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Decisamente utopico e fuori pista; più che documentare presenta nuovi scenari, il che non sarebbe un problema se si limitasse ad esporli con i relativi giganteschi problemi realizzativi (e neanche metterei la mano sul fuoco su alcune informazioni date). Le idee di un nuovo ordine mondiale - chiaramente irrealizzabile - vengono invece imposte come unica soluzione possibile e scontata, insabbiata e nascosta dalle grandi multinazionali che guadagnano sulla scarsità delle risorse, tralasciando del tutto la fattibilità in ogni aspetto, come se la questione realizzativa sia solo una formalità. Carina la parte del killer finanziario, ma quando si passa al Venus Project da parte del visionario ingegnere Fresco si arriva alla pura astrazione. E' vero anche che senza questi individui l'essere umano non si sarebbe mai evoluto, ma non credo sia ipotizzabile un mondo completamente robotizzato dove non ci sia bisogno di lavorare - qualcuno dovrà pure controllare, progettare e manutenere i robot - e dove qualsiasi cosa è gratuita. Molto superficiali le questioni riguardanti l'energia - si esagera sull'efficienza delle forme di energia sostenibile e si glissa sul costo delle attrezzature necessarie per raccoglierla - e i trasporti - ancora una volta molto approssimata l'analisi dei problemi, come se costruire una linea a levitazione magnetica che attraversa il pacifico fosse cosa da poco e realizzabile in pochi anni. Insomma, più volte Fresco ripete che abbiamo tecnologie sufficienti per... non abbiamo le tecnologie, non abbiamo i soldi, né la predisposizione morale per un mondo perfetto.