il giorno degli zombi regia di George A. Romero USA 1986
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il giorno degli zombi (1986)

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locandina del film IL GIORNO DEGLI ZOMBI

Titolo Originale: DAY OF THE DEAD

RegiaGeorge A. Romero

InterpretiLori Cardille, Terry Alexander, Joe Pilato, Richard Liberty, Howard Sherman

Durata: h 1.30
NazionalitàUSA 1986
Generehorror
Al cinema nel Settembre 1986

•  Altri film di George A. Romero

•  SPECIALE IL GIORNO DEGLI ZOMBI

Trama del film Il giorno degli zombi

Ormai i morti viventi hanno preso il sopravvento sul resto dell'umanità; un piccolo gruppo di militari e scienziati si è asseragliato in una base lontano dalla città, lontano dalle fameliche orde di zombi. Tra gli studiosi ci sono Sarah ed il professor Logan, che tentano di studiare il fenomeno attraverso la conoscenza diretta degli zombi. E sarà proprio con "l'ammaestramento" di uno di questi (Bub) che comprendono esserci uno spiraglio per il futuro. Ma la situazione all'interno del gruppo sta andando in malora: le incongruenze tra soldati e studiosi sfociano spesso in furiose liti. Il tenente Rhodes contribuisce in prima persona al malessere generale, con il suo atteggiamento spavaldo ed i suoi ordini marziali. Ed alla fine la follia ha la meglio sulla ragione, quando uno dei soldati lascia entrare gli zombi attraverso uno degli ingressi. La lotta per la sopravvivenza si fa di minuto in minuto spasmodica e solo chi riuscirà a mantenere i nervi saldi avrà una chance…

Film collegati a IL GIORNO DEGLI ZOMBI

 •  LA NOTTE DEI MORTI VIVENTI, 1968
 •  ZOMBI, 1978
 •  LA TERRA DEI MORTI VIVENTI, 2005
 •  SPECIALE IL GIORNO DEGLI ZOMBI

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Voto Visitatori:   7,77 / 10 (123 voti)7,77Grafico
Voto Recensore:   8,50 / 10  8,50
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Voti e commenti su Il giorno degli zombi, 123 opinioni inserite

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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento thohà  @  27/10/2013 00:22:40
   4 / 10
Ma avete notato come l'elicotterista assomigli in modo impressionante a Mr. Bean?

Insomma 'sti poveri diavoli arrivano in una città deserta ed inquietante. Io mi sarei polverizzata all'istante e materializzata su un altro pianeta, ma evidentemente loro 8e nemmeno io) ne hanno la capacità o possibilità.
Insomma per me incomincia in modo un po' scemo: "C'è nessuno? Mi sentite? C'è nessuno che mi senta? Ascoltatemi. Ascoltate!". Mah. Con cadaveri in ogni dove è un po' ridicolo.
Ma andiamo avanti, avrei vogliadi smettere, ma cerco di non abbandonare mai un film a metà.
Ok, vorrà dire che non sono un'estimatrice di questo 'genere' per me è troppo stupido Mi piace e mk diverte di più "Oh my Goooooooooood". Almeno lì i ride di gusto e basta. Per me noioso ed irritante, stupido.

Negatiìvo al massimo.


Per me noioso ed irritante, stupido.

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Ultima risposta 25/03/2015 17.19.13
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Spotify  @  13/07/2013 01:47:30
   6 / 10
Mah io non lo trovo un gran film. La sufficienza c'è ma quello che salva il film e il gran finale e le ottime scene splatter, per il resto il film è monotono e noioso. Poi buona regia, attori decenti, ambientazione niente di che.

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Molto lontano da la notte dei morti viventi e da zombi ma comunque sufficiente.

