strange circus regia di Sion Sono Giappone 2005
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strange circus (2005)

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locandina del film STRANGE CIRCUS

Titolo Originale: KIMYO NA SASAKU

RegiaSion Sono

InterpretiMasumi Miyazaki, Issei Ishida, Rie Kuwana

Durata: h 1.48
NazionalitàGiappone 2005
Generehorror
Al cinema nel Febbraio 2005

•  Altri film di Sion Sono

Trama del film Strange circus

Taeko è una scrittrice di successo, costretta in una sedia a rotelle. Il suo ultimo lavoro narra la storia di Mitsuko, una bambina molestata dal padre e costretta a spiare il sesso tra i suoi genitori da un buco nella custodia del violoncello in cui suo padre la rinchiude...

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Voto Visitatori:   8,08 / 10 (44 voti)8,08Grafico
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Voti e commenti su Strange circus, 44 opinioni inserite

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Signor Wolf  @  26/01/2022 00:25:34
   7½ / 10
Un padre pedofilo, una moglie succube, gelosa della figli è che non ci sta molto con la testa, e la figlia che con i genitore che si ritrova non può certo crescere normalmente. Questi sono I tre personaggi principali di questa folle ma veramente creativa vicenda.
Peccato solo per la fase finale dello svelamento un po troppo lunga e con Robo che appare fin troppo sopra le righe in certe situazioni.

Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  01/01/2018 18:13:27
   7 / 10
Terzo film del regista che vedo, ed è sicuramente il più riuscito. Vicenda disturbante ma al tempo stesso avvincente e attraente, mix tra finzione e realtà che però alla fine credo non sia più stato in grado di distinguere nemmeno il regista. Thriller/horror da vedere per gli amanti del genere, a cui avrei potuto dare un voto superiore se il finale non avesse lasciato adito a diverse interpretazioni, nessuna delle quali, però, riesce a soddisfarmi appieno.

ferzbox  @  03/09/2017 14:58:21
   8½ / 10
Si tratta di un viaggio profondo all'interno della psiche contorta di una persona; lo stile visionario e la carrellata di situazioni che vengono a presentarsi, introducono una storia tragica, malata e sofferente di una famiglia sconvolta a causa dei suoi stessi membri.
Un padre autoritario e sessualmente deviato che ama giocare con la moglie e la figlia senza pudore, approfittandosi di loro con parsimonia, con lo scopo di non renderle solo succube, non solo acconsenzienti, ma anche vogliose quanto lui, apparendo allo stesso tempo un uomo equilibrato, dal lavoro onesto, addirittura preside giudizioso di una scuola elementare frequentata dalla sua stessa figlia, unica conoscitrice dell'anima perversa che risiede nel padre; una figlia talmente innocente e immatura al punto tale da ritenere giusto, senza alcuna spiegazione razionale, fare quello che il padre gli chiedeva
Dall'altra parte c'è una madre(ed una moglie) completamente equilibrata; la classica donna che qualunque uomo vorrebbe sposare; la tipica madre affettuosa che tutti i mariti vorrebbero avere; l'unico problema è che anch'essa è vittima di quel carisma dittatoriale imposto dal suo compagno di vita, capace di possederla e renderla inerme a qualunque imposizione.
Nascerà un triangolo letale, dove l'equilibrio della donna e di sua figlia sarà messo a dura prova, fino a quando succederà qualcosa di orribile che sconvolgerà e cambierà ogni cosa...

....ed è da qui che nasce l'anima del film.......lo spettatore viene catapultato nel viaggio personale di Mitzuko, la piccola bimba ormai cresciuta e sconvolta dai tragici eventi del suo passato; in un turbine di scene al limite dell'assurdo, si vedrà un possibile percorso di vendetta o redenzione, composto da eventi della giovane Mitzuko ormai cresciuta e sconvolgenti flashback del suo passato....senza sapere esattamente dove il film andrà a parare...
Ovviamente molte cose sono interpretative, chi conosce il cinema orientale lo sa bene, ma ciò nonostante la regia e la fotografia sono così ipnotiche da dar la capacità di avere una maggior attenzione al filo narrativo rispetto a quella solita; e direi che ne vale la pena, perchè lo step finale, in simbiosi più che mai con l'orribile identità di quella famiglia, riesce a capovolgere tutto come una clessidra; e lo fa con classe ed eleganza.....
Per quanto la pellicola qualche difettuccio lo presenta.
Capisco che si tratta di una cosa personale, ma in primis a me non è piaciuto molto il personaggio di "Robo"(chi ha visto il film potrebbe capire), un pò troppo forzato e fuori contesto; non che il suo ruolo non fosse importante, ma personalmente avrei scelto un altra modalità per inserire certi elementi.
In secondo luogo(come succede spesso nel cinema orientale) alcune cose potevano essere asciugate(sopratutto nella prima parte).
Comunque è un film notevole, molto profondo e spietato; piacevolissimo da vedere anche una seconda volta per poterlo capire meglio nelle sue sfaccettature...
Promosso....

