habemus papam regia di Nanni Moretti Italia 2011
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habemus papam (2011)

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locandina del film HABEMUS PAPAM

Titolo Originale: HABEMUS PAPAM

RegiaNanni Moretti

InterpretiNanni Moretti, Michel Piccoli, Jerzy Stuhr, Renato Scarpa, Margherita Buy, Franco Graziosi

Durata: h 1.42
NazionalitàItalia 2011
Generecommedia
Al cinema nell'Aprile 2011

•  Altri film di Nanni Moretti

•  Link al sito di HABEMUS PAPAM

Trama del film Habemus papam

Il film si apre alla morte del Pontefice e e con il Conclave che deve eleggere un nuovo Papa. Ma il neoeletto (Michel Piccoli) è preda dei dubbi e delle ansie, depresso e timoroso di non essere in grado di assolvere il suo compito. Il Vaticano chiama allora uno psicanalista (Nanni Moretti) perché lo assista e lo aiuti a superare i suoi problemi.

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Voto Visitatori:   6,88 / 10 (121 voti)6,88Grafico
Voto Recensore:   8,00 / 10  8,00
Miglior attore protagonista (Michel Piccoli)Migliore scenografiaMigliori costumi
VINCITORE DI 3 PREMI DAVID DI DONATELLO:
Miglior attore protagonista (Michel Piccoli), Migliore scenografia, Migliori costumi
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Voti e commenti su Habemus papam, 121 opinioni inserite

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Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  10/06/2018 16:10:14
   4 / 10
Questa è l'ultima chance che dò a Nanni Moretti, che ritengo un regista del tutto negato con il cinema. Ogni suo film mi irrita per quello che non racconta o non è in grado di fare.

kafka62  @  06/04/2018 18:56:14
   6½ / 10
A chi insinuasse il sospetto che il penulttimo film di Nanni Moretti sia oltraggioso nei confronti della religione cattolica, che sia lecito scherzare coi fanti ma bisogna lasciare assolutamente stare i santi, è possibile rispondere che il suo protagonista è solo accidentalmente il Papa, ma potrebbe benissimo essere un generale dell'esercito, un primo ministro, un dirigente d'azienda, un allenatore di calcio, o chissà cos'altro ancora. Il vero tema del film è infatti la crisi di un uomo che, sentendosi inadeguato di fronte alle tremende responsabilità che gli sono state messe sulle spalle, fugge da esse (non per codardia, si badi, ma piuttosto per consapevolezza della propria pochezza e rispetto per l'istituzione che è chiamato a servire). E' chiaro che, trattandosi del Papa, l'effetto di una simile fuga (che è proprio letterale: il Papa, in abiti borghesi, esce dal Vaticano e fa perdere le sue tracce tra le strade affollate della capitale) è estremamente paradossale, per non dire surreale. Qualcosa di simile era stato pensato da William Wyler in "Vacanze romane", laddove la principessa si aggirava per Roma in incognito provando per la prima volta l'ebbrezza di una vita libera dalle comode ma opprimenti pastoie dell'alta società. Qui il Papa, interpretato da un tenero Michel Piccoli con l'aria perennemente umile e smarrita, non vive avventure memorabili ma ha modo di frequentare una compagnia di attori che fa riaffiorare il suo amore giovanile per il teatro. Consapevole del rischio di affidare una trama così esile, ancorché insolita, a un solo personaggio, Nanni Moretti gli mette a fianco un deuteragonista, uno psicanalista (interpretato dallo stesso regista) che è un po' l'altra faccia della medaglia (tanto si sente fuori parte e non all'altezza il Papa, tanto è sicuro di sé e spavaldo, al limite della sbruffoneria, il secondo). E siccome il Papa esce inopinatamente dal suo ruolo per mescolarsi, in giacca e cravatta, al bar o in metropolitana, alla gente comune, in base a una accorta legge di pesi e contrappesi il dottore viene costretto dalla sceneggiatura a rimanere prigioniero all'interno delle mura vaticane in compagnia di cardinali e arcivescovi, al fine di salvaguardare il segreto di ciò che è accaduto. E' questo secondo coté della pellicola a riservare i momenti più squisitamente morettiani: i cardinali che ballano al ritmo di una canzone di Mercedes Sosa, il torneo di pallavolo tra porporati. Il risultato è diseguale (oltretutto alcuni personaggi, come la moglie dello psicanalista, sono poco approfonditi), ma stimolante: i cardinali vengono visti come persone qualunque, con i loro tic e le loro passioni (e le loro reazioni in qualche modo infantili, anche, come quando pretendono di conoscere le probabilità di successo che le agenzie di scommesse avevano assegnato loro), e il fatto che sembrino privilegiare lo scopone scientifico alla preghiera li rende anche più simpatici del solito. Certo, lo spirito santo pare non essere troppo di casa a San Pietro, ma lo sguardo di Moretti su questi uomini di chiesa è più affettuoso che dissacrante (anche se ogni tanto fa capolino qualche battuta sul darwinismo o la psicanalisi). Se un limite ha il film, questo sembra risiedere nel finale: l'inaspettata abdicazione proclamata con drammatiche parole davanti ai fedeli riuniti sotto il balcone pontificio ha sì l'effetto di riportare in alto un climax che fino ad allora era stato piuttosto discontinuo e sfilacciato, ma risulta anche essere la soluzione più semplice e veloce per chiudere il film, mostrando una mancanza di verve creativa che, se non inficia più di tanto l'esito di un'opera intelligente e curiosa, sicuramente non le permette di potersi fregiare della qualifica di capolavoro.

gregmoser  @  20/11/2016 01:59:38
   7 / 10
Buon film, ha una storia originale e abbastanza credibile (il papa che abbandona come farà anni dopo nella realtà Ratzinger). L'idea di far giocare a pallavolo i sacerdoti è spassosa ma nel complesso non è un film che vuole far ridere. Evidenzia piuttosto il peso delle responsabilità che può colpire anche gli uomini di fede.

Mildhouse  @  06/06/2016 18:28:09
   7 / 10
Un film irriverente e e divertente , a suo modo.

topsecret  @  06/06/2015 15:04:37
   6 / 10
Ironico e beffardo ma anche riflessivo e critico, tutto questo è Nanni Moretti nel suo HABEMUS PAPAM, ironico affresco di un neo pontefice che si sente inadeguato al ruolo chiamato a ricoprire.
C'è però da sottolineare che anche se la storia mostra una certa sobrietà nelle varie situazioni raccontate, il ritmo è in molte parti davvero scarno e la visione ne risente per difetto. Nonostante la bravura di Piccoli e di altri caratteristi come Scarpa, il film non coinvolge pienamente e la scaltrezza di Moretti nell'imbastire partitelle di pallavolo non distrae dalla poca vivacità di una storia però, tutto sommato, vedibile.

pilone  @  13/04/2015 22:31:18
   5 / 10
Dividerei il mio giudizio in due parti, la prima prevalentemente soggettiva, la seconda... meno :)
L' idea è davvero interessante ma tutto il film mi ha terribilmente annoiato. Potrei dire, da completo profano, che la fotografia mi è piaciuta molto e alcune idee le ho trovate parecchio azzeccate.Discorso diverso merita la recitazione. Per la recitazione non serve essere un addetto ai lavori per poter giudicare. QUando uno recita bene LO SENTI... ma lo senti nelle viscere, non serve aver fatto una scuola apposita. QUando vedi un Denzel Washington o senti un Pannofino recitare, percepisci fin nelle ossa quanto sono convincenti, naturali e azzeccati nel loro ruolo.
Moretti lo trovo oggettivamente TERRIFICANTE! Inespressivo, completamente innaturale, monotono (anzi MONOCORDE!) sembra che stia leggendo un opuscolo mentre "recita"... Per non parlare di alcuni personaggi (come la commessa del negozio) che obiettivamente non possono essere professionisti!

