il petroliere regia di Paul Thomas Anderson USA 2007
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il petroliere (2007)

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locandina del film IL PETROLIERE

Titolo Originale: THERE WILL BE BLOOD

RegiaPaul Thomas Anderson

InterpretiDaniel Day-Lewis, Paul Dano, Kevin O'Connor, Maya Rudolph, Mary Elizabeth Barrett

Durata: h 2.38
NazionalitàUSA 2007
Generedrammatico
Tratto dal libro "Petrolio!" di Upton Sinclair
Al cinema nel Febbraio 2008

•  Altri film di Paul Thomas Anderson

Trama del film Il petroliere

Una storia che tratta di famiglia, avidità, religione e petrolio, ambientata nel Texas dei primi anni del commercio.

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Voto Visitatori:   7,55 / 10 (210 voti)7,55Grafico
Voto Recensore:   7,50 / 10  7,50
Miglior Attore protagonista (Daniel Day Lewis)Miglior fotografia (Robert Elswit)
VINCITORE DI 2 PREMI OSCAR:
Miglior Attore protagonista (Daniel Day Lewis), Miglior fotografia (Robert Elswit)
Miglior attore in un film drammatico (Daniel Day-Lewis)
VINCITORE DI 1 PREMIO GOLDEN GLOBE:
Miglior attore in un film drammatico (Daniel Day-Lewis)
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Voti e commenti su Il petroliere, 210 opinioni inserite

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benzo24  @  04/03/2008 03:51:29
   6 / 10
straordinario daniel-day lewis come sempre (la sua interpretazione mi ha ricordato quella di kitano in blood and bones, anche se kitano è più intenso), ma il film a mio parere non è del tutto riuscito. la regia di anderson ( non mi è mai piaciuto il suo stile) la trovo troppo pesante e a tratti noiosa. l'interpretazione di paul dano la trovo un po' troppo sopra le righe e quindi rende il suo personaggio poco credibile. scontata poi la scelta del figlio che si sposa con la ragazza della sua infanzia. alcune azioni non sono ben motivate. un film che sa di già visto e di già sentito (la colonna sonora) se non fosse per la straordinaria interpretazione del suo protagonista non varrebbe neanche la pena di guardare

9 risposte al commento
Ultima risposta 10/03/2008 18.09.06
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Tom24  @  02/03/2008 15:50:35
   7 / 10
Bravi gli attori, storia originale, ottima regia. Ma non mi ha convinto del tutto.

Sestri Potente  @  02/03/2008 11:26:31
   8½ / 10
E' senza dubbio Daniel Day-Lewis l'eroe indiscusso di questa storia, sia dal punto di vista positivo che negativo. Un uomo ambizioso, competitivo, disposto a tutto pur di ottenere ciò che vuole. Questo lo capiamo subito dalle prime immagini, dove per recuperare un minerale rischia addirittura la vita; ma tutto ciò si ripete nella parte finale dove

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Si tratta indubbiamente di un film impegnato ma non per questo noioso: una volta che si entra nella storia tutto diventa coinvolgente e superlativo.
Magistrale il faccia a faccia che conclude il film, una sequenza questa, che rimarrà negli annali del cinema.

manera4  @  02/03/2008 11:16:45
   8½ / 10
Ottimo film;molto impegnato ma godibile.
L'avidità americana è rappresentata in modo eccellente; una continua ricerca del potere.
La triste vità di chi ha tutto ma in realtà non ha niente.

1 risposta al commento
Ultima risposta 05/03/2008 14.19.17
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   7 / 10
Un buon film,l'ho trovato un po lento in alcune parti,forse un po troppo lungo.Grandiosa l'interpretazione di Daniel Day Lewis.

rapture  @  29/02/2008 13:18:41
   8½ / 10
Nessun interesse per denaro, donne, famiglia, ma una inarrestabile brama di competere, di mostrare agli altri di essere il re incontrastato della giungla, di essere QUALCUNO. Anche la religione è un mezzo come un altro per raggiungere tale obiettivo ed è un tema affrontato da Anderson in modo piuttosto incisivo.
Scontato dire che la fotografia è bellissima, perfetta la ricostruzione dell'epopea e l'interpretazione di Daniel Day-Lewis, e i tempi sono più che dilatati in relazione alle vastissime lande desertiche.
A livello di spessore, quest'opera è decisamente più sconvolgente del "miglior film dell'anno", dove i significati hanno cercato forzatamente di inserirli e son rimasti in superficie.

