Sei un blogger e vuoi inserire un riferimento a questo film nel tuo blog? Ti basta fare un copia/incolla del codice che trovi nel campo Codice per inserire il box che vedi qui sotto ;-)
La sceneggiatura nella parte finale cede un po', mostrando delle ingenuità piuttosto evidenti, ma nel complesso questo sequel è realizzato bene, con interpretazioni apprezzabili e una regia all'altezza. Si segue in maniera interessata e non mostra cali di ritmo fastidiosi.
Il sequel di psycho è un miscuglio di buona regia ispirata e di sceneggiatura a tratti geniale nella sua chiave un po vagamente comica. Presenta un processo di follia che tiene in tensione lo spettatore dall inizio alla fine,fino al fatidico colpo di scena conclusivo. Immenso Perkins,che inizialmente rifiutò l offerta per il seguito,che seppur invecchiato se la cava egregiamente,mostrando gli stessi segni di squilibrio del suo personaggio di 23 anni prima. Un sequel che non pensavo potesse piacermi
Discreto seguito che cita molto il suo predecessore e la cosa da fare è non paragonarli, perchè il film del 1983 ne uscirebbe con le ossa rotte. Un buon intrattenimento che incuriosisce fino al finale, forse un po' troppo fantasioso.
Ottime le premesse, specie quella di caratterizzazione del killer post omicidi plurimi, ma un finale troppo confusionario ed assurdo rovina il tutto. Nel complesso, comunque, un buon sequel.
beh, ci troviamo davanti ad un sequel assolutamente non necessario. ma comunque godibile. non è facile fare qualcosa che regga il confronto col film originale, ma diciamocelo, in quei primi anni 80, quando spopolavano i film sui serial killer, si è giustamente pensato di ripescare il più classico dei classici. operazione commerciale quindi, ma comunque ben confezionata, con una buona regia, buoni interpreti, ed un trama forse un po troppo intricata, che sfocia in qualche mancanza logica, ma che ha il pregio di non annoiare, incuriosire il giusto e che finisce in un finale davvero buono. in questo film è interessante vedere il personaggio di norman e le sue tribolazioni per mantenere il controllo, il punto forte del film di fatti è l'empatia che si crea fra lo spettatore ed il protagonista, tanto da tifare per quello che sappiamo essere essere un pazzo, ma che cerca di non cadere di nuovo nei vecchi vizi. in somma non si toccano minimamente le vette del classico di hitchcock, ma questo è un film che sa intrattenere.
Tutto riparte dalla celeberrima scena della doccia, riproposta quasi integralmente, e così se c'era una minima speranza di evitare l'ingrato confronto con il suo ingombrante predecessore il regista ce la brucia immediatamente. Da lì in poi il film è inevitabilmente in salita, e la scelta di poggiarsi su di una sceneggiatura abbastanza tortuosa che tende a flirtare col colpo di scena non è sempre vincente. Il finale però merita.
Noto con piacere che l'accostamento con il capolavoro non ha influito negativamente nella valutazione degli utenti. Dopo più di 20 anni hanno deciso di fare questo prodotto per motivi puramente economici ma almeno hanno avuto il buon gusto di aspettare che il maestro del brivido passasse a miglior vita... Sicuramente non è un progetto campato in aria perché dietro ci stanno nomi di altissimo livello: la sceneggiatura è del bravissimo Tom Holland (che poco dopo scrisse e diresse "Ammazzavampiri"), la fotografia di Dean Cundey (fido collaboratore di Carpenter e Zemeckis) e le musiche di Jerry Goldsmith; con già una base così il lavoro del regista Richard Franklin fu in discesa! Il film ha un ritmo abbastanza lento ma la sceneggiatura non è male ed intriga abbastanza oltre ad essere ben strutturata sia sotto il profilo psicologico che in quello thriller-horror... Mi sono piaciute molto le atmosfere e le scenografie della storica casa, l'atmosfera è opprimente e spesso inquietante, ci sono due o tre scene tese e niente male anche sotto l'aspetto "paura". Ancora un'ottima prova per Anthony Perkins che mantiene inalterata l'aurea da psicopatico che aveva nel film capostipite, bella e brava pure la giovane Meg Tilly! Il film può contare sulla presenza di splatter visto che eravamo in pieno periodo slasher...e nella storia incontriamo dei piccoli colpi di scena che rendono il film più che godibile. Preso singolarmente è un psycho-thriller di buona fattura che si guarda abbastanza volentieri.
