viva zapatero! regia di Sabina Guzzanti Italia 2005
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viva zapatero! (2005)

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locandina del film VIVA ZAPATERO!

Titolo Originale: VIVA ZAPATERO!

RegiaSabina Guzzanti

InterpretiRory Bremner, Sabina Guzzanti, Daniele Luttazzi, Michele Santoro, Enzo Biagi, Fabrizio Morri, Valerio Terenzio, Andrea Salerno, Lucia Annunziata, Beppe Giulietti, Claudio Petruccioli, Dario Fo, Flavio Cattaneo, Luciano Canfora, Karl Zero

Durata: h 1.20
NazionalitàItalia 2005
Generedocumentario
Al cinema nel Settembre 2005

•  Altri film di Sabina Guzzanti

Trama del film Viva zapatero!

Le vicende di 'Raiot', l'ultimo spettacolo di Sabina Guzzanti sospeso dalla Rai dopo una sola puntata, sono lo spunto per parlare di satira con alcuni dei principali esponenti europei fra cui il premio Nobel Dario Fo e in generale fare il punto sulla libertà di informazione in Italia.

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Voto Visitatori:   6,87 / 10 (126 voti)6,87Grafico
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Voti e commenti su Viva zapatero!, 126 opinioni inserite

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Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  03/08/2016 23:14:04
   6 / 10
La chiusura di Raiot offre alla Guzzanti il fianco per parlare dello stato della censura nel nostro paese e più in generale della libertà di stampa. A distanza di anni si può dire che la situazione non sia migliorata granchè, tuttavia in quegli anni, all'apice del berlusconismo, si è consolidato un certo trend, complice anche un generale disinteresse (definiamolo così...) della classe politica verso certe tematiche che dovrebbero essere, al contrario, prioritarie. Il limite di questo film è che la Guzzanti è troppo coinvolta (umanamente comprensibile) dalle vicende personali della chiusura di Raiot. Si lascia trascinare dalla propria rabbia, quando un maggior distacco e soprattutto un taglio più "a mente fredda" sarebbe stato più efficace.

Zanibo  @  21/01/2014 09:17:19
   8 / 10
Mi ha colpito molto il finale, da 10 a mio parere, ma e` ben fatto anche il resto del film.

Il messaggio e` per certi universale e si allaccia ad Orwell e/o al fascismo, dato che ogni volta che il piu` forte si mette al di sopra delle leggi o della logica, i piu` "deboli" dovrebbero fare massa critica e pretendere giustizia, se no a rimetterci alla lunga sono loro.

Gruppo COLLABORATORI Terry Malloy  @  13/07/2013 10:40:36
   8 / 10
Do un voto equo, ma è palese che questi film non si possano per nulla votare.
Questi film vanno semplicemente guardati. I giudizi tecnici/viscerali sulla Guzzanti non mi interessano, a me piace molto, ma sinceramente tra lei e quello che racconta la mia attenzione va interamente a quello che racconta.
E di cose ne racconta, e tra il senso di disgusto e quello di catarsi finale a vedere le persone comuni dire "veniamo qui per tenerci quel poco di libertà che ancora ci è rimasto" non ho potuto non amare il coraggio di questa donna, che urli o meno, che sia meno brava di Corrado, che non sappia fare satira o la sappia fare benissimo invece (disquisiamo davvero sulle sue capacità tecniche? Ce lo possiamo davvero permettere?), e alla fine non mi è rimasto che pensare che nella vita ci voglia davvero coraggio, senza paura, un coraggio estremo e illimitato, un coraggio che purtroppo ce lo dobbiamo proprio dare da soli.

MonkeyIsland  @  12/07/2013 18:09:57
   6 / 10
Meglio che non mi pronunci sugli ultimi due commenti che mi fanno capire com'è possibile che ci perseguiti ancora oggi un personaggio infimo come B.
Sul film poco da aggiungere un prodotto veramente poco interessante, gioca tutto sul fatto che hanno fatto chiudere Raiot a Sabina Guzzanti e basta.
Draquila è di ben altro spessore.
Comunque Sabina rispetto a Corrado è di gran lunga inferiore come comica, pure la sorella minore che spesso passano su Mtv gli è superiore.

gantz88  @  06/01/2012 09:24:26
   7 / 10
bel documentario alla fine mi ha fatto pure commuovere certo non ho sentito l'altra parte ke si difendeva ma c'è ben poco da difendersi anke perchè non volevano nemmeno parlare a quanto visto.l'unico documentario ke non trasmetteranno mai in tv....

Invia una mail all'autore del commento marco986  @  14/10/2011 21:20:28
   7½ / 10
GRANDE GUZZANTI OTTIMO PRODOTTO DI INFORMAZIONE LIBERA

WildHorse  @  29/08/2009 23:58:40
   10 / 10
Bravissima Guzzanti! Ha fatto un film davvero bello. Montaggio e voce fuori campo perfette. E' un film che dovrebbero vedere tutti. La politica è solo uno sfondo, in primo piano c'è l'Italia di oggi, corrotta, infame, egoista e affarista dalla parte dei potenti, sfiduciata, amareggiata, inerme dall'altra parte. Ma prima o poi tutti si renderanno conto degli anni bui che stiamo passando... e allora saranno cavoli amari!

Macs  @  27/08/2009 22:13:57
   7 / 10
Tecnicamente non è fatto benissimo, ma il voto va al tema e ai contenuti. Riflettendoci, il titolo è molto interessante perché fa riferimento all'unica vera citazione di Zapatero nel corso del "film": quella che fa Travaglio quando dice che Zap, appena giunto al potere, ha fatto una legge che abolisce la consuetudine di chi va al potere di nominare i vertici dell'informazione pubblica. Una consuetudine senza alcun senso (causa di gran parte dei mali della nostra informazioine) e contro cui, incredibilmentre, in Italia nessuno si ribella. Non parlo dei politici, loro è ovvio che non si ribellino, ma soprattutto dei diretti interessati (i giornalisti), e poi gli intellettuali, gli artisti, e la gente comune, i cosiddetti elettori.

Invia una mail all'autore del commento Daniel91  @  27/07/2009 16:22:52
   10 / 10
Finalmente qualcuno che si alza e dice basta! Finalmente qualcuno che ha il coraggio di dire le cose come stanno realmente! Complimenti alla grandissima Guzzanti!
Per chi dice che come film è fatto male: Ma svegliatevi!! Non è un film, è un DOCUMENTARIO!! Sono due cose diversissime!! è come dire che quelli del national geographic non sono film fatti bene! Logico, non sono film!

20 risposte al commento
Ultima risposta 30/08/2009 01.07.23
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Invia una mail all'autore del commento Atton  @  30/12/2008 12:26:32
   7 / 10
Il voto è una media tra l'aspetto esteriore del film (4, ad essere buoni) e il contenuto (10 e lode). Il cinema non sarà certamente sconvolto da questo documentario, ma dal punto di vista sociale l'importanza è notevole solo per il tema trattato, e cioè il mancato rispetto dell'art.21 della nostra Costituzione (robettina mica da niente, tra l'altro non è l'unico a non essere rispettato). L'anomala situazione italiana è mostrata molto bene ma poteva essere fatto di più e meglio. In tempi di vacche magre è già tanto così.

Andrrrea  @  16/12/2008 13:57:43
   9 / 10
pungente, tagliente come una lama e veritiero, non di parte, ma reale e schietto, persino emozionante. da far vedere a chi ignora lo strapotere crimale di Berlusconi.

3 risposte al commento
Ultima risposta 30/12/2008 12.17.23
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DarkRareMirko  @  26/10/2008 02:30:56
   7 / 10
Viva Zapatero! è un coraggioso documentario di Sabina Guzzanti nel quale quest'ultima ricostruisce ciò che è avvenuto in seguito alla chiusura riguardante la prima puntata del programma satirico Raiot.

Aiutandosi anche con interviste, con quasi zero ironia e con ottimi ed intelligenti approfondimenti, la Guzzanti offre un quadro davvero sconcertante della libertà d'informazione e della libertà in generale in Italia, dove impera la censura.
Molto interessante il fatto che persino persone della Rai che prima le avevano dato il via libera per la trasmissione del programma, subito dopo cambiarono idea!

E' un documentario acuto, ben girato, che fà capire molte cose, diretto da una delle poche persone appartenenti al mondo dello spettacolo italiano che per fortuna ancora rimane attiva sotto questi importantissimi punti di vista, ossia quelli a tutela della libertà informativa delle persone.

Continua così Sabina, di cuore.

7HateHeaven  @  14/08/2008 12:31:43
   6½ / 10
La situazione dell'informazione in Italia è vergognosa... questo documentario può essere un aiuto a chi ancora non se ne è accorto...Sebbene non coinvolga troppo e le musiche siano forse fuori tema...
A tutti i berlusconiani che hanno smerd.ato quelli che hanno dato un voto positivo accusando di comunismo vorrei dire 2cose:
1)vedete il film. Sabina intervista politici e persone anche di sinistra, (ad es. l'Annunziata) dando lo stesso giudizio. Inoltre mette in mostra come la sinistra dopo il primo governo Berlusconi NON abbia fatto nessuna legge contro il conflitto di interessi. Non mi pare siano commenti di parte
2)Basta con sti comunisti!! la realtà non è zelig!! Prodi & company non sono comunisti, sono dei semplici ladri cambiapartito.. Non esiste neanche più rifondazione!!! I partiti di sinistra sono poi pieni di ex DC...

