l'amore tradotto (2003)

Questo è un film difficile, e ho l'impressione di non averlo apprezzato quanto dovevo. Ti lascia senza parole perchè, se da un lato è poetico ed ironico, dall'altro non ho ancora capito dove voleva andare a parare. Sarà un limite mio. Comunque buona regia e grandissimo Bill Murray. Tokio, poi, è stupenda!

film psicologico cheazzecca ogni cosa..chi viaggia puo capire qunto c'é di vero in quel che viene rappresentato..

Un film veramente ottimo, la regista è riuscita a creare un'atmosfera particolare che rimane intatta dall'inizio alla fine e consente allo spettatore di immedesimarsi fino a provare le stesse sensazioni dei protagonisti. Bill Murray e Scarlett Johansson sono perfetti per il ruolo che interpretano, il tutto e tenuto insiema da una colonna sonora veramente stupenda.

SPOILER

Ragazzi a me è piaciuto da morire...Bill è un signore, Scarlett è brava e bellissima...il film è originale, silenzioso, delicato, romantico, sentimentale...a tratti anche divertente! L'unica cosa sbagliata è la traduzione del titolo...per il resto, giù il cappello davvero.

A mio avviso, Stupendo.

P.S. Qualcuno ha capito cosa dice Bill nell'orecchio a Scarlett alla fine del film?

Partiamo dalla cosa più brutta...la traduzione del titolo!

chi è il pazzo masochista che ha scelto questa traduzione?

Il film è raffinato, molto intimo e magistralmente curato.
Bravissimi entrambi gli attori, soprattutto Bill Murray, così pacato e sdrammatizzante e alienato.

In alcune parti Sofia Coppola si perde un po' troppo in esercizi di stile che non fanno altro che rallentare un po' troppo determinate scene. Ottime alcune inquadrature ( vedi la scena riflessa nella finestra ).



SPOILER

...prima di questa scena avrei dato un sei e mezzo ma poi un sette lo vale tutto.

E' un film fatto per chi ama le cose delicate, altrimenti sarebbe molto facile "massacrarlo"

Buon film ,molto raffinato e mai volgare. Entrambi i protagonisti sono ok nei propri ruoli...

Tuttora il miglior lavoro della brava Sofia Coppola. Un film molto intimo e di classe. Grande Murray

Titolo italiano che stravolge completamente il senso del film, ma quale "amore tradotto"???? Il titolo è "Lost in translation" e doveva rimanere tale perchè di fronte al "l'italiano" che NON ha senso, ce n'è uno originale che si presta ad almeno tre interpretazioni. Che dire? è un film rilassante e profondo allo stesso tempo con una bella ambientazione con la solita maschera di Bill e la Scarlett decisamente gnocca, molto meglio di adesso quando si stratrucca. Ho guardato per la prima volta il timer del DVD segnare 1 ora e 15 minuti di proiezione che manco me ne ero accorto. Buono

La coppola ha raccontato una storia probabilissima e per questo a molti puo' sembrare pesante, ma io credo che sia riuscita a renderlo magnifico (grazie anche alla location)... non credevo si potesse fare un film senza grandi colpi di scena, effetti speciali o amori impossibili ed avere questi risultati...

bravissimo Murray ...lei è stupenda...stupenda...

Gran bel film, anche se la seconda parte si appesantisce un pò.

Veramente un film magnifico. La Coppola si conferma talentuosa e Murray uno dei migliori attori in circolazione. La location Giapponese è a dir poco spettacolare

Mi è piaciuto, in alcuni tratti e un pò lento ma è molto significativo.
Bravissima la regista, veramente brava!

Noiosetto, poi considerando che l'ho visto ora, in tarda serata, ho sfiorato l'appisolamento più e più volte. Come descrivere la Sua bellezza! Ciò che non capisco è che diamine di rapporto possa essere nato fra una stellina vent'enne ed un carciofo di 50.

Un MACIGNO di film...veramente pesante.
Originale, talvolta tocca l'assurdo.
Splendida l'atmosfera quasi macabra; l'oscurità della notte che sovrasta la metropoli giapponese, le ombre, il buio, le luci artificiali, il caos;
tutti elementi significativi, legati allo stato d'animo iniziale dei 2 protagonisti, che si intrecciano inevitabilmente fra di loro dando forma ad un tessuto di raro pregio.
Consiglio vivamente di guardarlo in prime ore pomeridiane nel pieno della vostra freschezza mentale, altrimenti non potreste apprezzarlo!

(bellissima Scarlett in versione ragazzetta acqua e sapone, amante della cultura)

Dopo l'interessante esordio delle vergini suicide, la "raccomandata talentuosa" realizza un piccolo capolavoro su uno stupendo rapporto - diverso dall'amore - tra due persone che condividono soltanto la condizione di forestieri in un paese "alieno". L'attore sul viale del tramonto Bill Murray (semplicemente sublime) e la giovane Scarlett Johansson (allora diciottenne, raro caso di attrice che finge di essere più grande sullo schermo) si dicono tutto senza dirsi nulla.

