l'ultima casa a sinistra (2009)

Bello, direi che non intacca l’originale di Wes Craven, questo è uno dei pochi film/remake che ultimamente tengono su la baracca orrorifica. Un thriller/horror che veramente colpisce, e penso che solo una persona insensibile non si commuove per le scene che vengono presentate, anche perché da una parte presenta la realtà di oggi, insomma, di stupri non ne succedono pochi, ed è sempre un argomento sentito. Inutile dire che alcune ragazze che l’hanno visto con me hanno preferito chiudersi in bagno (lo so, forse non ho fatto una bella scelta per loro :-) ).
Poi devo dire che la vendetta dei genitori è abbastanza geniale. Ok, è la trama era stata inventata dal genio Craven, ma anche qui la sua bella figura l’ha fatta. Per il resto, il film è girato bene e ha poche sbavature, la tensione è persistente per cui lo posso promuovere pienamente.

Remake del film di Wes Craven. La sera in cui arrivano nella casa sul lago nella remota Collingwood, Mari e la sua amica Paige vengono rapite da Krug, un evaso psicopatico e dalla sua banda—composta da sua sorella Sadie, una sbandata e dal suo sadico fratello Francis e dal figlio Justin, un succube. Terrorizzata e abbandonata perché creduta morta, l'unica speranza per Mari è quella di riuscire a tornare dai suoi genitori, John e Emma. Sfortunatamente, i suoi rapitori cercano riparo nell'unico posto dove lei potrebbe essere al sicuro. E quando la famiglia di Mari scopre la spaventosa storia, decide di far maledire ai tre balordi il giorno in cui hanno messo piede nell'ultima casa a sinistra.Bel film da vedere.

“L’ultima casa a sinistra” è un film ben confezionato che intrattiene malgrado l’insolita lunghezza e si difende bene nell’attuale panorama cinematografico, sempre più affamato di violenza. Probabilmente piacerà soprattutto alle nuove generazioni, chi invece è cresciuto conoscendo – e amando – il fondamentale film di Craven, potrebbe intravedere, al di là dell’impeccabile messa in scena, solo quell’inutilità di fondo propria di una storia che non appartiene più ai nostri tempi.

L'unico remake horror, insieme a LE COLLINE HANNO GLI OCCHI (guarda caso sempre da un originale di Craven) che ha senso di esistere. LAST HOUSE ON THE LEFT è un horror crudo, destabilizzante, con una regia finalmente ispirata ed eccellente e con personaggi scritti con una certa originalità.

La prima parte (quella delle due ragazze) è cruda, silenziosa e seppur paia la vicenda cardine è solo preparatoria ad una seconda parte (quando i criminali arrivano a casa dei genitori di Mary) che è il vertice del film, pullulante di suspense, tensione ed esplosioni improvvise di violenza.

Finalmente un ottimo rifacimento, dunque, che anche nelle scene più crude (la sodomia) ritrae il tutto senza fronzoli, ma senza mai cadere nel volgare tipico di molti altri colleghi.

L'unica cosa a non convincere è l'effettivo finale: disturbante sì, ma completamnete fuori luogo.

Classico thriller, decisamente buono. Ricco di suspense come non ne vedevo da tempo e molto ben recitato. Avrei dato anche un 9 se non fosse stato per l'ultimissima scena splatter.

Un buon thriller nel complesso con svariati colpi di scena e parecchie scene crudeli,anche se quella

SPOILER

davvero un remake fatto coi fiocchi! ti tiene incollato dall'inizio alla fine!! bravissimi tutti gli attori!! CONSIGLIATO!

Un horror discreto, che riesce nell'inflazionato intento di terrorizzare senza cadere nello splatter più indegno. La storia regge dall'inizio alla fine. Un crescendo intrinseco di angoscia mi ha avvolto dall'inizio alla fine, nonostante un paio di cadute di tono coinvolge, merito anche di una fotografia curata accompagnata da temi musicali azzeccati ed una buona prova generale di recitazione.

Il film scorre, per gli amanti del noir direi un buon compromesso.....

SPOILER

Buon remake dell'ultima casa a sinistra,anche se l'orininale del 72 l'ho trovato più forte.