Sono tutti uguali sti schifosi...

serrano  @  20/03/2008 10:27:32
   7½ / 10
non lo ricordo benissimo, al tempo della visione, nonostante fossi di destra (ma forzando molto la definzione)...mi era tuttavia piciuto!
Insomma, una specie di documentario sulle magagne dello Psiconano che "si sapevano anche nei peggiori bar di Caracas". O almeno si intuivano.
Personalmente mi piace molto più il fratello che lei...lui da personaggi indimenticabili come "lorenzo", "livore","Snak and Gnola",per non dire poi "Fascisti su marte"! ottima comicità!!!=)
Lei la conosco un pò meno! Cmq il contenuto è buono, ma mi permetto di dissentire sul titolo: quel che allora sembrava un socialista coi ******** (Zapatero ovviamnte), si è poi in realtà rivelato poco meglio della sinistra italiana. E lo dico xké sono in Spagna e so come vanno le cose (che comq sia, sarebbe oro colato x l'italia). Percui, anche Zaptero è del club dei "soliti noti".
Ora ovviamente non son più di destra...ma men che meno di sinistra, e se mi perettete vi vorrei lasciare con questa breve ma illuminante massima di Beppe Grillo, che credo riassuma bene la situazione italiana:

"Lo psiconano è il male comune, il nemico da combattere!La sinistra, che dovrebbe essere l'alternativa, è in realtà un falso amico. Allora io preferisco un nemico vero, che un falso amico!"

gabbo  @  18/02/2008 18:30:02
   7 / 10
da vedere per il tema, meno per il resto

THE_FEX84  @  18/02/2008 18:26:03
   7½ / 10
Dopo un esordio disastroso("Bimba-E' clonata una stella"),la Guzzanti ritenta la carta della regìa,cambiando decisamente genere e formula,per dirigere un documentario sulla falsariga di quelli diretti da Michael Moore:e azzarda un'opera(coronata da un grande successo di pubblico e di critica)dove lo spunto della sospensione alla sola prima puntata di un suo programma satirico("Raiot" trasmesso su Rai3 in tarda serata con un ottimo ascolto)diventa il pretesto per parlare della libertà d'informazione in Italia,perennemente manipolata da chi è al Governo,per paura di chissà quale scandalo o percussione.Le immagini si commentano da sole,da Berlusconi che decide di tagliare fuori dal circuito televisivo il povero Biagi,Santoro e Luttazzi,con l'accusa di aver fatto" un uso criminoso della televisione"(ma lasciando a briglia sciolta il teatrino gestito da Emilio Fede e il suo farsesco"Tg4"),a Gasparri,che quasi assolve trasmissioni televisive che doverebbero dare informazioni fondamentali sulla situazione politica attuale,ma che invece si risolvono in un confusionario campionario di propagande urlate ed esagitate(ogni riferimento a"Porta a Porta",e ed altri analoghi prodotti,non è puramente casuale)che riescono soltanto a frastornare lo spettatore(e probabile elettore).La Guzzanti punta coraggiosamente il dito contro il nostro attuale sistema politico d'informazione(paragonandolo con quello ben più libero della Francia)senza peli sulla lingua,raccogliendo delle interessanti testimonianze(vengono intervistati tra gli altri,anche Dario Fo e Beppe Grillo),che servono a comporre un mosaico utile per capire l'andamento di un Paese allo sfascio,dove dei politici dai volti caricaturali e dalla flemma improbabile,si divertono ad apparire forzatamente simpatici,apparendo in degli squallidi prodotti televisivi,eliminando gli ostacoli maggiori(in misura maggiore si tratta di comici),imponendosi sul piccolo schermo e rivelando tutta la loro pochezza.Il film rimane anche un sano e liberatorio elogio all'accattivante satira tv e con il passare degli anni diventerà un interessante documento di costume,dato che rimane uno dei pochi film italiani attuali ancora in grado di fare presa sulla realtà.

ForrestGump88  @  16/12/2007 23:43:28
   8 / 10
Documentario davvero interessante che mette luce sul peggiore atto di censura dell'informazione nostrana dal dopoguerra ad oggi: L'EDITTO BULGARO.
Forza Sabina

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Ultima risposta 19/02/2008 01.39.01
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Daddy90  @  05/10/2007 19:21:36
   8 / 10
Pensavo che questo film rendesse più alto il sentimento di nazione e il disprezzo (non odio!) verso il Cavaliere Bulgaro che ha vergonosamente cacciato dalla tv pubblica il più grande giornalista italiano assieme a Montanelli, (degli altri due non me ne frega un gran che ma comunque e stato ingiusto lo stesso) e invece no noi italiani siamo ancora così, o con noi o contro di noi.
comunque e un documentario bellissimo specialmente nella scena dell editto bulgaro dove mi sembrava proprio di essere tornato sotto il Fascismo!

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Ultima risposta 06/01/2008 11.55.18
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Invia una mail all'autore del commento squirt  @  20/09/2007 23:56:40
   10 / 10
semplicemente grandioso..
aiuta a riflettere su come sono stati bui gli ultimi anni con la speranza che non la siano anche i prossimi..
grandissima la guzzanti ,inspiegabili i voti bassi a prescindere dallo schieramento politico..in primis oggettività..
Imperdibile

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Ultima risposta 02/01/2008 15.38.59
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Il Messere  @  16/07/2007 23:40:05
   6½ / 10
Apprezzabile tentativo di cronistoria sulla discesa agli inferi della libertà d'informazione nell'era del biscione. Tutto cominciò con l'editto bulgaro con cui l'ex primo ministro condannava all'embargo i personaggi più scomodi del piccolo schermo del bel paese.
Poi il pur divertente documentario di Sabina Guzzanti - che vede giustamente esemplare il primo cittadino spagnolo - si rivela ben presto una sorta di puntata particolare di Raiot, con un non convincente tenatativo di automartirizzazione.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Giordano Biagio  @  09/07/2007 16:56:49
   6 / 10
Film ricco di contenuti intelligenti soprattutto sul piano verbale, per il resto è un film mal fatto, poco brillante su tutti i fronti.

Film di denuncia, di contro informazione, va bene ma un film è anche un film nel senso pieno del termine, va curato sul piano dell'immagine e del montaggio. Un macello...povera Italia.

Tuco ElPuerco  @  17/05/2007 04:59:46
   7½ / 10
Sabina Guzzanti mi sta abbastanza impatica,ha una bella testa ma e' un po' esuberante;ma cmq sia da vita a un film documentario che descrive bene una questione almeno a me cara.Berlusconi viene tirato fuori,ma NON e' un film su Berlusconi questo,come non lo e' su Biagi,Santoro,Luttazzi.......come non e' un film contro la destra e neanche un film a favore della sinistra.E' un film che unicamente,descrive concruda verita',la pochezza del giornalismo,della televisione,della politica e dell'informazione italiana.E penso che dei cervelli affamati di informazioni,sia di destra che di sinistra,visto che e' questo il problema principale che verte sulla discussione di sto film,possano tranquillamente vederselo.Come ho gia' detto,una mente affamata di informazione,non conta della sua parte.E soprattutto non tenta di identificare un documento a favore di una parte di pensiero.Guarda e basta,neutramente (cosa che e' troppo difficile per troppe persone purtroppo)......

2 risposte al commento
Ultima risposta 17/05/2007 15.26.15
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ragno  @  22/04/2007 19:41:53
   9 / 10
una delle poche persone che ha il coraggio di reagire e far pensare la gente,da ammirare e sopratutto da sostenere.

shogun  @  21/01/2007 20:14:02
   6 / 10
IO QUESTO FILM NON L'HO VISTO E NON LO VEDRO'.
Non mi interessano i documentari cinematografici.
Il mio è un voto politico (tanto è di questo che si parla).

Ma vedo che grosso modo (dai commenti in generale) i comunisti hanno dato 8, i berlusconiani 2.

La mia domanda è:
Ma che caz.zo ci siete andati a fare a vedere questo film? Che cosa vi aspettavate di vedere...non so un film d'avventura, sentimentalismi, un po' d'azione!

Voi avete visto un documentario che denuncia, non la mancanza di pluralismo informativo, ma la mancanza di una normativa (=legge) SERIA che disciplini il pluralismo radiotelevisivo.

Perchè seria? Perchè la normativa esiste, ma è totalmente inadeguata. Infatti:

