outrage coda (2017) 

Grosso modo vale quanto il precedente Outrage Beyond. Solito Kitano ma depotenziato rispetto ai tempi migliori. Film farraginoso, confusionario, che sa di gia visto. Piuttosto noioso in fin dei conti. La presenza di Beat Takeshi e l'impatto dei passaggi pulp lo salvano.

Ottimo come i precedenti.

Outrage: coda è il crepuscolo degli yakuza, ovvero della yakuza che era incarnata da Otomo/Kitano. Una mafia ormai completamente nelle mani dei colletti bianchi, piene di riunioni, diplomazie e doppi giochi. Perdipiù a capo delle gang ci sono uomini che non hanno mai fatto un giorno di galera e non sono nemmeno tatuati.
L'incedere di Coda è quello della classica pallina di neve che scendendo diventa una valanga. Un piccolo incidente in apparenza insignificante, apre il fronte alla guerra fra yakuza giapponesi e coinvolgendo anche le associazioni criminali coreane. Otomo non è altro che uno yakuza vecchia maniera e fuori moda, ma in un contesto simile agisce come una scheggia impazzita sia con i nemici, sia con i suoi stessi mandanti. Non mancano situazioni comiche, ma l'ironia di fondo di questi film ha il sapore amaro della sconfitta.