red hill (2010)

Una sorta di Rambo(il primo) in una sorta di western moderno australiano.
Il film è ben curato, ma la sceneggiatura oltre ad essere abbastanza lenta è troppo scontata.

Sopravvalutato

SPOILER

stupendo western rape & revange,tutto gia' visto ok,ma questo e' fatto dannatamente bene,con personaggi ben strutturati e superbe scenografie. veramente un gran gioellino,ignorato dalla nostra incapace produzione

Moderno e coinvolgente western "dalla parte degli indiani", merita ampiamente la visione.

Uno dei tanti recenti prodotti australiani che non riescono mai ad entusiasmarmi più di tanto. Il film è interessante nella prima mezz'ora, con dei richiami western ricoperti da una leggera tensione, ma dopo questa mezz'ora il film non cambia di una virgola fino ad un finale molto scontato e abusato. Un film tanto semplice e lineare quanto un tronco di legno, privo di qualsivoglia sorpresa e colpo di scena in grado di scolpire questo tronco.
Inizialmente la suspense è presente, ma dopo metà film inizia a perdere consistenza e a diluirsi scioccamente tra sparatorie interminabili nel buio più totale con la faccia del cattivone che (ovviamente) spunta da ogni angolo pronto ad uccidere. Un film per chi non cerca emozioni forti, ma senza alcuna pretesa un occhio lo può comunque meritare, rimane però incomprensibilmente sopravvalutato.

Violento e spietato action/western con vaghi richiami horror. Malgrado la storia prevedibile e le svariate strizzatine d'occhio al "Rambo" di Kotcheff (con tanto di sceriffo - sosia di Fernando Rey - che esclama "questa è la mia città"), rimane comunque un film curato, fighissimo e pieno di tensione.
Grande atmosfera e zero momenti di noia. Dal momento in cui il criminale evaso in cerca di vendetta penetra nella sonnolenta Red Hill, la caccia è aperta: il paese diventerà un autentico campo di battaglia senza nessuna via di scampo.

Decisamente un buon prodotto, semplice ma carico di adrenalina.
Goat e Satyr hanno già detto tutto.

RedHill è di poche e semplici pretese. La sceneggiatura sin troppo prevedibile, priva di qualsiasi tipo di curiosità e variazione lo rende un film avaro di sorprese. Le basi stereotipate gettate inizialmente e alcune piccole situazioni creano subito un'atmosfera credibile, rivestendo modernamente il mito del west, e rivalutando a suo modo un personaggio quasi del calibro di Halloween. L'entrata in scena dell'indigeno rappresenta il picco massimo della pellicola, in cui lo spettatore si ritroverà alcune scene, tra cui quella del "bar", particolarmente riuscite. Dopodichè il film vive di rendita, vissuto dallo spettatore come un aspettare invano che accada qualcosa di nuovo.
Le vesti australiane sembrano accecare lo spettatore da un film che deve praticamente tutto all'america. Anche l'arida fotografia del paesaggio, servita da sfondo per un tipico west, non ricrae il suggestivo paesaggio australiano, contrariamente sembra ricercare nello spettatore un deja vu di emozioni viste in pellicole made usa.
Per una serata non impegnativa e poco sorprendente.

Non aggiunge nulla di nuovo al genere, ma è girato davvero a mestiere.
Hughes maneggia con cura atmosfere care a registi come Carpenter e Ford, e butta giù un western moderno che non ha paura di strizzare l'occhiolino al cinema horror. Gran ritmo, ottima colonna sonora, teso al punto giusto sopratutto dall'ingresso in scena del "cacciatore" Jimmy Conway.
Due cose non ho digerito: la sottotrama della pantera - ridicola - e la scoperta nel finale di alcuni retroscena su cui si poteva tranquillamente sorvolare. Ma parliamo di piccoli difetti del tutto tollerabili.

Cazzutissimo! Produce Mclean e si vede. Maledetti bifolchi australiesi quanto vi amo e vi venero.
Un western con le palle, che ha un tocco carpenteriano nel tratteggiare la figura dell' evaso, che assume quasi connotati soprannaturali, si muove come un' ombra ed è implacabile e silenzioso.
Regia stupenda, da mettersi a urlare, classica ma mai scolastica. Una storia già raccontata mille volte, è vero, ma se la racconti così bene, puoi continuare a farlo fino alla fine dei tempi

SPOILER

Molto bello, grande regia, grande fotografia e ottima musica.
E' un film western girato ai giorni d'oggi in cui un uomo si vendica in maniera spietata, muovendosi come se fosse un'entità soprannaturale.
Certo che sinceramente il film pecca un pò di originalità ma è talmente ben fatto che si sorvola questo particolare.
Sarebbe potuto diventare un piccolo capolavoro ma secondo me ci sono 2 o 3 scene, a livello di credibilità, che mi hanno lasciato un pò di amaro in bocca.
Concludendo: DA VEDERE!

Avvincente Western dei giorni nostri diretto con ritmo e efficacissima tensione tra colline australiane e "duri" montanari.
Strizza l'occhio un po' al 1° Rambo.

la storia è la solita, ma chissenefrega.
questo è uno di quei film in cui si capisce al volo che il regista aveva una idea ben chiara in testa, ed è riuscito a trasporla totalmente e senza concessioni nella pellicola.
ogni scena in questa rielaborazione del western è messa giù divinamente, la compenetrazione fra colonna sonora, ritmo e un'atmosfera di chiara matrice horror lo rendono un prodotto personale e che non assomiglia a nient'altro.
insieme a winter's bone, probabilmente il miglior prodotto indie dello scorso anno.

D'accordo col commento precedente. Thriller solido con meccanismi e situazioni da western. Il punto forte è la regia, pulita ed essenziale, capace di creare una buona tensione e almeno un paio di sequenze sopra la media. Efficace la rappresentazione del cattivo, belle l'ambientazione e la colonna sonora. Colpo di scena non molto originale e non imprevedibile, ma va bene lo stesso.

E chi se l'aspettava? Gradevolissimo mix thriller-western che si basa su una regia solida contorniata da un'ottima fotografia agevolata dagli splendidi paesaggi di una remota cittadina situata sulle colline australiane. La storia non rappresenta nulla di innovativo tuttavia il film ben diretto riesce sempre a tenersi su buoni livelli di interesse e discreta tensione con i personaggi caratterizzati e ben delineati nelle loro figure..c'è il poliziotto con una sua morale e che non riesce a premere il grilletto..un altro spaurito e ben poco coraggioso..lo sceriffo duro che nasconde una verità scomoda. Finale forse un pochino scontato ma tutto sommato ce lo si poteva aspettare così..promosso.