1) L'art. 21 Cost., se da un lato tutela la libertà di pensiero, parola e scritto, tace in rigurdo alla libertà di formarsi un proprio pensiero liberamente (grave mancanza che ci riporta indietro al ventennio fascista dove si dà libertà di regolamentazione in materia al legislatore e si affida il servizio al monopolio pubblico RAI, sotto il controllo politico in quanto i dirigenti erano scelti dal Governo. E questo vi pare pluralismo????? Vabbèè!!).
2) Nel '74 (dopo vent'anni) ci si accorge che effettivamente questo pluralismo non esiste ed arrivano in aiuto nuove regole per garantire imparzialità e obiettività. Nonostante ciò non si riesce di fatto a liberare la RAI dal fenomeno della "lottizzazione".
3) A livello locale non ci sono problemi perchè vi sono numerose frequenze, ma a livello nazionale si teme l'accadimento di un possibile evento: il verificarsi di un duopolio pubblico-privato che di fatto avrebbe sancito la nascita di un monopolio privato a causa delle limitate frequenze. L'inerzia dei giudici fa il resto: nasce Fininvest e con essa l'incubo diviene realtà. Il Berlusca a quei tempi era già immensamente potente se riuscì ad impedire la realizzazione di un quadro normativo attraverso pressioni sui politici (e i politici fanno le leggi in parlamento).
4) La RAI inizia a divenire una tv inutile (come del resto lo è oggi), in quanto, con il monopolio (di fatto) privato, la programmazione pubblica è influenzata da quella privata. Questo significa che se di là fanno il Grande Fratello, di qua, per guadagnare, sono costretti a fare L'isola degli IDIOTI FAMOSI!
5) Rizzoli spa vuole lanciare il primo telegiornale privato ma la Consulta blocca l'iniziativa per la mancanza di una disciplina (AnCoRa) sul pluralismo informativo.
6) Nell'81 arriva il decreto "salva Berlusca" (chi se lo ricorda? Io no, non ero nato) dove finalmente si sancisce la possibilità per i privati (ma sfortunatamente in italia ce n'era solo uno che intanto era cresciuto a dismisura grazie al silenzio della legge) di svolgere servizio radiotelevisivo, ma sempre in attesa di una nuova regolamentazione...
7) nell'88 si afferma la costituzionalità del duopolio pubblico-privato (alla faccia del libero mercato) e nell'89 nasce la "tv senza frontiere" (sti caz.zi) e tutta una serie di regole su pubblicità e programmazione (con solo 30 anni di ritardo)
8) Vogliamo parlare della legge Mammì e Maccanico (anni 90)? Meglio di no, anche perchè la prima viene dichiarata incostituzionale e la seconda serve solo a rendere costituzionale le prima.
9) 2000, legge sulla per condicio per risolvere il conflitto d'interesse (di chi! Del Berlusca forse? mahh...)
10) Ora qua sulla legge Gasparri io stenderei un velo pietoso. Basta pensare che ha esordito con un rinvio alle Camere per incostituzionalità.
11) Oggi siamo ancora in attesa di una legge seria, quella legge che pare sia stata fatta da Zapatero in Spagna.

Allora volevo dire...Ma perchè non vi svegliate un po' dal vostro stato d'ignoranza permanente, così che magari, con un piccolo sforzo, riusciate a capire che il documentario che avete visto non è, nè di sinistra, nè di destra.
E' solo un documento di denuncia (da parte di chi ha vissuto sulla propria pelle la situazione) contro i politici (tutti), affinchè possiate capire e non rimanere Capre brucanti di erba, con chi abbiamo e avremo a che fare, se continuiamo di questi passi!

Se la cosa non vi piace, spegnete la tv e accendete internet (e soprattutto non guardate quell'idiota di Emilio Fede che non sa neanche parlare).

W L'INFORMAZIONE LIBERA!!!

11 risposte al commento
Ultima risposta 17/05/2007 09.29.44
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Invia una mail all'autore del commento sb6r  @  19/01/2007 11:52:42
   8½ / 10
Conscio del fatto che i detrattori sono a corto di argomentazioni, evito di dilungarmi in analisi ad uso & consumo di chi conosce meglio di me. Si sappia che la visione implica un'azione ormai svalutata ai minimi storici: riflettere.

Another Day  @  31/10/2006 12:25:10
   7½ / 10
se bisogna giudicare questo cocumentario dal punto di vista della costruzione, del montaggio, dei protagonisti allora dico che è ben fatto e ben montato.tutto si aggancia alla perfezione e scorre via liscio e molto comprensibile.
se invece giudichiamo il suo contenuto e quindi la censura e la negazione della libertà di pensiero e di espressione, beh io penso che in italia, e non solo x ciò che è accaduto con raiot, si puo tranquillamente affermare che vige, o perlomeno all'epoca dei fatti, vigeva, uno stato di censura.xchè non si puo affermare il contrario.come definire appunto ciò che è accaduto ai vari biagi, santoro, luttazzi, paolo rossi, etc etc tra cui la guzzanti, che a mio parere, anche se di sinistra, fa satira come nessuno in questa ns tv e teatro?se la dx e il governo dell'epoca non accettava una critica o un contraddittorio in tv si puo di certo constatare che la censura era presente in tutte le forme di espressione.detto questo affermo pure che non si puo offendere e calunniare la controparte.e io in raiot non ho visto questo.poi è incredibile e scandaloso come è stato trattato enzo biagi, uno dei massimi scrittori ed esponenti del giornalismo in italia.ma questo avviene appunto solo in italia.ragioniamoci un po su.ma non mettiamoci in mezzo la politica.qui parliamo di censura e libertà di parola ed espressione, fondamenti della civiltà e della librtà di ogni individuo.concludendo viva zapatero è un ottimo documentario.

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Ultima risposta 05/12/2006 09.32.32
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Ch.Chaplin  @  03/10/2006 00:05:28
   7½ / 10
beh il voto ovviamente premia il film come documentario, nn va sicuramente paragonato ad altri 8 ke ho dato.la parte contenutistica è ineccepibile, nn fa una piega ed è da 10, x quanto riguarda il resto lascia un po' a desiderare, sinceramente mi aspettavo qualcosina di + sull'informazione in generale o su altre magagne di berlusconi..la guzzanti parla del suo programma Raiot x metà film..dedica troppo poco a biagi e a santoro..bel documentario, ma nn eccezionale, poiché molte cose si sanno già. x quanto mi riguarda conoscevo cmq il 95% delle cose dette in questo film, a differenza di un altro documentario come può essere farenheit 9/11, il quale sputava molte novità

francuccio  @  23/08/2006 19:59:05
   7½ / 10
film sull' imprescindibilità della libertà di informazione che purtroppo nel nostro paese per colpa di esseri infimi e monopolizzatori dei media come berlusconi manca

5 risposte al commento
Ultima risposta 02/01/2008 15.42.43
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Gruppo COLLABORATORI Victor  @  05/08/2006 12:03:00
   7½ / 10
Ottimo documentario della Guzzanti in occasione del primo anniversario della chiusura del programma della stessa Sabina "Raiot".Questo film fa riflettere e non è affatto un manifesto della sinistra come potrebbero dire molti con estrema superficialità,difatti la stessa Sabina accusa spesso anche la sinistra.Molto belle le interviste ai vari Biagi,Luttazzi e Fo su cosa sia effettivamente la satira.Il film ha avuto anche un buon riscontro di pubblico oltre ad aver avuto l'applauso più lungo al festival di Venezia,considerando anche che è stato proiettato in pochissime sale.Andrebbe fatto vedere anche a Michael Moore.Purtroppo però spesso la Guzzanti si fa prendere un pò troppo la mano dalla rabbia per l'oscuramento di Raiot (vedi la scena con l'Annunziata.

Lukino  @  28/07/2006 04:39:15
   7½ / 10
Questo film può essere giudicato in due modi
1_
cinematograficamente, e devo ammettere che l'ho trovato bello come documentario, anzi, c'è anche un finale coinvolgente (anche grazie alle musiche). La voce narrante è profonda e sentita, si vede tutto l'impegno che la Guzzanti ci ha messo. E' divertente e ben fatto, e non mi sorprende che abbia vinto dei premi.

2_
politicamente, e qui devo dire che sono rimasto sconvolto. Non sapevo niente di gran parte delle cose che vengono dette. Il film ha destato in me la voglia di informarmi perchè mi sembrava tutto incredibile. Dopo averlo visto ho pensato "si bè.. ok... però lei è di parte, qualcosa si sarà pure inventata" e allora sono andato a vedermi "Quando c'era silvio" e"Citizien Berlusconi", per i quali ho pensato " bè.. sono documentari esteri, teoricamente sono imparziali". Ora, io non so se sono imparziali o meno, ma le cose che dicono in quei documentari sono ancora più sconvolgenti del film della Guzzanti.

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Ultima risposta 24/01/2007 13.19.36
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ivaverro  @  08/07/2006 17:33:54
   7½ / 10
tutti dovrebbero vedere e soprattutto conoscere certe cose prima di votare.purtroppo siamo in italia e succede che film come questi quasi nessuno li conosce

8 risposte al commento
Ultima risposta 31/10/2006 12.32.25
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Invia una mail all'autore del commento orsetto_bundi  @  22/06/2006 22:09:27
   7 / 10
Gloria quasi eterna al kompagno Luca ke mi ha prestato la sua kopia in dvd: me lo sono visto oggi pom. dopo essermi rallegrato per la vittoria italika su Nedved & C. (pur validissimi).....una vittoria alla "brasiliana", cioè giokando abbastanza una kiavika.....eheheheheh....ma l'importante era skiaffarci in sakkoccia i 3 pt e passare agli ottavi, no? ;-)
Alquanto interessante 'sto dokumentario della Guzzanti (ke adoro !!!!): serve a kapire tutti gli "intrallazzi" mediatici di Nano Pelato e, soprattutto, il perikolo ke ci siamo skansati.......nel senso ke, se fosse stato rieletto, a quest'ora, forse, non potevamo manko skakkolarci liberamente....ehehehehehehheh.......
oltre alle numerose interviste, molto interssante è anke l'esempio di kome sia trattata la satira negli altri paesi europei, tipo Francia, Gb, Germania, Olanda.....
L'uniko difetto è ke è decisamente troppo breve e non approfondisce argomenti ke, invece, avrebbero meritato maggiore attenzione, ma vabbe'.....resta cmq un prodotto interessante.....interessante, ovviamente, per ki vota a sinistra.....ehehehehehehh :-)
e mo' torno a vede' il Brasile.....kon permesso....

quaker  @  02/06/2006 20:11:38
   8 / 10
Non è un film. Occasione per riflettere sulla libertà di espressione nel nostro paese, compromessa non tanto da Berlusconi, quanto dalla cortigianeria di tanti, troppi, giornalisti, intellettuali, politici. Ha un buon ritmo, ma usa una formula sfruttatissima, e per giunta insiste troppo sul caso personale della regista e protagonista. La Guzzanti (Sabina e non Sabrina come la chiama Lucia Annunziata) è sempre grande, ma solo come interprete di sketch televisivi; non la ho mai vista a teatro, e non so se sia in grado di reggere per due ore.
Ciò premesso, quando mai lo vedremo in TV, mezzo di comunicazione direi unico per opere come questa?
Il miglior attore resta, di gran lunga, Claudio Petruccioli: attuale presidente RAI.