L'originale di questo film non è il film di Craven, come molti credono, ma "La fontana della vergine" di Bergman dalla quale Craven ha preso spunto per il suo primo film nel 1972.
Questo film di Iliadis naturalmente non è paragonabile al capolavoro del regista svedese, mentre lo trovato superiore al film di Craven che mi aveva particolarmente deluso nonostante sia stato il suo primo lavoro.
La trama non si è spostata di una virgola, ma questo film è più godibile anche per una discreta interpretazione di tutto il cast, inoltre ci sono parecchie scene d'azione che non annoiano.

buon film,ma strano non sia uscito nelle sale..scene abbastanza forti,non e per nulla scontato e ti tiene in ansia dall'inizio alla fine;l'originale non lo visto ma credo che questo remake non sia da meno

Film molto interessante.
L'originale era un altra cosa... più freddo, agghiacciante.
Cmq questo remake lo trovo riuscito...
La sceneggiatura poteva subire qualche taglio, qualche aggiustatina.
Nel complesso un film piacevole.

"L'Ultima casa a sinistra" di Dennis Iliadis è un remake della vecchissima e assai grossolana (sul piano tecnico) pellicola di Wes Craven; comunque accantonando il fatto dello spunto quello di Iliadis resta un film apprezzabile.
Ovviamente non si tratta di Capolavoro ma grosso modo gli ingredienti del genere Thriller recente ci sono tutti: splatter, tensione (nel limite) ed uccisioni.
La sceneggiatura risulta essere compatta e molto intrigante, insomma davvero buona la dinamica presa in eredità da Craven ove gli assassini si avventurano dai familiari delle vittime (stile "L'ultimo treno della notte" di Aldo Lado, anche se la pellicola madre, in ordine temporale resta quella americana.).

"L'Ultima casa a sinistra" parte bene, ritmo a mille e molta azione allegata a porzioni sporadiche (ma comunque abbastanza pesanti) di tensione (alcune volte la regia studia il famigerato "colpo improvviso" per far sobbalzare dalla poltrona lo spettatore!); le morti come accennato non mancheranno indubbiamente, il sangue cadrà in mastodontica quantità e quindi almeno sul piano visivo il film non dovrebbe annoiare.
Nel complesso non Trovo grandissimi difetti, forse gli attori (non formidabili) e la fotografia abbastanza convenzionale sono le piccole pecche; certo la pellicola non è originalissima e inoltre troviamo come al solito sempre gli stessi scenari e in linea sommaria le stesse vicende con "famigliole" di psicopatici contro fanciulle inermi... La genialità scarseggia ma la buona volontà, il "compitino" la regia lo porta al termine, di questi tempi il tutto è sicuramente stimato

I remake riusciti di questi tempi sono merce rarissima.In questo caso era quindi lecito aspettarsi l’ennesimo oltraggio ad uno dei capisaldi del cinema horror,un film considerato fondamentale per il genere “rape & revenge”.Ed invece Dennis Iliadis stronca sul nascere le comprensibili perplessità con un lavoro di restyling assolutamente azzeccato.Sotto l’egida di Wes Craven e Sean S. Cunningham ,rispettivamente autore e finanziatore dell’originale,il regista greco sforna un prodotto ad alto tasso ansiogeno,riuscendo a tenere alta la tensione per tutta la durata della pellicola seppur rivisitandola sotto alcuni aspetti.
Giova sicuramente la maggior disposizione di mezzi che rende visivamente il tutto molto più accattivante e non vi è nessuna apertura “leggera”, atta ad alleviare uno script dotato di una rilevante dose di cattiveria, come accadeva nell’operato di Craven.Alcuni spunti sono un po’ di maniera e gratuiti,ad esempio si noti l’ultima sequenza,ma nel complesso questo rifacimento non delude pur non potendo contare sull’apporto di David Hess,sostituito nei folli panni di Krug da Garrett Dillahunt che se la cava con mestiere.
Ovviamente il senso dell’originale in parte viene perduto,il naturale mutamento del periodo storico elimina la lettura politica del lavoro antecedente,l’approccio violento e ben poco pudico lascia il dubbio che tutto sia finalizzato ad una superflua ostentazione malsana,sentore fugato con il passare dei minuti in cui viene messa in luce una discutibile morale che mantiene quindi intatto,da questo punto di vista,la motivazione dell’atto punitivo,scatenato da una barbarie insensata in un contesto scenico che non concede alternative.
Le scene sanguinolente non mancano per la gioia degli splatter-maniacs,molto curate le ambientazioni e notevoli le atmosfere esaltate da un interessante accompagnamento musicale.
Non dico che è superiore al primo ma poco ci manca.

