twin peaks - il ritorno - stagione 3 regia di David Lynch USA 2017
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Serie TVtwin peaks - il ritorno - stagione 3 (2017)

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locandina del film TWIN PEAKS - IL RITORNO - STAGIONE 3

Titolo Originale: TWIN PEAKS - SEASON 3

RegiaDavid Lynch

InterpretiKyle MacLachlan, Sheryl Lee, Michael Horse, Chrysta Bell, Miguel Ferrer, David Lynch, Robert Forster, Kimmy Robertson, Naomi Watts, Laura Dern, Pierce Gagnon, Harry Goaz, Al Strobel, John Pirruccello, Don Murray

Durata: h 1.00
NazionalitàUSA 2017
Generefantastico
Stagioni: 3
Prima TV nel Maggio 2017

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Trama del film Twin peaks - il ritorno - stagione 3

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Voto Visitatori:   7,84 / 10 (34 voti)7,84Grafico
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Voti e commenti su Twin peaks - il ritorno - stagione 3, 34 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

76mm  @  03/10/2018 11:08:23
   7 / 10
Alla fine mi è piaciuto ma non quanto avrei pensato (e sperato) che mi piacesse.
Il formato ideale dei deliri lynchiani rimane a mio avviso quello cinematografico.
Qui c'è molta dispersione e da l'idea di voler tenere il piede in troppe scarpe.
In alcuni momenti – i migliori - ci va giù pesante e sembra non avere mezze misure, sbattendosene di tutto e tutti (es. episodio 8, puro Lynch al cubo), in altri sembra essere mosso a pietà per i fanatici della serie e fa timbrare il cartellino alle vecchie glorie, creando per loro dei quadretti spesso del tutto gratuiti e fuori contesto, in altri ancora sembra dover pagare la marchetta a tutte le guest star che hanno partecipato al progetto, regalando loro spazi e ruoli assolutamente superflui quando non addirittura fastidiosi o imbarazzanti, infine si diverte a "sbragare", infilandoci di tanto in tanto delle sequenze così gratuitamente e forzatamente lynchiane da sfiorare l'autoparodia.
C'è una palese discontinuità, anche e soprattutto qualitativa, che sulle 18 ore arriva a fiaccare.
Se da una parte è vero che rimedia da autentico genio alle defezioni - più o meno volontarie - in alcuni ruoli chiave (Phillip Jeffries trasformato in teiera gigante(!!!), è altrettanto vero che perde un sacco di tempo su delle autentiche scemenze (il personaggio di Dougie "rincitrullito" Jones – probabilmente la peggior cosa di tutta la sua filmografia - e tutte le perniciose gag a lui associate), rubandolo a personaggi e situazioni che avrebbero meritato maggior approfondimento (Audrey Horne, suo figlio Richard, Duncan Todd, la gabbia di vetro del primo episodio…).
Non conosco bene la storia della genesi di questo progetto ma ho letto che originariamente doveva essere composta da 8-9 episodi e non da 18…considerando che buona parte di questa terza serie è fuffa, credo che l'idea di allungare così tanto il brodo non sia stata vincente.
Rimangono impresse, sparse qua e là, alcune perle meravigliose, di quelle che solo Lui è in grado di regalare e che stroncherebbero all'istante la carriera di ogni altro regista vivente.
Lynch merita sicuramente un encomio per aver rinunciato al facile applauso nostalgico nel rischioso tentativo di portare la serie su di una dimensione "altra", più affine alla sua poetica…però, checché se ne dica, l'impressione è che qualche compromesso lo abbia dovuto raggiungere anche in questa occasione.
Prima di affrontarne la visione, più che il ripasso delle prime due serie (comunque utile), mi sento di consigliare caldamente la revisione del film-prequel "Fuoco cammina con me"…vi aiuterà…
Comunque non aspettatevi troppe risposte, che pur sempre di Lynch si tratta.

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Ultima risposta 05/10/2018 08.57.46
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Guy Picciotto  @  05/09/2018 23:51:17
   10 / 10
Vorrei solo concentrarmi sul finale.
La chiave per decifrare questo finale è tutto nel ralenti finale sotto i titoli di coda, ovvero Laura che dice qualcosa nell'orecchio di Cooper nella red room, momento già usato nella seconda stagione e in fire walk with me, la risposta sta tutta li: che ccosa gli ha detto all'orecchio? ovviamente gli sussurra il modo che ha Cooper di riportarla al passato e far prendere una piega diversa agli eventi quindi all'omicidio.
Ovviamente qualcosa è andato storto dopo l'uscita dalla loggia, qualcosa è andato storto nella tempistica nell'attraversare l'altra dimensione nell'autostrada con il doppio maligno di Laura Dern in macchina, e si vede quando attraversano il bosco mano nella mano ed a un certo punto Laura si volatilizza e scompare nel nulla. Cooper ha fallito il metodo evidentemente e si è ritrovato in un altra epoca che non è il 1989, i poteri della loggia bianca di far cambiare il corso della storia sono andati sprecati così.
Ma Lynch nella scena con quella incapace della Bellucci ci suggerisce un altra risposta, tutto è solo un sogno, è l'inconscio di Laura, una delle tante ragazze stuprate dal proprio padre che evade inconsciamente e si immagina tutto, si immagina un padre posseduto da spiriti maligni perche la realtà è troppo grande da sopportare. Chi è il sognatore si domanda Lynch in quella scena con la Bellucci? è Laura il sognatore.
Cmq un tizio che aspetta 25 anni come promesso dalla storia per girare, e poi giraea un capolavoro di 18 puntate che ne chiude in un certo senso anche la carriera regstica nn puo essere altro che un genio. Inchiniamoci al più grande regista vivente.