3 risposte al commento
Ultima risposta 14/04/2015 15.27.40
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david briar  @  23/03/2015 12:52:26
   7 / 10
Moretti riesce a essere caustico e ironico sul Vaticano,con scene molto divertenti.E' un'opera interessante,che purtroppo non riesce ad approfondire in maniera forte il lato psicologico dei protagonisti(Moretti,la Buy,anche col papa si poteva fare di meglio).E' un'opera meno impegnativa di quello che sembra,con un finale forse troppo aperto,anche se si parla di scelte ben precise,e non di errori veri e propri.Non condivido alcune scelte perché penso che andando più a fondo si sarebbe potuto fare un capolavoro del cinema italiano,capace di rimanere nella storia:così,rimane un film che colpisce nel suo essere profetico,molto intelligente,un'opera che funziona,ma che purtroppo non va oltre.E' sicuramente uno dei film italiani più importanti degli ultimi anni,ma non ci vuole molto vista la situazione..

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Ultima risposta 23/03/2015 21.58.16
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Paolo70  @  06/10/2013 16:23:43
   5 / 10
La scena iniziale lasciava presagire un film impegnativo ma niente di tutto questo diverse banalità. Il film sostanzialmente non mi è piaciuto.

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  04/10/2013 19:13:49
   7½ / 10
Molto bravo Nanni Moretti. Tema scivoloso, difficile da trattare, ne esce un buonissimo film, profondo e intelligente. Veramente ottimo Michel Piccoli.

scantia  @  29/09/2013 12:16:19
   7½ / 10
Uomini che riconoscono i propri limiti di fronte all'enormità del ruolo assegnato, uomini che nella società della competizione esasperata e del successo a tutti i costi per rispetto della propria natura non riescono a calarsi in un ruolo che non gli appartiene e sanno anche compiere rinunce dolorose (il teatro è l'unico contesto in cui la rappresentazione dell'altro da sè può essere accettata senza ipocrisie e senza traumi).
E di contro uomini che rincorrendo il mito del "più bravo" nel proprio settore di competenza finiscono con il sacrificare gli affetti familiari, per ritrovarsi confinati dal proprio ruolo professionale in una prigione dorata (privati anche del cellulare, unico strumento di contatto con la realtà) in cui l'unica soddisfazione per non morire di solitudine è organizzare un torneo di pallavolo, con buona pace delle competenze da "primo".
Questo è essenzialmente "Habemus Papam", una riflessione sui limiti e inadeguatezze umane nello stesso contesto già utilizzato ne "La messa è finita": probabilmente Moretti ritiene particolarmente efficace allo scopo il rapporto tra individuo e ruolo di guida spirituale, senza voler minimamente interessarsi al problema della fede, e visti i risultati in entrambi i casi mi sento di dargli ragione.
Non un capolavoro, ma sicuramente un'opera interessante e poetica, (grazie all'interpretazione di un monumentale Piccoli) e soprattutto lontana anni luce dalla meschinità di tanti commenti intrisi di preconcetti: di chi ha gridato allo scandalo, di chi ha stroncato e boicottato il film senza averlo visto, di chi si è ritenuto offeso per come veniva sminuito il potere della fede in relazione alle debolezze umane...e pochi anni dopo si è visto smentito dalla cronaca stessa.

Matteoxr6  @  23/09/2013 04:42:53
   6½ / 10
Certo che, dopo Il caiamano e Habemus Papam, leggendo le notizie di cronaca viene da sorridere.
Moretti è stato bravo a non appesantire la sceneggiatura e i dialoghi. Ha così evitato di far uscire un film inutilmente pesante e senza via d'uscita.

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Ultima risposta 25/09/2013 05.37.16
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Gruppo COLLABORATORI julian  @  21/07/2013 21:55:59
   8½ / 10
Al di là del senso profetico che questo film ha assunto, e che rappresenta un valore aggiunto dell'opera, credo siamo di fronte a uno dei film italiani più grandi degli ultimi tempi.
Moretti curioso, lucido e provocatorio - fin troppo, forse, nel ridurre il conclave in un torneo internazionale di pallavolo - si inerpica in sentieri spinosi che facilmente possono lasciarti ferito, se sei in Italia, perché se è vero che quest'epoca non ha più tabù, è vero anche che esistono questioni più delicate di altre.
Gli indugi sul candido e dolcissimo Michel Piccoli in giro per Roma valgono il prezzo del biglietto e invitano alla riflessione sulla grandezza delle piccole cose quotidiane, quelle alle quali si è costretti a rinunciare dovendo farsi carico di grosse responsabilità; invitano a riflettere su quanto in realtà sia debole anche la persona su cui milioni di persone fondano la propria fede.
Un'unica cosa deve capire Moretti: deve rimanere dietro la sua fot.tuta telecamera e lasciare il mestiere di attore ad altri, chè anche quella è una cosa seria.
(Quasi) capolavoro.

mabumba77  @  29/05/2013 14:57:04
   8½ / 10
Il film di Moretti che preferisco.I dubbi e le paure di un uomo trattate con ironia e delicatezza.

Cianopanza  @  16/03/2013 01:17:50
   7½ / 10
I turbamenti di un uomo diventato papa. Ironico ma profondo. Alcune situazioni paradossali e tirate per i capelli, i cardinali visti come arzilli vecchietti alla sister act sono inverosimili, ma nel complesso fanno parte dello stile di Moretti. Che sotto sotto e ironizzando ci dice che forse e' l'intera Chiesa ad essere in deficit d'accudimento.

Invia una mail all'autore del commento Gualty  @  07/03/2013 18:22:14
   8½ / 10
Un film dolcissimo, squisitamente ironico e terribilmente solo. Solo come chi sa di doversi accollare il peso della forma di fronte al mondo, il peso della corona o dello scettro.
Un film utopistico a suo modo, come dallo stesso Moretti suggerito nella risposta a chì lo accusa che "questa non è la vera Chiesa" : "Ringraziatemi per non avervi mostrato quella vera!"
Così una combriccola di allegri mattacchioni un po' acciaccati ma pimpanti resta segregata nella leggerezza di aver addossato a un altro il bianco mantello, di non essere stati scelti per un'interrogazione in cui tutti erano evidentemente impreparati.
Moretti, nella messa in scena del teatro di Checov, anticipa le critiche sociali che si potrebbero muovere a questo film: la depressione di un uomo ricco "vestito a lutto perchè la propria vita è vuota" sono risibili di fronte a chi con pochi denari deve tirare a fine mese. Ciò nonostante non si può che provare empatia per questo M.Piccoli schiacciato da un ruolo che non gli si addice.
Splendide le sequenze della crisi, superbe alcune inquadrature che da sole valgono l'intera semantica del genere.

