the ward - il reparto regia di John Carpenter USA 2010
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the ward - il reparto (2010)

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locandina del film THE WARD - IL REPARTO

Titolo Originale: THE WARD

RegiaJohn Carpenter

InterpretiAmber Heard, Danielle Panabaker, Lyndsy Fonseca, Mamie Gummer, Jared Harris, Mika Boorem, Leigh-Laura, Sean Cook, Sali Sayler, Jillian Kramer

Durata: h 1.26
NazionalitàUSA 2010
Generethriller
Al cinema nell'Aprile 2011

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•  Link al sito di THE WARD - IL REPARTO

Trama del film The ward - il reparto

La ventenne Kristen si sveglia e scopre di essere tenuta contro il suo volere in un remoto reparto dell'ospedale psichiatrico Chamberlain, ferita, tagliata e drogata. È completamente disorientata e non ha idea del motivo per cui è stata portata in questo posto e non ha alcuna memoria del passato. Le altre quattro pazienti del reparto sono tutte ragazze che hanno lo stesso problema che non hanno risposte da offrire a Kristen che realizza che le cose non sono come sembrano. L'aria è piena di segreti e di notte quando l'ospedale è al buio, sente dei strani e disturbanti rumori. Sembra che non sono sole. Una ad una le ragazze spariscono e Kristen deve trovare un modo per uscire da questo luogo infernale prima che il fantasma vada anche da lei. Mentre cerca una via di fuga, scoprirà un segreto molto più pericoloso e terrifivante che nessuno avrebbe mai potuto immaginare.

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Voto Visitatori:   5,89 / 10 (146 voti)5,89Grafico
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Voti e commenti su The ward - il reparto, 146 opinioni inserite

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-Uskebasi-  @  09/04/2011 00:31:52
   6 / 10
COMMENTO SPOILEROSO

The Ward dimostra che ai tempi nostri anche per i Maestri è sempre più difficile riuscire a fare un thriller-horror degno di nota. Trama standard per il genere, il finale poi, prevedibile e visto in altri film di cui il più riuscito è senza dubbio Identità, lascia più di un buchetto sparso qua e là, eppure ci avevo veramente sperato che fosse così. Questo per un problema personale: non sopporto vedere in generale che tutte le ragazze dei film sono belle, quasi non lo accetto in ambientazioni come college o grandi città, e vedere tutte modelle tranne una in un ospedale psichiatrico mi stava dando veramente fastidio. Aaah, per fortuna erano finte...
In sintesi, niente di ché, solo qualche salto sulla sedia per il forte suono.

marlin  @  08/04/2011 03:40:21
   7½ / 10
Buon film...
niente di nuovo ma affascinante.

DarioArgento  @  06/04/2011 09:45:30
   9 / 10
John Carpenter, quanto mi sei mancato !!!!! bel film davvero....grande stile....consigliato a tutti....

BlueBlaster  @  05/04/2011 01:03:08
   8 / 10
Bello bello...è già stato detto tutto nei commenti precedenti, ha le sue pecche vedi: sceneggiatura priva di guizzi e finale scopiazzato (ma neanche è sua, ci vorrebbe ancora la coppia Debra Hill-John Carpenter ma purtroppo), il "mostro" ha un aspetto un pò banale, le musiche non sono di John ma reggono lo stesso il gioco. A differenza di uno dei commenti non vedo critica sociale ma solo un thriller-psicologico macchiato di horror in stile old-school ed è quello che speravo di vedere; un abuso dei clichè che però è stato usato con sapienza e nonostante tutto non sfigura.
In mano ad un regista di oggi questa pellicola sarebbe stata banale ed invece la sapiente mano del Maestro si vede sin dall'inizio e a differenza di come dicono molti questo è stato un ritorno in grande stile e l'ho apprezzato addirittura più di alcuni suoi lavori precedenti, secondo me la stagionatura ha fatto bene a Carpenter (vedi lo splendido episodio di Masters of Horror: Cigarette burns).
Regia impeccabile (carrellate notturne e riprese statiche da manuale in stile "Il signore del Male) , fotografia spettrale e gotica, musiche a ritmo e cantilene da favola nera (mi ricordavano Suspiria)...aspettavo il ritorno e sono stato soddisfatto, IL MIO PRIMO BIGLIETTO DEL CINEMA DI UN FILM DI JOHN CARPENTER...wow e speriamo ce ne siano molti altri!