Bisogna saper vedere oltre il solito film tutto effetti,esplosioni ecc ecc. Bello in quanto mixa benissimo l'amore con le usanze tipiche, anche un pò i suoi eccessi e le peculiarità di una Tokyo che ha come caratteristica principale la grandezza. L'amore raccontato attraverso un'espressione degli occhi, uno sguardo... e poi è vero...certe volte le parole non servono e un film non è solamente tutto dialoghi! Non mi ha annoiato e adoro bill murray.

Film veramente bello, poetico e romantico senza bisogno di troppi dialoghi o di scene scontate. Ottimo Bill Murray.

Un film di rara poesia (a tutt'oggi) con delle scene veramente bellissime.
L'amore ben spiegato e senza fronzoli.
Bill in una forma eccezionale (l'unico sopravvissuto di GHOSTBUSTERS) anche se il vero morto (attore scomparso dalla scena) è il Dottor Spengler che ho visto di nuovo in QUALCOSA E' CAMBIATO.
Ottimi scorci sul mondo cinematografico e pubblicitario, alcune sequenze molto intelligenti e tragicomiche.
Una fine molto coerente.

Bel film che non tutti possono capire quando si è persi nella traduzione ....
o è Noia o è Bello ... dipende dai gusti. questo è bello.

Ottima idea la trama che a mio parere permette al film di evitare "la sezione noia", un buon film con due eccellenti protagonisti, capaci di trasmettere le loro angosce e delusioni.
Tutto sommato si difende bene e il finale lascia molto riflettere, in ogni caso il film è interessante e coinvolgente!

Vi siete mai trovati in una situazione simile a quella in cui si trova Bill Murray all'inizio del film?Da soli, in una città completamente nuova, caotica, di cui non comprendete i meccanismi, i suoi ritmi e i suoi abitanti?Io si, forse per questo apprezzo cosi tanto questo film della malinconica Sofia Coppola.
Non mi interessa parlare della trama, la potete trovare anche in altri commenti e in altre recensioni. Ad essere sinceri, durante il film non succede niente di ecclatante. Quello che viene descritto sono solo i sentimenti di un grandioso Bill Murray e di una Scarlett Johansson che dimostra tutto il suo valore di ragazzina prodigio. Due persone che magari, nel loro paese di provenienza, non si sarebbero degnate di uno sguardo; in una situazione di totale alienazione iniziano a conoscersi meglio fino ad innamorarsi l'uno dell'altro. Forse troppo tardi...

In mano ad una simile figlia d'arte doveva uscire un bel film quasi per forza, in particolare un prodotto di fattura alquanto pregevole e preziosa, con una fotografia splendida ed atmosfere da sogno.
I personaggi di Bill Murray (con la solita faccia sconsolata) e Scarlett Johansson (come al solito meravigliosa ragazza) si ritrovano entrambi in una situazione di totale disorientamento, in una Tokyo tanto strana quanto frenetica e diversa e la cui eccentricità viene evidenziata ogni giorno dal comportamento dei suoi abitanti e l'impossibilità di comunicare con essi (bellissima, ed in questo caso l'aggettivo è proprio quello giusto, la scena in cui Murray seduto in taxi si sveglia, si stropiccia gli occhi e guarda Tokyo illuminata, stupito come un bambino).
Tralasciando Anna Faris che incarna un personaggio, anche se poco presente, per stupidità e strampalatezza molto simile a quello di Scary Movie (confessando apertamente di puzzare di sudore in maniera terribile), interessante la figura della ragazza nel fiore degli anni eppure già sposata, e confusa sulla sua reale condizione, confusa dalla difficoltà di comunicazione con suo marito e di capire il reale scopo di essere lì, che trova sfogo nella figura di Murray, dopotutto anche lui incredulo davanti agli ossequi di giapponesi che fanno appello alla sua fama in cui non crede neanche più lui.

La trama non sarà un granché, finale se vogliamo scontato, ma non è allo svolgimento reale dei fatti che punta il film: trattasi di una pellicola dai toni e ritmi lenti e riflessivi, tendenti all'introspezione, che gioca più sugli effetti visivi e sonori (bellissima la musica) che sulla trama, sui colpi di scena o quant'altro. Una storia d'amore "raffinato" e disinteressato, senza scene di sesso nè di nudo, non si vede neanche un bacio, solo tanti abbracci: l'amore non di chi si innamora, ma di chi trova nell'altro la possibilità, che sta alla base dell'uomo, di comunicare, di trasmettere idee, informazioni e soprattutto sentimenti.

Splendido film, davvero. Molti lo ritengono "troppo silenzioso" ed inconcludente. Io ritengo che quelli che "molti" chiamano i difetti, sono, in realtà, proprio i punti di forza di questo film meraviglioso.

Bellissima Scarlett Johansson, magistrale (come sempre) Bill Murray. La regista l'ha voluto fortemente in questo film, e nel dvd c'è anche un bel documentario sulle riprese, con l'emozione della Coppola nel conoscere Bill.

Atmosfere quasi oniriche, splendida fotografia, in una Tokio tanto grande da farti perdere...

Consigliato vivamente a chi riesce a guardare al di là del solito filmetto americano basato sull'impatto immediato.