Per non parlare della profezia

jorge2388  @  17/02/2013 11:21:02
   7½ / 10
Profondo e ironico. Poteva essere un film di riflessione pedante e noioso, invece, indaga in modo delicato nell'animo di un uomo comune, un anziano che è chiamato ad un ruolo di cui spesso si sottovaluta l'importanza che ha per molti. Gli intermezzi di Nanni Moretti con i cardinali fanno passare molto bene tutto il film che non risulta, a mio parere, pesante. Un film che regala spunti di riflessione, senza indirizzarli su una via predefinita ma lasciandoli aperti allo spettatore.

nyc93  @  19/10/2012 20:03:21
   7 / 10
ben fatto e fa riflettere, non me lo aspettavo un film così, Bravissimo Michel Piccoli ottima interpretazione..

Trixter  @  02/10/2012 22:33:20
   6½ / 10
Commedia originale che basa il proprio successo principalmente sulla convincente interpretazione di Michel Piccoli. La pellicola non regala momenti particolarmente divertenti nè dialoghi acuti ed intelligenti, tuttavia si lascia guardare e nel complesso, pur non essendo senza dubbio un capolavoro, riesce a farsi apprezzare senza annoiare. Certo, la critica mi ha indotto ad aspettarmi qualcosa di più, ma, si sa, non sempre la critica ufficiale ha un occhio obbiettivo.

Invia una mail all'autore del commento albatros70  @  21/09/2012 16:20:23
   6½ / 10
Non amo i film di Moretti, questo habemus papam risulta alla fine un prodotto senza infamia e senza lode. Godibile a tratti con un finale facilmente prevedibile.
Buon film ma davvero nulla di più....

deadkennedys  @  15/09/2012 16:07:51
   6½ / 10
riuscito a metà ma con validi contenuti...

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freddy71  @  15/09/2012 13:36:09
   7 / 10
buon film ma nulla di piu.....moretti ci ha abituato a cose migliori...cmq ok

C.Spaulding  @  09/08/2012 18:36:27
   6½ / 10
Di solito non amo i film di Moretti ma questo l'ho apprezzato il soggetto è abbastanza originale e ben sviluppato. Un film niente male che non sarà un capolavoro ma abbastanza godibile dai.

Oskarsson88  @  02/08/2012 16:10:21
   7 / 10
coraggiosa critica all'arretratissimo e bigottissimo mondo clericale! molto apprezzabile per l'intento. il film di per se è discreto, molto buono nella prima parte, un po' più lento e monotono nella seconda. comunque un buon prodotto.

vale1984  @  23/07/2012 11:22:22
   7½ / 10
Qui Nanni Moretti ma crea delles cene fantastiche...un papa che spaventato dal compito scappa dal Vaticano e gira per la città alla ricerca di se stesso...un concilio spaesato che gioca a pallavolo e momenti trash e assurdi che dipingono il clero come semplici uomini pieni di paure e contraddizioni. Alcune scene sono meravigliose e il film nel complesso è molto particolare e interessante.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  08/07/2012 15:52:19
   7½ / 10
Preambolo: il Moretti regista lo gradisco quà e là, ma non mi fa impazzire. Il Moretti attore lo trovo semplicemente pessimo e sono buono. Spesso i suoi film sono rovinati proprio dal suo narcisismo, dal volersi mettere a tutti i costi davanti la macchina da presa senza averne le capacità attoriali né sapersi dirigere.
In Habemus Papam fortunatamente il Moretti attore ha un ruolo come sempre ironico e non influisce moltissimo, quindi la visione non è rovinata.
E bisogna ammettere che dietro la macchina da presa da vita ad uno dei suoi lavori cinematograficamente più ricchi e stimolanti sia visivamente che a livello tematico.
Non un film politico, alla faccia di quelli (stavolta cattolici in primis, ma di quelli integralisti che non ci hanno fatto bella figura) che hanno addirittura denunciato il film, o per "partito" preso hanno strombazzato un tentativo di boicottaggio. In realtà è addirittura un'opera fin troppo "politically correct", delicatissima, sottile in tutte le sue sfaccettature. Ed è questa nebulosità che in un certo senso abortisce continuamente il film, non facendolo esprimere (sempre) alle alte potenzialità che pure ha o avrebbe avuto ancora di più.
Si ride di gusto nel vedere l'umano troppo umano di una Chiesa finalmente ad altezza d'uomo, che gioca a pallavolo, scopa e batte la mani a ritmo di una splendida canzone (Todo Cambia) da una parte, mentre dall'altra un pontefice si perde volutamente nelle strade di Roma ricercando sé stesso e risalendo alle radici del Dubbio, nascondendosi dietro le maschere di una vita d'attore fallita e magari inconsciamente da sempre desiderata.
Un umorismo lievissimo, una parabola voltairiana contro ogni Dogma per fortuna, questo è Habemus Papam di Moretti. Ma non sempre centra il bersaglio, ogni tanto è ridondante o addirittura non si capisce dove vorrebbe andare a parare con tutta questa nebulosità che lo ammanta.
è quindi una pellicola che vive a sprazzi di vita propria, che addirittura nei primi venti minuti sfiora la perfezione assoluta per poi perdersi un pò e ritrovarsi quanto basta come il suo pontefice-non pontefice per le stradine romane.
Nota di merito anche per il finale, vera e propria tragedia/catarsi a contrapporre da una parte la Chiesa e dall'altra l'Uomo che attraverso il dubbio e la rinuncia finalmente apre nuove strade a sé stesso. E magari anche alla Chiesa stessa.

E bravo Nanni, furbo a scegliere un mostro sacro come Piccoli che fa il suo dovere senza neanche sforzarsi più di tanto. Questa volta non c'è critica che tenga, questo è un film da vedere e su cui confrontarsi e nel cinema di oggi scatenare dibattiti, pure se in maniera a mio parere fin troppo "soft", è già qualcosa.

marco1982  @  04/07/2012 23:58:55
   8 / 10
Film da guardare senza preconcetti. Non aspettatevi rivelazioni sulla chiesa o su dio. Parla dell'Uomo, delle sue sfaccettate debolezze e della responsabilità. Affronta temi profondi con ironia e delicatezza, senza essere mai volgare o offensivo, qualunque sia la posizione dello spettatore nei riguardi del clero.


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Jimmy.Carollo  @  06/06/2012 11:48:50
   5½ / 10
Mi Dispiace molto ma non riesco davvero nemmeno a dare la sufficienza a questo film di Moretti... L'idea sembrava interessante e forse ho guardato la pellicola con molte aspettative (il che non è mai positivo) però non è riuscita a coinvolgermi, ma proprio per niente... Adesso si può dire di tutto ma di film di Moretti fatti meglio ne ho visti eccome... Non bastano alcuni momenti per farmi apprezzare un film intero. Bocciato