Spera  @  06/03/2017 16:20:47
   7½ / 10
Primo film che vedo di questo regista finalmente.
Promette davvero bene, così a prima vista sembra essere sulla stessa lunghezza d'onda del collega Takashi Miike e la cosa mi aggrada molto.
Il film è girato bene, con musiche ben calibrate e attori nella parte.
Il registro è assolutamente visionario e disturbante quindi lo sconsiglierei a chi si impressiona facilmente.
Purtroppo sul finale a mio avviso perde un pò:


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Comunque sia mi ha fatto venire una gran voglia di recuperare gli altri titoli del regista che non tarderò a guardare.
Per il momento promosso!

6 risposte al commento
Ultima risposta 08/03/2017 09.39.56
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Danae77  @  12/10/2015 06:47:56
   9 / 10
Un cerchio. Una pellicola come il capannone di un circo. Disturbante e deviante. Ogni pezzo di apparente verità raggiunta, è una menzogna che si incastra perfettamente al puzzle...e si ricomincia. Come un cane che si morde la coda. Infanzia violata e turbata....ma è infanzia reale? Un interscambio ambiguo, sottile, impercettibile ed inimmaginabile. Chi è chi? Memoria rimossa, tracciabile sulle pagine di un libro. Grandioso e geniale.

sottopressione  @  30/05/2015 11:05:05
   9 / 10
Film pazzesco. Capolavoro. Sion Sono sempre più regista incredibile, per me. Visivamente magnifico, girato alla perfezione, ti prende ti trascina nello schermo e alla fine del film fai fatica a distinguere tra realtà e finzione.

topsecret  @  11/03/2015 15:11:53
   6 / 10
Chi definisce questo STRANGE CIRCUS un film horror deve aver visto qualcosa che io non ho saputo vedere, poichè il film di Sono è un intricato dramma psicologico dove l'alienazione mentale (e sentimentale) dei personaggi avvolge tutti e tutto...spettatore compreso.
Le molestie sessuali perpetrate ai danni di una ragazzina dal proprio padre con la partecipazione dapprima involontaria della madre che poi non fa altro che subire le voglie malate del marito, è l'inizio della fine (come dice la stessa protagonista) di un film volutamente visionario, dove realtà e sogno si mischiano in modo violento e confuso generando nello spettatore meno avvezzo a questo genere di cinema un senso di smarrimento, nonostante si possa apprezzare l'ottima capacità interpretativa del cast e l'efficacia di una regia abile.
Non posso affermare di essermi annoiato, grazie alla verve attoriale citata prima, ma non posso neanche dire di essere rimasto totalmente soddisfatto per una storia che alterna momenti di poca fluidità con accelerazioni repentine, specialmente nel finale, che a volte mancano di incisività.
Giusto per rimanere in tema, concludo dicendo che questo è un genere di film che non mi fa impazzire.

James_Ford89  @  11/03/2015 03:01:50
   7½ / 10
La media tra il 10 della seconda parte e il 5 della prima. Per quanto apprezzi film visionari, questo eccede un po' nella prima parte a mio avviso. Fortunatamente, dopo una buona oretta, subentra il vero fulcro della trama e le cose si sistemano un po'. Il finale "aperto" lascia spiragli da brivido. A parte i difetti citati prima (che comunque riconosco possano essere enormi pregi), è un film che colpisce e in alcune scene, può disturbare. Una visione è sufficiente.

_Hollow_  @  10/06/2014 04:16:43
   9 / 10
Mmm, mi son accorto adesso commentando Exte di non averlo mai fatto per Strange Circus.

Avendolo visto diverso tempo fa non lo ricordo nei dettagli, però posso dire che sia sicuramente uno dei suoi migliori film. Una specie di sua poetica e stile elevati all'ennesima potenza. Preferisco altro, come Hazard, Love Exposure e Guilty of Romance, ma rimane un gran film vicino ad essere un capolavoro. Un thriller atipico, che sembra un parto della mente di un Lynch sotto acido che ha appena finito di vedere Audition di Miike.

Consigliatissimo.