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Ultima risposta 31/07/2013 21.13.41
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Jolly Roger  @  25/03/2013 22:05:16
   7 / 10
------- leggermente spoileroso ---------
E' un buon film sugli zombie.
I cliché sono molti, a partire dalle figure di militari, cattivi, boriosi e luridi e con un capo esageratamente esaltato (peraltro, ho notato che in tutti i film di zombie i militari sono molto più dannosi degli zombie!!!).
In ogni caso non ci si può lamentar dei cliché: questo film è una pietra del genere, i cliché non li ha copiati, li ha creati!
Il film è godibile e sono d'accordo con molti commenti precedenti, che ne sottolineano l'importanza non solo da un punto di vista horror-cinematografico, ma anche da un punto di vista culturale.
Tuttavia vorrei sottolineare – in maniera sempre scherzosa e non seriosa - qualche difettuccio che non mi ha troppo convinto: in primo luogo non ho gradito molto la recitazione degli attori. Anche i dialoghi e le situazioni sono a volte eccessivamente improbabili: mi riferisco soprattutto al capo dei militari, il suo sclerare di testa a un certo punto del film mi sembra esagerato e soprattutto immotivato. Ma perché si inc.a.zza così tanto?
Non si capisce perché, in un mondo dove il 99,99% della popolazione è morto o è zombi, i militari vogliano seccare il rimanente 0,01% dei sopravvissuti :-)
Non si capisce nemmeno perché uno scienziato, anziché cercare un vaccino contro il virus che rende zombie, si improvvisi pedagogo zombesco…. o "zomboiatra", perdendo tempo a cercare di educare gli zombie, "perché tanto sono troppi ed è impossibile distruggerli". Ah sì? Sono troppi per distruggerli e tu pretendi invece di educarli tutti a riportarti il bastone? Ma va :-)
Comunque tutto questo ci sta, considerando anche il periodo in cui il film è stato girato.
Tirando le somme, il Giorno degli Zombie resta un film complessivamente piacevole, con uno splatter davvero di alto livello, ma i difetti di cui sopra mi impediscono di confermare la media dell'otto a questo film, al quale comunque darò un meritato 7, considerandone l'importanza che ha avuto per lo sviluppo del genere e che ci è stata ricordata da alcuni ottimi commenti precedenti.

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Ultima risposta 26/05/2013 01.30.53
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Spera  @  22/06/2011 16:06:16
   6 / 10
Il diavolo solo sa quanto sono fiero del mio cofanetto di Zombie l'alba dei morti viventi, per non parlare del predecessore e del primo episodio in bianco e nero che ha rivoluzionato la storia del cinema horror. Inoltre vorrei precisare quanto io ammiri Romero e quanto io sia appassionato di horror. Devo però purtroppo ammettere che già qui Romero era nella sua fase calante.
Mi spiace vedere come le persone possano giudicare questo terzo episodio della serie romeriana paragonabile al capolavoro e suo predecessore Zombie ed anche al primo episodio. Secondo me questo terzo episodio non arriva nemmeno al tacco degli altri due. Già perchè a parte gli ottimi effetti speciali di tom Savini che lasciano di stucco per il periodo in cui sono stati fatti non salvo nient'altro. Attori veramente pessimi, storia che coinvolge poco, forse sempre per il problema dei personaggi che non riescono a farti entrare bene e sono poco caratterizzati e non riescono a metterti quell'angoscia che ti prendeva allo stomaco nei primi 2 episodi. Altro fattore estremamente incisivo è la colonna sonore che in Zombie per esempio è incredibilmente claustrofobica e quasi ti toglie il respiro esattamente come un orda di Zombie che ti mangia vivo. I mitici Goblin, davvero notevole ed il risultato finale si sente. In questo episodio la colonna sonora si è rivelata quasi fastidiosa con atmosfere che poco centrano con l'ambientazione in cui siamo e appunto sempre con i suoi predecessori. In definitiva mi ha fatto fortemente rimpiangere i predecessori anche se mi sono gustato comunque gli ottimi effetti speciali per cui vale la pena di vedere il film.

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Ultima risposta 23/06/2011 12.03.20
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Rand  @  24/06/2010 12:18:21
   9 / 10
Rivisto di nuovo, probabilmente il migliore di Romero, ma andiamo con ordine, dopo la notte, venne l'alba, poi il giorno ha spazzato le incertezze, i morti dominano la terra... la speranza è racchiusa in un piccolo manipolo di scienziati, che però devono sosttostare alle vessazioni di un gruppo di militari, aggressivi e psicopatici. La critica alla società , al militarismo, alla follia umana qua sono più spinte che mai, d'altronde gli Stati Uniti avevano perso una guerra, ma ne stavano per iniziare altre, Regan era il trampolino di lancio, verso Bush, verso Panama, l'Iraq, la Somalia, la Iugoslavia...
Ottimi attori, l'unica donna del gruppo, è la madre che non vuole arrendersi all'evidenza, i morti non si possono cambiare, perchè sono morti! Le scene oniriche sono veramente notevoli, così come gli effetti speciali, ancora oggi insuperati, una trama dura, tesa, senza humor, il pessimismo è persistente

