Dopo essersi "liberata" delle vecchie colleghe O-Ren Ishii e Vernita Green nel Volume 1, la Sposa prosegue nella sua vendetta in KILL BILL Volume 2. Eliminate le prime due dalla sua personale "lista della morte", rimangono altri due nomi da barrare - Budd e Elle Driver – prima di affrontare il suo ultimo obiettivo... uccidere Bill.
Sei un blogger e vuoi inserire un riferimento a questo film nel tuo blog? Ti basta fare un copia/incolla del codice che trovi nel campo Codice per inserire il box che vedi qui sotto ;-)
Rispetto alla prima parte del film il modo di raccontare la vicenda prende una piega decisamente più tranquilla, o per meglio dire ci sono dei momenti di maggiore calma che ci permettono di capire meglio la vicenda, quella che è la personalità dei vari personaggi. In questa seconda parte emerge con più forza il carattere della protagonista, una donna che fino a poco prima c'era stata mostrata come una donna forte e capace di commettere i crimini più efferati salvo poi essere mostrata come un essere che sa anche essere debole, in qualche modo indifeso. Come non pensare in questo senso alla sequenza iniziale dove ci viene mostrato ciò che avviene durante il giorno delle prove del matrimonio o alla breve sequenza in cui Beatrix si trova davanti al fuoco completamente rapita e per così dire in balia del suo Bill, per noi pensare poi alla sequenza finale. Ma è una donna che non viene mostrata soltanto nelle sue debolezze ma anche nella sua forza, e in questo senso come dimenticare ciò che vediamo prima dei titoli di testa (fantastico lo sguardo in macchina, classico esempio di come viene svelata la finzione cinematografica). Per quanto riguarda l'impianto audiovisivo, rispetto alla prima parte del film c'è meno frenesia, non ci sono i combattimenti frenetici (se non quello tra Elle e Beatrix) ma cmq tutto ciò credo sia funzionale alla piega che sta prendendo la storia (in effetti dai vertiginosi movimenti di macchina e dalle musiche frenetiche si passa ad un utilizzo diverso della macchina da presa e dell'impianto sonoro). Per non parlare poi della bravura della Thurman, assolutamente fantastica nella parte finale del film. Una vera e propria leonessa