"Io non ho nessuna fede in particolare, mi piacciono tutte. Sento di appartenere a tutte le fedi!"

suzuki71  @  28/02/2008 09:48:43
   8 / 10
Daniel Plainview è un personaggio assolutamente ben caratterizzato sceneggiato e interpretato. Come suggerisce il suo nome, è la rappresentazione di un uomo semplice, che crede alle sue mani e al suo lavoro, che crede disperatamente nella sua vita. E' uomo nuovo e laico che si scontra contro la barbarie della illusione religiosa. E' davvero notevole come nonostante le azioni crudeli di quest'uomo se ne resti comunque legati, e si è pronti a tutte le giustificazioni. Avido? Ha firmato un grosso assegno a suo figlio, nonostante i limiti del loro rapporto. Disamorevole? La sua pazzia non è forse legata al suo senso di colpa verso il suo bambino? Crudele? Cosa è veramnente crudele, perpetuare visioni angeliche e fede irrazionale su persone ignoranti o fare giustizia di un impostore? Daniel Plainview resta un personaggio ammirevole. Questo film di soli uomini, caratterizzato da una magnifica fotografia e dall'interpretazione da oscar del protagonista, è solido e ben costruito, efficace come una trivella ben localizzata.

Ezechiele 25.17  @  27/02/2008 14:29:53
   7 / 10
trovo che il titolo italiano sia assolutamente fuori luogo e fuorviante, there will be blood ci fa capire in pieno quale sarà il punto di arrivo del protagonista spinto dalla sua totale avidità. La trama però ha deluso le mie aspettative: poteva essere approfondita e curata meglio la contrapposizione tra i 2 poteri, economico e temporale, rappresentati dal protagonista e dall''antagonista, e assumere proporzioni ben maggiori, risaltando quella che voleva e doveva essere una critica nei confronti della politica economica statunitense incentrata sul petrolio. Petrolio che ai giorni nostri è divenuto sangue ed un strumento di degrado umano che unito all''avidità dei popoli ci spinge verso l''ingordigia calpestando i diritti umani e le stesse religioni di qualunque natura siano.

Da questo punto di vista è stato un capolavoro mancato.

Dal punto di vista cinematografico, regia, fotgrafia e colonna sonora sono portati ai massimi livelli! notevole anche la ricostruzione del periodo storico e la costumistica che ci riportano magistralmente ai primi del 900 e risaltano le problematiche di allora.

Discorso a parte anche x i 2 attori principali: Ottimo Paul Dano che a 23 dimostra di poter aspirare all''oscar come miglior attore non protagonista! sentiremo parlare di lui in futuro.
Divino Daniel-Day Lewis che va oltre la recitazione calamitando l''attenzione del pubblico senza mai annoiare facendoci dimenticare che il film supera le 2 ore e mezza. Potrei continuare a tessere le sue lodi ma credo sia superfluo.
Oscar strameritato

4 risposte al commento
Ultima risposta 29/02/2008 12.48.13
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Alex2782  @  26/02/2008 21:30:37
   4 / 10
a parte la fotografia e l 'interpretazione di lewis , la noia totale! un inizio promettente poi la lentezze ti avvolge fino alla fine.

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Ultima risposta 11/04/2008 02.03.21
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Gruppo REDAZIONE Pasionaria  @  26/02/2008 09:38:29
   8 / 10
Ancora una volta il titolo italiano c’azzecca poco, Il petroliere rimanda alla classica saga epico-familiare americana, il film di Anderson non è questo . Molto più consono il titolo originale: Where will be blood che incarna perfettamente il soggetto del film.

Il percorso soprattutto introspettivo di un misantropo brutalizzato, forse, dai “terribili inizi” parte molto lentamente per acquistare via via intensità emotiva in un climax d’effetto che si realizza pienamente nel grandioso finale. L’odio che cresce e si nutre dei contrastanti rapporti umani sui quali il protagonista, suo malgrado, ipocritamente deve investire, lo condurrà alla fine all’agognata gelida solitudine( “Ho finito”).
Ma c’è anche molta America nel film, dal capitalismo sfrenato ad un ancora più ossessivo evangelismo, il protagonista incarna il primo e distrugge il secondo o forse no, sta al di sopra di entrambi, dipende dalla visione dello spettatore, se concentrata sul collettivo o sull’individuale.
Sicuramente un 10 e lode a D.D. Lewis, che ci ha regalato oltre due ore di strabiliante bravura recitativa, cogliendo del suo personaggio ogni sfumatura, sviluppandola poi con abilità sorprendente. Oscar strameritato.