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L'inizio del film con l'elicottero che sorvola la città, si raccorda all'alba dei morti viventi, poi la vicenda cambia...
L'elemento esterno, la non morte riusirà ad incunearsi nella società chiusa che sta autodistruggendosi nei sotterranei e nei bunker, perchè la follia è contagiosa....
musica tesa e dura, in definitiva un gran film, ancora attuale con le sue critiche....

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Ultima risposta 25/06/2010 10.39.42
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KOMMANDOARDITI  @  08/05/2010 16:23:12
   8½ / 10
Dopo la notte (NIGHT OF THE LIVING DEAD) e l'alba (DAWN OF THE DEAD) questo è il terzo e (per me!) ultimo atto della Infernale Tragedia romeriana.
Il sole è oramai alto e risplende in tutta la sua bellezza in un cielo limpido e terso...un elicottero atterra tra le strade, al centro di uno scenario balneare degno di Miami Vice...ma c'è qualcosa che non va, in città non sembra apparentemente esserci anima viva. Un silenzio di tomba da cui salirà un terrificante mugolio...La tanto temuta profezia del Ken Foree di ZOMBI si è definitivamente avverata : "quando all'inferno non ci sarà più posto, i morti cammineranno sulla terra". Lo annunciano anche i quotidiani, sbattuti dal vento sull'asfalto cittadino assieme alle verdi banconote, carta straccia di un mondo che non c'è più.
Il clima di questo capitolo (per me!) conclusivo è ancora più disperato, nichilista ed allucinante rispetto ai due precedenti ; per tutta la sua durata si avverte una continua angoscia spasmodica, sottolineata da una musica che fa efficacemente da contrappunto all'attesa di un qualcosa che si da per certo farà precipitare i fragili equilibri residui.
Romero, nella sua personale trilogia della morte, ha sempre voluto rappresentare tra le righe quelle che erano le problematiche che affliggevano la società del proprio tempo. Nel primo suo film emergevano con prepotenza i temi della sporca guerra in Vietnam e del razzismo : non a caso il ruolo principale venne affidato ad un interprete di colore, una scelta rivoluzionaria mai verificatasi cinematograficamente in precedenza ! In ZOMBI invece il mirino della sua satira sotterranea si spostava, puntando sullo sfrenato consumismo che aveva iniziato a prender piede negli anni '70 : i morti di fatto non conservano alcunchè di tradizionalmente umano... eccetto l'inveterata abitudine di recarsi in massa in un grande ipermercato ! In DAY OF THE DEAD infine il discorso si fa apertamente più esplicito e diretto, tanto da non poter prestare il fianco ad alcun tipo di fraintendimento : oggetti della critica feroce del regista questa volta sono nientedimeno che il dissennato militarismo statunitense e le derive anti-etiche di certa scienza selvaggia. Personalmente ho sempre inquadrato IL GIORNO DEGLI ZOMBI come una sconcertante rilettura pessimistica del classico di fantascienza LA COSA DA UN ALTRO MONDO. Nel film di Nyby e Hawks, girato in pieno periodo di Guerra Fredda, militari e scienziati, barricati in una base antartica, univano le loro forze e potenzialità riuscendo vittoriosamente a debellare la tremenda minaccia aliena (metafora dell'incombente pericolo sovietico). Nel film di Romero, al contrario, le due stesse fazioni altro non fanno che autodistruggersi ineluttabilmente, in preda a due opposte concezioni superomistiche egualmente aberranti. Erano gli anni '80, piena era reaganiana, i militari avevano assunto un ruolo di privilegio nelle rappresentazioni cinematografiche : basti pensare a pellicole come RAMBO, COMMANDO, ALIENS-SCONTRO FINALE, la serie infinita con protagonista il muscolare Chuck Norris. L'autore di Pittsburgh ribalta l'immacolato eroismo marziale imperante allora su pellicola, raffigurando un drappello di ottusi incoscienti in divisa, incapaci sia di mantenere un ordine accettabile sia di instaurare un minimo di dialogo e collaborazione con la controparte civile (ed in questo Joe Pilato coglie crudelmente nel segno !). Negli anni '80 era anche esploso un nuovo e terribile fenomeno, quello dell'Aids; la scienza era allo sbando, inerme ed impreparata dinanzi ad un mostro così risoluto ed implacabile. Dal canto suo, Romero cala nel film la figura emblematica di uno scienziato sinceramente umano nelle intenzioni ma folle e sanguinario nei fatti. Anche il ruolo femminile aveva subito una netta trasformazione all'interno della società e le opere romeriane ne sono uno specchio fedelissimo. Da semplice entità passiva, che necessitava assolutamente dell'irrinunciabile supporto maschile (vedi LA NOTTE), si era poi passati ,grazie anche al '68, ad una presa di coscienza da parte della donna del proprio potenziale : la Gaylin Ross di DAWN OF THE DEAD pretende di combattere al fianco dell'uomo ed impara velocemente ad usare le armi e la violenza. In questo terzo atto Lori Cardille assume lei stessa il comando della rivolta civile : è una donna forte che ricorda molto da vicino la Ripley di ALIEN come anche la virago portoricana di ALIENS-SCONTRO FINALE. Detto ciò va aggiunto che il vero protagonista della pellicola si rivela essere a sorpresa Bub, il miglior zombie della storia del cinema. Dotato di facoltà intellettive avanzate, sensibilità, ricordi della sua vita "passata" ; esemplare nella sua intima capacità di provare dolore,rabbia e desiderio di vendetta (SPOILER).
Qui siamo difronte ad un'opera visceralmente oltranzista (ci sono smembramenti, dissezioni, esperimenti anatomici ; tutti orchestrati dall'insuperato Tom Savini) ma ciò che la differenzia dai suoi due predecessori è soprattutto il suo ondeggiare onirico tra realtà ed immaginazione, soffocante prigionia claustrofobica e desiderio inappagato di fuga....Una fuga sospesa nell'incertezza di un finale dal cartolinesco sapore utopico.
Sarà mai questa una malsana proiezione escatologica sul nostro futuro ?

