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so che adesso dick risponderà come di consueto al mio commento ma non riesco a trovarmi daccordo con lui... dopo un inizio promettente(la voce fuori campo è molto divertente)si passa alla totale mancanza di idee...piu passa il film e piu ci si rende conto della casualità di alcune scene messe li per caso e senza un vero significato! si passa dalla commedia all'erotismo e mai si riesce a capire perche il protagonista sia cosi attratto da queste tre racchie! la regia è la cosa che mi ha deluso di piu... le musiche invece sono ottime...
Nel 1970 questo film è stato il maggior campione d'incassi del cinema italiano. Oggi è ritenuto, giustamente, un classico. Lattuada riporta sullo schermo abbastanza fedelmente un testo di Piero Chiara, "La spartizione" (a proposito, perchè tutti si sono dimenticati di Piero Chiara?) ma forse calca la mano su un macchiettismo non sempre giustificabile nella descrizione sarcastica e dissacrante della società borghese più ottusa e bigotta. In ogni caso, il film è di una comicità inarrivabile: il personaggio di Emerenziano (?) impersonato da un grandissimo Tognazzi, è lo specchio della mediocrità provinciale, ed è praticamente impossibile non ricordare tre donne altrettanto laide, racchie, spregevolmente bempensanti e opportuniste come le mitiche sorelle Tettamanzi (soprattutto la Vukotic), nel cinema italiano. Lo stesso Piero Chiaro si concede una breve apparizione. Film di Culto assoluto, emblema di una commedia italiana che, pur con i suoi difetti, era davvero tra le migliori forme di farsa del cinema mondiale