Fidelio52  @  29/04/2012 12:07:28
   10 / 10
"Habemus Papam" è da ascrivere senza dubbio alla categoria delle opere migliori del regista romano. Si tratta di un congegno (senza orologeria) magnificamente orchestrato da un autore che negli anni ha maturato uno stile fortemente personale e inimitabile, un controllo del mezzo cinematografico consapevole ed eseguito con mano sicura (nonostante Moretti nelle interviste denunci una certa insicurezza giunta coll'età). Su questo film sono state spese tantissime parole (spesso o vanvera o in malafede), per cui non mi dilungherò in una vera e propria recensione (anche perché tra un'ora parto in vacanza). A molti il film non è piaciuto perché influenzato dalla forte premessa: un papa che non vuole fare il papa, uno psicanalista chiamato per aiutarlo. Indottrinati da decenni di cinema industriale americano - spesso ruffiano e consolatorio - viene naturale aspettarsi una storia che proceda sulla falsariga della relazione profonda tra il terapista e il suo illustre paziente (penso a "Un boss sotto stress" o al più recente, sopravvalutato, "Il discorso del re"). Invece Moretti insinua la possibilità, ma poi subito dribbla, spiazza e scinde la trama in due tronconi che non si incontreranno più, assestando un colpo alla psicanalisi e al "volere divino", sistemi (non più) infallibili. Da una parte assistiamo alla spirale regressiva di Nanni/Brezzi sui porporati, nel quale sotterraneamente Moretti sperona, con la sua ironia fantastica, il Vaticano e i suoi rituali e privilegi senza mai risultare offensivo o blasfemo :la benzina, la farmacia con le medicine introvabili, la "prigionia" del Conclave, la maggioranza italiana ed europea contro la minoranza dell'Oceania ("Anche in una società più decente di questa, mi ritroverò sempre a mio agio con una minoranza", diceva in Caro diario). Allora anche un solo punto conquistato in un match può equivalere a una vittoria, ed è per questo che tutti esultano. Dall'altra parte il papa pare soffrire, secondo gli schemi della psicanalisi, di un deficit di accudimento, anch'esso una minoranza, forse d'affetto, di sua mamma che si è occupato più di qualcun altro. O forse della sorella, diventata attrice al suo posto. "Avevano ragione loro, non ero bravo". Diventare papa è un pò come diventare attore. Il simbolismo è fin troppo sottolineato, le tende svolazzanti simili a un sipario di un palchetto a cui nessuno si è affacciato. Il pre-finale è straordinario: la rappresentazione del potere e il potere della rappresentazione si incontrano. Il pubblico degli spettatori si confonde con quello dei fedeli, il papa venuto ad assistere alla rappresentazione come semplice spettatore viene applaudito come il vero protagonista. "E' un film sull'inversione, lo scambio dei ruoli" ha detto Moretti in un'intervista. Allora lo psicanalista chiamato per prendersi cura del papa diventa il personal trainer dei cardinali, il portavoce il deus ex machina dell'intera vicenda, la guardia svizzera l'ombra che deve rassicurare i cardinali della sua presenza, e così via. Se la semplicità un punto di arrivo e non di partenza, Moretti è riuscito in pieno a raggiungerla. Dietro un patina dove tutto sembra chiaro (splendida la nitida fotografia di Pesci) ha costruito film complesso ma non pesante, anzi fin troppo leggero e giocoso (motivo per cui in molti non hanno apprezzato) e con momenti surreali magnifici. Un capolavoro da riscoprire.

Goldust  @  28/04/2012 11:03:57
   7 / 10
Film che si basa essenzialmente sulla straordinaria e misuratissima interpretazione di Michael Piccoli. E' chiaramente interessante l'idea di partenza di Moretti, che però doveva essere sviluppata meglio; la "misura" infatti non è sempre la stessa, e se la partita a scopa tra i Cardinali ( e Moretti stesso ) strappa qualche risata il torneo interno di pallavolo è talmente greve che, per rimanere in tema, ha il sapore della blasfemia.
Mi è sembrato un film sulla solitudine, marcatamente pessimista. A completamento del percorso del Papa, che pare acquisire una nuova consapevolezza grazie alla sua inaspettata esperienza umana a contatto con la società, mi sarei aspettato un finale diverso.

2 risposte al commento
Ultima risposta 30/04/2012 15.20.39
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gianni1969  @  28/04/2012 02:22:02
   3 / 10
non vorrei scatenare dibattiti,ma questo film e' una lunga agonia,non mi ha trasmesso nulla. nanni moretti,ma vafff!!!!

dkdk  @  17/04/2012 20:48:43
   5½ / 10
Primi 25 minuti divertenti e sopratutto sorprendenti (un film di moretti che mi strappa 2 risate),poi si torna sui binari classici dei film morettiani... una storia che sta in piedi ma barcolla in certi punti, su grandi linee ricorda il discorso del re.
Comunque coraggioso il regista nel far vedere alle persone quanto lo stato vaticano sia bigotto e arretrato...

1 risposta al commento
Ultima risposta 18/04/2012 00.35.13
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sognatore  @  17/04/2012 00:15:27
   4 / 10
L'idea in se è senza dubbio geniale è meritevole di essere analizzata e approfondita.
Purtroppo la supponenza e a tratti la tracotanza di un Moretti che si crede un genio, ma è solo un pessimo attore, fa cadere il tutto in una squallida, scusate il termine, presa per il **** del Clero e dei suoi riti.

Tautotes  @  16/04/2012 22:54:14
   4½ / 10
Decisamente inconsistente, vuoto, privo di contenuti, fintamente colto. Insulso. Non sono certo uomo di Chiesa, ma per me film ampiamente deludente. Un bluff. Si salva qualche interpretazione.

Sardello  @  10/04/2012 15:03:52
   7½ / 10
Dopo la recente bocciatura della stragrande maggioranza dei critici statunitensi, il film ha appena debuttato da quelle parti, ho preso coraggio e deciso di vederlo.

Non sarà una novità, ma tanto per cambiare gli ammerigani non capiscono una mazza se questo film ha come media un qualcosa come 3.5 su 10 sui loro siti.

In effetti forse bisogna essere italiani per capirlo appieno

Invia una mail all'autore del commento DjAlan78  @  05/04/2012 11:10:46
   5 / 10
Moretti mi risulta criptico e indigesto, ho fatto tremendamente fatica ad arrivare alla fine senza addormentarmi. Vedere poi un torneo di pallavolo tra cardinali all'interno dello stato Pontificio è veramente troppo.
Di buono non mi resta che l'idea matrice del film (anche un pontefice è un essere umano) e l'interpretazione di Piccoli.

Gruppo COLLABORATORI gerardo  @  04/04/2012 14:02:21
   8½ / 10
L'operazione compiuta da Moretti con "Habemus papam" è di quelle che lasciano il segno perché sgretolano il muro invisibile che separa l'uomo, la vita reale, dalle istituzioni politico-religiose che nella Chiesa cattolica sono dogmaticamente unificati nel presunto nome di Dìo.
Moretti sveste - letteralmente - sia la figura del Papa, sia quella dei cardinali, che rappresentano il potere temporale ancorché quello spirituale e religioso, li (psico)analizza nella loro condizione umana, che è quella più autentica, spogliandoli dell'eminenza divina e rendendoli nelle loro sincere debolezze e fragilità, così come nelle loro prepotenze e nei loro talvota meschini quanto opportunistici calcoli di potere. Ché di questo in fondo tratta "Habemus Papam": il racconto di un gioco di poteri, poco divini e molto terrestri, temporali, - che, metaforicamente (e ironicamente), Moretti rivede e ridisegna nel surreale torneo di volley tra cardinali - all'interno del quale l'elemento umano è escluso per regolamento. Regolamento che per contraddizione è scritto in nome di Dìo, ma pur sempre dagli uomini e per gli uomini... I cardinali dell'Oceania che desiderano abbandonare provvisoriamente il conclave e fare colazione per le vie della città, visitare Roma e le sue mostre, rispondono a dei bisogni umani di arricchimento culturale e cura personale e dei propri piaceri.
Il cardinale, quindi papa, Melville è l'uomo che si confronta con le spire del potere temporale della Chiesa, non già con quello spirituale che deriva da Dìo e a cui renderne conto. Il senso di responsabilità che egli avverte come insostenibile non risponde a nessun Dìo, ma esclusivamente alla propria coscienza di "cittadino" che rende conto delle proprie azioni a un'istituzione. L'inadeguatezza e l'incapacità di reggere il ruolo di capo della Chiesa, oltre a svelare l'uomo dietro i paramenti, mette a nudo la struttura tutta politica e formale - e formalmente coattiva - dell'istituzione ecclesiastica che, dietro l'intangibilità del dogma divino, perpetra la continuazione di un sistema di potere che rimanda a una concezione medievale dello stesso.
Forse il miglior film di Moretti, che stavolta ritaglia per sé una parte leggermente meno ingombrante del suo solito.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR frine  @  31/03/2012 00:42:50
   8 / 10
Una grande, originale idea di Moretti. La corsa al Papato non è solo battaglia politica, ma prima di tutto è battaglia di idee e convinzioni. Ma che succede quando colui che è portavoce dell'idea predominante non se la sente più? Quando un Papa non vuole essere più Papa?
Si ricorre alla psichiatria, ovvio. Ma quando anche questa si rivela insufficiente, allo strizzacervelli convocato per la bisogna non resta che constatare che tutti i cardinali sono più o meno addicted. Dipendenti da benzodiazepine a emivita più o meno breve.
Nella seconda parte, il film indulge a lungaggini sulle varie possibilità di catturare il papa fuggiasco. Tuttavia, la storia rimane intensa e inquietante, grazie anche alla magnifica interpretazione di Piccoli. Da vedere.