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Ultima risposta 14/10/2018 11.18.30
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Freddy Krueger  @  26/05/2018 19:05:44
   10 / 10
Non ne posso più di essere severo, ora un 10 lo voglio mollare per questa "cosa", una delle più geniali di ogni tempo, un'opera d'arte che solo David Lynch può fare, quest'uomo se lo potessi incontrare gli direi che è un fucking genius, un genio, Daviiiid, sei un Genio!!!
Dal punto di vista sonoro e visivo basta per mollare il 10, ma tutto l'insieme è un capolavoro: il modo in cui si collega tutto, se penso a come finisce la seconda stagione (Il braccio dice: "quando mi rivedrai, non sarò più io") (e quello che dice il doppelganger di Laura: "I'll see you in 25 years, meanwhile") a me vengono i brividi a pensarlo, quindi David Lynch già sapeva che 25 anni dovevano passare (credo??).
Alcuni attori nel frattempo morti (Frank Silva, Don S. Davis, David Bowie…), sono stati rimpiazzati in modo artistico, senza fare torto a nessuno, e il risultato a parere mio è stato eccezionale.

Twin Peaks 3 è totalmente differtente dagli altri due. E' più duro, più violento e molto molto più caratterizzato da un tono di lentezza: devo ammettere che arrivato alla parte 8 ho dovuto prendere una pausa perché mi stavo scoraggiando. Fortunatamente ripensandoci e dopo aver rivisto la stagione 1, 2 e Fuoco Cammina Con Me (avverto che rivederli è d'obbligo) ho continuato pazientemente la visione, e poi ne sono rimasto catturato completamente.
Perché il tutto è un puzzle difficile, onirico, su un altro pianeta (anzi, su pianeti differenti).
C'è ancora tanto umorismo: i personaggi di Twin Peaks fanno spesso siparietti umoristici (Lucy che compra una poltrona su internet, Jeff Horne che si spaventa del proprio piede su effetto di droga, i litigi di Audrey col marito, l'esilarante scopata del pavimento di 3 minuti…).

Altro avvertimento: David Lynch non vuole spiegare. Noi poveri spettatori abbiamo dovuto aspettare 25 anni per conoscere le sorti di vari personaggi, per citarne due Audrey Horne e Leo Johnson, entrambi in clamorosa sospensione (la ragazza era sopravvissuta o no alla detonazione in banca? Leo è morto dai morsi delle tarantole?), per trovare le risposte a queste domande bisogna leggere il libro di Mark Frost "Twin Peaks, l'ultimo dossier". Credo che forse non troveremo mai una spiegazione ufficiale sull'episodio finale, dove tutto è un sogno dentro un altro sogno, without knowing who is the dreamer.

Poi voglio accennare tantissime scene da URLO: il ritorno di Dale Cooper, che dopo tantissimi episodi in stato catatonico e senza memoria, l'agente si "risveglia" facendoci gridare che Coop, ci sei mancato!!! Poi cito le ultime parole di Margaret-signora-ceppo, parole così toccanti che neanche il miglior film drammatico del mondo le ha in sceneggiatura. Uffi, avrei un sacco di scene da menzionare ma allora mi tocca aprire lo spoiler e non ne ho voglia.
Se avete il coraggio, partite per questo viaggio (senza ritorno).

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Ultima risposta 03/07/2018 09.46.13
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daaani  @  22/04/2018 21:24:52
   6 / 10
Non ho capito niente di questa terza stagione. Qualcuno me la può spiegare?

Dove è finito tutto l'umorismo delle precedenti (soprattutto la prima) stagioni? troppo lento e insensato!