Il giardino delle vergini suicide dimostrava una regia buona, impegnata ma acerba, questo Lost in translation invece vuole essere acerbo.
Credo che la Coppola abbia, volutamente o no, rifiutato di seguire le orme eccessive e pesanti del padre realizzando un film semplice sia come realizzazione sia come approccio.
La regia è infatti estremamente semplice: addirittura molte volte la pellicola si "riduce" a un filmino delle vacanze, con inquadrature amatoriali e poco montaggio.
Il tutto per portare lo spettatore in quello stato "sulfureo" già conosciuto nella musica ma mai visto nel cinema. Per questo il film della Coppola è sicuramente un capostipite.
Non so quanti altri registi verranno ispirati da questo stile, ad ogni modo la Coppola dimostra di avere uno stile nuuovo, ben definito e interessante.
Da molti anni ascolto musica "eterea o sulfurea" detta anche (in parte) chill-out, i cui magigori esponenti e quasi creatori sono gli AIR, un gruppo francese ai limiti del genio
il loro primo album - moon safari- è un vero e proprio capolavoro e anticipa in modo sublime quelle emozioni che la Coppola vuole dare, riuscendoci per altro benissimo.
Quello che mi fa storcere il naso è proprio questo particolare rapporto che c'è fra la regista e il gruppo musicale: gli air avevano già composto la colonna sonora del
Giardino delle vergini suicide, musiche bellissime ma con ogni evidenza a servizio della "mente" della Coppola che probabilmente ha forzato per ottenere quello che voleva,
e infatti il film appare un po impastato.
In questo caso invece pare che la Coppola sia al servizio della musica del duo francese: tutto ciò che gli Air, a partire dal loro nome, volgiono dare, cioè
il "volare" letteralmente con la musica arrivando a uno stato di beatitudine superiore, è evidentissimo in tutto il film. Il sapore che si respira al termine
della pellicola è un misto fra commozione e appunto beatitudine celestiale (ovviamente nei limiti) che però pare non appartenere pienamente alla regista.
Mi sembra più l'interpretazione di una regista-fan innamorata dell'universo degli Air.
E difatti anche questa volta il film apparirebbe acerbo se non fosse per quelle inquadrature e quel montaggio semplici semplici che dimostrano un coscienza, in questo senso
della regista.

A parte questa serie di ca.zzate il film si segue benissimo. la storia è soddisfacente e coinvolgente e qualche lacrimuccia alla fine puo uscire anche se
quel sapore di disillusione presente in tutto il film, attutisce il colpo.
Ho trovato comunque insopportabile quell atteggiamento superficiale e bambinesco nei confronti della cultura giapponese: va bene far notare all'inizio le bizzarre
abitudini di quel popolo, va bene immedesimarsi nel protagonista che inizialmente non puo non essere spaesato, ma continuare a insistere con quei siparietti per tutto il film col solo scopo
di dare più ritmo alla visione mi pare semplicemente patetico.
Ad ogni modo tutto quello che viene descritto è vero: è vero che un giapponese non puo fare a meno di darti il suo bigliettino da visita e che a fine serata te ne ritrovi una decina
(in geroglifico) nelle tasche, è vero che la fissa dei giapponesi di farei karaoke non ha limiti (ed è anche bizzarro: ci sono tante stanzine dove entrano poche persone e a turno ognuno si mette a cantare
come fosse quasi una prova - l'ho vissuto personalmente a Kyoto).
Curiosamente la coppola si è scordata che quando un passeggero chiama un taxi, la porta posteriore si apre e si chiude da sola (se andate in giappone evitate di provare voi a chiuderla, non
fareste altro che emozionare a piu non posso il tassista).
Ultima chicca: i giardini zen non sono cosi come sono descritti nel film (uno di questi è a Kyoto - bellissimo), o meglio, non c'è tutto quel silenzio perchè
tutti gli angoli sono infestati da altoparlanti che spiegano a rotazione chissà cosa rompendo discretamente le balle

Vabbè... comunque un film carino che mostra i progressi, confusi e complessi - ricordiamoci sempre chi è il padre di Sofia e quanto l'ha influenzata - della buona
Coppola che finalmente ha deciso di gettare la spugna smettendo di immolare il padre e trovando uno stile tutto suo per di più ottimo

Non mi è piaciuta la coppia Murray-Johansson,li vedevo più come padre e figlia! comunque il film è abbastanza godibile,ci sono scene che fanno sorridere come la bizzarra sala giochi giapponese e scene estremamente sentimentali come la fine che mi è piaciuta moltissimo!

Bellissimo. Una storia d'amore impossibile non narrata, ma delicatamente accennata man mano che il film procede. Filosofico in alcune parti, divertentissimo in altre, grazie alla sottile comicità di un sempre grandissimo Bill Murray. Non esistono parole per definire la bellezza di Scarlett Johansson... splendide labbra sensuali, occhi velati di un nonsochè di misterioso che suscita emozioni indescrivibili, una bellezza semplice e complessa allo stesso tempo. Tutta la pellicola è permeata di un astratto senso di leggerezza (momenti di solitudine nel letto, lunghi silenzi osservando Tokyo dalla finestra), il che la rende forse un po' lenta, ma mai minimamente noiosa. Stupendo il finale. Un Capolavoro.