Invia una mail all'autore del commento vlad  @  25/02/2008 15:31:44
   6½ / 10
Bello, ben fatto e assolutamente convincente. Daniel Day Lewis, intendo. Il resto del baraccone lascia parecchi punti aperti ed è assai discontinuo e mal raccontato. Notevole, l'epilogo tra Eliah e Daniel sulle piste da bowling.
Di queste quasi 3 ore, la maggior parte passate a bramare una sigaretta tutta mia, ciò che ha stuzzicato maggiormente la mia attenzione è stata la capacità interpretativa di DDL nel trasmettere l'assoluta umanità e innocenza del sentimento Odio. Nasce dalla gente, l'uomo-macchinario che divorerà la sua stessa culla.

gei§t  @  24/02/2008 15:44:05
   6½ / 10
il petrolie e la ricchezza si pagano col sangue... la follia, la perdizione, l'egoismo si impadoniscono di Daniel ma anche di chi gli sta attorno come una brutta malattia; l'avidità che distrugge l'uomo. Un bel film che però a tratti diventa abbastanza pesante, provoca quasi fastidio vedere dove possa arrivare l'egoismo umano.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento mkmonti  @  24/02/2008 12:57:54
   6½ / 10
Capolavoro?Da oscar? Direi di no........certo un bel film con delle tematiche importanti,un D.D.Lewis all'ennesima potenza ma è mancato qualcosina......probabilmente troppo lungo,ottimo il modo con cui viene affrontata l'avidità,un pò meno la religione.........cmq da vedere perchè il talento di Paul Thomas Anderson dopo Magnolia e Boogie nights

yutatabuse  @  23/02/2008 15:38:03
   6½ / 10
Bel film, senza dubbio, storia, regia, DD Lewis, ambientazioni, completezza dei temi trattati sono indiscutibili, ma gli è mancato qualcosa, non mi ha appassionato.

Zoso87  @  23/02/2008 10:43:14
   9 / 10
Finalmente dopo alcune pellicole deludenti, tra cui Io sono leggenda e Into the wild vedo un film degno di questo nome. Musica e scenografia eccellenti ed una trama che non permettono di distogliere lo sguardo dallo schermo. Un eccezionale D.D.Lewis, nell'ultima parte del film completamente trasformato, un vecchio incattivito oltre ogni modo.
Un film che attraverso la storia di un petroliere riesce a parlare di potere, soldi, religione e famiglia. Un film che è in grado di mostrare chiaramente ciò su cui si fondano purtroppo gli attuali principi della società moderna.
Stupendo.

norah  @  22/02/2008 20:27:53
   6½ / 10
Non mi ha convinto.
Una pellicola ottimamente interpretata e fotografata,ma dalla sceneggiatura assai disomogenea.Dopo una prima parte lenta,descrittiva ed eccessivamente lunga,nella quale non si capisce bene dove il regista voglia andare a parare,si riprende alla grande nell'ultima mezz'ora.
Ma non basta.

7 risposte al commento
Ultima risposta 28/02/2008 00.47.18
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Gruppo COLLABORATORI Mr Black  @  22/02/2008 17:08:08
   8½ / 10
Uno dei migliori film della stagione, sicuramente uno dei candidati all'Oscar + quotati....

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  21/02/2008 22:05:02
   8½ / 10
Paul Thomas anderson si conferma come uno dei migliori registi in circolazione. L'epopea del petrolio e la nascita del capitalismo moderno. Una terra, l'America, nelle cui vene scorre sangue nero che acceca la mente, dove l'avidità e il cinismo assorbiranno totalmente il protagonista, sacrificando ogni altra cosa: l'amore verso il prossimo, gli affetti. Privo di un qualsivoglia codice morale che non sia il denaro il protagonista andrà incontro al suo unico destino possibile. Non solo Daniel Day Lewis (sontuoso) in questo film. C'è anche la mano di un regista che racconta storie affascinanti, che segue come in altre sue precedenti pellicole, il percorso morale dei suoi protagonisti, tra cui Paul Dano un talento che conferma ciò che aveva fatto vedere di buono in Little Miss Sunshine. Ottima la fotografia e la colonna sonora. Personalmente non l'ho trovato noioso, anzi...

Invia una mail all'autore del commento Rusty il Selvag  @  21/02/2008 17:56:08
   8 / 10
« Si Deus est unde malum? Et si non est, unde bonum? »
Boezio, De consolazione philosophiae

Anderson e la Teodicea

Sapevo che non avrei visto un film “storico”,la connotazione spazio temporale della narrazione filmica è
funzionale all’esposizione teoretico-teologica.
Ricordavo il finale apocalittico dell’ottimo “Magnolia”,una pioggia di rane dal cielo oscuro,un assurdo
sull’assurdità delle relazioni umane,ma anche una forte rievocazione biblica, una punizione divina sulla
malacarne et mala animae e sulla Città del Diavolo come nuova Sodoma e Gomorra.

