radiofreccia (1998)

Il ritratto ruspante della provincia emiliana anni '70 è abbastanza sincero e anche ricostruito con una certa fedeltà; il tratteggio dei personaggi lascia invece a desiderare, a parte qualche raro caso: troppe situazioni al limite, troppi matti che girano per il paese, troppi attori scarsi ( ai quali si aggiunge purtroppo un micidiale Francesco Guccini, improponibile sia come barista che come allenatore di calcio ). Momenti di cinema alto non ve ne sono, ed era giusto non aspettarseli da un esordiente assoluto come Ligabue, però è indubbio che qualche passaggio centri il bersaglio ( l'intervista a Freccia in radio con l'eroina come tema, oppure la sequenza grottesca dell'ippopotamo in giardino ). Forse la migliore interpretazione di Accorsi.