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Xavier666  @  27/03/2012 19:01:51
   8 / 10
Ho letto da qualche parte che questo è un film sul "sentirsi inadeguati". Sono partito prevenuto perchè i film di Moretti che ho visto (uno) mi hanno annoiato (sempre uno) invece questo l'ho trovato straordinario, con un Michel Piccoli eccezionale nelle veste del sommo pontefice maximus. Questo film mi ha molto emozionato, Moretti ha tirato fuori dal cilindro un viaggio molto intimo dentro una figura così importante, un film importante per il panorama italiano. Lui invece è molto divertente nel ruolo di psicoanalista in mezzo a tanti cardinali. Bravo, complimenti!

sonoalessio  @  23/12/2011 10:51:03
   6½ / 10
A parte caro diario (che la cnn ha addirittura inserito fra i 10 film italiani più belli di sempre) i film di Moretti non mi sono mai piaciuti. li ho sempre trovati molto pretenziosi, saccenti o peggio ancora deprimenti (la stanza del figlio). ma devo dire che questa commedia è carina

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  14/12/2011 10:48:21
   7 / 10
Moretti esprime le debolezze,i timori e quelle paure che possono essere naturali compagne di viaggio durante un cambiamento importante,senza particolare soggezione lo fa puntando in alto,osservando la vicenda di un uomo tradizionalmente inteso sopra ogni dubbio ed incertezza.
Un papa che di diventare pontefice non ne vuole sapere fa notizia,ideale per rendere più umano qualcuno che da sempre si vuole spacciare per altro,un'appendice divina che in realtà finisce tormentata da problemi molto terreni.Attacchi di panico e un forte senso di depressione angustiano l'ex cardinale Melville,ora investito di un ruolo di cui non si sente degno, lo psicanalista interviene ma non porta benefici,il santo padre infatti decide di fuggire e di entrare in contatto con quel mondo esterno che dovrebbe rincuorare e proteggere,instradare ed amare ma del quale in fondo non sa poi molto.
Non è la paura a bloccarlo,è l'umiltà della persona a rendere impossibile questa missione.Per il nuovo papa fare le veci di Dio non è possibile per inadeguatezza e non per timore,Michel Piccoli,straordinaria la sua interpretazione,riesce ad esprimere benissimo l'essenzialità di un uomo fortemente credente ma non adatto ad assumersi una così colossale responsabilità.
Il tono surreale piace in alcune situazioni lasciando abbastanza indifferenti in altre.Il torneo di volley tra cardinali si trascina stancamente in attesa di qualche evento che torni a dare quel brio diffuso in tutta la prima parte della pellicola.Non bastano dialoghi penetranti e qualche stoccata anticlericale,tutto sommato rispettosa ,ad avvincere in prospettiva di un finale particolarmente imbroccato.
Si avverte discontinuità e qualche faciloneria nel percorso interiore del neo-papa,le sue esitazioni giungono un po' controllate, forse per evitare di scadere in facili derisioni seppur la contrapposizione tra l'autore e la dottrina cristiana sia indubitabile.Moretti cerca un punto di incontro tra mondo laico ed ecclesiastico,lo trova sino a stringere comunella con i cardinali in una pacificazione che infischiandosene di dogmi e pregiudizi diventa possibile.
Il regista però non si fa sfuggire l'occasione e pur ironizzando ribadisce l'importanza di un'apertura della chiesa verso l'esterno,magari rettificando qualche principio che definire medioevale è poco.
Non memorabile,comunque a mio parere il miglior Moretti degli ultimi anni.

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floyd80  @  04/11/2011 18:45:09
   6 / 10
Una prima ottima mezz'ora lascia spazio ad una seconda/terza parte di film che non viaggia sulle stesse onde.
La pellicola rallenta senza motivo e finisce per rappresentare le classiche disquisizioni Morettiane (psicanalisi, religione e stupidità altrui) che per chi lo ama sono stupende e folgoranti ma che per gli altri comuni mortali fanno solo innervosire.
Quindi se non amate Nanni Moretti basatevi sul mio voto...altrimenti se siete suoi fan sappiate che è quasi un capolavoro.
Un plauso a M. Piccoli, folgorante.

Rockem  @  28/10/2011 10:02:30
   7½ / 10
Il Moretti che non ti aspetti. Habemus Papam rischiava di essere una pellicola impastata e appiccicata fastidiosamente a temi religiosi o spirituali, dalla coscienza lenta e affannosa, difficile da interpretare, scorbutico da raccontare. Nanni, invece, si è districato molto bene dall'inghippo, presentando un film differente dai suoi ultimi lavori: qualcuno lo ha definito "il più maturo", io direi semplicemente quello che si prende meno sul serio. E i risultati si vedono. Ironia, piacevolezza e non poche risate accompagnano l'occhio incuriosito dello spettatore all'interno del Conclave, tra Vescovi maldestri e - in qualche modo - ancora bambini, e un Papa che non riesce ad esserlo. Il tutto lasciando sullo sfondo del dipinto il tema centrale morettiano di questo film: siamo sicuri di ciò che facciamo? Siamo nel posto giusto o vorremmo vivere diversamente? La vita ci ha chiuso in una gabbia da cui non possiamo evadere, o siamo noi ad aver chiuso essa nel nostro cuore?

barone_rosso  @  10/10/2011 21:48:56
   6 / 10
Un'idea geniale, veramente sprecata. L'inizio avrebbe fatto pensare a un film stupendo... Purtroppo poi moretti non riesce a trascinare adeguatamente il film, che si riduce in qualcosa di un po' banalotto. La psicologia del papa viene un po' lasciata a sè stessa, mentre si mettono in piedi le scenette ridicole coi cardinali. Un po' piu' di impegno su molti aspetti del film e sarebbe stato un piccolo capolavoro.