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senseiken  @  17/04/2006 15:19:52
   9½ / 10
Questo documentario dovrebbe essere visto insieme a "QUANDO C'ERA SILVIO". Ridateci Enzo Biagi.

Chemako  @  13/03/2006 19:58:22
   6½ / 10
Non è un film, è solo un atto di accusa alla libertà di stampa e di pensiero, cosa che da 5 anni a questa parte è evidente a tutti, anche a quelli che fanno finta di niente e si meritano di essere rappresentati da elementi come Gasparri, Bondi e Schifani.....
Non dico altro.....

i28408  @  11/02/2006 09:20:09
   9½ / 10
Miglior documentario italiano 2005, non dico altro

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Ultima risposta 26/08/2006 13.11.42
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Invia una mail all'autore del commento bobo94  @  10/02/2006 23:28:29
   6½ / 10
Film che francamente ricalca il solito copione del "Berlusca ha fatto Quello, Berlusca ha fatto questo, Berlusca è un monopolizzatore, Berlusca era amico di Craxy"......
Insomma il solito J'accuse. Sono d'accordo con chi dice che questa non è satira, ma solo voglia di chiarezza su Berlusconi.
Secondo me la satira è molto + sottile e ironica, tipo quella di Bertolino, davvero sagace e intelligente, oppure quella di Gnocchi...
Nonostante questo il film è interessante, chiarisce la vicenda raiot che forse non tutti conoscono e mette in luce l'atteggiamento di qualche personaggio politico. Francamente ne esce peggio la sinistra della destra.
Brava Sabina, ma ogni tanto cambia obiettivo....

redblack  @  30/01/2006 23:11:53
   7 / 10
documentario sulla situazione mediatica italiana... brava la guzzanti (anche se non mi e' mai piaciuta ) nonostante sia stata un po' egocentrica x tutta la durata della faccenda rai8.... che dio ci salvi da tutti questi politici rin********ti e corrotti che ci stanno facendo sprofondare nella mer.... dx o sx che sia...

Jerda  @  25/01/2006 13:01:35
   7½ / 10
Potevo dare anche un 8 in realtà. Dal punto di vista stilistico niente da eccepire: segue fedelmente i canoni del film-documentario (alla Moore per intenderci), con commenti, interviste ed argomentazioni valide. Per quanto riguarda il contenuto , forse ha la pecca di essere un pò troppo "Guzzanti-centrico", io avrei approfonfito meglio le vicessitudini degli altri epurati dalla televisione (Biagi, Santoro and Co.), forse però si da per scontato che chi vada a vedere questo film sia sufficientemente informato sulle vicende in questione.

Con tutta sincerità il confronto con la satira nelle tv straniere dovrebbe far arrossire (o far venire qualche dubbio), anche chi non è daccordo con le tesi della Guzzanti.

Gnappo85/bis  @  20/01/2006 14:36:42
   9 / 10
OTTIMO DOCUMENTARIO CONTRO LA CENSURA NEL NOSTRO PAESE.
Con tutte le testimonianze di coloro che l'hanno subita sulla loro pelle, la stessa Sabina, Santoro, Luttazzi, Rossi, Dario Fo, Biagi.
CONSIGLIATO

Betelgeuse  @  12/01/2006 20:33:50
   9½ / 10
Spensierato come un calcio in faccia !!

Bello.
Sono uscito sconvolto.

Buon segno...

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Ultima risposta 23/08/2006 20.10.16
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principeste1  @  12/01/2006 12:54:18
   10 / 10
poche persone hanno il coraggio di parlare , e chi lo fa merita tutto il rispetto.

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Ultima risposta 26/08/2006 13.12.10
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Invia una mail all'autore del commento Dante  @  12/01/2006 12:46:44
   9½ / 10
SVEGLIATEVIIIIIIIIIIII!!!!!!!!!!!!!!

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Ultima risposta 15/06/2008 01.38.49
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nonno  @  06/01/2006 20:54:38
   10 / 10
***** fa schifo la destra... e questo ne da solo un piccolo esempio.. fa molto peggio.. w la sinistra e w la guzzanti

xxxb9s  @  23/12/2005 23:13:33
   6 / 10
premesso che i politici di sinistra fanno le stesse porcate (o anche di più) di quelle narrate del film, aggiungo che preferivo sabina guzzanti quando era meno "impegnata" e faceva "soltanto" ridere.

molte delle cose narrate del film sono vere e condivisibili ma con cio' aggiungo che è vero che molti "comici" di sinistra hanno spesso falsato la loro "arte" a servizio di malcelate campagne politiche, studiate a tavolino.

con questo lungi da me volerli eliminare dalla TV (come è stato fatto), ma ke almeno non facciano troppo i santarellini o i "gnorri".

durante il film si sente un commento che piu' o meno dice:

"signora guzzanti se lei vuole esprimere le sue idee politiche lo faccia in parlamento dato che è molto ben dotata di argomenti come o di piu' di "politici" che occupano quei seggi, non mascheri i suoi comizi dietro falsi cabaret"

condivido appieno.

da quello che mi ricordo io, fino a qualhe anno fa, la "satira" politica non è mai stata "informazione", a cominciare da Benigni che parlava del piccolo p.isello di Bettino Craxi o di quello di Demichelis, o del "panino al crudo" di Fassino di Zelig.

francamente vedere uno "show" in cui per due ore mi si parla di quello che ha fatto o non ha fatto berlusconi con tanto di dati e grafici, se lo voglio vedere lo scelgo io collegandomi a "Tele Camere" o a format di giornalismo, non voglio che mi venga infinocchiato in maniera subdola per "intrattenimento".


ciao

A quel tempo in TV si rideva a basta e la politica si faceva altrove.

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Ultima risposta 24/02/2006 13.20.42
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corry  @  21/12/2005 23:06:41
   10 / 10
ottimo documentario che fa pensare !

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Ultima risposta 28/08/2006 20.43.11
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max67  @  12/12/2005 14:43:00
   9 / 10
BEL FILM CHE DOVREBBE SPINGERE LA GENTE A RIFLETTERE SULLE COSE CHE STANNO SUCCEDENDO, IN PIU' NON E' NE DI SINISTRA NE DI DESTRA COME MOLTI COMMENTI FANNO ERRONEAMENTE CREDERE, PROBABILMENTE NON HANNO VISTO IL FILM, CHE CON RAGIONE ATTACCA SOPRATTUTTO QUELLA SINISTRA CHE HA CON LA SUA DEBOLEZZA PERMESSO CHE IN ITALIA CI SIA UNA SITUAZIONE DI CENSURA COME QUELLA ATTUALE.
GUARDATELO PRIMA DI GIUDICARLO

phoenix74  @  06/12/2005 21:33:28
   8½ / 10
sabina ci fa capire con questo documentario in che regime viviamo e chi ci comanda!!! sperando che possa servire per far aprire gli occhi a qualcuno

la mia opinione  @  17/11/2005 23:33:06
   9 / 10
Non mi piaceva molto Sabina Guzzantio ma praticamente da quando è stata censurata mi fa morire, è molto matura artsticamente e soprattutto molto pungente nella sua satira, satira di informazione e formazione politica vera, ho imparato a seguire lei suo fratello e Beppe Grillo perchè denunciano, informano e dicono secondo me la verità. Questo documentario è una dovremmo vederlo tutti prima delle prossime elezioni. Io li metterei tutti in lista questi, ormai sono i buffoni che informano e i politici che mentono e nascondo. Berlusconi a casa!!!

Invia una mail all'autore del commento GattoMatto  @  09/11/2005 18:46:55
   10 / 10
leylaj  @  07/11/2005 23:17:05
   8 / 10
E' triste che se ne possa fare solo un documentario accessibile unicamente a chi è già in grado di pensare e reperirsi le informazioni da solo, a coloro che sanno cosa stanno per vedere e che, quindi, vanno al cinema perché già condividono la tristezza dei protagonisti del film (da Biagi a Santoro, da Luttazzi alla stessa Guzzanti...)
Coloro che davvero DOVREBBERO vederlo non ne sapranno mai nulla. E coloro che non vogliono rendersi conto della tragica situazione in cui versano la televisione e il giornalismo italiano continueranno a guardarsi i soliti inutili "reality", per sfuggire alla doverosa riflessione.
L'Italia attuale somiglia davvero all'Italia neo-fascista. Non è un film di propaganda: è la pura verità e lo sappiamo tutti, anche se spesso fingere di vivere in un paese in cui la libertà d'espressione esiste ancora è più comodo e meno doloroso.

Il mio commento è questo: vedere il documentario della Guzzanti è già di per sé un indispensabile atto di protesta nei confronti del governo...



Gruppo REDAZIONE maremare  @  24/10/2005 00:16:04
   9 / 10
Un vero film di denuncia, preciso e tagliente, in favore della libertà d'informazione. Uno spettacolo dove i veri comici, sono i politici.
Non essendo un film a soggetto, il voto va allo stile del reportage, meno autoreferenziale e noioso di quelli del tanto osannato Moore.