Sofia Coppola è una regista veramente affascinante, il suo tocco risulta delicato e mai troppo invadente, la storia d'amore impossibile viene così narrata in modo avvincente ma scivola via delicata lasciando nel cuore dello spettatore una sensazione di pace e speranza. Bellissimo documentario della città che non dorme mai e dei suoi accondiscendenti abitanti. Memorabile l'interpretazione di Murray (soprattutto nell'interpretazione di More than This) e della bellissima e magnetica Johansson.
DA vedere

Carino e grazioso...queste le due parole che lego al film

oh! ke storia interessante, qella senza Eventi se non l'incontro tra due solitudini lontane saputa raccontare con stile, quindi con un'ambientazione ke accentua la loro insonnia ai relativi partner amorosi. vicenda ke m'ha ricordato il libro tokyo blues norwegian wood x emozioni amorose ke rimbombano intorno nei paesaggi giapponesi kei protagonisti attraversano.

e mi tiene gli occhi la tensione relazionale trai 2, la delicatezza del loro avvicinamento. qsto film dà il giusto respiro ad una storia avvenuta in poki giorni alla faccia di roboanti storie struggenti dalla maggiore durata reale, d facile fruizione skiacciate nello stesso tempo cinematografico. ama e getta più scontatini, ma soprattutto di genere di fferente da qsto.

SPOILER

Arduo è il tentativo di esprimere una valutazione definitiva sulla regia di Sofia Coppola. Come già per il precedente "Il giardino delle Vergini suicide", si resta senza dubbio affascinati dal tentativo (pienamente riuscito) della figlia d' artedi ricavare uno sviluppo univoco ed organico da un racconto costruito essenzialmente su una serie di "frammenti" (o meglio, situazioni frammentarie) di per sè già autoconclusivi.
Lo scopo, in tali casi, è sempre quello di evitare di trovarsi al cospetto di un prodotto poco omogeneo (se non poco scorrevole, con il conseguente rischio di alimentare nello spettatore la sensazione di trovarsi al cospetto di un lavoro inutilmente sofisticato e, di conseguenza, poco appetibile.
L' errore è qui abilmente evitato. La scelta di ambientare la vicenda in Giappone risulta essere particolarmente felice all' uopo; un paese al culmine della modernità e della tecnologia, ma, nonostante ciò, desideroso di alimentare vicende fin troppo umane e "reali". Ed è proprio il termine "reale" che occorre tenere presente, per calarsi a pieno nella storia dei due protagonisti. Questa non è una fiaba; non ci sono "principi azzurri" e fanciulle indifese da salvare. La ricchezza è presente, ma si limita a restare sullo sfondo, quasi timorosa di intromettersi nell' intesa silenziosa e delicata di Bob e Charlotte. Già, proprio loro; due mondi diametralmente opposti, desiderosi a tutti i costi di incrociarsi, per superare una assurda barriera di finzione e lustrini (lui) e una già effimera dimensione coniugale (lei). Il risultato è forse la prima vera (nel senso, appunto, di reale) storia d' amore metropolitana del cinema. Un uomo e una donna non certo nelle condizioni di cambiare vita (come potrebbero?), ma decisi a cogliere fino in fondo questo anelito di vita che il destino (forse il karma?) ha offerto loro.
Dicevo poc' anzi dei "frammenti" che caratterizzano la vicenda e che Sofia Coppola modella e ordina insieme abilmente; Bob intento a bere un whisky; Charlotte pensosa che osserva il generoso panorama del grattacielo dell' albergo; un tempio buddista; la sala d' aspetto di un ospedale; dialoghi incomprensibili con gente sconosciuta....... Una infinità di materiale in grado di ammaliare chiunque sia alla ricerca di una vicenda amorosa lontana dagli stereotipi del genere, senza per questo farlo sentire, a sua volta, "lost" nella complessa quotidianità dei protagonisti.
Superlativo Murray (quanti attori sono in grado di proporre una esecuzione credibile di "More than this" ?); splendida, ma è fin troppo banale sottolinearlo, Scarlett Johansson, appena riemersa dalla dalla dimensione "iconografica" del suo precedente film e ormai consacrata a nuova diva di Hollywood.

I giapponesi, diceva Tiziano Terzani, sono come la cipolla: velo dopo velo, li sfogli per arrivare al cuore, ma il cuore non c'è.
L'ambientazione è perfetta per questo l film, il più delicato che io abbia mai visto. Indiscutibilmente bello. Finezza introspettiva, ironia, toni morbidi per descrivere la crisi di due individui in un mondo estraneo.Da vedere.
Incredibili alcuni commenti qui sotto, cui non rispondo.
A chi legge dico solo di procurarsi il dvd, magari non ora che inizia l'estate, ma in un tardo pomeriggio autunnale, in buona e piccola compagnia (ma anche da soli), e di lasciarsi trasportare da una raffinatissima, dolce, perfino sorniona Sofia Coppola in una Tokyo ultratecnologica e fredda, ed in un Giappone invece che è l'esatto opposto: cornice perfetta per la storia di amicizia che unirà i protagonisti, strappandoli alla solitudine .