THERE WILL BE BLOOD, in questi deserti della Giovane America ancora nomade come l’ebraico popolo
eletto, il diavolo arriva dal profondo della terra,immerge e corrompe il sangue umano, che diventa nero
come il petrolio, seme di guerre e morte,fonte di peccato e dannazione.
Ma il Male è ontologico o storico secondo Anderson?
Se fosse un male ontologico ,un marchio sulla pelle del dannato,ogni creazione del Caino Errante sarebbe
Malata in sé dal peccato originale,ogni istituzione(Diritto,Stato,Chiesa),ed ogni società sarebbe marcia
nella propria essenza,l’uomo non avrebbe possibilità di redenzione se non per volontà divina.

Un attacco all’Umanesimo?

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Ultima risposta 21/02/2008 18.13.01
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Rand  @  21/02/2008 15:39:40
   8½ / 10
Ecco l'America,nata dal petrolio e dalle bibbie,una manica di capitalisti maniaci e bigotti idioti,e paradossalmente,almeno per me il primo è migliore(?) del secondo.
Almeno è autentico mentre gli altri,quei M;;;dosi fanatici religiosi puntano ad anestetizzare la ragione,annullare la mente,e creare tante pecore,loro si nutrono di superstizioni e insicurezze.
"Si! Si! Voglio il sangue!E ora datemi la terra!
riferimento al titolo.
il sangue e il petrolio sono molto simili.
Colonna sonora angosciante ma perfetta.
Il bigotto di m...da si merita la fine tra birilli e palle da bouling(considerazione personale)
Film da oscarizzare...
è tutto

Linus  @  21/02/2008 15:27:05
   8 / 10
Film stupendo, da vedere. Scavo psicologico riuscitissimo; vorrei suggerire la possibile lettura dei due personaggi come le due "anime" di un unica persona: il peggio di ogni uomo, avidità e onnipotenza. Per me la colonna sonora è molto adatta, soprattutto nelle pagine originali. Protagonisti da oscar.

LEMING  @  21/02/2008 11:03:15
   8 / 10
Certamente gran parte del merito del voto è per Daniel Day-Lewis che meriterebbe l'oscar per ogni film che fà. La trama non mi ha preso tantissimo, il film è un pò lento ma comunque accettabile, buonissima regia.
Lemming

capozzi  @  21/02/2008 08:23:34
   6 / 10
che dormita....
6 politico... darò un voto sensato quando riuscirò a vederlo tutto...

nutellakiss  @  21/02/2008 02:54:26
   3 / 10
scusate mi spiegate il senso del film??????lewis da oscar ok bella fotografia e scenografia ma la sceneggiatura piatta e non originale.inoltre nn mi e piaciuta la colonna sonora troppo pressante e angosciante anke se e volutamente cosi e poi il film e troppo incentrato sul protagonista.un film ke nn mi ha trasmesso nulla,soprattutto con le aspettative ke avevo.....

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Ultima risposta 11/04/2008 02.05.06
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Kasha  @  20/02/2008 15:00:29
   4 / 10
Deludente..nioso... a mio parere, semplicemente: "brutto"

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Satyr  @  20/02/2008 13:45:01
   8 / 10
Con il suo ultimo film Anderson non racconta niente di nuovo,la scalata al successo e la seguente metamorfosi psicologica del personaggio principale, magari deludera'chi si aspettava una ricostruzione storica piu'approfondita...qui,al contrario,la scoperta del petrolio e l'epopea in cui tale episodio e'collocato,funziona solo da sfondo:Il Petroliere e'un film basato sull'inferno personale di un'anima avida e capitalista,costretta suo malgrado a scontrarsi con la religiosita'predicatoria e ipocrita che ne costituisce il contraltare.Niente di originale,temi e situazioni analizzati dozzine di volte,ma tutto estremamente affascinante e iponotico,con un regista dotato di mezzi tecnici straordinari:i venti minuti iniziali,il lungo piano sequenza dell'incendio alla trivella o il fantastico finale,rappresentano i tre momenti clou della pellicola,per un prodotto epico e visivamente eccezionale...in tutto questo Daniel Day Lewis e'il migliore attore vivente e Paul Dano una spalla perfetta,con un'uso magistrale di musche e suoni....in conclusione direi non un capolavoro,ma sicuramente 160 minuti di cinema da non perdere.

giax-tommy  @  20/02/2008 13:29:27
   8 / 10
Molto interessante soprattutto per scenografia,regia e recitazione.Il soggetto non mi ha assolutamente toccato,anche perchè non mi piacciono quei film dove viene mostrato un tratto dell'animo umano,mi sembra superfluo,sembra che lo sceneggiatore voglia dirmi "thò,guarda che gente c'è nel mondo",da questo punto di vista è poco interessante,anche se il tema è trattato benissimo,senza esser banale nè moraleggiante (anzi direi che è assolutamente privo di morale)
In definitiva ottima prova secondo me,

polsiak  @  20/02/2008 12:50:52
   7½ / 10
una bella epopea di un uomo d'affari dell'epoca.
Un voto e mezzo in più per la straordinaria performance di D.D. Lewis, un attore straordinario a cui gli auguro di vincere l'oscar!
Belli gli aspetti tecnici del film come regia sceneggiatura e colonna sonora, ma il film in se risulta non molto interessante e anche palloso in certi punti.