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Ultima risposta 29/08/2006 22.19.41
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manu76  @  23/10/2005 20:37:35
   8 / 10
Più che di un film come già hanno detto altri si tratta di un documentario e forse una collocazione televisiva sarebbe stata più adeguata.
Ma con i tempi che corrono... biagi, santoro e luttazzi accusati di uso "criminoso" del servizio pubblico sono stati mandati a casa e anche raiot di sabina ha subito la censura dopo una sola puntata. Che fare allora?? Il cinema restava l'unico mezzo per comunicare. Non è propaganda , quella di viva zapatero . è semplicemente un film che ci dice: LA LIBERTA' DI COMUNICAZIONE e' PRINCIPIO INVIOLABILE - Perchè la televisione servizio pubblico diventa sempre più isola dei famosi e reality show?? Perchè i programmi interessanti e di cultura vanno in onda all'una di notte?? Perchè fanno la prova del cuoco e ballando con le stelle ??? SIAMO ORMAI ANESTETIZZATI. LA TV NON DEVE FARCI PENSARE E RIFLETTERE CON LA NOSTRA TESTA , ma solo farci inebetire con Costantino e Maria De Filippi... Grazie A VIVA ZAPATERO RIUSCIAMO ALMENO A RISVEGLIARE LA NOSTRA COSCIENZA E a porci domande SCOMODE e non solo a preoccuparci di nomination e confessionali : perche' i vertici Rai devono subire un'influenza politica ??che sia di destra o di sinistra la libertà di parola deve essere UN VALORE INTANGIBILE . Grazie Sabina. Continueremo a credere e lottare che si può far meglio, molto meglio per questo nostro povero Paese. !!!!

fede977  @  21/10/2005 23:55:37
   7 / 10
Politico: come potrebbe essere altrimenti la Guzzanti;
Molto politico forse troppo.
Ok che Berlusconi è uno dei mali peggiori dell'Italia ma il modo migliore per combatterlo non è un film, anche se riconosco che almeno lei ha avuto il coraggio di fare qualcosa.
Commento negativo per il fatto che (mi vergogno di questo) ho visto il film in un cinema di Belusconi e quando sono uscito ho pensato: ma guarda un pò la Guzzanti esce da Berlusconi, è proprio vero che i soldi fanno gola a tutti,a nche a chi lo nega.
Lei è tanto più brava a teatro e poi una cosa negativa è che quando esci non ridi ma piangi perchè ti rendi conto di come siamo messi male con il mafioso al governo, che tristezza di fronte agli stranieri.

Pezzo stacult l'intervista con Marcorè che imita Gasparri, la battuta di "per quanto anche l'aranciata amara" è da annali della comicità.

Fede

P.s: speriamo che dal 2006 non ci sia più bisogno di docuemntari per ceracre di riattivare la libertà di pensiero. Forse forse siamo agli sgoccioli del "famo come cazz** ci pare".

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Anakin  @  21/10/2005 13:03:04
   7 / 10
Che un documentario del genere fosse accusato di propaganda era cosa + che ovvia. E d'altronde chi ancora non conosce da quale parte sta schierata la Guzzanti? Ma definirei riduttivo definire questo film della pura propaganda o realizzato allo scopo di fare soldi.
Basti pensare al titolo. W Zapatero. Perchè questo titolo? Mica potremmo votare Zapatero qui in Italia! O forse è stato messo nel titolo solo perchè è un "sinistrorso"? Chi ha visto il film sa cosa in realtà intendeva la Guzzanti.
Poi ciascuno può fare le sue congetture, facendo i paragoni su come vanno le cose in Italia. Anche quando c'era la sinistra al potere o, ancora prima, la DC sia ben chiaro!
E per quanto sia palese dove la Guzzanti voglia andare a parare (partendo da un fatto di censura che ha vissuto sulla sua pelle e facendo i paragoni su come viene gestita la satire nel resto d'Europa), fatto sta che non si inventa niente. Elenca solo una serie di fatti. Fatti concreti. Fatti che DOVREBBERO portare chiunque a riflettere, al di là del proprio credo politico.
Peccato che c'è chi si ferma prima della riflessione, bollando il tutto come "film di propaganda"...

Gruppo COLLABORATORI gerardo  @  18/10/2005 13:19:27
   7 / 10
In realtà è difficile dare un voto a questo film, perchè, convenendo in qualche modo con alcuni degli interventi tratti dal Vangelo secondo Jojo, un documentario di siffatta maniera avrebbe avuto più senso in TV che al cinema, i cui spettatori sono molto più "selezionati" di quelli della televisione. Jojo solleva, tra le altre, una questione importante: ce la suoniamo e cantiamo per conto nostro. Cosa che di fatto non può che stuzzicare il narcisismo già insito in un'opera del genere. Il film ha sicuramente un'autoreferenzialità da cui non trascende mai, e il suo approdo al cinema ne conferma quel vizio (il narcisisimo). Ma la discussione intorno a Viva Zapatero! non può fermarsi all'analisi del narcisismo della Guzzanti e della presunta inutilità (del giro perpetuo a senso unico) del film. Propaganda o no, l'Italia di questi tempi non se la passa troppo bene, e se anche fosse tradizione di questo paese avere problemi con la censura, è sempre meglio riflettere che dimenticare o far finta di niente. Del documentario è apprezzabile anche (o soprattutto) la "denuncia" di un certo consociativismo di frange dell'opposizione, e in particolar modo della dirigenza diessina, che tanta responsabilità ha avuto nell'ascesa al potere di questa destra e di questi rozzi personaggi al governo.
La Guzzanti è, a mio avviso, straordinaria nel momento in cui le viene scoccato il colpo basso del difficile rapporto col padre: la sua risposta è talmente fredda e immediata da non lasciare spazio ad equivoci: Sabina lì ha veramente "ucciso" suo padre...


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Ultima risposta 26/10/2005 16.29.13
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Mavors84  @  14/10/2005 23:18:19
   10 / 10
ho letto alcuni commenti... (parlo dei pessimi) e non so cosa dire, cmq il solo fatto che in campania solo 2 cinema hanno trasmesso il film penso parli da se... vi consiglio, per chi è interessato, sia regime che l'odore dei soldi di marco travaglio (giornalista)!!! per le persone che non capiscono nulla (per i voti pessimi) beh mi dispiace, semplicemente mi dispiace... pronti ad esaltare un film o l'altro, non si preoccupano che in Itaia l'informazione (e parlo della pluri-informazione) sia relegata in angusti spazi... (questo film è esempio)...

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Ultima risposta 02/01/2008 15.49.54
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Cuba  @  13/10/2005 01:04:22
   10 / 10
Era ora.........
Documentario coraggioso che non racconta nulla di nuovo per chi è a conoscenza del regime che ci costringe da anni a sorbirci una televisione addomesticata che ti lava il cervello gorno dopo giorno ma che può illuminare molte persone che per distrazione o mancanza di mezzi di informazione non sono a conoscenza di tutto quello che sta succedendo in Italia dall'editto di Sofia in poi. Va visto con la mente aperta...senza pregiudizi. Non c'entra nulla la destra o la sinistra...qui è in ballo la libertà di stampa e di far televisione...i paragoni con la tv Francese ti fanno capire come siamo caduti in basso...non abbiamo più la forza di reagire...tutto ci sembra incredibilmente normale...anche le lacrime del vecchio giornalista del corriere della sera che si dispera per il licenziamento di De Bortoli e piange per Enzo Biagi.
Quando Marcelle padovani racconta che non riesce a spiegare ai suoi colleghi cosa è Porta a Porta di Vespa...ecco qui sta tutto il messaggio del bel documentario di Sabina Guzzanti e marco Travaglio.
Qualcuno prima di me diceva che è un film inutile....io credo esattamente il contrario...questa sera a Bologna la sala era piena e la gente ha applaudito alla fine...chissà.

CUBA

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Ultima risposta 26/10/2005 11.06.07
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mariolina  @  11/10/2005 09:42:58
   9 / 10
Sono del parere che nonostante sabina guzzanti denunci una situazione nota e arcinota per qualunque italiano non privo di una coscienza sociale, questo sia un film documentario assolutamente da vedere. Non capisco e intendo come conniventi alla situazione di fatto coloro che rinunciano a vederlo affermando "tanto lo so già"...Allo stesso modo non condivido ma capisco chi invece intende proteggere la propria salute evitando di prendersi solenni arrabbiatura. Credo che manifestare la volontà di approfondire l'argomento rappresenti una forma di solidarietà contro la prepotente censura attuata dal governo italiano e di protesta. Detto questo, per me la guzzanti è bravissima a sottolineare gli aspetti più ignobili e vergognosi (e anche offensivi) del comportamento dei nostri politici e non, da chi utilizza argomenti contro la sua persona a chi assume una atteggiamento da patetico sbruffone..che schifo! Certamente da questa denuncia la "classe" dei giornalilsti italiani non ne esce indenne, anzi..sono infatti molto significativi i paralleli con la stampa degli altri paesi europei. Come pure l'opposizione al governo (una domanda turba lo spettatore: perchè non è stato regolato il conflitto di interessi???), pare che berlusconi abbia avuto attenzioni anche da quella parte... Personalmente ho trovato eccezionale l'intervista a Furio Colombo, soprattutto nella parte in cui descrive l'avvento del fascismo. Traspare infatti la tendenziosità della stampa del periodo e come invitabilmente si è trovata irregimentata. E' palese come oggi ciò avvenga da tempo anche con il quarto potere. Penso che in italia sia troppa l'ignoranza e il menefreghismo per manifestare contro questa incredibile situazione..Meno male che regalano la digitale terreste!!

a.marasca  @  10/10/2005 01:04:34
   8 / 10
Vedere queste cose mette tanta tristezza... Dove finiremo!! Il film è bello, consiglio di vederlo!

devojka  @  09/10/2005 23:34:42
   9 / 10
Un grande film degno di Micheal Moore...
...detto fra noi.....mi é venuta voglia di trasferirmi in Spagna....