Nello scenario di una Tokyo notturna incredibilmente spettacolare e tecnologica, un attore di successo in procinto di una crisi di mezzetà, e una giovane sposa alla ricerca di certezze si incontrano e, scoprendosi affini e complici, diventano amici e poi qualcosa di più... La Coppola dosa con esemplare equilibrio commedia e romanticismo, gira con tono lieve ma profondo e riusce in pieno a catalizzare l'attenzione pur limitando la vicenda a sfumature ed intenzioni. La visione un pò troppo da cartolina e modaiola della cultura nipponica è una concessione funzionale alla storia. Ottimo Murray, ma brava anche la Johansson. Magnetico.

MAGNIFICA SCARLETT!

buona prova della giovane sofia coppola che anima due personaggi bellissimi, in una spettacolare tokyo, che per una settimana da estranei diventeranno complici e riusciranno a darsi conforto l'un l'altro.
Il modo in cui viene affrontata la vicenda è molto originale per essere un film americano
davvero bravissimi i 2 attori

Uno strepitoso Bill Murray, alle prese con un personaggio che gli è stato praticamente cucito addosso. Il film nel complesso è molto grazioso, anche se un pò superficiale, nel descrivere queste due solitudini che si incontrano in una terra straniera e "ostile". Certo certi luoghi comuni si potevano evitare, ma si vede che la Coppola ha messo vero sentimento nella realizzazione di questa storia, in qualche modo autobiografica (affermazione sua). La Johansson è brava. Questa coppia improbabile riesce a far sorridere ed emozionare, ma sempre con distacco, purtroppo.

Fil bellissimo perchè è reale e non è una favola


SPOILER

Adesso diro' un eresia...a me nn so xke' ma ha ricordato come costruzione un po' Truffaut.
Sinceramente nn l'ho trovato lento,poi mi e' piaciuto il fatto di analizzare una problematica,magari gia ampiamente sviscerata,
ma con una certa leggerezza.Murrey mi e' piaciuto molto ed il film a mio parere e' da guardare

L'oscar per la sceneggiatura mi sembra generoso per questo film, comunque a parte la lentezza e il fatto che questo non è proprio il mio genere di film, nel complesso non è malvagio

Non è, come si vede dai vari voti, un film per tutti i gusti! Devo dire che a me è piaciuto molto! La lentezze di cui molti si lamentano è necessaria a volte per descrivere alcuni momenti di intimità, poichè questo film è essenzialmente una descrizione di due solitudini!
Non importa che lui sia un attore famoso, più all'estero che in patria probabilmente, e che lei sia la compagna di un famoso fotografo super impegnato! E non importa che entrambi siano in una città che è tra le più popolose del mondo. Si può essere in mezzo a 10 milioni di persone e al contempo essere soli!
Loro sono fondamentalmente soli, e all'improvviso, per caso, s'incontrano e scoprono un'attrazione reciproca. Ma sia ben inteso! Non un'attrazione sessuale! Ma bensì un'attrazione di vedute, di ideali, il piacere di vivere la vita in un modo per loro simile in un paese a loro estraneo con una cultura che non capiscono fino in fondo, anche se cercano in tutti i modi d'integrarsi ad essa in maniera forzosa!
Andando in locali notturni, di giochi, di videogame e poi saune, piscine ecc...

Eppure non stanno sempre insieme come può sembrare. Lui "s'impegna" nel suo spot giapponese e lei vaga per il giappone senza una vera meta, come nel breve e bel viaggio a Kyoto, dove vede i due sposi in abiti tradizionali in un mare di petali di ciliegio!

Questo perchè la loro è essenziamente una bella amicizia più che un amore, forzata dalla neccessità di non restar soli forse, ma che piano piano sfocia in qualcosa di più!

Il finale con lui che raggiunge lei in mezzo alla folla e gli sussura qualcosa all'orecchio, senza che lo spettatore ne colga il senso (lasciando quindi una rara libera interpretazione), è un qualcosa di commovente e altrettanto poetico, in un cinema sempre meno attento ai sentimenti puri e più attento all'effetto spettacolare a tutti i costi!

Le riprese sembrano fatte quasi tutte senza l'ausilio di una vera e propria regia fotografica, rendendo il tutto molto "normale", quasi come se non ci fosse nessun artificio particolare!

La regia è ottima e molto sensibile sull'argomento, cosa che si vede nei rari casi in cui il regista e lo sceneggiatore sono la stessa persona...

Bisogna forse essere nello spirito giusto per affrontare la visione di questo film molto più sensibile e attento, di quanto non possa sembrare ad una prima visione "mordi e fuggi", magari perchè convinti ad vederlo solo su consiglio di amici e conoscenti.

Personalmente ero nello spirito giusto ed è per questo che l'ho trovato molto interessante!

Infine, riguardo alla "polemica" sull'Oscar alla sceneggiatura, devo dire che la cosa non m'interessa granchè! Ci sono film insulsi che hanno preso 10 Oscar e film meravigliosi che non ne hanno vinto neanche uno!!

