verso il sud (1978)

Commedia western godibile, ironizza un po sui luogni comuni del genere strappandoti qualche sorriso senza degenerare nella mediocrità, con una storia sentimentale un pò svalvolata ma romantica.
Un Jack Nicholson alla regia mi mancava, per questo ho deciso di guardare questo Western, come attore funziona meglio, anche qui ha realizzato una prova eccelsa e convincente, bravi comunque anche il resto del cast, la Mary Steenburgen nella parte della moglie mi ha convinto quanto Nicholson, è riuscita a tenergli testa e non era facile.
La parte migliore del film è sicuramente la prima, l'ho trovata più avviciente e coinvolgente, la seconda invece mi è piaicuta meno, il finale un pò troppo velocizzato e non mi ha convinto.
Le ambientazioni molto belle, rappresentano il vecchio e polveroso West in maniera azzeccata.
Un western poco conosciuto e un po fuori dagli schemi, guardabile.

Un Nicholson al massimo dell'istrionismo si auto-dirige in una commedia western abbastanza godibile e a modo proprio anche romantica. Grande merito va dato alla debuttante Steenburgen che tiene testa al grande Jack con talento inaspettato, rubandogli anzi molto spesso la scena: in un genere reso celebre da personaggi maschili tutti d'un pezzo qui il character si ribalta, e non è cosa da poco.

Discreto western mischiato al film romantico, tecnicamente molto buono.

Cast molto interessante (la Steenburgen ebbe poi una carriera rispettosa; De Vito quasi non lo si riconosce, Belushi si vede poco e anche Lloyd è diverso dal solito), stile contenuto, poca violenza e pure lo stesso Nicholson non va tanto sopra le righe, fornendo comunque la solita intepretazione di tutto rispetto.

Poteva magari dare di più come opera, visto che di western ha poco oltre l'ambientazione (è più una storia d'amore), ma è anche un film semplice, personale e sincero, ben dosato e poco puntato al botteghino.

Nicholson mi piacerebbe vederlo più spesso dietro la mdp.

Una storia d'amore alquanto strana e improbabile, per nulla sdolcinata in questo western particolare e assolutamente divertente. Un grande Jack Nicholson come sempre. Da sottolineare anche la buona prova dell'esordiente M.Steenburgen e di un esilarante C.Lloyd.

Godibile commedia western,che ironizza bonariamente sui luoghi comuni del genere con un umorismo nè banale,nè pretenzioso ma che alla fine risulta fin troppo innocuo e un pò fine a se stesso.Nicholson,alla sua seconda regìa,si conferma più funzionale come attore che come regista,ma tutto sommato l'ambientazione nel vecchio e polveroso west più scalcinato è azzeccata,e lo spazio lasciato ai caratteristi denota una particolare attenzione nella(seppur stilizzata)caratterizzazione dei personaggi anche minori.Il film è principalmente ricordato per il duplice esordio sul grande schermo di due attori che faranno strada:la Steenburgen(già molto brava e sicura di sè,tanto da non sfigurare in coppia con Nicholson),e un baffuto John Belushi(già noto al pubblico televisivo americano)in una particina in cui ha modo di proporre soltanto un bigino della propria comicità,già comunque personalissima e degna di nota.