore di un'altra grandissima perla cinematografica!

Nonostante la sala non fosse piena, il caldo era terrificante e reggere quasi 3 ore è stata davvero dura. La visione di un film veramente bello è stata completamente rovinata da una pessima gestione.
Non so che dire, a parte che, a causa di quanto detto sopra, il film non mi ha entusiasmato anzi mi ha distrutto, non vedevo l'ora di uscire.
Non sono in grado di commentare con una obbiettività...soggettiva questo ultimo lavoro di Spielberg dunque mi unisco alla massa convintissimo del voto che sto dando.

Consiglio vivamente a tuttti di vederlo in una sala ben gestita.

Eccellente...quando Spielberg ci si mette, sa fare le cose proprio per bene!

bellissimo.non trovo le giuste parole x descrivere questo film.spielberg,come ha già dimostrato molte volte nei suoi precedenti film,crea un capolavoro cinematografico che nessun altro regista,credo,avrebbe potuto fare.il fascino delle immagini,la profondità dei dialoghi,il talento degli attori(soprattutto notiamo un bravissimo eric bana che conferma come aveva già fatto in troy di essere già da solo un motivo per guardare il film)sono tutti fattori che rendono munich un film sicuramente degno della nostra attenzione.bellissimo da vedere sicuramente non vedo l'ora che esca il dvd!

Non si schiera apertamente e questo è un pregio a discapito del messaggio che risulta essere alla fine confuso ma comunque orientato verso il far comprendere le ragioni di una parte e dell'altra (molto bello il dialogo tra il protagonista e un guerrigliero arabo che per fatalità, poi, si troveranno l'uno contro l'altro).
Nel complesso però mi aspettavo di più. voto 6

Spielberg lasciando da parte il suo amore per l'avventura e per un certo cinema "leggero",torna a picchiare pesantemente sulle coscienze di tutti noi (come ai tempi di Schindler's list)con un film molto bello,una pellicola apparentemente basata sul desiderio di vendetta ma che ha un significato molto piu' profondo..L'olimpiade di Monaco fa da sfondo ad una delle faide piu' sanguinose dei tempi moderni,quella israelo-palestinese...difficile definire chi siano i buoni e chi i cattivi,questa volta Spielberg non divide in maniera drastica i protagonisti del suo film ma lascia una libera interpretazione allo spettatore.
Munich è un film che trasuda emozioni,infarcito di violenza e follia,ma anche d'amore vero e forte,quello che il protagonista prova nei confronti dei suoi famigliari e del suo paese d'origine.
Spielberg è autoritario e spietato nell'analisi degli avvenimenti e dei suoi personaggi,riesce a mostrare il lato oscuro e vendicativo che li anima,pronti a onorare la frase"L'unico sangue che conta è quello ebreo"(detta da uno degli agenti) come a dire che ogni mezzo e ogni gesto ,per quanto spietato,sia giustificato per la causa patriottica.
Questa volta il regista lascia da parte un finale particolarmente consolatorio (tipico del suo cinema)anche se le vite del manipolo di "vendicatori" verranno inevitabilmente stravolte dai fatti di cui si renderanno artefici.
Bellissima fotografia cupa con qualche (raro)slancio di luce e colore come a mostrare l'animo del protagonista ed ambientazioni particolareggiate e molto credibili,buona partecipazione degli attori,con un Eric Bana convincente ed un Geoffrey Rush perfetto.
Munich fa riflettere sulla follia umana e sul fatto che è inevitabile che la violenza generi solo altra violenza.

ma spielberg non era in calo?a me sembra di no....premetto che non e il mio genere,ma del film non si può dir nulla di negativo

Splendido!
Vero ed appassionante, uno Spilberg al top ed ottimi anche gli interpreti!

Bello,crudo e reale,ma per chi come me preferisce i film d'azione semplici troverà questo sicuramente molto più impegnato e pesante

Come al solito Steven Spielberg, quando ci si mette, fa film davvero molto belli, anche se la sua impronta retorica (forse è anche giusto che sia così, in fondo il regista è lui) la mette sempre. Non avendo letto nulla prima di andare a vederlo, mi ha piacevolmente colpito che trattasse delle conseguenze dell'attentato del 1972 alle Olimpiadi di Monaco, piuttosto che del modo con cui esso fu architettato. Un film così non ha (o non dovrebbe avere) certo bisogno di uscire nelle sale alla vigilia delle Olimpiadi di Torino per attirare pubblico, perchè è molto bello, interessante e soprattutto mai noioso.

stupendo !!!
Il film è lungo ma a mio parere mai pesante, per ripercorre la vicenda è stato creato un mix tra diversi generi: documentario, spy story e azione. Mostra in maniera pura e cruda un conflitto tra Israele e palestina che non avrà mai fine...... Belli i dialoghi soprattutto quando il palestinese parla al protagonista del desiderio di avere una patria propria. Ottima l' idea di far vedere durante la pellicola i diversi flashback dell' azione terroristica.
Bravissimo Spielberg e ottimo anche Erik Bana!!!! Da vedere assolutamente