Bello...davvero bello questo film di Sofia Coppola. Meritata la statuetta per la sceneggiatura ( sicuramente non grazie al padre come qualcuno ha malignato).
Si riescono più che intuire...a sentire sulla propria pelle i sentimenti di amore e di complicità tra due persone. Una carezza, un tocco sul piede, uno sguardo, lo stare in silenzio e contemplare i contorni del corpo amato...tutto ciò è espresso con gran stile ed eleganza. Quasi si riesce a toccare quel qualcosa di speciale che nasce tra i due protagonisti...un qualcosa che rimarrà in loro per sempre. Come in Broken Flowers anche qui la pellicola si lascia trascinare da una certa lentezza calcolata, voluta...giusta. E il decollo del film sta proprio qui paradossalmente. Sentire la vita anche guardando, toccando, sfiorando l'altro. Senza parole inutili...senza parole. L'amore non è forse l'imput di tutto? E tale imput, in qualsivoglia luogo dell'universo, non si perde mai....ma affiora sempre...come una bolla d'acqua nell'immenso oceano blu.
Bill Murray è fenomenale. Meritava l'oscar..ma gli è stato preferito Sean Pean interprete del film di Clint Eastwood. Non metto in dubbio le doti artistiche del grande Sean...ma probabilmente è più semplice vincere la statuetta quando fai film altamente drammatici invece che commedie leggere ma molto molto significative.

sono dell'idea che un film bello debba coniugare la profondità dei contenuti con le emozioni senza risultare lento o noioso.... ma in questo caso abbiamo un'eccezione. Il film è lento, a tratti pesante, ma bello. Silenzi vuoti e pieni, sguardi sospesi in una città sospesa, dove il tempo assume un'altra forma. Questo film è un atto di protesta contro l'abuso della parola, contro i dialoghi finti, le parole che non portano da nessuna parte, le promesse d'amore che non possono essere mantenute e gli addii strappalacrime...è più vicino alla vita credo. Perchè quando si è sposate e incinte, e non si vive a tokyo ma a new york, non si fugge via con uno sconosciuto depresso incontrato in un albergo. Si è consapevoli che qualunque cosa ci sarà è destinata a svanire... allora è meglio stare in silenzio, e godere di quel contatto (di qualunque tipo esso sia) che miracolosamente è sorto. La dolcezza e la sensibilità di questo film lasciano percepire che dietro la macchina da presa si trova una donna... che ci sa fare anche, che ha molto da dire e intende farlo senza ricorrere a nessun clichè. Cosa le sussurra lei nell'orecchio? Che importanza ha, forse ti amo, forse semplicemente grazie... perchè per certe cose non esiste traduzione ai rapporti interpersonali

Non ho mai capito l'eccessivo clamore intorno a questo film.
Sicuramente è fatto molto bene da un punto di vista registico e molte immagini dell aTokio notturna sono davvero affascinanti, ma la storia è alquanto banale e non si eleva mai al di sopra dello standard.
Molto bravi gli interpreti.
Insomma è una bella esercitazione di stile, a cui però manca l'anima o meglio manca il tocco del grande regista cosa che evidentemente la figlia di Coppola non è.
La si smetta di propinarci filmetti per capolavori solo perchè al film va fatta pubblicità (dato che la figlia di Coppola deve fare strada... almeno è andata meglio come regista che come attrice, di cui restano indelebili tracce nel Padrino 3)

Ero indecisa se dare 5 o 6. All fine dopo aver aspettato un po prima di votarlo metto 7. Solo ora ho capito che il film, che puo sembrare banale a prima vista è invece abbastanza propositivo. Cieo secondo SofIA Coppola l'amore tradotto sarebbe questo. L'amore si traduce in un incontro che ha preciso inizio e una fine, come in un vaggio fuori.. sarà per mie esperienze personali. Almeno a meno ha dato questo e durante la visione c'è qualche spunto interessante alternate obiettivamente a momenti meno esaltanti. Particolare.

Grande commedia agrodolce diretta dalla figlia di Francis Ford Coppola, che emoziona e diverte. Da non perdere

il film è praticamente senza trama e senza dialoghi (una cosa probabilmente voluta), le interpretazioni minimali ed essenziali, non sono poi così tanto convincenti...Bill Murray ha sempre la stessa espressioni di acchiappafantasmi! Il fascino del film comunque è tanto, ma non grazie agli attori o alla regista (che era stata molto più brava con il film d'esordio). ma alla bellissima città di Tokio. Insoomma questo è un film che vive di un fascino riflesso, che non gli appartiene, ma sempre fascino è.

Bravi Bill Murray e Scarlett Johansson, interessante la storia sulle differenze (culturali, generazionali, di genere e specie...) ma il film non decolla.

Deliziosa commedia sull'amore e sullo spaesamento, con un Bill Murray bravissimo e una Scarlett Johansson che è una gioia per gli occhi.
Non condivido le critiche negative: guardatelo! :)

ho letto commenti molto negativi... c'è chi lo trova noioso, chi privo di spunti.
a me sinceramente è piaciuto molto, non è certo una girandola di emozioni, ma è un film pulito, recitato bene, una storia semplice... quelle piccole passioni che rimangono come una malinconia inespressa...
e poi i giapponesi sono proprio così...

A me non e' dispiaciuto per niente. La storia e' originale e ti fa' scoprire un mondo nuovo (il giappone) ! si', c'e' da dire che e' un po'lentino ma tirando le somme e' piu' che sufficiente. Classico film che ami o odi senza vie di mezzo...