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Ultima risposta 28/08/2006 01.35.08
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Sanachan  @  08/10/2005 12:27:28
   10 / 10
Assolutamente da vedere.
Tra una cosa e l'altra è stato meraviglioso rivedere Neri Marcorè inversione Gasparri.

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Ultima risposta 10/10/2005 08.52.02
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KurenaiNoButa  @  06/10/2005 23:24:56
   10 / 10
Cosa posso dire?! Terribilmente bello e vero!
A morte la censura!!!
Viva la libertà!!!
Vorrei anch'io uno Zapatero

ulisseziu  @  06/10/2005 12:24:30
   8 / 10
Un bel film, un bel "documentario" stile Michael Moore.
La Guzzanti riesce anche ad essere piu innovativa sotto certi punti di vista, perchè al contrario di Moore non è solo regista narratore, ma anche attore-protagonista. Questa posizione (considerando che il film parte affrontando l'argomento "Raiot") la mette sotto la luce di chi vuole "tirare l'acqua al suo mulino", in alcuni punti effettivamente sembra voler solo prendersi un rivincita su chi l'ha censurata (creando quindi qualche forzatura nel meccanismo narrativo).

Per il resto non c'è che dire, indubbiamente il film ti fa salire una grande rabbia nei confronti del sistema informativo italiano, ma smorza ogni tanto riproponendo ( attraverso uno stile di collage riuscitissimo) alcuni episodi di satira televisiva.

Non c'è dubbio che è per un pubblico di sinistra, è facile accettare simili discorsi se si è (anche velatamente) anti-berlusconiani, mentre ci vuole piu apertura mentale ad assorbirli se si è dall'altra parte (nonostante non si risparmia critiche alla sinistra del governo pre-berlusconi).

Al di la che sia propaganda elettorale o meno, che piaccia lo stile utilizzato o meno, mi chiedo se le persone "di destra" che hanno espresso un voto negativo su questo film si rendano conto che le informazioni riposrtate sono TUTTE VERE!
Mah, forse lo ritengono un dettaglio trascurabile, alla fine quanti repubblicani avranno applaudito Moore in America?


Ma... non si può governare con il conflitto d'Interessi!
Certo che si può! Nella casa delle libertà!

"La casa delle libertà, facciamo un po come c.azzo ci pare!!" (cit.)


21 risposte al commento
Ultima risposta 11/10/2005 11.28.30
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luca64  @  05/10/2005 20:38:08
   8 / 10
Documentario senza dubbio molto interessante che deve far riflettere molto!

Gruppo COLLABORATORI martina74  @  04/10/2005 10:55:01
   10 / 10
“Hic sunt leones”: oltre un certo limite, come gli antichi non potevano oltrepassare le colonne d’Ercole, non si può andare. Con la differenza che gli antichi temevano l’ignoto, mentre coloro che oggi fanno (o meglio, vorrebbero fare) satira, sanno benissimo cosa li attende oltre quelle colonne: querele milionarie, con cui il potere tiene in scacco chiunque osi dire una parola “contro”.
E allora Daniele Luttazzi è talvolta costretto ad affittare a sue spese i teatri dove inscena il suo “Bollito misto con mostrarda” perché più di una volta è stato bollato come “indesiderato” dalle amministrazioni… Paolo Rossi viene censurato perché interpreta uno spettacolo di Moliere… quel comunistone di Enzo Biagi viene cacciato dalla tv, lui che fu il primo ad annunciare la liberazione dell’Italia dal fascismo… Dario Fo è relegato in quarta serata (in estate, naturalmente) a fare pur splendide lezioni di storia dell’arte… Benigni, che non graffia più, legge la Divina Commedia e gira film che più buoni di così non si può.
E Sabina Guzzanti viene censurata, rea di aver pronunciato frasi che, secondo lo studio Previti (ma siamo impazziti??), non si possono definire satira. A nulla vale il fatto che la magistratura abbia archiviato il caso non solo perché di satira si trattava, ma anche e soprattutto perché Sabina ha detto cose vere. E stampa e televisioni tacciono, asservite al potere. Ma soprattutto, l’opposizione avalla, in una inquietante connivenza che permette al premier di fare il bello e il cattivo tempo. Sentiamo Violante alla Camera pronunciare frasi che non avremmo mai voluto udire… frasi che sottintendono un concetto semplice e agghiacciante: “Berlusconi, noi ti abbiamo lasciato fare, e ora tu ci ripaghi così”.
La parte del film che più mi ha colpita è stata l’intervista a Furio Colombo, che parla della sua infanzia, dei quotidiani rilegati in cui si dipana la storia recente del nostro Paese. Si chiede, a proposito del Ventennio: “Come facevano a non vedere?”… e anche oggi, com’è possibile che un clima intimidatorio così strisciante non si faccia notare, com’è possibile che noi si continui a stare zitti mentre bellamente veniamo rassicurati che tutto va bene perché abbiamo tanti telefonini? E’ possibile, proprio perché il clima di intimidazione si insinua silenzioso, senza tanti clamori, giorno per giorno.
Mi metto anche io nel mucchio, anche io che non ho coraggio di protestare. E, se facessi la giornalista e una telefonata mi avvertisse che è meglio non pubblicare quella notizia, perché se Biagi e Santoro sono stati cacciati a calci nel sedere, figuriamoci cosa potrebbe succedere a me… avrei forse ancor meno coraggio.
E così non abbiamo scelta; se accendiamo la tv possiamo solo chiederci se è meglio la carne o la pasta, vedere degli imbecilli che si sfidano in un reality, appassionarci alla vicenda di quel disgraziato di Calissano alle prese con i suoi problemini psicologici, piangere calde lacrime mentre la Parodi (al tg5!!!... Rossella 2000!!!) ci racconta dell’anello di fidanzamento che Dodi stava per regalare a Diana… o, peggio, sentirci dire da chi presiede questo governo che “il cancro si combatte con la buona volontà, come la calvizie”, e da un ministro della Repubblica che “gli immigrati è meglio che tornino a ballare con le scimmie” (Roberto calderoni dixit… non aggiungo altro).
Viviamo in una “democrazia” che si difende a colpi di querele, anche contro The Economist. Non avrei mai pensato che fosse un quotidiano comunista. Come dice uno degli intervistati da Sabina (una donna invece molto coraggiosa): “Se una democrazia ha paura della satira, è una democrazia malata”.


118 risposte al commento
Ultima risposta 12/10/2005 17.04.46
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Gruppo REDAZIONE Pasionaria  @  03/10/2005 23:10:56
   10 / 10
Ho appena visto questo reportage lucido, graffiante e VERO , merita un 10 di cuore per la naturalezza e l'IMPARZIALITA' con la quale la grande Sabina ci racconta la malattia di un Paese privo di dignità. La diagnosi rapida e terribile è un pugno nello stomaco, nonostante il sarcasmo e la sempre fresca verve comica della brava attrice. Un pugno nello stomaco salutare, però.
Nel caso qualcuno si fosse assopito, adagiato di fronte a certi eventi, impigrito da un'informazione malsana e subdola, beh, SVEGLIA!

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Ultima risposta 06/10/2005 15.47.20
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Invia una mail all'autore del commento fragen  @  03/10/2005 15:48:26
   8 / 10
Ottimo documentario, che onora la satira boicottata da quella persona che sta portando il paese alla rovina....ovvero quell'ignorante del premier salito al potere con i voti degli ignoranti

robert75  @  02/10/2005 18:56:35
   9 / 10
Ieri sera a MIlano ho visto il documentario della Guzzanti e quando sono uscito dal cinema ero senza parole...è incredibile come ci siamo abituati, assuefatti ad un regime illiberale dove la libertà di parola e pensiero e critica è controllata da un solo uomo, che molto furbescamente condiziona i media italiani a suo piacimento.

Nessuna voce fuori dal coro, nessuna notizia fastidiosa, nessuna "ironia" o satira sul premier, giornalisti "rieducati", telegiornali imbavagliati, notizie annacquate...è uno schifo.

Con la complicità di tutto il Parlamento...nel documentario della Guzzanti infatti c'è una durissima presa di posizione contro la Sinistra italiana, che ha voluto tacere, non ha lottato nelle sedi in cui avrebbe potuto, e soprattutto, ha deciso quando era al governo, di non procedere con la necessaria legge contro il conflitto di interesse di Berlusconi.

Mi è piaciuta molto infatti l'intervista a Furio Colombo e le sue osservazioni in merito alla nascita del fascismo in Italia...un centellinare di azioni liberticide che alla lunga hanno portato alla nascita di unh vero e proprio regime dittatoriale.

Mi vergognavo a sentire i commenti increduli di personaggi di spicco inglesi/francesi, che MAI nel loro Paese potrebbero avere una situazione del genere, la satira da loro è molto più graffiante della nostra eppure nessuno si è mai sognato di cacciare dal video gli ideatori di quei programmi.

Mi vergono io stesso di avere sottostimato la gravità di certe cose, certe decisioni prese per conto dei cittadini da parte del nostro Governo. Io stesso mi ero un po' abituato ad avere un primo ministro multimiliardario e proprietario di TV, giornali e multinazionali....e questo film mi ha dato un bel ceffone: SVEGLIA! Ecoo il Governo che hai e diciamocelo, anche l'opposizione (esiste?).

