sherlock holmes: gioco di ombre (2011)

L'ho visto ma già comincio a dimenticarlo.
Intrattenimento frivolissimo e ai limiti della tamaraggine, a salvarlo da quest'ultimo rischio è Downey Jr che invece offre un istrionismo sempre sopra le righe ma mai tale da risultare fastidioso. Di Holmes, quello vero, non c'è più traccia ovviamente e la rilettura è solo un pretesto fasullo, in realtà (come se non si fosse capito) il nome di richiamo del più famoso detective funziona ancora oggi come specchietto per le allodole che si riempiono i portafogli. Ma potevano inventare di sana pianta tutto e nessuno avrebbe notato la differenza, almeno chi ama l'Holmes letterario.
Ma innegabilmente non ci si annoia se non negli estenuanti rallenty, prerogativa del sopravvalutato e quasi incapace Ritchie che si diverte ad inserirlo quando può e di cui se ne salvano realmente un paio. Considerato che il film ne è disseminato però si può dire che spesso è sfiancante.
Come lo sono alcune scelte di sceneggiatura: ad esempio perché far tornare in un cameo la McAdams per poi farla finire in quella maniera? A meno che non sia stato preparato un suo eventuale ritorno in un secondo seguito (cosa di cui son sicuro). E la Rapace, attrice fantastica, funziona alla grande come zingara e ne ha anche la fisionomia selvaggia ma il suo è un ruolo di ben poco conto.
Alla fine dei conti è la coppia di protagonisti a rendere appena godibile Sherlock Holmes 2, e il villain Jared Arris. Il fratello Mycroft che gira nudo per casa... lasciamo perdere va.
Ritchie è un animale allo stato brado artisticamente parlando, ma però furbo. Ha sposato Madònna, chiamatelo scemo.