The BluBus  @  07/10/2011 23:56:47
   7½ / 10
Ottimo Moretti, un'idea geniale.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Blutarski  @  07/10/2011 22:03:34
   8 / 10
Moretti che torna ai fasti del passato ci propone una storia commovente in cui la figura del Papa è solo un chiaro pretesto per mettersi come al solito a nudo, in un film molto autobiografico. Il geniale Nanni utilizza la metafora della consacrazione del Papa per mettere in scena il solito circo psicanalitico in cui piano piano affiorano tutti i fantasmi del passato, le gioie e i dolori, nel momento in cui viene richiesto un forte segno di maturità al personaggio (qui per esagerazione addirittura associato al passaggio di un uomo da cardinale a Papa) che, rinnegando da sempre la morte rifiuta le proprie responsabilità e di crescere per fare esattamente tutto ciò che gli altri si aspettano da lui (rappresentati dai Cardinali). Un ulteriore indizio su questa interpretazione ci viene da una scena in cui a un certo punto del film se ci fate caso Moretti si gira verso un cardinale e dice "peccato era un caso così interessante, ma ormai so chi è non posso fare nulla per lui". Molto Bello.

chupas8  @  03/10/2011 13:55:18
   7½ / 10
L'idea del papa con tutte le paure e i dubbi dell'uomo coglie nel segno...da vedere!
La scena finale è l'emblema dei nostri tempi...

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Satyr  @  30/09/2011 15:20:52
   8 / 10
Film delicato e commovente che poggia tutto sulle spalle di un monumentale e intenso Michel Piccoli, attore di razza dotato di una versatilità facciale pazzesca, occhio stanco, sguardo lucido e sorriso contenuto. Basta il suo volto per sintetizzare al meglio la crisi di un papa metafora della difficoltà dell'uomo comune schiacciato dalle responsabilità. Una figura di prestigio che serve solo da trampolino per lanciare un sguardo lucido e tragicomico sulla fragile condizione umana. Non ho trovato particolarmente invadente il personaggio di MorettI, anzi credo che l'intento principale fosse proprio quello di metter su una parodia di se stesso, evitando cadute di tono o frecciatine offensive verso la chiesa. Abbastanza banali i momenti più surreali con il torneo tra vescovi, ma il tono dei dialoghi mantiene sempre alto il livello della pellicola fino al bellissimo e spiazzante finale.

Gruppo COLLABORATORI Terry Malloy  @  29/09/2011 10:21:23
   8 / 10
Si è detto tutto su quest'ultima, bella, fatica di Nanni.
Io l'ho trovato un film meravigliosamente commuovente, dotato di una sensibilità non comune, e diretto con grande maestria, nelle sequenze dedicate a Melville.
Ma ho faticato a digerire (nonostante il consueto sorriso che concedo a un regista e attore a me congeniale, quale è Moretti) la commedia farsesca dei cardinali.
Eccezionali le prime sequenze, con le preghiere disperate.
Eccezionale Jerzy Stuhr, attore che sempre ho amato, in in ruolo per nulla di secondo piano.
Se Nanni si fosse spostato un po' di più e ci avesse fatto vedere il film, come il grande Dino Risi disse, sarebbe stato un grandissimo capolavoro del cinema italiano. Ma così non è stato, e rimane un ottimo film, che consiglio vivamente, anche per la coerenza e maturità con cui viene affrontata l'Istituzione (e si badi, non la Fede) ecclesiastica.

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Invia una mail all'autore del commento piernelweb  @  28/09/2011 12:51:35
   8½ / 10
Grande film di Moretti sull'inadeguetazza dell'uomo a compiti prescelti da altri e sul coraggio della rinuncia. L'elezione di un nuovo papa diviene l'esempio più macroscopico per drammatizzare il nocciolo del film. Anche sul piano visivo ineccepibile con il direttore della fotografia in stato di grazia

Febrisio  @  27/09/2011 17:11:17
   7½ / 10
Un film intelligente che putroppo non riesce ad essere incisivo quanto vorrebbe.

Esprime un concetto parecchio inusuale per un cinema contamporaneo, tanto che al giorno d'oggi, nella realtà, è anche snobbato "dal dovere" o "dalle responsabilitâ" quasi come fosse tutto un istituzionalismo, senza a volte preoccuparsi se quello che per cui siamo stati "ingaggiati" sia veramente la (in questo caso) posizione giusta. Ci si trova lî perchè si è arrivati con gli anni salendo di posizione in posizione, pur anche fosse merito. Un concetto che non mette un semplice cittadino in balia di queste riflessioni, ma carica la situazione inserendoci "...e se fosse il papà a porsi questi dubbi?".

Rimanendo ben lontano da un messaggio pro/contro religione/cattolicesimo, Moretti sforna con non poche difficoltà un buon prodotto, con qualche risvolto inutile, o poco sensato, e nemmeno così divertente, senza inciampare nella retorica, ne rimane un qualcosa di onesto, soprattutto con se stessi... compresibile, oppure no, apprezzato, oppure no, di questo, oggi, qui, non solo cinema, se ne sente la mancanza.

tonnorefanio  @  26/09/2011 17:59:44
   7 / 10
Forse il film più "teatrale" di Nanni Moretti: concretizza idealmente l'idea commedia di cui già aveva accennato ne "Il caimano", dove interpretava se stesso. Lontano dall'essere un capolavoro, ma forse l'inizio di una nuova fase per il regista, che da "La stanza del figlio" ha sicuramente cambiato modo di fare cinema. Grezzo ma guardabile.

davmus  @  26/09/2011 09:46:42
   6 / 10
Buon film. Mi aspettavo qualcosa di più (solo basandomi su recensioni etc)... Resta un film da vedere.

TheLegend  @  25/09/2011 23:17:48
   5 / 10
Carina l'idea ma il tutto risulta abbastanza piatto.
Poco incisivo e abbastanza scialbo.
In mano ad un regista capace di "osare" sarebbe potuto essere molto meglio.

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Ultima risposta 01/10/2011 14.46.21
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  25/09/2011 10:32:56
   7½ / 10
Moretti regista firma un altro film che mette in rilievo il difficile rapporto tra uomo e potere istituzioinale. Un film dalla grandiosa prima parte che si spegne leggermente nella seconda.
Bellisima prova di Piccoli che porta sulle spalle il peso di un personaggio così complesso tra debolezze e necessità di "andare avanti". Belle anche le parti surreali che vedono protagonista Moretti e i cardinali.

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Ultima risposta 29/09/2011 11.34.17
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drobny85  @  24/09/2011 20:54:01
   7½ / 10
Morto un papa se ne fa un altro, quante volte abbiamo sentito o a nostra volta recitato questo detto? Moretti si spinge oltre e con il suo lavoro racconta la storia di un'uomo come tanti, colto dall'enorme peso della responsabilità subito dopo aver appreso di essere il nuovo pontefice ed aver udito la famosa frase "Nuntio vobis gaudium magnum, habemus papam".
Un conflitto interiore magistralmente interpretato da Michel Piccoli, attore navigato e molto espressivo, tanto da far percepire allo spettatore un momento emotivo così forte come la consapevolezza di non essere all'altezza del compito.
Veniamo a Moretti, sinceramente è il primo film che vedo diretto o interpretato da lui, posso dire che la sua regia mi ha pienamente soddisfatto, in parte anche la recitazione, anche se qui qualche rimprovero è necessario.
Ci troviamo davanti ad una prova troppo teatrale, comunque simpatica che riesce a rompere e sviare in alcuni punti dal tema principale, alleggerendo così una pellicola altrimenti a molti indigesta.
Un film che mi sento di consigliare a tutti, credenti o atei, è molto curioso vedere come si svolge un conclave ed i vizi dei vari cardinali chiamati al voto.