Dunque partendo dal fatto che le aspettative che avevo su questo film sono state tradite(pensavo si basasse più sulla comicità di Murray), devo dire che non è malaccio. Però il film sembra quasi trascinarsi, anzichè scorrere. L'amore tra i due protagonisti è di una tale lentezza, di una tale mancanza di passione, che la fine diventa prevedibile. Poi questi interminabili silenzi...

Non voglio rompere con i miei commenti... ma mi lascia di stucco la sufficienza (diffidenza) per una storia d'amore tanto casta, pura, reale... nessuna analisi sui personaggi che andrebbero invece affrontati per quello che sono due persone senza habitat, senza radici affettive, che vivono in un terminal (per citare Spielberg) di insoddisfazione, di tristezza... E' un bellissimo film sul bisogno di vivere l'amore, e questo giustifica i tanti premi che ha ricevuto

Bellissimo.ne avevo abbastanza della storia di due in crisi che si amano e trombano.
nel loro"amore"(che per me era + affetto) c'era tanta dolcezza,ma anche paura e l'uno cercava nell'altro un modo per riempire la propria solitudine.
poi però hanno capito che non era la migliore soluzione ed hanno fatto la cosa migliore:dai,lei una giovane laureata che non ha deciso che fare nella vita e lui un vecchio attore li avreste visti insieme?...
inutile ribadire la bravura di Bill e di Scarlett(troppo bona!!!!)

Mi ero quasi dimenticata di aver visto questo film e siccome non mi succede quasi mai, è segno che non mi ha entusiasmato per niente. Per carità non che sia proprio orribile, però pur avendo una grande predisposizione, pazienza e tolleranza per le pellicole lente, questa mi ha messo a dura prova.
Murray è da 10 comunque. La Johansson mi sta sulle palle da un sacco e non riesco a spiegarmi il perchè...dubito che scenderà dalle suddette!

Fantastico Bill Murray!!! e splendita Scarlett Johansson!!!

bellissimo film, ha un atmosfera magica che è difficile descrivere, assolutamente da vedere.

Che palle di film... mah.

Carino davvero!
Oltre alla storia in se e alla recitazione degli attori, è da apprezzare lo "sguardo" da veri turisti sul mondo giapponese!

Mmmh... Niente male, nel complesso mi ha lasciato soddisfatto, una storia intrigante e un cast proprio buono fanno da ciliegina ad una messa in scena decente, anche se aiutata dalle ambientazioni. Comunque un 7 meritato a mio giudizio.

Un filmettino leggero, per pigri ciabattoni della domenica, che si sforzano romanticamente di portare la fidanzata o il fidanzato al cinema (naturalmente spettacolo pomeridiano, per non perdere poi la domenica sportiva!)

Bill Murray è al massimo della sua capacità interpretativa e in splendida forma, un film divertente e ben recitato e con una suggestiva rappresentazione delle atmosfere di Tokyo. Meritatissime le 3 nomination all'oscar.

Il film "Lost in translation" della Coppola presenta un soggetto interessante; un film che tuttavia non ha il coraggio di uscire del tutto dall'iperrealismo americano alla reality-show. Il richiamo felliniano non l'ho ben capito?!! Se la Coppola con le scene della "Dolce Vita" vuole fare pubblica dichiarazione d'amore nei confronti del surrealismo all'italiana, passi pure, se intende suggerire al pubblico una sorta di legame tra i due modi di fare cinema, è sulla strada sbagliata. Le riprese sono in ogni caso molto buone così come la colonna sonora, il cui ruolo va al di là della semplice cornice situazionale. La fotografia dà alcuni buoni risultati ma la sceneggiatura lascia davvero a desiderare: in alcune scene gli stereotipi culturali si sprecano e una comicità che ricade a tratti nel filone ormai vieto della risata da hamburger e patatine ne fanno un film un po' troppo stucchevole. Mediocre.

Premessa: Bill Murray è eccezionale. Forse si indugia un po' troppo qua e là a discapito del ritmo e della tensione emotiva. Particolari le inquadrature e i momenti di rispettivo silenzio dei protagonisti.

A tratti un pò noiosetto ma alla fin fine fa il suo dovere. Eppoi anche certe inquadrature ne migliorano il giudizio complessivo.

Favolosa l'interpretazione di Murray, la Coppola rende benissimo lo spaesamento che può avere chi per la prima volta si reca a Tokio ;)
Il film è piacevole, magari qualche scena "tirata" troppo per le lunghe

Ad essere onesto devo ancora capire adesso il senso del film, ma devo dire che mi sono piaciuti molto i dialoghi e l'ambientanzione. Da vedere...

io l'ho trovato, carino, divertente, delicato... è un film che consiglierei

Non capisco tutto il clamore attorno a questo film! Non brutto per carità, ma un po' noiosetto e scontato. Buona l'interpretazione degli attori e l'idea di ambientare la vicenda in una Tokyo ripresa con sguardo freddo e distaccato. La stessa sensazione di freddezza e disagio che trasmettono i due protagonisti nel muoversi in una città straniera. Sicuramente la capacità che ha avuto la Coppola nel trasmettere il vissuto di uno/a straniero, di passaggio, in una cultura così differente la considero la cosa migliore del film.