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  05/04/2011 00:12:50
   7 / 10
Personalmente non ritengo facile commentare a freddo questo film di Carpenter. Dieci lunghissimi anni da Ghost of Mars hanno dato modo di creare un'attesa non indifferente per il sottoscritto, quindi la cosidetta fase "a caldo" può risultare di notevole durata.
Il nuovo film del regista americano non si pone certo all'altezza dei suoi lavori più riusciti (i titoli esemplificativi sono molti...), comunque siamo di fronte ad una pellicola di tutto rispetto che, come giustamente notato, non ha particolari originalità, ma mette in luce le caratteristiche peculiari di un regista non certo arruginito, ma capace ancora di sfornare buoni film. Non inganni la presenza di abilissimi tecnici come Nicotero agli effetti speciali: il sangue è su livelli meno che normali (il secondo elettroshock comunque è una scena particolarmente forte). Quello che non manca è l'atmosfera che Carpenter riesce ancora a creare, sinistra e indefinita, come il passato delle ragazze rinchiuse.
Un passato indefinito che cerca (ri)trovare la sua definizione, che emerge lentamente in crescendo per chiedere ciò che è stato tolto, con piccoli squarci di flashback tipici di Argento e Leone in primis. Se ci si riflette le dinamiche intrinseche di The Ward non sono dissimili da ciò che si nascondeva dietro la nebbia di The Fog, pur nella differenza tra le due pellicole: Fog probabilmente è il film più gotico di Carpenter, il gotico in The Ward è molto più sfumato.
Può essere letto anche in chiave socio politica: l'ambientazione è il 1966, i primi movimenti giovanili erano sul nascere, quindi l'ospedale può essere visto il lato repressivo del sistema, una culla del conformismo meno sottile e strisciante di Essi vivono.
Pur con qualche sbavatura nella sceneggiatura, si tratta in definitiva di un film che funziona. Negli ultimi anni l'horror non sforna capolavori a profusione come accadeva tanto (troppo) tempo fa, quindi teniamoci stretto un lavoro più che dignitoso come questo.
Ah, dimenticavo. Bentornato John.

3 risposte al commento
Ultima risposta 07/04/2011 00.17.14
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alex14  @  04/04/2011 18:41:18
   8 / 10
Molto molto bello!! Uscito dalla sala, ho avuto l'impressione di aver assistito ad un grandissimo thriller psicologico!!!
I salti dalla sedia di certo non mancano, forse il finale poteva essere meno confusionario, ma qui siamo di fronte ad un grande thriller!

trickortreat  @  04/04/2011 17:51:15
   7½ / 10
Da accanito lettore di recensioni quale sono, mi sono fatto una bella scorpacciata di opinioni altrui prima di vedere io stesso il film, trovando spesso pareri discostanti tra loro, com'è giusto che sia, senza riuscire a farmi, però, un'idea precisa di come fosse realmente la pellicola. Dopo due giorni di attesa dal 1 aprile finalmente sono riuscito a vedere "John Carpenter's The Ward", secondo alcuni il ritorno (ma quando mai se n'era andato?) del grande maestro del terrore, una pausa durata 7 lunghi anni intervallata da due episodi di Masters of Horror.

Tornando a noi, The Ward racconta la storia di Kristen, una giovane e bella ragazza che viene condotta in un manicomio dopo aver appiccato il fuoco ad una fattoria. Imbottita di calmanti, la povera Kristen non ricorda nulla degli avvenimenti accaduti prima del suo internamento e fa amicizia con le altre pazienti, dalle quali apprende però che qualcosa di sovrannaturale si aggira di notte per i corridoi dell'ospedale.