Ero molto indeciso sul voto da dare a questo film che ho visto ieri in blu-ray in versione originale.
Indeciso poichè il prodotto non è assolutamente male, però è così cruento e la cattiveria rappresentata è talmente forte da risultare davvero "difficile" per la prima parte.
Decisamente per stomaci forti, la pellicola rappresenta una tipologia umana probabilmente esistente, la cui rappresentazione tuttavia disturba.
Potevano risparmiarci alcune scene ed evitare così il disgusto per l'obbrobrio.
Il quadro generale tuttavia imponeva una certa pesantezza per rappresentare il tutto. Proprio su questo punto avrei totalmente evitato la scena della violenza, raccapricciante oltre ogni limite ed improbabile con quei personaggi ed in quel quadro, fortunatamente evitabile nella vita comune.
Però è un remake e tant'è.

Finalmente un thriller con azione e violenza dall'inizio alla fine.

Il film mantiene alta l'attenzione per tutta la durata e non è cosa facile visti i filmacci thriller ed horror che ci spacciano in questi ultimi tempi.

Come al solito non è passatp al cinema ma solo in dvd....e poi al cinema passano film molto schifosi...non capisco come mai non sia uscito al cinema ma dirattamente in dvd dato che è un ottimo thriller

Fare finalmente un THE LAST HOUSE ON THE LEFT "giusto", cinematograficamente buono, è impresa tutto sommato facile visto che persino l'originale, seppur firmato Wes Craven, non è che sia questo gran chè.

Già David DeFalco si era lasciato scappare l'opportunità, propinando un pessimo Chaos che però, almeno negli omicidi, risultava efferrato e molto realistico; prima ci si era messo pure Deodato (LA CASA SPERDUTA NEL PARCO), con lo stesso attore dell'originale del 1972, ossia David Hess, e tutto risultò di buon livello soprattutto perchè si curò molto di più l'aspetto tecnico rispetto al rozzo lavoro Craveniano.

Solo Aldo Lado centrò per davvero l'obiettivo di rieditare al meglio il film (a sua volta debitore de La fontana della vergine del grande Bergman), realizzando un L'ULTIMO TRENO DELLA NOTTE che però anche cambiava location (treno e non più bosco) e che dava maggior spessore al tutto con metafore sociali e critiche assortite.

Eddai, allora ci voleva eccome un bel filmozzo violento e diretto, che non si perde troppo in approfondimenti vari!
Ed è proprio questo che offre la pellicola di Iliadis, già buon autore di Hardcore del 2004.

Registicamente è ottima, come molto buone sono anche le prove di tutto il cast; l'ultima mezz'ora colpisce nel segno della violenza, con un paio di sequenze indicate (leggasi, micronde esplosivo e lavandino affogante).

Facce giuste, giusta durata, zero noia, è una pellicola derivativissima, che offre situazioni straviste, ma che comuqnue è più che buona e, soprattutto, è degna di esistere.

Quando quindi sentii che sarebbe stato realizzato un ennesimo remake de L'ultima casa a sinistra, storsi il naso; mi son dovuto totalmente ricredere, scusandomi; spero però che questo sia davvero l'ultimo film della serie, visto come esso ha messo bene la parola fine al tutto.

Superiore all'originale?

Si, e del resto non è che ci volesse molto!

Non ho visto l'originale, ma questo remake mi è piacito tanto. Consigliato!

Non ho visto quello del '72, comunque mi ha lasciata abbastanza impressionata questo remake. . . Bello anche il finale

Finalmente un grandissimo remake! Il film di Craven m'aveva deluso parecchio ed infatti gli avevo affibiato un'insufficienza..ma questo di Iliadis non delude affatto! Vuoi forse per i maggiori mezzi tecinici a disposizione..vuoi forse per aver modificato leggermente la trama levando quelle scene al limite del grottesco che toglievano punti alla cattiveria e alla violenza della pellicola..vuoi anche per la maggior crudezza di alcuni omicidi rispetto all'originale di Wes..insomma una serie di fattori che presi assieme hanno sensibilmente migliorato il film. La tensione è elevatissima sin dagli inizi..da quando i ragazzi vengono sorpresi a fumare erba nel motel..da li in poi si cadrà in un abisso di violenza e sadismo senza fine..che culminerà con la scena finale che però ahimè è abbastanza forza e del tutto evitabile. La fotografia e la regia sono ottime e contribuiscono anch'esse in maniera decisiva a far lievitare il valore del film..anche perchè diciamocelo..la trama è abbastanza esile. Le interpretazioni sono buone..anche se non eccelse..soprattutto quella del fratello del padre di Justin e di Justin stesso..però nel complesso come dicevo ci si può ritenere soddisfatti nel complesso. Un remake che consiglio altamente..anche se vi suggerisco prima di guardare l'originale se non l'avete ancora fatto e poi di tuffarvi in questo.

non me lo aspettavo, questo remake è veramente bello...