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Mi aspettavo molto di più però da questo film sapendo degli 8 oscar a cui era candidato e sono rimasto un pò deluso.
resta un bel film.

forzalube  @  20/02/2008 12:46:47
   8 / 10
Il ritmo è forse un po' lento e la presenza del bravissimo Daniel Day-Lewis a volte è troppo ingombrante, ma è un film particolarmente intenso che caratterizza molto bene i personaggi.
Note di merito per la regia, la fotografia, la colonna sonora e per i font dei caratteri usati nei titoli di testa e di coda.

Invia una mail all'autore del commento actorar  @  20/02/2008 12:03:16
   4 / 10
Piu di questo voto non posso proprio darlo...e dire che di film vado a vederli.Bella solo la storia e interessante poi per il resto aiuto.....troppo lungo e soprattutto lento e non scorre per niente.Tante cose potevano essere evitate e tagliate.Colonna sonora quasi inesistente e secondo me poco adatta. Il personaggio principale ho gia detto interessante ma non riesce a reggere al resto del film.

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Ultima risposta 20/02/2008 13.21.08
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  20/02/2008 10:59:38
   7½ / 10
Daniel Pleinview è un cercatore di petrolio; un grezzo, solo, temibile pioniere che dalla fine dell'Ottocento in Texas si afferma come il miglior cercatore di oro nero. P.T. Anderson, già regista del bellissimo Magnolia, ci descrive l'ascesa economica ed il declino morale di un uomo in maniera schietta e dura come è anche il suo personaggio. Ci sono scene davvero memorabili, come quella finale, per il resto il film scorre piuttosto lentamente ed avrei apprezzato una sceneggiatura un po' meno scarna vista la durata dell'opera.
Daniel Day Lewis è davvero un gigante del cinema e sembra riuscire a confermarlo ad ogni interpretazione.

Gruppo STAFF, Moderatore Lot  @  20/02/2008 08:18:31
   8½ / 10
"La mia barriera di odio si è innalzata, lenta, negli anni".

Un grande affresco nero, come il petrolio che scolora l'anima e ottenebra la mente, come la roccia che trasuda sangue, come un d.io che non ci può salvare.

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Ultima risposta 21/02/2008 17.38.41
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Gruppo COLLABORATORI matteoscarface  @  20/02/2008 00:58:37
   8 / 10
E' la storia della nascita del capitalismo, vista attraverso gli occhi di uno dei suoi momenti più significativi: la scoperta e l'utilizzo del petrolio, ingranaggio principale dell'economia mondiale. Una metafora dei suoi vantaggi e degli svantaggi, come recita il perfetto titolo inglese There will be blood, finirà nel sangue. Daniel Day-Lewis (straordinario) è il grezzo, ipocrita ma intelligentissimo e affascinante capitalista. Lo scopritore, il pioniere, in poche parole la figura che incarna da sempre lo spirito americano, fin dai padri fondatori e la conquista del west. Mi sarei aspettato un epopea sulla nascita di un nuovo sistema, invece il film è incentrato praticamente sul personaggio, ma non è certo una pecca. Lo stile del bravissimo PTA rimanda ai classici di una volta, al Cinema con la maiuscola, inquadrature statiche, lente, e grandi passaggi, come l'incendio del pozzo. La scena finale è da antologia, Paul Dano è bravissimo.

Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  @  19/02/2008 20:26:59
   8 / 10
Bel film del talentuoso P.T. Anderson, ma comuqnue inferiore sia a Magnolia che a Boogie Nights: nella foga di creare un'epopea classica, il regista si lascia sfuggire la mano e butta troppa carne al fuoco, perdendo troppo spesso le fila del discorso.
Salvo questo peccatuccio, "Il petroliere" rimane un sontuoso ritratto di un capitalista dell'epoca, spregiudicato, ipocrita, ma dannatamente furbo ed affascinante.
Ad elevare il voto ad 8 contribuiscono comunque in maniera decisiva la straordinaria interpretazioen di D.D. Lewis ed il finale: l'ultimo quarto d'ora del film è da scuola del cinema, da antologia, una perla rara.

