Sono passati ventidue anni e Isla Nublar si popola nuovamente. La lussureggiante isola ospiterà finalmente, come John Hammond aveva a suo tempo progettato, un parco per famiglie a tema dinosauri: la notorietà del parco inizia però presto a diminuire, così come le sue visite. Per risolvere il problema, i proprietari decidono di aprire una nuova, grandiosa attrazione. Ma tra le minacciose ombre dell'Isla Nublar, l'imprevisto è in agguato.
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Caruccio si, ma è stato davvero sopravvalutato sin dal primo giorno! Cioè ragazzi, capiamoci, si tratta di una cavolata con i fiocchi. Io già in generale non sono un amante della saga, ma qui si raggiunge un livello di stupidità e di inverosimile (per quanto si tratti di un film sui dinosauri) mai visto nelle altre 3 pellicole. Poi più che un sequel o un remake, mi è sembrato un reebot, le cose attinenti al resto della serie, in particolare al primo film, sono veramente poche. La sufficienza comunque se la prende per via di effetti speciali veramente da urlo. La mia paura era quella che si fosse esagerato con la computer-grafica, ma per fortuna non è stato così. La regia di Trevorrow è buona: ottime scene d'azione, riprese suggestive, fantastiche le parti dove sbuca il mosasauro, e ottimo ritmo, scorrevole e fluente. La cosa, o meglio, una delle cose che maggiormente non mi hanno convinto, è stata come il regista la racconta la storia, perchè in mezzo al tram-tram della pellicola trovano spazio diverse volte scene da commedia, che per quanto possano essere simpatiche, non c'entrano proprio una ceppa con "l'universo" del film. Oppure optare per quel finale li, ma di questo ne parlerò dopo. La sceneggiatura è tra le più strampalate che abbia mai visto: allora abbiamo un ammaestratore di velociraptor, un tizio che notando la loro innata intelligenza propone di usarli a scopo militare ahahahahaha, il suddetto ammaestratore che è il solito rambo della situazione, anche se qui si raggiunge un livello di ridicolo altamente improponibile. Ah, e poi come non menzionare il ragazzino che riesce a mettere in moto dopo 22 anni di inattività un'automobile del primo "Jurassic Park". I dialoghi sono senza infamia e senza lode. La direzione degli attori è abbastanza superficiale per non dire nulla, di conseguenza scarsa caratterizzazione dei personaggi, ma d'altronde è una cosa che posso anche capire quando si tratta di pellicole come questa. Di sicuro giocano un ruolo importante scenografia e fotografia, la prima è stupenda come ci si poteva immaginare, la seconda è discreta anche se non esaltante. La colonna sonora andava cambiata, non è stato affatto giusto usare le stesse musiche del film di Spielberg, visto che qui parliamo di una pellicola non così uguale a quella del 1993. Nulla da dire riguardo gli effetti sonori. Ed ora signore e signori, passiamo al finale: io non so come possa essere venuta in mente un'idea così fantasmagoricamente illogica. In pratica tutto parte da quando vediamo Pratt che comincia ad andare a caccia del dinosauro nemico in moto con i raptor ammaestrati che gli corrono accanto. Poi si arriva allo scontro epico tra "l'indominus" e il tirannosauro, il quale viene liberato in tutta tranquillità dalla zia dei ragazzi, ed è fantastica la scena in slow motion che ne segue ahahaha. Poi infine dopo che tutti se la sono data di santa ragione, ecco il t-rex e l'ultimo velociraptor, alleati, stordire il nemico che tutto d'un tratto viene preso dal mosasauro che lo trascina sott'acqua. Confesso che dopo tale scena mi è scappata la risata. Ma non è finita. In seguito vediamo T-rex e raptor guardarsi profondamente negli occhi con aria di rispetto e poi prendere ognuno la sua strada. Sono animali! Nella realtà altro che rispetto! Si sarebbero azzuffati subito nonostante avessero lottato entrambi per uno scopo in comune. Io ora voglio capire che magari uno voleva fare la commercialata (a parte che già l'indominus era la commercialata e bastava e avanzava), ma cribbio, qui si è andati proprio sul thrash! Io queste cose magari me le aspetto di vedere in un b-movie, ma non in un film dove si è speso un patrimonio. Il cast è mediocre, ma per una pellicola così può andar bene. Spicca Vincent D'Onofrio, alias "Palla di Lardo".
Se non fosse per gli effetti speciali, la sufficienza se la sognerebbe. Da annoverare tra i film più scemi mai visti in vita mia.