A distanza di ventidueanni dal capolavoro di Hitchcock torna Norman Bates, l' assassino affetto da sdoppiamento della personalità e dedito al travestitismo è nuovamente a casa. Arduo per Richard Franklin eludere il sospetto di mera operazione commerciale e soprattutto dare plausibile consequenzialità ad uno dei film più celebri e amati della storia del cinema. L'impresa riesce grazie ad una sceneggiatura che gioca sull'ambiguità del protagonista e con le insicurezze che lo contraddistinguono. Norman ancora una volta è vittima di eventi che lo inducono a sopprimere la sua parte più accomodante e gentile divorata da una mente instabile. "Psyco II" viaggia sul filo della doppiezza, concede miseri punti di riferimento pronti ad essere sbugiardati raggiungendo un risultato piacevolissimo e verosimile senza scadere nella lesa maestà. L'azione è sempre condensata tra la cupa magione di famiglia e il famigerato motel, locali ammuffiti e polverosi accolgono nuovi personaggi ben incorporati al vissuto di Norman, in particolar modo colpisce la dolce Mary (Meg Tilly), la cui presenza nella tana del "mostro" sembra confermare la guarigione dell'uomo. Purtroppo strane apparizioni e telefonate misteriose porteranno nuovamente a galla dolorosi ricordi e i cadaveri ricominceranno a spuntare. Franklin omaggia in apertura con la famosa scena dell'assassinio sotto la doccia il maestro Hitchcock, poi è bravo a seguirne lo stile senza scadere in scimmiottamenti fuori luogo, offre eleganti citazioni e concede qualche scena sanguinosa oltre un nudo quasi integrale a conferma che i tempi sono cambiati. La congruenza logica tra i due capitoli è ben congegnata, rafforzata dalla conferma di Anthony Perkins sempre abile nel dare consistenza a comportamenti scissi e da Vera Miles, ancora una volta in un ruolo tutt'altro che irrilevante.
Era da tanto che volevo vederlo. Bel seguito che non sfigura davanti al capolavoro di Hitchcock. Molto diverso dal romanzo “Psyco 2” di Bloch, questo film ha una struttura tutta sua, con forse un po’ troppa carne al fuoco, però piena di sorprese. Metti qualche errorino tecnico qua e là, è comunque un seguito degno di una visione.
quando ci si appresta alla visione di un sequel lo si fa sempre con una certa diffidenza. fugurarsi cosa poteva rappresentare per me il seguito di un capolavoro come psycho. e invece..... il film è davvero ben realizzato, si lascia guradare, presenta alcuni picchi di suspance davvero notevoli, non sempre riscontrabili in pellicole ben più recenti e a più alto budget. forse il fatto che il regista abbia evitato scimmiottare sir alfred, optando invece per una regia plasmata sulla storia ha reso questa pellicola degna del nome che porta. non male davvero. grande antonhy perkins..
l'ho guardato per curiosità, convinto che owiamente sarebbe stato il solito pessimo sequel fatto solo per sfruttare il successo dell' originale che in questo caso specifico era (ed è) un film epico!!..detto questo sono rimasto molto sorpreso perchè questo seguito di Psycho è architetto in maniera decente con una sceneggiatura curata al meglio...è owio che dietro la macchina da presa non troviamo il buon Alfred , tant'è che a volte si possono scorgere guizzi registici che rimandano al primo Psycho ma il lavoro svolto è certamente soddisfacente e se il film non è accostato al suo predecessore fa di sicuro una bella figura..bravissimo Perkins e bellissima Meg Tilly...da vedere...
Inizialmente il film è interessante, pur non essendo al livello del primo. Purtroppo poi punta troppo sui i colpi di scena, arrivando un anche ad annoiare un po'... Il finale è abbastanza fuori luogo. Tuttavia guardabile.
Più o meno lo stesso discorso fatto per il sequel di "2001 Odissea Nello Spazio". Inutile paragonarlo col capolavoro di Hitchcock, altrimenti sarebbe davvero la fine. Un semplice seguito, decisamente non necessario e poco originale, ma che si presenta comunque in maniera più che decente. Franklin cerca di non strafare, e realizza un horror gradevole, abbastanza teso, con una bella atmosfera (il motel sperduto e la casa tetra ed isolata fanno ancora il loro effetto), e qualche goccetta di sangue distribuita qua e là che non guasta. I continui richiami al primo episodio risultano irritanti dopo cinque minuti, ma le buone performance dello psicolabile Perkins (ormai imprigionato a vita nel ruolo del maniaco) e della bellissima Tilly (vista nè "Il Grande Freddo") permettono in ogni caso di sorvolare su certi dettagli da pignolo. Non è poi così malvagio... se lo si prende come filmetto a sè stante forse lo si potrà apprezzare di più.
Piatto ed inutile sequel, in cui il protagonista perde la sua caratterizzazione per venire in un certo qual modo spersonalizzato e reso ridicolo, asservendo un plot indegno di essere anche solo lontanamente paragonato all'opera di Hitchcock.
Deboluccia la trama. Deboluccio il colpo di scena finale. Deboluccia pure l'incursione nel sociale che vorrebbe dare alla pellicola un carattere ma che fallisce miseramente. Si salvano la bella ambientazione e poco altro.