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Ultima risposta 22/05/2018 21.58.16
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LucaT  @  08/03/2018 08:16:12
   1 / 10
la prima stagione è memorabile
una serie ben fatta intrigante sfaccettata
variegata di personaggi e situazioni
proprio bella e degna del mito a cui appartiene
la seconda purtroppo meno ma sempre degna di nota

si, io non capisco niente di arte
si, io sono ignorante e anche peggio
ma a me personalmente questa terza serie mi ha deluso
e mi ha fatto inca**are parecchio
è come se avessero -buttato alle ortiche-
tutto quello che di ottimo è stato fatto in precedenza
mi ha fatto lo stesso effetto -del finale di lost- per chi può comprende
ho adorato le prime 2 serie ma questa terza
a me -ripeto a me- non è piaciuta in niente

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Ultima risposta 14/01/2022 01.16.48
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Gruppo COLLABORATORI Terry Malloy  @  11/02/2018 18:14:50
   8 / 10
Una grandiosa opera di marketing per la televisione, l'ennesima gloria di Lynch, che prosegue con la sua sperimentazione assoluta, anche dopo un periodo (abbastanza lungo) in cui il livello della serialità si è alzato tantissimo e gli spettatori sono più alfabetizzati rispetto alla complessità di un prodotto televisivo come si deve.
Fa ovviamente stranissimo (e qui risiede gran parte del fascino di questo revival) vedere le facce invecchiate dei personaggi che abbiamo amato, dopo 25 anni di vita fuori e dentro lo schermo. La serie riesce a non abbandonarsi alla nostalgia però, costruendo la seconda parte di una "trama" lasciata ingiustamente in sospeso. Lynch sceglie di dislocare la vicenda su più fronti, uscendo dal territorio sicuro della cittadina più famosa della tv, e devo dire che le parti fuori da Twin Peaks sono anche le migliori. Ma su tutte le novità tre sono sicuramente quelle che mi hanno colpito di più:
- Il triplo Cooper, che ricorda un po' il visconte dimezzato calviniano (entrambi due grandi scrittori del fantastico), anche se a Dougie è stato dato troppo spazio a mio avviso. Dopo un po' il suo personaggio comincia ad annoiare, e la Watts (eterna e bravissima) non è che può andare oltre al miracolo. Bellissima, in particolare, la scena della torta di ciliegia insieme alla coppia (riuscita) Belushi-Sizemore con una struggente "Heartbreaking" di Badalamenti; bellissima anche la scena della sparatoria davanti alla casa di Dougie. Lynch è particolarmente bravo a gestire scene narrative estese che hanno al centro un Evento (mi viene in mente l'investimento del bambino da parte del figlio di Cooper e Audrey, altro personaggio ben riuscito).
- La sperimentazione sulle forme cinematografiche del racconto, dal tributo al b/n al videoclip musicale. Questa è la parte più riuscita, a livello di creatività, di Twin Peaks terza stagione. E io non sono mai stato un fanatico delle parti surreali della serie, ho sempre apprezzato la solidità dei rapporti narrativi classici tra personaggi, di chiara paternità di Frost.
- I concerti, evocativi e perfetti, costruire un gran finale di puntata non è semplice.

Qualche stanchezza iniziale, fortissime le parti centrali (anche se qualcosa di poteva tagliare), un po' stupido il semi-finale (la puntata 17), bellissimo il finale vero. Spero si concluderà qua, perché non riuscirei a reggere altre 18 puntate sul Tutto. Concludo dicendo che a mio parere si è esagerato a considerarla quanto di meglio si sia visto in tv nel 2017, ma capisco l'affezione dei critici verso uno degli ultimi grandi maestri della storia del cinema.

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Ultima risposta 20/04/2020 19.20.41
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Max_74  @  20/01/2018 11:08:18
   9 / 10
Dopo 25 anni dall'ultima puntata (peraltro non proprio indimenticabile) della seconda stagione, David Lynch torna ad abbracciare la serie televisiva che ha segnato la televisione degli anni Novanta. Un'occasione irrinunciabile per i fan e interessante per i neofiti della serie o del regista.
Tolti i presupposti di base, la cittadina di Twin Peaks stavolta diventa più un pretesto per parlare di nostalgia e di come è diventato il mondo al di fuori di essa. Un Lynch sorprendente e totalmente diverso dalle prime due stagioni, finalmente svincolato dal cambio di registro impostogli nella seconda (e che già si era avvertito a metà della prima) e dove può tornare al suo stile di sempre il cui apice è raggiunto nell'onirico e affascinante ottavo episodio, decisamente il migliore di tutti i diciotto, dove ritrova le sue origini ('Eraserhead', tanto per capirci). Genio, cattiveria, visionarietà, commozione, manierismo, horror, lungaggini volute nel Lynch più citazionista che omaggia a manetta i suoi registi preferiti da Tarantino (le incursioni di Tim Roth e compagna) a Kubrick ('2001 odissea nello spazio', nell'ottavo episodio, e 'Arancia meccanica') Fellini ('La voce della luna' nella sequnza del ballo di Audrey / Fenn) e perfino 'Oltre il giardino' di Hal Ashby nel personaggio di Douglas "Dougie" Jones / MacLachlan, quest'ultimo forse nella migliore interpretazione di sempre.
Più che un sequel di Twin Peaks, un ritratto a tratti ironico, a tratti oscuro e critico dell'America contemporanea e verrebbe voglia di dire un lungo Empire Island spezzettato dove c'è tutto Lynch. Non manca un senso generale di autocompiacimento nello stile del regista che però in tempi di ripetitività e banalità profondamente diffusa di gran parte dei serial televisivi odierni, non può che essere il benvenuto. E arrivati all'ultimo episodio, se pur ancora una volta non aver chiarito cosa sia successo realmente a Laura Palmer ma lasciando più interrogativi e interpretazioni, si ha la sensazione di risvegliarsi da un lungo e incredibile viaggio o incubo.
Camei di Monica Bellucci, David Bowie (riproponendo sequenze di 'Fuoco cammina con me') e Smokey Miles qui nel ruolo del pianista nella commovente sequenza in cui l'anziana signora ringrazia 'Mr. Jackpot'/ MacLachlan.
Grande lezione di cinema e di stile, sempre più rara attualmente che vale la pena affrontare, fan o non fan della serie.

