sliding doors (1998)

ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Tutto sommato una commedia romantica carina con un concept curioso sebbene non particolarmente originale - forse nel genere sì - riguardante la vita parallela della stessa persona, una sorta di "what if?" interno al film stesso in cui da un lato si mostra la scoperta del tradimento, dall'altro la conseguenza di non aver preso la metropolitana in tempo e quindi non essere tornata a casa abbastanza presto per scoprirlo, chiaramente da quel momento in poi il percorso di crescita emotiva della protagonista si separerà e se una rimane ancorata ad una relazione sterile, senza margini di crescita e con un'accentuata incomunicabilità, l'altra prenderà una via travagliata tra sofferenze, dubbi, ripensamenti e nuovi orizzonti che però porterà a vivere dei rapporti più veri.

Tra qualche colpo di scena e il carisma dei personaggi, con Gwyneth splendida e affascinante e un gigioneggiante John Hannah il film scorre bene verso un finale di marchio esistenzialista seppur prevedibile, curioso come effettivamente il film riesca a creare un lieto fine e uno drammatico che però riescono ad essere l'uno funzionale all'altro.

Si ride il giusto, forse sopra la media delle commedie romantiche, non che sia una vera priorità del genere, ma alcune gag, specialmente quelle dove è imbrigliato quel viscido del personaggio di Lynch alla fin fine son carine, in particolare il discorso allo specchio che si fa mi ha fatto ridere di gusto.

Guardabile, senza grosse pretese