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adrmb  @  09/09/2011 19:07:50
   5 / 10
Buona la premessa di mostrare un papa "umano". Si tende sempre a vedere questa figura come la reincarnazione di Dio sulla Terra, quando anche lui, come ogni altro essere umano, possiede dei difetti.
Il film avrebbe potuto avere un buono svolgimento se fosse stato più psicologico, più concentrato sulla figura dell'uomo.
E invece no.
No, perché il film assume rapidamente la strada di una mediocre commedietta, ricca di scene più demenziali che comiche.
La figura del papa viene trattata molto superficialmente, mentre la presenza di Moretti è fastidiosa e inutile.
Sconsigliato per chi si aspettava un altro tipo di film.

Regista Ricky  @  06/09/2011 10:50:24
   2 / 10
Odioso

Nanni Moretti si conferma anticlericale al massimo, come se non si sapesse.
ma questo film non era assolutamente da fare.
non capisco i voti oltre la sufficienza.

se si fosse mantenuto sul tono psicologico con una conclusione più sensata poteva anche starci. è carina la scena dove lo psicologo moretti parla con Sua Santità e gli altri cardinali tutti intorno ad ascoltare.

ecco il film doveva stare su quella linea e non volgere ad una totale crisi di fede che fa allontanare il Papa dal suo posto.

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Ultima risposta 10/04/2012 15.06.55
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Mastermovies  @  30/08/2011 17:48:24
   6 / 10
Valgono in pratica le stesse considerazioni da me fatte per "il Caimano" sempre di Moretti.
Ritmo molto lento ( ma non è necessariamente un male ).
Sottotrame buttate lì a caso

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Temi molto profondi, ma anche tirati un pò troppo per le lunghe.
Rimangono alcune scenette gustose ( strepitosa quella del " sondaggio " ) la bella prova d'attore di Piccoli e il finale, davvero potente e incisivo.

Gruppo REDAZIONE VincentVega1  @  18/07/2011 12:53:20
   7 / 10
Un sogno ad occhi aperti o la realtà nel sogno, la surreale solitudine di un uomo che ha degli umili dubbi sull'incarico divino.

Fantastico Piccoli, ancora più grande nel suo discorso metacinematografico rivolto alla camera-psicanalista.

Chiunque lo consideri blasfemo dovrebbe togliersi quel palo che ha infilato su per il cu.lo. Il cinema non deve chiedere scusa di niente a nessuno.

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Ultima risposta 28/09/2011 22.33.48
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kiteneomare  @  07/06/2011 23:17:18
   8 / 10
Re-habemus Nanni!!

zeta  @  06/06/2011 13:29:31
   5½ / 10
Da fan del primo Moretti, non sono rimasto entusiasta di questo lavoro. La parte da lui interpretata sembra quasi uno spin off, senza collante con la storia del Papa. Sembra quasi che lui volesse entrare nel film a ogni costo e a tratti risulta invadente. Resta in superficie su molti temi, trattando per esembio con eccessivo buonismo i rapporti all'interno del vaticano. Voleva raccontare la storia delle paure di un uomo, si dira. Ma allora perché scegliere un archetipo con una struttura così macchinosa e complessa? Per un pizzico di poesia in più, perde lo spirito caustico che ne ha fatto la fortuna. Meglio il Caimano.

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Ultima risposta 27/10/2011 18.29.06
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michela.muscio  @  02/06/2011 03:13:17
   1½ / 10
Mezzo voto in più di F&F 5, ma proprio solo perché quello è imbattibile.
Tutto in questo film non funziona.
La sceneggiatura pessima, inadeguata, nonostante un budget milionario Moretti non riesce, oltre a recitare, a creare un film che non sia la solita cretinata.
Accanimento anticlericale, tanto per cambiare, che, non fa di Moretti solo il burattino della sinistra bene ma lo condannerà anche ad un eterno rogo tra le forche dei diavoletti.
Letame!

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Ultima risposta 09/06/2011 16.52.04
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sempre  @  01/06/2011 23:38:21
   8½ / 10
E' un film sulle fragilità umane, che parla di un'umanità insicura che tenta di autorassicurarsi.
Un velo di ironia e amarezza pervade tutto il film.
Alcuni personaggi appaiono decisamente patetici, però catturano la simpatia dello spettatore.
L'interpretazione di Piccoli è davvero buona e Moretti si presenta in modo macchiettistico, secondo me, volontariamente.
La caricatura degli ecclesiastici può forse infastidire, ma è bonaria.
Penso che il film inviti realmente a meditare sulle responsabilità da prendersi in un mondo destinato a cambiare... ponendosi seriamente il problema dell'anzianità dei soggetti che ci governano...

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento williamdollace  @  28/05/2011 10:51:29
   4 / 10
Paolo Sorrentino si Nasce, non si Diventa.

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Ultima risposta 11/06/2011 10.07.43
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DiReCtOr  @  28/05/2011 05:10:02
   5½ / 10
Un'idea bellissima, sviluppata all'italiana... anzi, alla Moretti.
Un soggetto simile in mano ad un vero regista e ad un cast tecnico non da telenovela avrebbe sicuramente fatto di "Habemus Papam" un capolavoro, o almeno, quasi.
Nanni, non sai recitare.
Nanni, non sai dirigere.
Nanni, non sai scrivere i dialoghi come si deve.
Nanni, hai idee geniali, ti prego! Smettila di rovinarle!!
Ma sai, ti ammiro, come diavolo hai fatto a creare il tuo cinema con così tanta incapacità tecnico/artistica? E come fai a farlo piacere alla gente? L'abisso che vediamo tra te e Piccoli è imbarazzante. Ad ogni modo, qualche battuta di rilievo e memorabile da segnalare ci sarebbero e anche la tenerezza e la sensibilità nell'affrontare certi temi è da elogiare. Per il resto, un piattume. Inquadrature e luci scadenti, da film a bassissimo costo, quasi fatte da dilettanti. Recitazione buona se non fosse per sto cavolo di psicoanalista che devi sempre buttarci dentro. E' un film che mi ha innervosito troppo... è veramente un film ITALIANO. La qualità nel cinema moderno è importante, molto più che in passato. Tu che hai la possibilità di fare i tuoi film, sfruttala come si deve e nel rispetto del cinema.
Capolavoro mancato...

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Ultima risposta 03/06/2011 13.34.08
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Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  @  23/05/2011 11:33:09
   8½ / 10
Assolutamente impossibile scindere il film dallo sguardo buono e smarrito di Michel Piccoli. "Habemus papam" è lui, è Piccoli, che si carica sulle spalle tutta la fragilità ed il tormento del personaggio. Che è un papa (estremizzazione interessante e funzionale), ma sarebbe potuto essere un uomo qualsiasi schiacciato de responsabilità che non sente di poter sopportare, soprattutto in una fase della vita in cui è necessario ripercorrere il proprio cammino di vita e confrontarsi con i rimpianti. In questo, "Habemus papam" colpisce nel segno, con una delicatezza rara per il cinema occidentale. Meno centrati (anche se divertenti) i momenti di surrealtà, che vedono coinvolti soprattutto Moretti (grandi dialoghi) ed i cardinali. Come al solito, stona la tremenda interpretazione di Moretti, che invecchiando non migliora; in compenso, dietro la macchina da presa rimane efficace.