Mary e Page..per una stupida canna..si ritrovano in un’agghiacciante situazione
I genitori di Mary attendono..invano..il suo ritorno
Inizialmente sembra il solito film della famiglia isolata nel bosco (“Praticamente in mezzo al nulla” riportando le parole di Emma)..aggredita da loschi tipi..invece si rivela gradevole e interessante
L’ospitalità offerta nasconde un’inaspettata terribile verità
Scene crude e forti..violenza macabra..grande coinvolgimento
Finale..esplosivo!!
Davvero un buon film

Tralasciando il discorso sulla necessità di fare un remake, direi che questo è un ottimo lavoro!
Buona suspence, ottima ambientazione, peccato per gli interpreti: per il cattivo padre di famiglia ci sarebbe voluto un volto più maligno!

remake del film di craven del 1972.
trama:
due giovani ragazze,mary e page,stanno decidendo come passare il pomeriggio quando un giovane,justin,le invita a prendere un pò di droga e fumo nella sua abitazione.
poco dopo a far compagnia al terzetto ci si mette anche una banda di sadici assassini evasi da un carcere capeggiati da krug(quest'ultimo è il padre del ragazzo)che,portate le ragazze in un bosco,non si creerà scrupoli nello stuprarle e nell'umiliarle.
lasciati i due corpi delle giovani,la banda si reca in una casa per trascorrere la notte,non sapendo che i proprietari di essa sono i genitori di mary,e una volta venuti a conoscenza di tutto...

anche se il film,rispetto alla pellicola di craven,perde un pò di malsanità,rimane comunque pregno di colpi di scena e violenza.
consigliato agli amanti del genere.
bellissime ambientazioni.

Veramente bello, a differenza di molti remake degli ultimi anni.
Abbastanza simile all'originale seppur con alcune sostanziali differenze, come


SPOILER

Un appunto sull'attore che interpreta Krug: David Hess è incommensurabile, ok, ma secondo me anche Dillahunt se la cava assai bene, è cattivo al punto giusto e ha una faccia da str.onzo come se ne vedono poche.
La scena finale potevano tranquillamente risparmiarsela, non aggiunge nè toglie nulla al resto del film, a parte il fatto che l'ho trovata parecchio stupida e, di conseguenza, mi ha fatto abbassare il voto.

Devo dire che questo remake risulta migliore dell' originale.
Le differenze tra questo e quello di Craven, dal punto di vista della trama, sono poche ma insieme alla buona messa in scena rende "piacevole" la visione anche conoscendo già la storia. Alcune scene infatti sono veramente belle.
Il punto è questo, il film è veramente violento, cattivo e cinico all' estremo, tanto da essere insostenibile (tipo Martyrs).
Il film è bello ma non lo consiglio ;-)

Film che non offre nulla di eclatante se non un pò di violenza e di sangue, ma nulla di originale. Sbagliata a mio avviso anche la scelta degli attori "cattivi" che spesso rimangono personaggi un pò anonimi o comunque forzatamente cattivi.
Decisamente meglio comunque dell'originale per quanto riguarda le riprese.

il film presenta delle scene molte belle e crude, ma finisce anche per cadere in tutti gli stereotipi del film di genere. per certi versi è un film troppo buonista, e se non ci credete andate a vedervi la fontana della vergine di bergman a cui wes craven si ispirò per il primo the last house on the left, come già detto nei commenti sottostanti. gli attori non sono molto bravi, ad eccezione di aaron paul che anche in questo caso è il più convicente nella parte dello zio frankie.

Davvero un ottimo thriller questo "The last house on the left" versione 2009, Mi ha colpito soprattutto una scena abbastanza cruda (ehm sì quella) che mi ha fatto pensare chissà dove diavolo sarebbe andato a parare questo film, ma poi è rimasto negli standard di normalità di film del genere. In ogni caso visione molto piacevole, non conoscevo le originali fonti di ispirazione e provvederò subito alla loro visione. Beh alla fine un pò si capisce come andrà a finire e questo, è come se il finale diventasse telefonato e non rendesse merito della parte iniziale, ma rimane sempre un prodotto fatto e girato con maestria.