-Uskebasi-  @  24/03/2013 18:24:44
   7½ / 10
Strano Circo si. Un malato intreccio d'identità delle donne di una famiglia particolare. E' senza dubbio un bel film per il genere, disturbante come solo all'estremo est sanno fare, appare però forzato nella costruzione e nella ricerca del colpo di scena finale. Anche il senso delle ghigliottine non l'ho capito del tutto. Pensando a Strange Circus e ad altri titoli una cosa è certa: questi asiatici sono sessualmente deviati.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  21/02/2013 22:16:30
   8 / 10
Clamorosa orgia di depravazione, visionario delirio di Sion Sono di cui mi affretterò a recuperare il resto della filmografia il prima possibile.
Esplicito, barocco, forse un pò troppo compiaciuto dei suoi trucchi (avrebbe giovato una durata minore) ma non infastidisce mai anche se le forzature sembrano eccessive e fuori di testa: in realtà per come è strutturata la trama funziona ottimamente. Un pò ripetitivo ma non abbastanza da renderlo noioso.
Assolutamente da vedere per dare un'occhiata al nuovo corso del cinema nipponico sempre più estremo ma anche lirico ed originale. Miike con Visitor Q e altri lavori è forse più disturbante ma non mancano nemmeno qui i tanti momenti di angoscia e temi tabù.
Ottima l'interpretazione della protagonista.

Badu D. Lynch  @  28/01/2013 21:59:32
   9 / 10
Ottimo film, a me è piaciuto molto.. E' una pellicola visionaria e disturbante.. Sogno e realtà che si mescolano in un delirio agghiacciante. Dopo il finale rimarrai meravigliosamente turbato e confuso.. Ma in senso positivo, sia chiaro! E' un mix di Lynch, Cronenberg, Miike e Park Chan-wook.. Con questo non voglio dire che il film sia superiore ai capolavori di questi 4 registi che, personalmente, adoro.. Poi magari non ti piacerà eh.. Comunque te lo consiglio e attendo un tuo parere..

Un piccolo capolavoro nipponico.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR oh dae-soo  @  26/01/2013 23:29:03
   8 / 10
Ero convinto che questo film di Sion Sono fosse un horror a tutti gli effetti.
Apro una parentesi. Sion Sono a quanto so è un regista formidabile con una quantità e qualità di pellicole da far paura. Per me era il suo primo. Chiusa parentesi.
Pensavo fosse un horror ma più andava avanti la visione più mi rendevo conto di avere a che fare con un film disturbato, disturbante, quasi immorale, a tratti disgustoso ma tremendamente umano e verosimile. Poi il finale strizza un pò l'occhio al cinema di genere ma ci arriva con un lento percorso psicologico che lo riesce a giustificare. Il film è consigliato a tutti quelli che amano pensare e ragionare durante una visione,ricostruire una trama, perdersi tra scambi di ruolo, essere portati in una direzione e poi trovarsi ribaltati in un'altra. Astenersi tutti quelli a cui turbano le violenze domestiche, le depravazioni sessuali, l'amoralità. Sono ci va giù pesante. Il personaggio del padre/padrone/preside è disgustoso, così tanto da godere della tremenda fine che farà. In realtà questo personaggio è solo un fantoccio, un mezzo per tutt'altro fine. Quello che interessa a Sono sono le terribili conseguenze psicologiche che una madre e una figlia possono riportare dall'essere violentate dalla stessa persona, il marito e il padre. Più che altro il trauma più grande non è il sesso o la violenza in sè ma lo scoprire, il sapere, il dover vedere che la stessa è condivisa dalla madre o, in modo disumano, dalla figlia. Interessantissimo il tema. E' più devastante l'incesto subito o stare dentro quella custodia a dover vedere? E' qui che Sono trova il modo di creare quel gioco di scambio di ruolo che regge alla grande fino alla fine. E chi è la vera protagonista del film, la bimba Mitsuko o sua madre Sayuri? Chi è Mitsuko? Chi è Sayuri? E chi è quella scrittrice? Lo spettatore vaga confuso, all'inizio rischia anche di indispettirsi ma poi Sono non lascerà dubbi. Le scene di sesso riempono lo schermo, il sesso d'altronde, inteso non solo come atto ma anche come genere, è tutto il motore del film, gli psicologi ci possono sguazzare. La struttura ricorda leggermente Audition, una lunga introduzione (ma qui molto più piena di cose del film di Miike) e un'esplosione di violenza finale. Davvero disturbanti gli ultimi 10 minuti, quel tronco umano colpisce come un cazzotto. Ma sono più di una le scene veramente disturbanti, forse alcune volte pure troppo, come l'operazione alle gambe e alcune sequenze con il cibo. Solo una veramente gratuita però, quella della riunione tra mutilati.
Ma la mamma è "innocente" o merita quella fine?
Attenzione, la risposta è più difficile di quello che sembra.
Perchè per una madre vedere il proprio marito che violenta la figlia è devastante. E tutto quello che avviene dopo non può esser letto senza il prima. Sembra il film di Mitsuko ma non lo è. E' il film di una madre che ha perso la testa. E' lei la prima vittima, Mitsuko solo quella più innocente. La cornice del circo lo dimostra, questo film racconta il dramma di una donna, non quello di sua figlia. E mentre sul pubblico Mitsuko accecata dall'odio sta lì a guardare ed applaudire sua madre morire il boia, quel boia schifoso, è suo marito.
E' lui l'unico che doveva finire su quella ghigliottina.
Perchè non c'è niente di più aberrante di queste persone.
E una Mitsuko o una Sayuri ci sono dapertutto purtroppo.
Nascoste lì a soffrire.

