damsel (2024)

Un fantasy medievale ambientato in un regno maledetto e corrotto. Un drago enorme e una "principessa" i due protagonisti di questo racconto. Belle le scenografie e gli effetti speciali, ma sceneggiatura povera, non ispirata e poco a "fuoco".
Non un gran fantasy ma nemmeno una schifezza. C'è tanto di peggio.

ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Insomma, è un fantasy abbastanza ordinario che già dalla premessa fa divenire molto scontato dove andrà a parare, con diversi sottotesti filofemministi, tra il viaggio dell'eroina che dimostrerà quanto è tosta, una per nulla velata critica al matrimonio concordato, alle tradizioni patriarcali e via dicendo, diventa progressivamente qualcosa a metà tra il survival e il revenge movie, con lo spettatore che non aspetta altro che vedere la città di quegli infamoni bruciare, in tutto questo però c'è una buona dose di forzature che mi hanno fatto scuotere la testa più volte, fondamentalmente nella parte centrale è una sorta di Davide contro Golia in cui il drago letteralmente potrebbe soffiare per arrostirla quando vuole ma in un modo o nell'altro, tra qualche casualità assurda e l'altra riesce a farla franca, e posso capire una volta, ma a lungo andare stanca un bel po', è l'equivalente fantasy degli action tamarri dove il protagonista affronta da solo cinquanta persone contemporaneamente e riesce a fargli il cul0, insomma praticamente poca roba, forse tecnicamente è un filo più interessante, ma anche lì è abbastanza già visto, con le ambientazioni fantasy-medioevali che sanno un po' troppo di CGI, specie nei vari castelli così perfetti e curati quasi da distaccare, invece è più carina l'ambientazione della caverna del drago, una sorta di dungeon con più stanze e diversi scenari, tra la stanza dei bruchi sbrilluccicosi e quella dei diamanti o che siano, dove la protagonista si arrampica e sta per cadere e il drago che ce l'ha a due metri dalla bocca la risparmia senza un apparente motivo, vabbè.

Magari non lo definirei brutto, mediocre sicuramente, assolutamente dimenticabile e non ho trovato memorabile neanche un cast che sulla carta poteva rendere, invece caratterizza dei personaggi fondamentalmente macchiettistici, come tutta la famiglia di lui e quel viscidume standardizzato.

Film sciatto e bruttino, ad uso e consumo di Millie Bobby Brown. Sembra uno di quei film TV bruttini che si producevano negli anni '90 e che finivano irrimediabilemtne in programmazione nei pomeriggi estivi su Italia 1. Peccato per Robin Wright, veramente sprecata.

Molto brava lei, conosciuta nella bellissima serie tv Stranger Thinghs.
Il film però, lascia il tempo che trova. Appena sufficiente.

Non c'è bisogno di salvare una principessa in pericolo. Ci pensa lei da sola. Lo sfarzo di un mantrimonio di convenienza da sogno è la piccola foglia di fico su cui si regge il peccato originale di un regno a pagare una macabro tributo ad un drago. Più che azioni in campo aperto è una lotta per la sopravvivenza di una principessa all'interno dell'antro di un drago. Quasi tutto il film è un continuo gioco del gatto col topo e tutto si regge sulle spalle della protagonista, lasciando pochissimo spazio agli altri, il che è un peccato visto e considerato il livello più che buono del cast. Inoltre pur essendo fondamentalmente un fantasy, la location richiama più all'horror, per cui c'è poco respiro per il primo genere e poco spaventoso nell'altro. Si é voluto fare un fritto misto cercando una formula giusta per tutti i gusti, ma secondo me non accontenta né l'uno né l'altro.

"Fantaghirò" secondo Netflix. Da Wokelandia o Wokeywood un film né fantasy né horror ma un survival movie in cui El invece di Eleven si chiama Elodie e comunque combatte ancor'una volta contr'il Demogorgone. L'elemento più fantasy è il make-up di MBB, in modalità sex-symbol emergente, nel contesto medievale. Passabile il confronto conclusivo col grifone, tuttavia "Beowulf" appartiene a una categoria incalcolabilmente sovrastante.