Jason Statham ritorna nei panni di Frank Martin. Le regole del gioco sono le stesse, i pugni e l'alta velocità, ma questa volta si è inserita una donna.
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Capitolo conclusivo della "saga" che ha reso famoso l'attore britannico Jason Statham (ex campione nazionale di tuffi datosi al cinema).
Sicuramente molto meglio della ciofeca del pessimo Transporter: Extreme, ma comunque nulla di originale che non si sia già visto nei due precedenti episodi. La differenza forse la fanno la qualità dei combattimenti, molto frequenti ed altamente spettacolari (da menzionare quello con il multi-campione del K1 Semmy Schilt, che in quel periodo era considerato l'uomo più pericoloso del pianeta). Per il resto, il film scorre via tranquillo senza annoiare, anche se già dopo pochi minuti la sensazione è che alla fine ci si dimentichi di tutto senza nemmeno accorgersene.
La sufficienza viene negata dalla scena finale nel treno, talmente irreale da invogliare a spegnere la TV.