SPOILER

Mi unisco ai due compari nel giudicare questo remake un buon film, senza dubbio migliore dell'originale. Il merito è tutto del regista che (sono sicuro) in futuro riuscirà a diventare qualcuno. Ha uno stile stupendo nell' usare la macchina da presa, e ha un ottimo gusto nel coniugare le immagini con una a dir poco fenomenale colonna sonora. Per una volta non si assiste alle solite scene che paiono uscite da un videoclip, ma si nota un'idea personale e convinta di ciò cui si fa assistere lo spettatore. Pur riprendendo le basi del film di Craven, questo rifacimento se ne discosta radicalmente inserendo e togliendo elementi fondamentali.
E qui purtroppo, complice una sceneggiatura un po' squilibrata, si presentano i limiti della pellicola. Se infatti alcuni cambiamenti non disturbano

SPOILER altri come l'inserimento del personaggio di Justin, afflosciano un po' il contrasto tra gli assassini e la famiglia borghese. Indebolita dall'inutile presenza del ragazzino, la storia funziona alla grande per la prima ora, ma quando si entra nella parte Revenge (mezzora circa) , il tutto risulta un po' troppo moscio e lineare, e baracconate come le lotte a mani nude in cui si sfasciano mobili su mobili inabissa pian piano il ritmo e la credibilità per affossare il tutto con la stupidissima scena finale, che è talmente fuori luogo da far pensare ad un'imposizione dei produttori (o almeno si spera).
Fortunatamente però, i lati positivi sono molti, non ultimo un'ottima prova da parte di tutto il cast.


Ah, 10 e lode alla mancataa ripresa dei siparietti comici, che nel film di Craven distruggevano metà del pathos, e a questo punto, visto che sia questo film che le colline riusltano migliori degli originali, aspettoerò con ansia il remake di Nightmare.

Personalmente non gli avrei dato una lira e invece, quello che credevo essere l'ennesimo remake senz'anima , al contrario, si è rivelato un buonissimo film.
Il mito della fontana della vergine torna sullo schermo dopo 35 anni (l'ultima volta fu quella di Lado e del suo treno notturno) in una versione restaurata e per certi versi migliorata rispetto a quella di Craven. La struttura è sempre quella semplicistica del rape&revenge ma Iliadis sceglie un'impostazione molto più seriosa e da vero thriller eliminando i lati comici e grotteschi che caratterizzavano la pellicola di Craven, ne riscrive la sceneggiatura reinventando nuove situazioni in modo da rendere la vicenda godibile anche a chi conosce già la storia e compie al tempo stesso un buon lavoro di regia accompagnata da una fotografia molto curata e da un'ottima prova da parte del cast. L'unica colpa del film (oltre agli ultimi 2 inutilissimi minuti) è quella di essere un remake, come ulteriore testimonianza di una notevole e continua carenza di idee. Ma, se al giorno d'oggi le leggi di Hollywood impogono questi continui ripescaggi di cult dal passato, in questo caso ci si può ritenere più che soddisfatti in quanto visti gli ultimi remake ci poteva andare decisamente peggio.

remake del film di craven del '72, a sua volta rifacimento de 'la fontana della vergine' del grande maestro svedese bergman.
è uno dei thriller più belli che abbia visto negli ultimi anni, e il fatto che l'abbia seguito in apnea pur conoscendo quasi a memoria i due film da cui prende spunto, è indicativo della grande abilità di questo iliadis nell'inserire il film in una struttura ansiolitica e senza tregua in cui lo spettatore è imprigionato insieme ai protagonisti.
la paura più grande che avevo, ovvero che la regia fosse andata in mano ad uno dei tanti shooter à la marcus nispel (che mi sta pure simpatico e mi fa divertire, per carità, ma non si può certo dire sia un fine dicitore della mdp) si è rivelata infondata dopo pochi minuti di pellicola. iliadis alterna inquadrature di poetica bellezza, fa volare la telecamera con eleganza fra i paesaggi boschivi, usa ma non abusa della camera a mano nelle scene più soffocanti, ed il tutto è innalzato di livello da una fotografia spettacolare, che parte da una raffinata luminosità vacanziera per poi incupirsi nei toni più neri della follia mano a mano che i nervi dello spettatore vengono messi alla prova col prosieguo della pellicola.
la trama è simile a quella della pellicola di craven, ma è stata riscritta per non presentare un prodotto-fotocopia. sono state eliminate le due scene forse più famose del film di wes, espulsi gli insignificanti siparietti comici ed in generale a tutti i principali turning point si arriva attraverso un percorso diverso.
ottime le prove degli attori. dillahunt ha dovuto raccogliere la pesante eredità di hess e ha fatto del suo meglio, ma è ovvio che il paragone con la malvagità fatta uomo del primo krug (che poi diventerà krueger, un nome che qualche appassionato di horror potrebbe riconoscere ^_^) sia del tutto impari.
dopo che alcune persone abbandoneranno la casa con la barca, fatevi un grosso regalo e uscite dal cinema, perchè i due minuti finali sono proprio insulsi.