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Ultima risposta 16/03/2013 14.44.35
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR rain  @  26/01/2013 19:36:33
   7 / 10
Disturbante! Un intenso concentrato di violenza fisica e psicologica.
Come suggerisce il titolo sembra di stare dentro un circo, ma non è certo un circo in cui i bambini vanno a divertirsi quello che ci viene mostrato a Sion Sono, è invece una fiera della depravazione e dell'ambiguità umana. Impossibile rimanere indifferenti di fronte ad un'opera così forte. Il regista giapponese si fa però prendere troppo la mano diventando un po' troppo ripetitivo e dilungandosi più del dovuto.
Non per tutti.

jannakis  @  03/11/2012 10:46:39
   7 / 10
Non male, il film sembra però durare troppo, sfinisce. è un frullato di psicosi, turbe sessuali, traumi infantili, sensi di colpa e mutilazioni varie. coinvolgente nonostante tutto, regia e scenografia impeccabili.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  07/06/2012 17:12:45
   7 / 10
Sion Sono no va molto per il sottile in questo film. Esistenze legate in maniera indissolubile al marchio della violenza fisica e psicologica in tutte le sue forme. Il circo della follia e il collasso dell'identità, quest'ultimo aspetto in particolare molto attinente alle tematiche del regista come in Noriko's dinner table o suicide circle. E' un viaggio alienante quello che ci offre Sono che si diverte nell'invertire i diversi piani fino a confondere ciò che è la realtà e ciò che non lo è. Senza dubbio affascinante, da molti considerato uno dei suoi migliori film. Pur avendo molti pregi, ne preferisco altri.

Invia una mail all'autore del commento luca986  @  31/05/2012 11:43:31
   7½ / 10
Gran bel film!

speXia  @  07/04/2012 23:36:31
   9½ / 10
"Ero stata condannata a morte fin dalla nascita.
O forse...era mia madre a dover essere giustiziata e noi ci siamo scambiate di posto.
Per quanto indietro possa tornare con la memoria...sono sempre stata circondata da ghigliottine.
Una mossa sbagliata e sarei morta. "

L'inferno di Sion Sono. Un film che unisce gli Audition e Visitor Q di Miike ad una vendetta in puro stile Park Chan-wook.
Ne esce fuori Strange Circus, un capolavoro di crudeltà e violenze inconcepibili, retto da una sceneggiatura che definire geniale è riduttivo. E gli indimenticabili e sorprendenti 20 minuti finali riescono persino ad arrivare alla commozione, con dei colpi di scena inimmaginabili e un atmosfera piena di disperazione.
Interessanti i personaggi, caratterizzati benissimo: sono tutti, al tempo stesso, vittime e carnefici. E se qualcuno non è cattivo, lo diventa. E se qualcuno non è diventato cattivo, è semplicemente perchè lo è già.

Diretto da dio, con una fotografia bellissima dai colori incantevoli, che, insieme alle buffe musichette circensi, sembrano quasi beffarsi delle sofferenze dei personaggi.
Bravissimi gli attori.

Per ora, il più bel film di Siono che abbia visionato. Non vedo l'ora di vedere Noriko's Dinner Table, ultimo capitolo della cosìdetta Trilogia del Suicidio.

Geniale!

Febrisio  @  19/02/2012 14:53:37
   8½ / 10
Strange Circus è quell'orgia di colori che vive nell'animo. Qui il rosso fa da padrone, e il proprio boia che la distingue, in verità il più umano che ci sia, è anche il più spietato.