Un simile film mi ha fatto venir voglia di fare politica, con l'idea (utopistica?) di farla nell'interesse dei cittadini.

Brava la Guzzanti, vi consiglio questo documentario, se volete ritagliarvi 2 ore per riflettere su tematiche importanti come la libertà di pensiero in Italia.


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Ultima risposta 14/10/2005 14.11.52
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proskio  @  02/10/2005 13:49:15
   10 / 10
Anch'io mi unisco a coloro che danno il massimo dei voti per questo film: niente effetti speciali, niente esplosioni, nessun grande attore come nei grandi colossal che vanno tanto di moda...solo la triste realtà dell'Italia e di tutti quei meschini italiani (come il nostro ignorante amico che gli attribuisce 1/10) che vivono nel "bel Paese". Purtroppo è vero, chi va a guardare questo film bene o male si informa, legge e qualcosina già la sa ma è nostro dovere far si che una più ampia fetta di pubblico possibile vada al cinema o affiitti la videocassetta o se lo procuri in qualche modo, l'importante è che la gente venga a conoscenza della situazione in cui ci troviamo, delle bestie che governano il nostro paese e del fatto che ci abbiamo negato uno dei valori più importanti per l'uomo: LA LIBERTA'! Andate tutti a vedere questo film, che siate di dx o di sx, uomini o donne, studenti, casalinghe, lavoratori...andate ad osservare un Documentario sulla condizione attuale della nostra bella Italia, anche solo per poterci ragionare, esprimere una vostra opinione (il poterlo fare è già una grande bella cosa) o magari discuterci sopra con degli amici davanti a una birra...

manchestercity  @  01/10/2005 14:01:10
   10 / 10
se volete aprire gli occhi sulle condizioni della libertà di informazione in italia questo è il film che fa per voi,ma purtroppo la stragrande maggioranza delle persone che sono andate o andranno a vedere viva zapatero queste cose gia le sanno e coloro ai quali è diretto veramente il film gli danno 1 in pagella,ma che volete questa è l'italia...
LA DEMOCRAZIA NON DEVE AVER PAURA DELLA SATIRA,
LA DEMOCRAZIA CHE HA PAURA DELLA SATIRA è MALATA....

edward_bunker  @  01/10/2005 12:08:03
   7 / 10
è paradossale come bisogna entrare in una sala buia per capire la realtà del nostro paese, sembra di essere tornati ai tempi dei cinegiornali, ma questo è uno dei pochi casi anzi raro in cui una persona a nome della libera informazione può sfogare la propria indignazione e togliere veli che i mezzi di informazione mettono, ora abbiamo un quadro perfetto sul perchè in tv ci sono i vari "saranno famosi", reality show, non credo alla scusa che ci sono anche in altri paesi, e tg con in coda ricette culinarie e domande del cavolo ai passanti (tra parentesi, 11 anni fa l’Onorevole Luciano Violante accenna pubblicamente a una sorta di patto segreto con cui la sua coalizione, prometteva solennemente all’attuale premier che durante la legislazione del centrosinistra non sarebbe stato in alcun modo toccato il suo impero mediatico) queste cose toccano, spero il film serva a qualcosa per lo scopo con cui è stato realizzato, spero che sia tutto vero ciò che si vede nel "film" (trama=drama=azione,evento) è non qualche piccola aggiunta di strumentalizzazione, spero che il tempo le dia ragione, il tempo è il miglior giudice, viva la liberta, viva il cinema, viva l''indignazione ( aggiungo: viva la tv di tantissimi anni fa domenica in di corrado che si parlava di tutto senza censure con satira cosi come Non Stop, e specialmente quando il venerdi notte facevano "venerdi horror" con claudio g. fava che apriva ) viva l amour

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Ultima risposta 03/10/2005 23.36.06
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ridea  @  28/09/2005 20:53:38
   10 / 10
Sei semplicemente MERAVIGLIOSA: GRAZIE CHE CI SEI . un abbraccio di cuore. ciao ida

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Ultima risposta 28/08/2006 14.49.10
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Invia una mail all'autore del commento vlad  @  27/09/2005 11:59:52
   9 / 10
Sacrosanto. Un documentario intelligente e maturo, molto di più di tutti gli spettacoli che abbia visto di SG (che non è Super Giovane), compresa anche la seconda puntata di RaiOT all'Auditorium - io ero uno dei 15.000. Fuori. Un'analisi lucida e spietata, diretta a "trciendosssanda cradi" che non salva e non perdona NESSUNO. E questo, a mio avviso, è il pregio migliore del film; la totale assenza di faziosismi, di parteggiamenti politici, schieramenti di comdo da una o dall'altra parte. Esattamente come dovrebbe essere la satira. E il giornalismo. Si dice la sacrosanta verità, ecco tutto. E la verità, fortunatamente non ha bandiere; il pensiero, come il mare, non lo puoi recintare (cit.) e io credo in chi pensa.

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Ultima risposta 07/10/2005 09.28.02
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nadiosky  @  27/09/2005 09:21:14
   10 / 10
Si dovrebbe gia' essere consapevoli del momento storico che stiamo vivendo ma se ci fossero ancora dubbi questo film li toglie.
Brava Sabina e tutto il gruppo dei "soliti noti" (Dario Fo, Corrado Guzzanti, Davide Riondino , etc etc )

Gruppo STAFF, Moderatore priss  @  26/09/2005 16:44:23
   10 / 10
Ciò che sta scritto accanto al 10 è "Un capolavoro andate a vederlo subito!" ovviamente essendo un documentario, non è stilisticamente più eleborato di un servizio delle Iene, ma dò comunque 10 e dico andate a vederlo subito!

abbiamo sentito per anni una sola campana, passiamo 80 minuti a sentirne un'altra

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Ultima risposta 10/10/2005 12.17.43
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andreapau  @  26/09/2005 16:01:06
   6 / 10
rinuncio anche questa volta a infantili esercizi di sollevamento-media,anche se sono veramente tentato di dare DODICI a questo film,per compensare l'idiozia di un paio di personaggi che hanno votato UNO senza aver visto il film.a supporto del loro eminente voto,hanno argomentato molto profondamente che dario fo è nientemeno che un c.o.g.l.i.o.n.e e la guzzanti una z.o.c.c.ola.....wow,che argomenti capaci di smuovere le mie granitiche certezze!la tristezza che provo per la vostra ignoranza(ma non perchè siete di destra,quanto perchè IGNORATE l'argomento)è inferiore soltanto alla voglia di prendervi a calci nel c.u.lo!e sono disposto anche a rendermi rintracciabile qualora qualcuno di voi volesse misurarsi in un campo di battaglia a lui consono e cioè quello della violenza,o meglio ancora quello delle BESTIE IMMONDE che siete.M.E.R.D.E che altro non siete!!!!!!!!!!!a voi non importa di come sono andate le cose,se sono raccontate faziosamente o in maniera parziale...voi dovete demolire e denigrare perchè l'argomento è fastidioso..ma d'altronde,delle M.E.R.D.E come voi che se ne fanno della libertà di parola?NON AVETE UN C.A.Z.Z.O da dire,che vi cambia?siete soltanto calcio e f.i.g.a.questo film non è un capolavoro,non ci sono dubbi..ma almeno lo ho visto!è semplicemente un allarme,lanciato da una persona dello spettacolo,riguardo la salute dell'informazione in italia.e la salute è pessima...e i rimproveri e l'allarme suonano a destra come a sinistra..poi,logicamente,l'indiziato numero uno è berlusconi...e chi dovrebbe essero,mio nonno?è lui o no il presidente del consiglio?la satira da fastidio,ma è ridicolo temerla fino al punto di chiudere un programma...siete messi male se pensate che dei comici possano screditare un partito e il suo leader..vuol dire che siete i primi a non fidarvi.la guzzanti,ha tirato fuori argomenti obbiettivi,carta canta..la chiusura di raiot è censura bella e buona...porca t.r.o.i.a,almeno fatemelo vedere in televisione...e magari,voi di destra,inventatevi un buon comico oltre ad emilo fede e fate un programma riparatore!S.T.R.O.N.Z.I!!!!!!!!!!!!ANDATE A VEDERLO PRIMA DI VOTARLO...IGNORANTI CAPRONI!!!!!!!!!peccato...volevo vedere un film in serenità!!!!!