FANTASTCO ! L'incontro di due solitudini, anche in una grande città ci si possa senitre "SOLI ed ANNOIATI" quando dentro di noi manca qualcosa....
ma da questo incontro nasce qualcosa di bello, sensusle, indefinito, fluttuante è proprio per questo ancora più bello...indicativa la scena quando sono insieme nel letto e lui le sfiora leggermente il piede....l'età non conta quando qualcosa di "bello" ci accomuna....la scena finale poi un capolavoro quel suo susssare qualcosa all'orecchio di Lei che lascia libero arbitrio all'immaginazione dello spettatore....
Triste e magnifico al tempo stesso...BRAVA Sofia ! (a chi non l'ha visto consiglio il Fi m suo precedenee "il Giardino delle Vergini Suicide..)....

Ha la sua componente di originalità...però...Niente lieto fine,va bene,ma comunque ciò secondo me no dà molto lustro al film.Lo spazio dedicato alla loro notte brava per Tokio mi è parso eccesivo,quando ci scappa lo sbadiglio...

Le esilaranti espressioni di Bill Murray valgono più di 1000 parole e riescono a rappresentare in modo molto efficace il senso di smarrimento del protagonista di fronte alla realtà giapponese...davvero bella e suggestiva l'atmosfera generale del film,che riesce a sottolineare in maniera volutamente marcata il divario tra la cultura occidentale e quella giapponese,forse con una certa ridicolizzazione di certi comportamenti giapponesi che vengono estremizzati e banalizzati,ma credo che l'intento della regista fosse proprio di mettere in risalto questi contrasti in maniera un pò ironica e sarcastica. Finale insolito senza mai scadere nel banale e prevedibile.

minna-san konnichiwa!
un film molto soft e delicato, ben calibrato e che rende perfettamente l'idea dello shock culturale! davvero grazioso, da non perdere!

......no comment!!!

Sofia Coppola non sbaglia un film...(ne ha fatti solo 2)...
Il film secondo me ha la capacita' di dire moltissimo al cuore di ognuno di noi pur non usando troppo i dialoghi.Infatti quello che mi ha colpito e'il fatto che i due prottagonisti non di dilungano in interminabili chiaccherate ma invece si comprendono e conoscono attraverso un gioco di sguardi e attegiamenti comuni,che fanno crescere in loro una sorte di legame,secondo me piu'vicino all'amicizia che al vero amore....
Dato che l'ho visto in compagnia di una amica che vorrei diventasse per me qualcosa di piu' ,speriamo che il film porti fortuna....

Film molto misurato,delicato dove non c'è una frase o un gesto dei protagonisti che sia fuori luogo o inverosimile.Mi aspettavo qualcosina in più nella sceneggiatura, forse un po' di dialogo in più per giustificare l'attrazione fra due persone con tale differenza di età.,e un po' meno delle follie giapponesi.Comunque buona prova registica della baby Coppola.Buoni gli attori, azzeccatissimi.

è un bel film, non c'è che dire; non ho però capito in che lingua l'hanno tradotto

Nonostante mi abbia lasciato qualche perplessità, vale sicuramente la pena vederlo. La colonna sonora è sempre azzeccata, Bill Murray è davvero bravo ed il finale è molto bello e significativo. Ho come l'impressione che la regista abbia messo nel personaggio di Scarlet Johansson qualcosa (e forse molto più) di autobiografico.

Non è male.
Sofia Coppola ci sa fare, buona mistura tra gag comiche e momenti drammatici, ottima fotografia, e un grande attore....
IO SPERO DI VEDERLO ANCORA PROTAGONISTA IN ALTRE PELLICOLE... perchè Bill Murray è troppo bravo ( che divertimento quando imita sean Connery e roger Moore!!).

Questo film è in un certo senso la versione americanizzata ( nonstante le infinite diversità tra le due pellicole, a partire dalla differenza di età tra i protagoniosti)) di "In the mood for love", capolavoro di wong Kar wai.
Cmq non è male!

Il film è veramente molto bello, da vedere! I giapponesi sono così come vengono rappresentati? Forse un po' troppo...

E` raro beneficiare d'un figlio d'arte, non dico all'altezza, ma se non altro degno del padre. Mai avrei immaginato assieme Bill Murray e Scarlett Johnson: eppure definirla una coppia pefettamente assortita e` voler minimizzare. L'ex fanciulla de "L'uomo che sussurrava ai cavalli" riesce a risultare una credibile giovane donna nonostante i suoi 18 anni. Quanto all'ex acchiappafantasmi (ci mancava l'attore dello stracult Ghostbusters) e` d'obbligo la nomination all'oscar. Estremamente accattivante, con dialoghi di buonissimo livello, e` un film di Sofia Cppola in tutto e x tutto: scritto e diretto. L'ausilio del padre e` limitato alla produzione esecutiva. Una delizia godibilissima.

Questo fine settimana è stato fin troppo buono con lo spettatore italiano medio (quello alto è ancora in sala a vedere Matrix); due film usciti molto belli, Le invasioni barbariche e questo secondo lungometraggio della figlia di Francis Ford (una delle famiglie con più componenti in assoluto dediti al cinema, dal trovarobe al trova-Cage). Ma questa figliola è assolutamente meritevole di trovarsi dove sta perchè questo film è veramente bello. E Murray decisamente bravo. A poi...(non ho voglia di approfondire, andate a vederlo)!