Il film è diviso sostanzialmente in tre parti; la prima meravigliosa, la seconda e la terza son entrambi belle, ma l'ultima è anche fastidiosamente una sceneggiata.
Il tutto è un insieme di metafore, messaggi, messi lì da leggere e interpretare per lo spettatore che in realtà non sa dove andrà a parare, se non che non lascerà scampo ai protagonisti. Il tipico barocchismo che descrive le scenografie, di cui ricorderò sempre il corto piano sequenza in cui la madre

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cala lo spettatore in un mondo, oltre che stupendo, personale e psicologico.
Questa storia, questa "Sad Song" armoniosa, quasi di una fisarmonica provenzale, ma immensamente malinconica, che sin dall'inizio dello spettacolo al declino della situazione, mette in atto l'incomprensibile urto tra le contraddizioni del mondo degli adulti e l'innocenza di chi crede in loro;
"Papa spesso parlava di ciò che era bene per noi, quindi immaginai che ciò che faceva fosse un bene per me", coincide con quell'estenuante messaggio di disagio giovanile, di film in film, da parte di Sion Sono verso gli spettatori.

Strange Circus è sicuramente un film che non nasconde anche i suoi lati negativi, dal volutamente troppo esagerato e spesso troppo estetico, ma che dall'altro lato ti incanta nella sua bellezza e destrezza.

sweetyy  @  08/02/2012 03:03:10
   6½ / 10
Do un 6 per l'originalità, per la regia, per le ambientazioni...ma il film non mi è piaciuto. L'ho trovato esagerato e forzato nel far quadrare tutto alla fine.

Alien.  @  12/05/2011 13:00:31
   8½ / 10
Be' inizio a dire che di horror sto film ha poco e niente...io l'avrei messo sul genere thriller.Dopo questa mini premessa posso dire che il film mi ha veramente stupito...un film che non risparmia niente e nessuno..che ti tiene seduto a domandarti cosa stia succedento...ti lascia l'amaro in bocca..qquando gli orientali ci si mettono non deludono!!Consigliatissimo

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  06/04/2011 21:08:23
   8½ / 10
Duro, crudo, visionario ma curatissimo. Gran lavoro di Sion Sono.
Lo spettatore viene sollevato e trascinato all'interno del film, un film che si complica, diventa sempre meno chiaro, poi tutto sembra chiarirsi salvo chiudersi con un finale criptico.
Uno strano circo davvero che merita senz'altro la visione.

pinhead88  @  30/03/2011 14:31:37
   8 / 10
In realtà credo che neanche Sono stesso abbia compreso la sua pellicola. Un film che non lascia respiro grazie ai mille passaggi e ai continui 'colpi di scena' che non fanno altro che provocare lo spettatore quando sembra di aver capito(quasi)tutto. Credo che la frase al termine 'Cosa è reale e cosa non lo è' possa spiegare in parte tutto. Superba la fotografia: il rosso sangue delle pareti, i colori sgargianti del circo. Poi il drammatico che diventa favolistico, l'asessuato, alcune sequenze sono cinema allo stato puro. Quindi, da vedere assolutamente.

Gruppo COLLABORATORI Zero00  @  29/03/2011 11:31:30
   8 / 10
Strange Circus è un film doloroso al punto giusto. Nel senso: ti ferisce, ti fa male, ma quando pensi che tu non ce la possa più fare a resistere, ti da tregua... per poi ricominciare. Visionario al punto giusto, forse a volte eccede in una sorta di compiacimento stilistico che, data la lunghezza del film, potrebbe infastidire. Ma i magnifici colori e la cattiveria sella storia, nonchè la poeticità del dolore stesso che rappresenta, fanno dimenticare quelle piccole pecche. Sion Sono dirige bene e sembra aver fatto sua la lezione miikeana (vedi Audition)

Invia una mail all'autore del commento Gondrano  @  16/12/2010 10:01:06
   10 / 10
Bellissimo e devastante.
Violento materialmente e psicologicamente, lascia lo spettatore in balia di se stesso, in preda allo sbigottimento, dandogli e togliendogli qualsiasi punto di riferimento.
Ognuno avrà il suo finale, difficilmente definitivo.
I miei pensieri cammineranno insieme a questo film per diverso tempo.