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Ultima risposta 05/10/2005 23.44.11
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Gruppo STAFF, Moderatore Kater  @  26/09/2005 13:19:35
   10 / 10
Questo film (o documentario, come preferite) merita 10.
Non certo perchè ha lo stile di un Kubrick o di un Bergman ma perchè porta alla luce un grave problema da cui l'Italia degli ultimi anni è afflitta: la mancanza di pluralità d'informazione, una delle basi della democrazia.
Credo che le persone di buon senso si siano accorte del modo subdolo in cui i pallinsesti televisivi siano mutati e della latitalza, nei telegiornali, di notizie relative alla gestione politica e legislativa del nostro paese.
La Guzzanti, partendo dalla chiusura del suo programma RaiOt, senza stare a piangerci su ci mostra quello che è stato il triste percorso della nostra tv di stato, del nostro giornalismo e della satira; un percorso lungo il quale l'informazione è divenuta sempre meno democratica a colpi di querele e censure.
Proprio l'altro giorno mi sono sentita spiegare da Rossella, attraverso un'intervista radiofonica, che a me non interessa la politica...quello di cui voglio sentir parlare è del costume tutto leopardato della Franzoni in Sardegna e del fatto che la pizza non parla più italiano ma egiziano.
Certo, perchè darmi la possibilità di scegliere davanti a quale notizia addormentarmi la sera?
Il brutto è che non è l'estratto di un libro di Orwell, Sheckley o Bradbury, ma una triste storia vera che ha portato l'Italia al 77° posto relativamente alla libertà d'informazione.
Un aspetto dell'interessante discorso della Guzzanti, quello relativo alla satira come strumento di riflessione, mi ha particolarmente colpito perchè mi ha riportato alla memoria un romanzo: Il nome della rosa.
Guglielmo (che nella storia rappresenta simbolicamente il Rinascimento, epoca di riscoperta e grande apertura di pensiero) cerca un libro, del quale viene ostinatamente negata la lettura da parte di Jorge (che rappresenta simbolicamente il Medioevo).
Qual'è il libro proibito al quale Guglielmo arriva? il libro pericoloso?
Il secondo libro della poetica di Aristotele, un "...libro che tratta della commedia, nonchè della satira e del mimo".
E perchè proprio quel libro? Queste le parole di Jorge:

"(...) perchè qui si ribalta la funzione del riso, la si eleva ad arte, le si aprono le porte del mondo dei dotti, se ne fa oggetto di filosofia e di perfida teologia.
(...)il riso libera il villano dalla paura del diavolo, perchè nella festa degli stolti anche il diavolo è povero e stolto, quindi controllabile, ma questo libro potrebbe insegnare che liberarsi della paura del diavolo è sapienza. Quando ride (...) il villano si sente padrone, perchè ha capovolto i rapporti di signoria: ma questo libro potrebbe insegnare ai dotti gli artifizi arguti, e da quel momento illustri, per legittimare il capovolgimento.
Allora si trasformerebbe in operazione dell'intelletto quello che nel gesto irriflesso del villano è ancora, e fortunatamente, operazione del ventre."

Ma per evitare che si stia troppo a pensare alle analogie tra il discorso di un mediovale personaggio di fantasia e le odierne censure hanno pensato bene di risolverci anche questo dubbio:

"Secondo lo studio Previti la satira non può per sua natura, perseguire il fine di contribuire alla formazione dell'opinione pubblica."

...e purtroppo questa non è fantasia.

9 risposte al commento
Ultima risposta 27/09/2005 09.11.15
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  26/09/2005 00:30:57
   7 / 10
Premessa: sto ingannando questo sito. Il mio giudizio al film della Guzzanti (interessante documentario con qualche sbavatura e qualche notevole exploit nel finale) è 7, ma ribadisco un 10 a sostegno della LIBERTA' DI ESPRESSIONE SANCITA DALLA COSTITUZIONE ITALIANA.

In questo modo, spero di inimicarmi tutti gli idioti che l'hanno stroncato per motivi ideologici (beati loro che credono esistano ancora ideologie) e che si contendono ognuno il primato del vuoto mentale che ahimè in questo paese è sempre piu' diffuso.
Cari Cigno 87 Benzo 24 Ste10 (non si capisce neanche se siete uomini o donne), Sederex (in effetti...), Almirante (nostalgia canaglia... Giovinezza giovinezza primavera di bellezza...), Etherchild (questo nomignolo l'ha rubato probabilmente a un gruppo death-metal: attento alle sette sataniche), Ludovico 65, non c'è peggior sordo di chi non vuol vedere (e sentire)

Sono ASSOLUTAMENTE CERTO CHE IL FILM NON L'AVETE MANCO VISTO, e per questo vi condanno al prossimo confino nei gulag sovietici (visto che qui siamo tutti comunisti)

Scherzi a parte, Pasolini diceva a proposito della guerra che tutti siamo colpevoli in qualche modo, cfr. La sequenza del fiore di carta, ma si riferiva anche a tutto il resto, non vi farebbe male leggere GLI SCRITTI CORSARI se ancora non l'avete fatto, ma, mi raccomando, sottobanco e di nascosto, che quel finocchio è pur sempre uno scomodo vero?

"La libertà non è poter votare contro noi stessi"

E veniamo al film: devo dire che inizialmente avrei avanzato qualche perplessità: piu' che un film, una rivendicazione personale della Guzzanti riguardo la soppressione di Raiot e della vicenda che la riguarda, poi a mano a mano che va avanti comincio a riflettere: per esempio, leggo spesso e volentieri battute sarcastiche e irriverenti contro di lei, o Santoro, o Fo proprio da quelle riviste (non solo quotidiani, penso al Mucchio Selvaggio) decisamente in prima linea nel difendere la libertà d'opinione e qualcos'altro. Mi domando a che pro. Qualche sbavatura di troppo c'è: il volto della Guzzanti che medita sulla sopressione del suo programma, il piagnisteo di un giornalista del Corriere davanti alle dimissioni (o licenziamento?) di un collega. Ma è comunque accettabile.
Nelle interviste e riflessioni con alcuni noti comici satirici stranieri (manca giusto Letterman o sbaglio?) sembra di assistere a un reportage televisivo proprio sull'onda di quelli di Dario Fo o magari Nanni Loy.
L'ovazione che annuncia la puntata fantasma di Raiot mi fa pensare che certo è meglio il mondo dorato di Zelig, quattro risate tra amici, e nessuna rabbia che ribolle nel corpo, lo stomaco no non ne risente.

Dunque, è meglio che i detrattori si mettano l'animo in pace perchè:
1 - QUESTO NON E' UN FILM DI SINISTRA - La sinistra anzi ne esce piuttosto malconcia e le omissioni o imbarazzi di certi viados tipo il Riformista (a parole) sembrano le stesse degli esponenti di destra: giusto un po' di arroganza in meno
Il culmine è raggiunto dalle gravissime dichiarazioni di Violante "abbiamo aumentato il fatturato di Mediaset 25 volte di piu'" cfr. dalle mie parti si chiama dare via il **** al miglior offerente, non so da voi

2 - NON E' UN FILM CONTRO BERLUSCONI - Leggasi libertà d'opinione che si traduce in una dichiarazione di coerenza che mette nello stesso piano l'incoerenza dei nostri politici di ogni area politica. Penso a Fini e mi domando "se al cuor non si comanda, alla poltrona manco ancora"

3 - Poichè siamo arrivati al capolinea, alla "frutta" della cosiddetta Democrazia (imperfetta perchè tale), come mai le faziosità di sinistra sono MOSTRUOSE e quelle della maggioranza perfettamente legittime?

4 - Un giornalista tedesco ci invita a riflettere: tutti hanno mangiato in casa Rai e per questo l'opposizione (che guardacaso dovrebbe già essere maggioranza, il destino delle gerarchie) è titubante nel condannare esplicitamente. Buona cosa, questa: sarebbe un servizio pubblico in Italia è come una scheda elettorale, sai già cosa ti aspetta

"La satira non è una colpa", "la satira non deve far pensare"

Negando l'esistenza della satira, si produce un meccanismo per cui il destino del parlamento e dei suoi "umili" (si fa per dire) sudditi vivono in una sfera di cristallo, inattaccabili a qualsiasi forma di licenza derisoria o critica. Bene bene se non sbaglio è un'atteggiamento mafioso da tener conto

Non parliamo di P2 che per gli italiani è una sigla insignificante, e forse nemmeno di Travaglio che ai piu' svegli farà l'effetto di un divertente provocatore per quanto dica cose serissime e a dir poco agghiaccianti (ma che bravo il Travaglio, mi è simpatico, ha fatto arrabbiare Re Silvio non credo a quello che dice ma mi diverte pensare che... etc etc)
Ovvero nella dinastia del paradosso qualche vaga forma di lotta del cittadino comune si traduce in un'amena forma di partigianeria dell'ignoto. Di piu' non possiamo chiedere, purtroppo

Leggi Voltaire e devi pensare riflettere. Ma le parole piu' giuste sono quelle di Beppe Grillo davanti a una serie di giornalisti incapaci di sostenere la propria mancanza di spazio e libertà, sguardi attoniti colpevoli (e lo sanno) di tacere e in fondo acconsentire.

Piu' che Micheal Moore, furbastro che difende la difesa americana mentre lancia moniti solo contro "certe guerre", il film ha una sua personalità distinta, una sua "povertà" indipendente che invita, e colpisce. Tornano in mente i vecchi corti di Godard, e non è davvero poco.
Irresistibili le parodie di Pulp Fiction vs. Chirac e "we are (fuck) the world", con tutti i rappresentanti del veto alla libertà che cantano in coro.

Concludendo, stavolta ho usato un linguaggio rozzo e forse un po' brutale. Mi sono indignato perchè alla fine l'amarezza per le sorti di questo paese è profonda (77esimi nella graduatoria sulla libertà d'opinione, tra la Bulgaria e la Mongolia). Circoscrivo la stupenda frase "io sono un buffone ho fatto il mio dovere, per premio ho visto il popolo" della stessa Guzzanti.

Un documentario non è, forse, molto di piu': se pensiamo a quanto la cultura di sinistra o di centro abbia dominato per decenni, certi loschi figuri devono avere il cancro allo stomaco tanto si sono incarogniti. Hanno scelto la via piu' ignobile: un bavaglio a chi li contesta.

Io, colpevole come tanti di non fare niente, scelgo una forma nobile: dare 10 a questo film

31 risposte al commento
Ultima risposta 07/04/2007 12.25.38
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miriam03  @  25/09/2005 20:48:03
   9 / 10
Geniale, provocatorio, coraggioso. Grazie Sabina per questo film, grazie davvero. Bisogna che tutti insieme ci ribelliamo all'arroganza del potere totalitario di Berlusconi. Grazie davvero.
miriam

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