P.S. Da segnalare , nella parte dell'assistente barbuto del dottor "Frankenstein", il volto di John Amplas, protagonista di WAMPYR, un'altro dei pari più felici nella carriera di George Romero.

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Ultima risposta 20/03/2011 23.26.56
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bulldog  @  16/07/2009 11:12:00
   7½ / 10
Il più debole della trilogia ma sempre di buon livello.

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Ultima risposta 22/01/2010 11.11.26
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anthony  @  13/04/2009 14:25:20
   9½ / 10
Parabola sulla fine dell'uomo e della suo modo d'essere.
Romero con Day of The Dead sancisce la nascita di una nuova specie predominante sul pianeta Terra, specie che -come furono le scimmie per l'estinto essere umano- deve ancora trovare la base sociologica definitiva per fondare quella che può essere comunemente chiamata civiltà; il particolare (non trascurabile) che salta all'occhio fin da subito è il rispetto primordiale reciproco che si è instaurato tra tutti i membri della nuova comunità terrestre.

Il Giorno degli Zombi è il terzo capolavoro del buon vecchio George; un concentrato aspro e sfiziosamente energico di come il cinema andrebbe inteso e affrontato; attori in parte..soprattutto le geniali comparsate dei resuscitati (gli zombi alla fine non li si può non amare!..), regia dettagiata e curatissima, fotografia asciutta e tagliata alla perfezione come i diamanti, personaggi (anche secondari e "terzarii") caratterizzati non peggio... inquadrature spettacolari e mai forzatamente fuori luogo (l'intera sequenza iniziale è da manuale), la realizzazione di un tale impagabile spettacolo per gli occhi e per l'anima..senza l'ausilio di mega produzioni o super dispendio di baiocchi.
In una parola sola: W Romero e W gli Zombi!

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Ultima risposta 13/04/2009 14.44.40
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Granf  @  22/10/2008 20:38:00
   8½ / 10
Terzo capitolo della trilogia zombesca di Romero. Inferiore al primo ma decisamente meglio del secondo film. Qui la critica del regista si sposta sulla società militare e in particolare sulla scienza.
Gli effetti speciali di Savini sono enormi, la colonna sonora è perfetta e il film è un piccolo capolavoro horror che si insinua tra i più belli del genere.