Ennesimo sequel nato per sfruttare il nome del marchio creato da Hitchcock,a prima vista. E invece il prodotto finale è un film dignitoso e onesto,che esce senza ombra di dubbio massacrato dal confronto con il capolavoro di Sir Alfred ma che invece riesce ad avere,preso a sè stante,discreti livelli di tensione e una sceneggiatura ben scritta. Perkins sempre credibile ma oramai invecchiato,carini tutti i rimandi al primo episodio della "saga" (parola orribile per Psyco,ma tant'è) come un'invecchiata Miles, e infine una brava e dolce Meg Tilly. Ci sono un paio di forzature nella sceneggiatura ma questa volta si mostra ciò che nel primo non si poteva mostrare vuoi per la censura,vuoi per scelte artistiche. Qualche effetto sanguinoso non male ma anche tanta ingenuità in regia per alcune scene poco riuscite. Un sequel che ha avuto un discreto riscontro di critica (ed è un miracolo) e a sorpresa ha avuto un ottimo ritorno al botteghino. Segno che il mostro creato da Perkins e Hitch ha continuato a turbare e interessare l'interesse di moltissime persone. Il finale un pò troppo forzato,sembra fatto per allungare il brodo. In linea di massima è un film triste e godibile ma in qualche modo incompleto. Chiaramente il patto tacito è prenderlo come un prodotto a sè, Richard Franklyn non è Hitchcock.
Propongo di vedere questo film in assoluta tranquillità, senza cercare di fare un paragone con il primo capitolo (NN conviene a nessuno!). E cosa si vede? Un film godibile che scorre via piacevolmente. Sempre ottima la recitazine di Perkins.
Sequel nettamente inferiore al capolavoro del grande Maestro, ma tutto sommato risulta un buon film, con una trama intelligente ed una sceneggiatura niente male.
l' 8 ci sta tutto...owiamente il primo psyco nn si discute ma questo sequel è dawero azzeccato...la storia ti prende dall' inizio alla fine e rivedere anthony perkins recitare di nuovo ti mette i brividi....anke la regia è di gran classe e con una buona colonna sonora e una riuscita prova degli attori...insomma sequel tutto da gustare....il finale è la parte più inquietante
Guardabile, ci mancherebbe altro, ma come già detto, non è paragonabile all'opera di Hitchcock. Sembra che i ruoli si siano invertiti e che Norman sia da proteggere più che temere (anche quando compie delitti).
Andai a vederlo al cinema con un certo entusiasmo e con molte aspettative che purtroppo rimasero in gran parte deluse. Abbastanza nella norma anche se si può vedere. Piacevole rivedere Vera Miles.
colpo basso di Perkins,poco rispettoso a mio avviso nell'aver accettato di interpretare questo dissacrante sequel di un film che non doveva avere sequels.Non ne parliamo del fatto che ha deciso poi addirittura di dirigere non so quanti degli altri Psycho.Bocciato
dignitoso sequel della saga cominciata dal maestro(a cui ho dato "9")... la cosa furba in cui è riuscito il regista è stato quella di inserire il film nello stesso contesto del precedente usando anche gli stessi oggetti! ci sono scene molto inquietanti che rimandono molto spesso a immagini che ricordavamo in bianco e nero... l'occhio dalla parete,la vocina stridula della madre e perfino alcune inquadrature che sono volutamente identiche all'originale! lo stile certo è un po diverso e mi riferisco alle scene di violenza alcune troppo crude che si discostano troppo dall'idea originale di non mostrasre mai un coltello conficcato! carino
Scialbo sequel con un Perkins che sembra ossessionato, patologicamente, dai referenti del personaggio di Bates (e quindi alle prese con i propri demoni suppongo). Qualche scena azzeccata non manca, ma è solo la presenza di Vera Miles a riscattare un film mediocre diretto da un regista appena dignitoso. Improbabile il paragone col classico di Hitchcock. Stranamente però "Psycho III" riuscirà a tratti a non far rimpiangere l'originale
Si, non me lo sarei mai aspettato, pensavo al solito sequel inutile invece... Anthony Perkins invecchiato un po' ma che incute ancora tensione. La storia è interessante e incuriosisce molto. La tensione c'è per tutta la durata del film. è anche paranoico e angosciante. Il finale è un gran finale anche se...
la storia che Norman è stato addottato mi sembra buttata li, tanto per far mandare avanti il film... Invece è inaspettato l'arrivo della sua vera mamma, perchè il film fa pensare che si era inventato tutto o che Vera Miles gli e l'avesse detto al telefono...è poi è agghiacciante la fine che fa con la pala....
D'obbligo il cameo di Hitchcock, che è apparso la prima volta che Norman apre la stanza della mamma, si vede chiaramente la sua tipica sagoma in un gioco d'ombre...
Una curiosità...Che metteva Norman nel té? Che cosa aveva dentro quella scatoletta?
Ragazzi che bello !!!! Non avrei mai creduto che PSYCHO II era hai livelli del primo , certo sicuramente in questo manca il finale a sorpresa della rivelazione della mamma , ma credetemi la pellicole e fatta veramente bene . Da vedere assolutamente !!
si si...fatto veramente molto bene, nn pensavo affatto ke sarebbero riusciti in un sequel diciamo quasi all'altezza del grande hitch..certo è un'altra cs, ma perkins è stato un grande interprete e il livello d suspence si mantiene alto x tt la durata del film, culminando nella scena finale, assolutamente i m p r e v e d i b i l e!