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Ultima risposta 02/03/2018 18.13.04
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7219415  @  04/10/2017 18:47:50
   6 / 10
Non me la sento di dare meno di 6 a Davidino. Però devo dire che è stata un grossa delusione, davvero grossa.
Serie senza senso fatta per battere cassa.

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Ultima risposta 13/11/2017 14.09.20
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InvictuSteele  @  30/09/2017 13:49:23
   6 / 10
David Lynch e' il regista preferito, il mio guru, il mio mito. Detto questo, e quindi non sono uno sprovveduto, credo che TP3 sia la più grande delusione al mondo, la prima da parte di Lynch. Per me e' stato un flop assoluto, puntate dilatate dai ritmi soporiferi che non portano a nulla. Scene annacquate senza senso, noiose da morire, personaggi confusi le cui storie sono lasciate in sospeso, alcuni addirittura dimenticati. Una serie allungata a dismisura che sarebbe potuta benissimo essere condensata in otto puntate, visto che la sceneggiatura era stata studiata per avere quella durata. Una presa per i fondelli per tutti i fan del vero Twin Peaks, i personaggi storici non ci sono, quei pochi che appaiono combinano poco o nulla, inoltre il protagonista, l'anima della serie, viene totalmente evirato. Parlo di Cooper, rimbambito dall'inizio alla fine e perciò poco utile ai fini della trama. E' stato snervante seguire le, con Cooper addormentato, mille sottotrame buttate li tanto per incasinare lo spettatore e confonderlo, mille idee, molte delle quali geniali e visivamente brillanti, come solo Lynch sa fare, incastrate tra loro in un calderone nichilista e borioso dove fuoriesce tutto l'ego smisurato del regista. Lynch ha fatto un pasticcio bello e buono, le.musiche inesistenti, le calde e inquietanti ambientazioni montuose assenti. La cittadina di Twin Peaks si intravede appena, non c'è il.pathos dei vecchi episodi, nemmeno la tensione della trama. Solo noia e difficoltà di visione. Qui si e' esagerato, portando un'opera confusa in tv, dai ritmi cinematografici che poco si addicono a una serie, che deve essere dinamica per forza di cose. Lynch ha frammentato Inland Empire e lo ha suddiviso in 18 puntate, ma il difetto che aveva il film, ovvero l'eccessiva lunghezza e la confusione generale, qui diventa inaccettabile. Questo non è Twin Peaks, questa e' una presa in giro. Sinceramente non capisco tutte queste lodi, perche se si e' amata la vecchia serie non si può amare questa terza stagione. Inconcludente... Sono irritato, sfido chiunque a rivedere questo polpettone una seconda volta. Il 6 e' un voto politico, perché Lynch e' maestro e per me assomiglia a una divinità, ma non è intoccabile.

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Ultima risposta 05/10/2017 17.50.13
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Gruppo REDAZIONE VincentVega1  @  28/09/2017 15:46:21
   10 / 10
Provate a pensare alla parola più strana e allo stesso tempo affascinante che vi sia mai capitato di leggere/scrivere/parlare/immaginare/suonare/sognare. Che sia un nome proprio di persona, un aggettivo, un pronome dimostrativo, un prefisso di una città della Namibia centrale, una serie di segni di interpunzione che uniti formano una faccina buffa, un verbo intransitivo, un koala.

Bene, Twin Peaks 3 sta al cinema come la vostra parola strana sta alla lingua italiana.





Ah, la mia è garrulo. O beccafrusone. Tanto è uguale.

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Ultima risposta 29/09/2017 17.20.14
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