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Ultima risposta 19/02/2008 22.37.28
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giumig  @  19/02/2008 00:02:53
   9 / 10
Quando il cinema si fa arte. Ecco quello che è Il PEtroliere, un'opera d'arte contemporanea, che deve essere visto assolutamente. Erano anni che non vedevo un film di questa portata!

Una regia magnifica, una fotografia da brividi, paesaggi stupendi ma soprattutto l'interpretazione piu bella degli ultimi 15 anni che entrerà di diritto tra le migliori prove attoriali di tutti i tempi: Daniel Day-Lewis da oscar.

La paura piu grande era la troppa lentezza, ma anche qui devo dire che il film scorre benissimo e quei pochi momenti di "pausa" sono funzionalissimi alla storia.

Vedetelo

robinweb  @  18/02/2008 20:45:44
   9 / 10
bel film anche se per palati un po esigenti,un bellissimo spaccato dell'esplosione di una nazione avanti cento anni coi suoi pregi e i suoi difetti,Lewis sempre grande

amoreblu  @  18/02/2008 17:59:27
   9½ / 10
Il petroliere è uno dei film più riusciti degli ultimi anni.
Daniel Day-Lewis si è calato nel personaggio con autorità e ci ha proposto un personaggio ruvido come la roccia, avido e senza scrupoli come pochi se ne sono visti.
Scenografie e fotografia superlative.
Splendido e anti-conformista.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR quadruplo  @  18/02/2008 17:05:23
   7½ / 10
Mi trovo fondamentalmente d'accordo con molti punti del commento sottostante,il voto è in gran parte dettato dalla prova di Daniel Day_Lewis: sensazionale, credo sia proprio difficile che si lasci scappare l'oscar (anche se non ho visto nella valle di elah).
E una piacevole sorpresa è stato Paul Dano: non credo ci vorrà tanto per vedere anche lui con la statuetta in mano.

Il film non annoia anche se supera abbondantemente le due ore, risente però a mio avviso di una sceneggiatura troppo lineare e forse neanche troppo elaborata.
Mi attendevo molto da questo nuovo lavoro di PT Anderson e le mie attese non sono state completamente ripagate, forse anche per questo il mio voto è di mezzo punto più basso rispetto al valore reale della pellicola.

marco86  @  18/02/2008 16:00:36
   6½ / 10
non mi ha convinto fino in fondo questo film del bravissimo PTA.
il protagonista (interpretato a dir poco magistralmente da D.D.Lewis)ricorda certamente quello di Quarto Potere,di cui noi viviamo la continua ascesa economica e il collegato degrado umano.nulla di originale,ma soprattutto nulla che meritasse 150 minuti di film;poteva durare molto meno riducendo la parte centrale.
tra i personaggi di contorno spicca il giovane pastore che da un tocco non indifferente di grottesco al tutto (emblematica l'ultima scena).
tirando le somme resta un'ottima prova di daniel day lewis e un regista tecnicamente molto dotato.pecca però la sceneggiatura,troppo lunga e incapace di raggiungere un obiettivo preciso,a parte forse la morale sull'equazione ricerca folle di denaro=involuzione umana:troppo poco,e soprattutto nulla di nuovo.

3 risposte al commento
Ultima risposta 19/02/2008 09.16.23
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francis81  @  18/02/2008 14:17:08
   10 / 10
sono rimasta incollata allo schermo durante tutto il film!
l'inzio è lento e silenzioso per far cogliere allo spettatore qual'è la realtà di daniel, cercatore d'oro che scoprirà il petrolio.
con il passare dei minuti il ritmo aumenta per giungere al puro delirio in cui daniel day-lewis si attaglia alla perfezione al ruolo di un'uomo pronto a tutto pur di raggiungere l'obiettivo primario .
da vedere assolutamente ;)

pepe  @  18/02/2008 11:48:45
   5½ / 10
Daniel Day-Lewis (superbo) finisce per essere il film e l'intera pellicola alla fine ne risente!
La sceneggiatura non mi è sembrata all'altezza del film(piatta ed a volte senza meta) al contrario della scenografia e dei costumi veramente fatti bene.
La storia pian piano comincia a perdere forza e solo la scena finale le restituisce quell'intensità smarrita!
Lunghe pause che non sempre mi hanno trasmesso emozioni...
Ottime le premesse ma il film nell'insieme mi è sembrato noioso e troppo incentrato sul protagonista!

Vedendo i commenti mi sembra un film apprezzato da cinefili esperti ed attenti...
...ed io sicuramente non lo sono...

P.S. Day-Lewis da oscar!!!