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Ultima risposta 20/01/2011 15.08.55
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private_joker  @  02/12/2010 18:05:57
   9 / 10
Film veramente crudo e duro, che tratta l'argomento degli abusi in famiglia. Non raggiunge i livelli di perversione e malsanità del "Visitor Q" di Miike, ma anche questo non scherza. La lentezza di alcune parti, la narrazione su piani temporali diversi e sfalsati e, soprattutto, la difficoltà a distinguere le parti di sogno da quelle di realtà potrebbero dar fastidio a qualcuno, ma chi ama un certo tipo di cinema giapponese vedrà più che volentieri questo film, che inoltre dimostra come la violenza nascosta può sconvolgere molto più di quella sbattuta in faccia. Fotografia coloratissima, a volte anche troppo, per un film simile mi sarei aspettato qualcosa di più cupo. Colonna sonora molto bella e difficile da dimenticare. Nel finale ho trovato alcuni punti in comune con Audition di Miike,


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CyberDave  @  27/11/2010 18:02:41
   7 / 10
Se avessi dovuto dare un voto quando mancava un quarto d'ora alla fine nn sarebbe stato sufficiente, ma come tutti i film giapponesi il finale è fantastico e ti spiazza completamente facendoti ripensare al fatto ke tutto quello ke pensavi fosse scontato nel film nn era cosi, il problema è ke come tutti i film giapponesi ad arrivare alla fine ci mette una vita e più di una volta ho pensato di spegnere, troppo lento anche se la storia è molto bella anche se nn è un horror vero e proprio ma più un film drammatico, da vedere per il finale.

Ale-V-  @  25/11/2010 04:17:16
   7 / 10
I film horror orientali hanno due grandissimi punti di forza: l'incipit che infonde una profonda curiosità nello spettatore e il finale che quasi sempre spiazza chi lo guarda, facendo risultare un castello di carte tutto ciò che si è visto fino a quel momento. Il problema è la parte centrale: lenta, troppo riflessiva. La storia di questo strange circus è veramente bella: cruda, angosciante, sconvolgente. Il problema (ma forse sono io che non sono in grado di godere a pieno la struttura narrativa che ci propongono i nostri amici del paese del sol levante) è la lentezza con cui ci vengono raccontati i fatti, infatti confesso, anche se il film non mi è dispiaciuto affatto, che a tratti mi ha annoiato e mi ha fatto balenare nella mente l'idea di interrompere la visione. Per fortuna non l'ho fatto, mi sarei perso una grande storia.

marfsime  @  28/10/2010 14:56:41
   9 / 10
Crudele..sadico..spietato..onirico..sono molti gli aggettivi che si addattano a questo film. Un continuo turbinio di immagini ed emozioni che si susseguono condite da scene crude ed agghiaccianti di violenza (sempre giustamente ed ovviamente solo accennata e mai "mostrata") su una ragazzina costreatta a sopportare prima gli abusi del padre e poi le molestie della madre gelosa del rapporto che la piccola Mitsuko ha col padre. Gli ultimi minuti poi sono un susseguirsi di emozioni tra sogno e realtà che non si riesce mai a distinguere nettamente ne tantomeno capire dopo i titoli di coda. Tecnicamente il film è ottimo sia nella regia che nella superba fotografia..eccellente anche le interpretazioni dei protagonisti..grande film..consigliato.

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Ultima risposta 28/10/2010 14.58.08
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chem84  @  03/09/2010 17:56:56
   8½ / 10
Ottimo film giapponese che gioca, come molti altri prodotti orientali, su burrascosi e malsani rapporti familiari.
La prima parte non incuriosisce troppo e tende quasi a confondere le idee, pur mantenendosi assai fascinosa nella realizzazione, mentre in seguito le faccende riguardanti i personaggi coinvolti vengono via via spiegate, attraverso un’alternanza di realtà, sogni e racconti che coinvolge lo spettatore in maniera davvero superlativa.

TheLegend  @  22/07/2010 16:02:18
   7½ / 10
Film tecnicamente molto valido,dalle musiche alla regia.
La storia è narrata per la maggior parte in modo lineare ad eccezzione della parte finale.
Devo essere sincero però e devo dire che non mi ha turbato e coinvolto come mi sarei aspettato.

Gruppo COLLABORATORI ilSimo81  @  31/03/2010 20:24:35
   9 / 10
Ottima scelta, procurarmi questo film.
Durante la visione ti ritrovi su un'altalena di sensazioni: a volte riesci a incastrare i pezzi, a volte ti senti spaesato, a volte ti sembra di aver afferrato il senso, a volte tutto nuovamente crolla e devi rivalutare ogni scena da capo. Il tutto in un vortice di emozioni disperate, passionali, estreme.
Alla fine, dopo aver attraversato tutto questo "strange circus", quando arrivi a percepire (forse) tutto il senso della storia, ti rendi conto di aver visto un film intenso ed eccezionale.
Film così non possono essere ignorati. Assolutamente fantastico.