Semplice, per alcuni banalotta ma non priva di spunti interessanti la sceneggiatura scritta dai fratelli Rasmussen, forse non all'altezza del John che fu, ma comunque abbastanza dignitosa per il nostro regista americano, che a differenza di altri suoi colleghi finiti nel pozzo di Sadako, è riuscito a riemergere egregiamente, confezionando un prodotto molto valido, soprattutto dal punto di vista estetico. Dopo un antefatto efficace, veniamo a conoscenza di Kristen, piromane in erba colta in flagrante mentre appicca un incendio ad una vecchia fattoria. Braccata dalla polizia, viene condotta nell'ospedale psichiatrico di Chamberlain ed internata nel Reparto. L'arrivo alla struttura è eccezionale e la mano di un veterano dell'orrore si vede dal primo fotogramma. L'atmosfera è tesa, tesa come l'equilibrio delle altre pazienti. La vicenda procede, sempre con l'eleganza con la quale ci ha abituato Carpenter, tra continui battibecchi e deliri delle altre ragazze, venendo pian piano a conoscenza dei vari tasselli necessari per il completamento di questo puzzle non troppo complesso ma comunque affascinante: al calare delle tenebre un'inquietante figura femminile si aggira per i lugubri corridoi del reparto, ma chi sarà mai? I fatti peggiorano quando le ragazze iniziano a sparire una ad'una: il conto alla rovescia è iniziato e Kristen dovrà cercare di fuggire prima che arrivi il suo turno.

Mi domando sempre più frequentemente se essere considerato uno dei maestri dell'orrore sia diventata una sorta di limitazione. Mi spiego: The Ward non sarà il miglior horror di Carpenter, non sarà nemmeno il miglior horror degli ultimi anni, ma è davvero da bocciare? Non credo proprio, perche con un budget molto limitato e una sceneggiatura non sua è riuscito lo stesso a realizzare una bellissima storia dell'orrore, non priva di difetti, ma lontana dall'essere riposta nel dimenticatoio. John si sente in grado di utilizzare i tipici clichè del genere, come l'incessante temporale, e, avvalendosi di ottime interpreti, dimostra ancora una volta di avere la situazione sotto controllo. Con un colpo di scena dopo l'altro e le improvvise apparizioni Carpenter non ci lascia un minuto di pace, consapevole di averci in pugno. Una nota di merito va al duo Berger-Nicotero, il quale ha dato vita (finalmente) ad un fantasma diverso dal solito, più fisico che evanescente, tremendamente spietato e sadico; per non parlare degli omicidi, realizzati ottimamente (mi sono commosso ad ogni uccisione, da quanto belle erano).

Ma allora cos'è che stona? Come già detto, la sceneggiatura non brilla certo per originalità, e il finale, seppur non prevedibilissimo, è palesemente scopiazzato dal altri film del genere. Ma per fortuna che c'è Carpenter allora! Incalzante, non dà tregua il lungometraggio del maestro, e spero vivamente che ci possa ancora deliziare con altre fiabe dell'orrore, magari sue, la prossima volta!