Dan of the KOB  @  17/02/2008 22:49:10
   9 / 10
Gli do 9, ma forse lo sto votando troppo presto! Nel corso degli anni potrei farlo diventare uno dei miei film preferiti di sempre!
Dal punto di vista registico è ineccepibile, ho amato alla follia le scelte di Anderson, in alcuni momenti sembrava di vedere Malick! La scena di lui che gioisce di fronte al fuoco nella notte (sembra quasi il diavolo dalle movenze che ha) e il primo piano che la sussegue vale da sola il film! Mi ha colpito davvero tantissimo, da brividi! Stupendo anche il dialogo finale nella sala da bowling, veramente bello e inquietante (Io...bevo...il tuo...frullatoooooooooo)!
La colonna sonora non da affatto emicrania, anzi è veramente bella, crea tensione quello sì, ma è proprio questo che la rende particolarmente azzeccata!
La storia di per se potrebbe anche esser un qualcosa di già visto (The aviator...) però l'ambito in cui si svolge (bellissima l'epopea del cercatore di petrolio) è veramente bello e originale e le interpretazioni degli attori sono fantastiche! Mi spiace solo per Paul Dano che nonostante la stupenda prova viene però oscurato da quel mostro di Daniel Day-Lewis, che da vita ad un personaggio tra i più belli della storia del cinema!
Mostruoso, in tutti i sensi!

TetronimoGupis  @  17/02/2008 12:20:23
   6½ / 10
I miei "compagni di film" hanno rischiato di collassare quando il film ha preso quella particolare piega. Quale piega? Semplice: dopo un'ora e mezza di pellicola, qualcosa lasciava intuire che non mancavano pochi minuti alla fine di una storia già di per se pesante... bensì più di un'ora. E' una cosa che non pesa, quando il meccanismo del film ti ha intrappolato, incuriosito, o semplicemente ha creato un legame empatico con lo spettatore. Ma sta volta ha avuto un peso schiacciante.
Non voglio negare la qualità del film. Una ricostruzione storica davvero da brivido, colori, costumi, scenografie, ogni dettaglio è perfetto e ci catapulta in un mondo per noi anche un po' esotico e distante, ma che sicuramente significa molto di più per un americano. Si sente l'odore del petrolio. Chi, come me, non conosce bene quel periodo storico, resta affascinato e apprende molte cose. La nascita di una guerra non solo economica che ancora oggi è protagonista indiscussa della vita di chiunque, e soprattutto il ripetersi dell'eterno confronto tra i due poteri più grandi: l'oro e la religione. E' proprio questo il pregio più grande del film, secondo me. Presentare un mondo in cui il terzo grande potere è del tutto assente. Evito la definizione triviale (anche se azzeccatissima) data dai miei amici a questo "terzo potere". Ma è la donna, la vera assente del film, e con lei l'amore, di cui non c'è traccia. E' un'assenza voluta, sottolineata (tanto da ricordarmi le scelte di Ciprì e Maresco).
Ne deriva un film teso che solo un attorone come Daniel Day-Lewis poteva portarsi sulle spalle, abbadnonato a se stesso, senza un vero antagonista per gran parte del film, senza una donna, e soprattutto senza una chiara evoluzione psicologica. Cresce, certo, il personaggio è molto credibile, la sceneggiatura è raffinata e allusiva, la calma è tesa e le esplosioni inevitabili... Ma i silenzi, le lunghe pause, i momenti morti, sono abbandonati a loro stessi, o meglio alla faccia espressiva del povero Daniel. Che da solo, lasciatemelo dire, non basta. Perchè quando non parla, nessun altro parla, le battute latitano, lo sceneggiatore pretende che gli occhi facciano quello che il copione non fa, non dice, non spiega, resta silenzio, attesa... Anche se la colonna sonora cerca di riempire quel vuoto nervosamente, ne risulta una delle musiche più irritanti di sempre. Fuori luogo, l'avete definita. Concordo. Crea tensione proprio dove non serve e sinceramente non ha un vero e proprio tema (a parte quell'alternare di due note gravi che forse vorrebbe richiamare l'andamento ciclico delle trivelle, chissà). Emicrania.
In sintesi, il film non riesce. La struttura narrativa è solida ma diluita in modo sbagliato. Diventa presto "pesante". Grandi attori, magnifica fotografia, begli "apici" ma disseminati in modo che manchi costantemente il senso del ritmo.
Grande affresco, ma quasi statico.

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Ultima risposta 17/02/2008 15.25.26
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Vincent_86  @  17/02/2008 11:49:08
   6 / 10
Il grande Day-Lewis non basta a salvare questo film a mio parere veramente noiso.