76eric  @  30/03/2010 20:29:27
   8 / 10
Veramente un grattacapo, bisogna guardare con attenzione questa pellicola........ Quel che è certo è che anche qui si vuole mettere in evidenza il "marcio" all' interno di una bella famigliola come tante.
Fra situazioni oniriche e reali che spiazzano e sconcertano, e chi vedrà, capirà; ci ritroviamo di fronte ad un finale nella quale la bellissima (da piccola) Mitsuko, che scopriremo essersi tolta le sue "virtù di donna", si prenderà la sua netta rivincita nei confronti di un padre "malato" e violentatore ma anche e soprattutto della madre allora accondiscente e gelosa ( per quest' ultima il bravissimo regista ce lo fa immaginare).
Intrigante l' inizio (criptato) e il finale nel circo(? un pò strano come dice il titolo), dove sembrerebbe esserci come una specie di carrellata dei personaggi che hanno recitato (è proprio un festival del weird stò film).
Molto intriganti anche, e se vogliamo particolari queste musiche simil-circensi (ma và....) che fanno da soundtrack.
Un'opera assai complessa quanto affascinante e mi riprometto di dare un' occhiata o magari anche 2 a qualche altra pellicola di questo regista estremamente visionario.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  18/03/2010 16:36:10
   8 / 10
Sospeso tra realtà e sogno il diabolico gioco di Sion Sono si dipana in un racconto che scompagina a più riprese la nostra percezione,non è concesso arrivare ad una soluzione certa,quando questa pare giungere su un piatto d’argento ecco l’inaspettata sequenza che scombina con crudeltà le nostre sicurezze.
“Strange Circus” è un film che tocca argomenti tremendamente delicati con grande finezza,non vi è volontà di turbare senza ragione,ma semplicemente di rappresentare gli sconvolgimenti causati da una ripetuta serie di abusi su una ragazzina dodicenne da parte del padre,un mostro che nel finale verrà ridotto al suo vero aspetto,quello più vomitevole e raccapricciante, nascosto a lungo sotto i panni integerrimi del direttore di una scuola media.
Nessuna immagine è morbosamente spiattellata,Sion Sono non scade mai nella volgarità più becera e non osa mostrare ciò che non si dovrebbe e vorrebbe vedere.Non accomuna in modo brutale la nostra esperienza con quella della protagonista,prigioniera in una custodia di violoncello e costretta a violenze e ad un voyeurismo coercitivo.Il regista ci risparmia i particolari atroci, pur facendoci comprendere tramite misurati sotterfugi la tragica dimensione in cui precipita la giovane Mitsuko,in seguito vessata anche da una madre gelosa e tremendamente debole,interpretata da una Masumi Miyazaki in forma smagliante.
Sono si attiene ad un rigore logico personale,mostra quanto sia semplice(almeno per lui) riscrivere i personaggi ed i ruoli che essi rivestono all’interno di una storia,evidenzia come questi possano rivivere attraverso il ricordo o una malsana follia e di come nella sua originalità narrativa tutto possa tornare in una rappresentazione infinita.
Più semplicemente il tema trattato è quello del degrado famigliare ,già proposto in parecchie pellicole provenienti dal Giappone come “Nobody Knows” o “Visitor Q”,cambiano gli approcci ma fondamentalmente rimane l’impressione di un problema che colpisce la sensibilità di molti autori nipponici.
Notevole la regia,in equilibrio tra staticità e accelerazioni sincopate,miscelate a scenografie molto particolari,contraddistinte da colori accesi,spesso poi stemperati in tinte pallide e algide.
Ci si affida ad immagini magnetiche,quasi barocche,realmente ridondanti (in positivo) durante le sequenze collocate nel circo dei freak,ai quali è dato compito di aprire e chiudere una visione su un mondo terrificante filtrato attraverso un’estetica suadente, comunque inadatta a sconfiggere il male.

Lazzaro  @  04/11/2009 17:49:45
   8 / 10
Sorprendente, ottimo dualismo. Questo film ci voleva in questo mondo.

Tuonato  @  01/09/2009 00:19:40
   8½ / 10
Sceneggiatura e scenografia ai massimi livelli.
Sayuri o Matsuko? Chissà.
Film circolare che rimane costantemente nel limbo tra sogno e realtà.
Torbido. Perverso.

Tom24  @  25/07/2009 20:11:14
   8 / 10
Meriterebbe 10 solo per la citazione iniziale di À rebours. decadente.

greenday2  @  08/04/2009 01:57:24
   9½ / 10
Film assolutamente sopra le righe.

malato ed onirico allo stesso tempo.