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Ultima risposta 28/05/2011 11.13.09
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lookinis  @  20/05/2011 14:11:21
   9 / 10
Film meraviglioso, soprattutto per chi come me non riesce a digerire Moretti... Sforzo ampiamente ripagato

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Ultima risposta 06/06/2011 13.33.18
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dils  @  16/05/2011 18:08:16
   6½ / 10
Habemus papam è un film che mi ha dato da riflettere.
La storia affascina e colpisce l'interpretazione di M. Piccoli è a dir poco entusiasmante, solo con lo sguardo riesce a trasmettere al pubblico l'incombente peso e responsabillità che la sua carica di potenfice gli conferisce. Moretti racconta con una regia notevole e accattivante la storia di un uomo che si trova a dover fare i conti con le sue debolezze e con le sue paure, che riscopre la vera natura del suo essere.
Unica nota dolente è paradossalmente lo stesso Moretti che si presenta come lo psicologo dell'insicuro neo papa per poi essere semplicemente una macchietta che cerca di smorzare il tono serioso del film. mah... Comunque consigliato!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR quadruplo  @  16/05/2011 11:06:55
   7 / 10
Divertente e irriverente la prima parte, nella seconda si appiattisce e rimane incompiuto. Ci sono comunque momenti degni di nota e le battute di Moretti che valgono la visione.

Gruppo COLLABORATORI fidelio.78  @  15/05/2011 18:53:13
   5 / 10
Questa volta Moretti scivola su un terreno certamente insidioso, ma cade in malo modo.
Habemus papam non rappresenta solo un'occasione persa, ma anche un film inadeguato e, mi dispiace dirlo, scritto male.
Se escludiamo la bella interpretazione di Piccoli, il resto del film è di una mediocrità studentesca. Moretti non punge mai e la sua "surrealità" qui si perde nella banalità di una trama scarna, mal sviluppata.
Non sono pochi i momenti morti e il finale non è toccante, ma solo assurdo.

Voglio infine tralasciare il film per fare a Moretti un'accusa più precisa: in questo momento non c'è bisogno di mettersi a fare i buonisti. Questo film non ha davvero senso di esistere adesso. Soprattutto per come è stato sviluppato.

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Ultima risposta 06/06/2011 13.35.37
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jiko  @  15/05/2011 12:35:28
   9 / 10
Un film sorprendente e intelligente che riesce a spiazzare cattolici e laici, pieno di umana comprensione ma anche molto ironico e divertente, riesce a ironizzare e far sorridere senza scomodare i soliti luoghi comuni sulla Chiesa. Moretti avrebbe potuto sparare su un bersaglio facile e invece è riuscito a realizzare un'opera intensa ed equilibrata, dove tutto funziona alla perfezione. La scelta di un attore come Michel Piccoli è davvero indovinata. Da vedere.

Bertasa  @  13/05/2011 17:14:47
   1 / 10
Filmetto, a tratti molto noioso, che sfrutta poco e male i temi che mette in campo. Davvero serviva tirare in ballo il Papa per poi raccontare solo e unicamente una fuga dalle responsabilità?
Superficiale, le scene sono abbozzate, spesso casuali. Neanche quando dovrebbero risultare divertenti riescono ad esserlo fino in fondo. Il personaggio di Moretti alle prese con cardinali viziati è fiacco, privo d'ispirazione, perfetto per accaparrarsi il suo solito pubblico e per soddisfare la sua voglia di protagonismo, tra l'altro assolutamente immeritata.
Per usare un commento comprensibile a tutti dire :" vai a lavorare! "
Ridicolo il personaggio della Buy.
Il film naufraga nel mare di una copiosità produttiva del tutto priva di una sceneggiatura all'altezza. Tanto rumore per nulla.
Davvero imbarazzante.

6 risposte al commento
Ultima risposta 27/05/2011 16.40.29
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Invia una mail all'autore del commento kossarr  @  12/05/2011 06:16:29
   2 / 10
Perfettamente inutile, come tutti gli altri film di Moretti.
Mai visto un regista più invadente e con manie di protagonismo.
Anche lui vive nel mondo a parte di chi pensa che essere di sinistra sia da intellettuali.
La trama è ridicola e la fotografia degna di una buona webcam.
Ennesima porcata made in italy.

18 risposte al commento
Ultima risposta 17/01/2012 12.06.02
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Invia una mail all'autore del commento Totius  @  09/05/2011 22:35:28
   7½ / 10
Un film molto bello ed a tratti geniale che però si perde un pò nel finale. Non parlo della trama, la cui fine mi sarebbe piaciuta comunque... quanto del fatto che il finale mi sia sembrato troppo veloce...troppo incalzante, quasi frettoloso! Per il resto direi un film veramente bello e coraggioso.
Ritengo Moretti il nostro Woody Allen, per l'ironia sottile e per i temi spesso presenti nei suoi film.

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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR strange_river  @  07/05/2011 17:10:44
   7½ / 10
"Mi accade spesso di svegliarmi di notte e cominciare a pensare ad una serie di gravi problemi e decidere di parlarne col Papa. Poi mi sveglio completamente e mi ricordo che Io sono il Papa!" (Giovanni XXIII)

Ah, il peso delle responsabilità.
In un periodo in cui nullità si agitano forsennate per dimostrare di contare qualcosa, e magari, chissà, di passare alla Storia, fa specie assistere alla rinuncia perchè non ci si sente all'altezza del compito.
C'è forse qualcosa di rivoluzionario in questo?
Moretti è lontano mille miglia dalla poetica dei diseredati, ma è altrettanto difficile negargli il merito di saper introdurre argomenti di dibattito proprio laddove quello langue.
Il suo Papa è un Michel Piccoli grandioso, senza di lui non ci sarebbe nemmeno il film.

2 risposte al commento
Ultima risposta 10/05/2011 13.27.02
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El_Baro  @  06/05/2011 19:27:43
   7½ / 10
Hanno già detto tutto molti prima di me. Per non ripetermi, quoto chi spezza il film in due parti.
Molto riuscita la parte più centrata sul Papa, sulla fede, sull'umanità e sul dubbio, anche grazie a uno straordinario e azzeccatissimo Piccoli.
Molto meno riuscita e tirata troppo per le lunghe la parte di Moretti, divertente sulle prime ma stiracchiata poi, per una specie di critica poco informata e fiacca sulla psicoanalisi e sulla scienza, toccate infine da una certa quota di superficialità.
Moretti meno narciso del solito, ma quando c'è, si vede.

woyzek  @  06/05/2011 14:45:04
   8½ / 10
divertente e interessante.

adoro moretti.

Lory_noir  @  06/05/2011 01:09:48
   7½ / 10
Mostra molto bene quello che c'è sotto le vesti vescovili. Nella seconda parte a mio parere si perde un po', ma è un film godibile e intelligente.

maurimiao68  @  05/05/2011 16:45:59
   1 / 10
Blasfemo odioso riluttante!

63 risposte al commento
Ultima risposta 21/05/2011 19.02.30
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raffaelepr  @  04/05/2011 21:10:27
   10 / 10
Dopo 50 anni dai tempi della Dolce Vita e 8 e mezzo un regista italiano scrive un vero capolavoro.

12 risposte al commento
Ultima risposta 09/06/2011 16.57.03
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