Mizoguchi  @  17/02/2008 03:17:03
   9 / 10
Un inizio secco, scabro come la roccia, un impennata di musica classica elettronica e poi solo una figura rischiarata da un fascio di luce verticale (primo riferimento mistico) e solo tre cose, il buio di un pozzo, il picconare secco sulla roccia e le scintille che schizzano ad ogni colpo.
Incomincia così il capolavoro di Paul Thomas Anderson.
Un film dall'epica misurata, che esplode quando meno te lo aspetti, come l'improvviso gettito del gas.
Un universo duro, abbietto, dannato, dove le donne fanno appena capolino, dove la placenta è quel sottile strato untuoso sulla surpeficie dell'oro nero, in cui scorre prima il petrolio, poi l'acqua e poi il sangue, tutti adatti all'occorrenza a benedire i frutti e i flagelli di un dio che è solo (?) superstizione (Dreyer mai così vicino nel cinema moderno).
Splendido il confronto non tra due semplici bene e male contrapposti ma tra due (e più) complesse ambiguità in cui forse il petroliere daniel è quello che riesce maggiormente a fare i conti con la sua ipocrisia...

Grande daniel day lewis, ma la più grande sorpresa è Paul Dano, nel ruolo di Eli/Paul davvero splendido.
Chicca per gli amanti di Lynch, lo scenografo è Jack Fisk suo grande amico e collaboratore di sempre e si vede...

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Ultima risposta 17/02/2008 15.09.43
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Vegetable man  @  16/02/2008 12:37:37
   8½ / 10
Un film davvero bizzarro: parte come una storia 'classica' di ottima ambientazione 'old west', per poi diventare delirante con il procedere dei minuti. Del resto è la sorte che tocca al protagonista (un fantastico Day-lewis); infatti il regista sceglie di girare in forte suggettiva, mostrandoci il corso degli eventi dal personale punto di vista di un uomo che arriva all'apice del successo, ma racchiude in sè un animo complesso e tormentato. Con questo si spiegano anche le musiche, davvero strane, spesso fuori luogo, ma la cui distonia è eccezionale nello spiegare il senso di misantropia del petroliere.
Sotto questo punto di vista, è davvero ben approfondito il rapporto tra lui ed il pastore di una paleo-Scientology: probabilmente la cifra più significativa del film, perchè i due contendenti, molto diversi da loro, sono abbozzati magnificamente.
Non dimentichiamo infine la splendida fotografia, che rende piena giustizia alla visione sul grande schermo.

In definitiva, 'Il petroliere' è un film davvero singolare ed imprevedibile (come il titolo originale, tradito dalla traduzione), il cui 'non-senso' non può che appagare lo spettatore, che arriverà alla fine un po' confuso, ma pienamente soddisfatto.

separation  @  16/02/2008 12:29:34
   9½ / 10
Un film splendido. Una fotografia sublime. I personaggi sono profondi centinaia di metri (sotto terra?). Bentornato Paul Thomas!

Mr_Blue  @  16/02/2008 12:16:41
   10 / 10
Film Monumento. Mirabolante Capolavoro che omaggia il Cinema e mina le fondamenta della societa yankee, con agghiacciante consapevolezza e mirabolante capacità artistica. PT Anderson, ragazzo prodigio di Hollywood, dimostra di possedere una consapevolezza straordinaria dei propri mezzi e delle potenzialità del Mezzo, giocando con i tempi, con i suoni e con i colori, portando il Cinema avanti ed indietro nel tempo e plasmando un Capolavoro che è già punto di riferimento, che è già Storia. Day Lewis leggendario. Per portata, realizzazione e interpretazione è il più grande film da svariati anni a questa parte.

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Ultima risposta 16/02/2008 23.59.36
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lennydee  @  16/02/2008 01:33:45
   6 / 10
PURTROPPO SONO RIMASTO DELUSO DA QUESTO FILM CHE SECONDO ME è LENTO E IN ALCUNI TRATTI RIPETITIVO. LA RECITAZIONE DI DAY LEWIS è FUOR DI DUBBIO ECCEZIONALE (SOLO PER QUESTO LA SUFFICENZA) E LA FOTOGRAFIA IDEM, MA LA SCENEGGIATURA è ECCESSIVAMENTE RICALCATA E 2h E MEZZO DI FILM SONO DECISAMENTE TROPPE.

claudihollywood  @  15/02/2008 20:45:52
   6 / 10
Deluso. Il film è eccessivamente pretenzioso, arrogante e coscientemente epico. In realtà, sebbene la ricostruzione storica, i costumi, le atmosfere in genere siano impressionanti, e ancor di + l'interpretazione di Day-Lewis, davvero memorabile, il film annoia, è estenuante, la colonna sonora è particolare ma francamente spesso fuori luogo. A questo punto rimpiango, e non poco, le mancate candidature di Into the wild e American gangsters, che ne avrebbero avuto ben donde. Non mi resta che tifare per Espiazione, o Non è un Paese per vecchi.

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Ultima risposta 11/04/2008 02.08.23
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