Gruppo COLLABORATORI matteoscarface  @  02/04/2011 12:27:23
   6½ / 10
mi accodo a quanto detto dalla collega qui sotto, andare a vedere questo film dovrebbe essere un obbligo per chi è cresciuto con gli horror di una volta, quelli di Carpenter & soci, perchè è come andare a prendere il caffè con un vecchio amico che non si vede da anni. Lui è lì che ti viene a prendere alla stazione dopo un lungo viaggio e mentre cortesemente ti raccoglie la valigia (dammi, questa la porto io) ti dice "su, ora prendiamoci un caffè, è stato un lungo viaggio, sarai molto stanco", si John, è stato un lungo viaggio... e la mattina dopo quando ti svegli a casa sua sai che il pomeriggio dovrai ripartire, di già, certo, ma gli impegni purtroppo ti aspettano, il mondo è così, frenetico, dobbiamo starci. E lui è lì, appoggiato allo stipite della porta della tua stanzetta con il sorriso, tu lo guardi, noti che è un pò invecchiato il tuo amico, non è lo stesso con cui andavi a saltare i fossi e staccare le rane morte dell'asfalto tanto tempo fa ma è pur sempre lui, il suo spirito non è cambiato di una virgola. A un certo punto, mentre sei seduto nel lettone pieno di coperte a stropicciarti ancora gli occhi, lui esclama "vieni a fare colazione pigrone! Hurry up!" con una vitalità che non ti aspetti, ed è lì che lo riconosci, il tuo vecchio caro Amico. Via le coperte! Ti alzi e corri insieme a lui mano nella mano giù per le scale a mangiare le sue fette biscottate imburrate e bere una bella tazza fumante di caffè appena fatto! Quando sei felice non ti accorgi del tempo, le ore passano in un soffio e infinte giunge il momento di ripartire, sei lì con la valigia in mano appena fuori dal vialetto della sua bella casa di campagna... ti volti, e lo vedi ancora una volta, mentre sulla veranda di legno alza una mano in segno di saluto, e i tuoi occhi scintillano, lo vedi sedersi sul dondolo dove il fedele cagnolone Buck sta ancora dormendo. Si accomoda piano e si accende una sigaretta. Ha il sorriso sulle labbra. Glielo leggi prima di incamminarti velocemente sulla tua strada per nascondere le lacrime che copiose stanno scendendo sulle guance. Però... hai notato? Non ti è sembrato ringiovanito? Non lo sappiamo. Ma di una cosa siamo certi: lui sarà lì, ad aspettarti, la prossima volta che vorrai andare a trovarlo. E non mancherà mai una tazza di caffè caldo per te. Certo forse il caffè non era proprio quello di Napoli ma neanche una fetenzia, e poi l'ha fatto lui, che fai rifiuti? ma manco per il ***** si rifiuta! a un amico? ma che scherziamo? Oppure rifiutate e prendetevi la responsabilità di questo crimine. Vivrete con il peso per sempre e la notte non saranno i peperoni quelli che non vi faranno dormire. sarà il rifiuto a un amico, e gli amici sono la cosa più importante che si ha, dopo il dvd di Balle spaziali extended platinum version e il posto garantito sul tram.

7 risposte al commento
Ultima risposta 04/04/2011 18.48.54
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Gruppo COLLABORATORI Invia una mail all'autore del commento L.P.  @  02/04/2011 10:23:17
   7 / 10
E' un buon film su commissione. La mano del Maestro si avverte in alcune scene e hai la sensazione di aver ritrovato un vecchio amico che non vedevi da tanti anni. Un po' acciaccato, certo, gli anni passano per tutti, ma è sempre lui e l' atmosfera che riesce a costruire è sempre la stessa. E allora ringrazi e speri che al prossimo andrà meglio, che il Maestro troverà anche una bella storia da raccontare e non si limiterà a dirigere con classe gli incubi altrui, ma tornerà a mostrarci i propri. Ti alzi felice, in pace con il mondo. E' la prima volta che vedi un film del Maestro al cinema. Sai che non puoi essere obiettiva, che nel momento in cui sullo schermo sono apparse le parole "diretto da John Carpenter", ti è già scesa la lacrimuccia e quindi va bene così. Quel nome, al cinema, ti basta. Qualche spavento un po' telecomandato ti basta, la scena del ballo ti avanza addirittura e poi, *****, hai appena visto al cinema un film di John Carpenter...

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Caio  @  02/04/2011 01:11:45
   6½ / 10
Gli avrei dato un voto più alto, se non fosse che il finale ricalca di brutto le orme di un horror di qualche anno fa che cito in "spoiler" per non rovinarvi la sorpresa. Devo ammettere che Carpenter mi mancava: ha sempre un certo "stile", quella "vecchia" maniera di concepire l'horror che spaventa senza torturare lo spettatore con raccapriccianti e fini a se stesse soluzioni splatter. Sono riuscito a provare una certa affezione per le protagoniste, nonostante alla fine...

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

Invia una mail all'autore del commento Tempesta  @  02/04/2011 00:35:22
   7 / 10
Sicuramente Carpenter non spicca di originalità in questa pellicola ma di certo riesce a regalarci un discreto Horror.
Calcolando gli Horror che ci sono in giro da anni questo mi e piaciuto.

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