Che ne dite di inserire nella lista dello stesso regista anche "Suicide club" e "noriko's dinner table"? Meritano as well!

Xavier666  @  29/03/2009 23:19:48
   8½ / 10
straordinario, non aggiungo altro ai commenti ottimi qui presenti... anzi forse perchè mi ha lasciato senza parole...

ide84  @  05/01/2009 23:52:20
   9 / 10
Lynch incontra Cronenberg con la cattiveria di Chan-wook Park. Questo film mi ha ricordato molto lo stile di questi registi. Il moglio di ognuno, per esser precisi..prima di visionare questo film pensateci bene, potreste trovarvi costretti ad assistere a immagini che proprio possono turbare. Quando ci son in mezzo i minori è normale in fondo. Visto che dai commenti precedenti non si riesce molto ad inquadrare la vicenda ci penso io a colmare il gap.
Senza spoilerare il film si può dividere in due parti. La prima racconta la vita intima di una famiglia benestante dove la figlia è vittima di violenze da entrambi i genitori. Mentre nella seconda i nodi vengono al pettine spiegando il perchè di certe situazioni che sembrano cadere dal nulla e nel quale lo spattatore si sente spiazzato..oddio spiegate in parte, per questo scrivevo di registro Lynchiano. Le musiche, la fotografia, la regia, gli attori ( di una bellezza e bravura disarmante Masumi Miyazaki ) tutto è perfetto per completare il quadro di un film che scorre veloce, nonostante le due ore e che incolla alla poltrona. Se siete disposti ad alzarvi turbati e con stomaco leggermente girato allora visionatelo senza rimorsi. Un'altra piccola perla scoperta grazie a film scoop del quale potrò vantarmi tra amici per tappare la bocca al primo che sbotta: " Gli orientali son troppo malati, fanno pena i loro film"..malati si ma con gran classe e spariamo sia contagiosa.

Ciaby  @  23/12/2008 21:10:22
   10 / 10
incredibile capolavoro

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento matteo200486  @  04/01/2008 00:02:41
   9 / 10
"Il teschio fu posato su un piatto, e fu dato ad una ragazza, che poi lo mostrò a sua moglie. Privo d'espressione il boia si fece avanti, in mano, una lunga spada coperta di sangue. Lei è una donna vera. Lei ha una passione che le brucia dentro. Questa è la sua personalità"

Sion Sono, dopo Suicide Circle, ritorna sulle scene con un film sconvolgente e visionario, assolutamente un pugno nello stomaco per il malcapiato/fortunato spettatore.
Sono mette in scena una storia dolorosa e perversa. Una macabro rituale fatto di abusi sessuali di un padre depravato sulla figlia dodicenne, a cui si aggiungono le sevizie che la piccola deve subire dalla madre, gelosa che il proprio marito, abbia rivolto le proprie attenzioni sessuali verso la splendida figlia. Il tutto condito da eventi perversi e immorali come il rinchiudere la figlia in una custodia da violoncello per farla assistere ad un rapporto sessuale tra i genitori o, ancor peggio, la madre rinchiusa nella medesima custodia per assistere allo stupro della figlia.
"Mio padre toccava sia me che mia madre ma a lei sembrava piacere"
Ma le grandi capacità di Sono di rivelano nella visionarietà della pellicola che imbocca più strade, si complica e attorciglia su se stessa, per poi tornar lineare e nel finale riavvolgersi nuovamente. Lo spettatore risula in completa balia della storia/e e risulta spiazzato. A ciò c'è da aggiungere la violenza, che nei film di Sono non manca mai, una violenza non fine a se stessa ma che sottolinea il disagio e la condizione di disadattamento. Da qui, mutilazioni, tentati suicidi, le lame che come "ghigliottine" tagliano la carne, un vero supplizio per lo stomaco già ben messo dalla visioni di più d'una perversione. Insomma un vero capolavoro che turba e fa riflettere, condito da una fotografia che è una vera gioia per gli occhi in completo contrasto con gli eventi narrati. Anche la colonna sonora amplifica tale opposizione completando gli ingredienti per un grande film.
Lynchiana la frase che rende bene l'idea di cosa lo spettatore si troverà di fronte: "Cosa è reale e cosa non lo è?"
Consigliatissimo per chi vuole emozioni forti ed è dotato di un buono stomaco.

benzo24  @  24/06/2007 17:14:45
   9½ / 10
un festa per gli occhi. visionario, crudo e spietato.

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