Gli zombi assumono un ruolo nuovo e si confermano essere decisamente più "umani" delle persone, ormai destinate ad una inevitabile estinzione causata dalla loro incapacità di essere civili.
Splendido l'inizio, così come il gran finale.

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Ultima risposta 25/10/2008 14.52.35
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Invia una mail all'autore del commento wega  @  27/07/2008 10:41:37
   7 / 10
Tecnicamente superiore all'esordio, non altrettanto superiore il segno che ha lasciato. Accusa, in forma politica, al militarismo, instabile e privo di intelletto almeno quanto gli zombie. Dal primo capitolo c'è un invertimento dei ruoli, qui ad essere il simbolo del coraggio è la donna, l'uomo, per lo più, è abbandonato ad un esercizio egoistico di sopravvivenza, e di supponenza maniacale nella rivisitazione di Romero del personaggio del dott. Frankenstein: la Scienza moderna. Spettacolari gli effeti speciali di Savini.

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Ultima risposta 22/10/2008 20.50.22
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Enzo001  @  08/04/2008 18:54:26
   8½ / 10
Splendido esempio di cinema politico

Il terzo capitolo della quadrilogia romeriana dei morti viventi allarga e chiarifica la metafora sociale già palesata nei primi due memorabili episodi. Come già era stato per "Zombi", la natura egoista ed individualista dell'essere umano diviene oggetto di critica, in un film tuttavia più cupo e pessimista del precedente. "Day of the dead" mostra allo spettatore li lento ed inarrestabile deteriorarsi di una società ormai giunta al capolinea, ciò nonostante predisposta ad una nuova rinascita.

Voto: 8,5-9

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Ultima risposta 12/04/2008 19.33.31
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Crimson  @  18/12/2007 20:11:32
   7 / 10
Questo terzo capitolo è quello che m'è piaciuto meno.
La prima parte è eccessivamente dialettica per i miei gusti, molto meglio la seconda.
Giocato molto sull'instabilità dei personaggi, animati da pulsioni diverse, ma tutti irrimediabilmente soli difronte ad una situazione più grande di loro.
Tra i personaggi brillano la donna cazzuta e Logan, ma devo dire che soprattutto quella di Bub è una gran genialata che innalza il valore del film.

2 risposte al commento
Ultima risposta 18/12/2007 20.31.21
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  15/10/2006 18:03:24
   6 / 10
brutto passo indietro...l'ambientazione è sicuramente spaventosa(immaginare un mondo con piu zombi di essere umani) pero il tentativo di far sembrare gli zombi inteligienti non l'ho capito...
gli zombi sono zombi e basta,sono diventati famosi come esseri senza anima che camminano strisciando i piedi e cosi devono essere rappresentati...almeno io la penso cosi...

2 risposte al commento
Ultima risposta 16/07/2007 12.08.04
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Gruppo COLLABORATORI Harpo  @  11/07/2006 00:21:28
   6½ / 10
L'ho visto lo stesso giorno di "Luci della ribalta" e tuttò ciò non giova sicuramente al voto.
Il terzo capitolo della quadrilogia romeriana è un attacco frontale al sistema militare americano e in particolare al governo Regan. Ancora una volta, come già visto in "Zombi", Romero critica anche la socetà in generale, rimprovendo questa di non sapersi unire nemmeno nei momenti di estrema necessità. Oltretutto accenna già al tema che poi sarà fondamentale ne "La terra dei morti viventi", vale a dire lo sviluppo intellettivo nelle menti degli zombi.
Però devo sottolineare che il risultato non è al pari delle attese. Se, da un lato, migliorano gli effetti speciali, dall'altro, le idee iniziano a diventare ripetitive e la violenza un po' troppo gratuita (in particolare nella sequenza finale). Comunque originale il finale e molto sapiente l'utilizzo di "flash-back" (se così si possono chiamare).
Per gli amanti del genere da non perdere comunque.

2 risposte al commento
Ultima risposta 15/10/2006 18.06.01
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pastapasta2  @  10/12/2005 16:48:22
   7½ / 10
il terzo piu bello della serie, bellissima la scena finale , dove lo ******* comandante viene divorato

1 risposta al commento
Ultima risposta 22/05/2006 22.11.47
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