possession regia di Andrzej Zulawski Francia, Germania 1981
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possession (1981)

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locandina del film POSSESSION

Titolo Originale: POSSESSION

RegiaAndrzej Zulawski

InterpretiIsabelle Adjani, Sam Neill, Heinz Bennent, Margit Carstensen, Michael Hogben, Shaun Lawton

Durata: h 2.07
NazionalitàFrancia, Germania 1981
Generehorror
Al cinema nel Giugno 1981

•  Altri film di Andrzej Zulawski

Trama del film Possession

Una donna rivela al marito di avere un amante e il loro matrimonio entra in crisi. Il marito però non si consola, e facendola seguire scopre che ha anche un misterioso secondo amante...

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Voto Visitatori:   8,17 / 10 (80 voti)8,17Grafico
Voto Recensore:   9,00 / 10  9,00
Miglior attrice protagonista (Isabelle Adjani)
VINCITORE DI 1 PREMIO CÉSAR:
Miglior attrice protagonista (Isabelle Adjani)
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Voti e commenti su Possession, 80 opinioni inserite

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Thorondir  @  09/12/2022 11:24:29
   9 / 10
La duplicità degli esseri umani: in bilico tra normalità famigliare e tradizionalismo cattolico (mai dimenticare che Zulawski era il figlio della cattolicissima Polonia) e un male atavico, intimo, quasi trascendente, oltre l'umano (faccio male a tutti quelli che mi stanno intorno, dice Isabelle Adjani). Questa convivenza degli opposti si riflette nei doppi (altro elemento zulawskiano) e nell'alternarsi continuo di momenti di apparente riconciliazione e momenti di esplosione violenta. Su questo Zulawski concepisce un film che spinge all'eccesso, che è duplice anche nei toni (il rosso dei momenti horror con un'atmosfera complessiva che è invece asetticamente funerea). Allo spettatore non viene chiesto tanto di sta dietro alla storia, per certi versi inesplicabile: viene chiesto di partecipare dell'orrore e del suo inspiegabile, viene chiesto di prestare occhio alla follia dell'uomo e ai suoi eccessi. E se è vero che può anche apparire ingenuamente provocatorio, è una di quelle esperienza cinematografiche che lasciano il segno, in un modo o nell'altro. Il figlio malato e allucinato oltre ogni limite di Rosemary's Baby di Polanski.

zerimor  @  13/06/2020 16:57:51
   9½ / 10
Una delle pellicole horror più inquietanti e devastanti di sempre, nonché uno dei miei film preferiti del suddetto genere.

CyberDave  @  03/05/2020 12:43:46
   7 / 10
Un viaggio assurdo che non mi è dispiaciuto, entra in diversi generi all'improvviso, quando meno te l'aspetti, sullo sfondo il dramma di un uomo, di un marito, di una persona.
Non credo di averlo capito a pieno.

Goldust  @  02/05/2020 21:22:56
   6½ / 10
Il classico film divisivo al massimo che farebbe cadere in brodo di giuggiole il critico cinefilo e le braccia a ciondoloni allo spettatore occasionale. La pellicola è complessa ed è difficile da riassumere nei suoi continui saliscendi tra i generi - dal dramma famigliare all'horror, dal soprannaturale allo splatter - e diciamo anche che qualcosa non torna nelle tante derive narrative che imbocca; certo è che non può lasciare indifferenti con il suo carico di disagio esistenziale, le sue esplosioni di violenza improvvisa, la grande prova da spiritata della Adjani. Non per tutti gli stomaci insomma. Per le trovate soprannaturali è curiosa l'analogia con "Hellraiser", uscito qualche anno dopo.

Spera  @  20/12/2019 15:02:30
   9 / 10
Come si fa a commentare un film di questo genere?
Bisogna solo vederlo e adorarlo.

Dire che non c'è una trama o che la trama non è chiara o, ancora, che non si capisce niente è un insulto alla settima arte.

D'altronde l'arte non va capita e nemmeno spiegata per essere tale.
Se così fosse, metà dei capolavori della storia del cinema sarebbero spazzatura.

State alla larga da questo film maledetto.

P.S.: difficile eguagliare la prova della Adjani, in assoluto una delle più monumentali e disturbanti.

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Ultima risposta 24/09/2020 11.37.31
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Niko.g  @  25/09/2019 23:06:17
   5 / 10
È un dramma psicologico, un dramma esistenziale, ma è anche un dramma capirne il senso, visto che non c'è.
Eppure i drammi psicologici ed esistenziali sono ancorati al mondo del reale (dell'esistente per intenderci), non a quello della fantasia e dei sogni. Quest'opera, invece, dopo un inizio "normale", appare sempre più slegata dal vissuto e dal quotidiano, al punto da sembrare una conseguenza dell'uso sconsiderato di allucinogeni.
Tirare in ballo presunti simbolismi o avventate metafore, non so quanto possa ridimensionare le continue perplessità alle quali il film sottopone lo spettatore. Perplessità che nascono dai ripetuti depistaggi e "sabotaggi narrativi" di Zulawski, che del montaggio non sembra avere molta cognizione di causa: personaggi che entrano in scena senza motivo, mezzi primi piani raccordati malissimo, tagli orrendi.
In questo contesto perfino l'egregio lavoro di Carlo Rambaldi (duole dirlo) appare un inutile spreco. Ad esempio, i personaggi del film si muovono all'interno della città di Berlino, ma se le strade sono sempre deserte, cosa ce ne facciamo di questa informazione? Allora perché Berlino e non Barletta? E se la città è una città fantasma, perché ad un tratto compare la polizia? Insensatezze appunto.
A vostro rischio e pericolo.

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Ultima risposta 20/03/2022 18.11.34
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VincVega  @  05/03/2019 21:21:00
   9 / 10
Delirante mix di dramma ed horror, "Possession" è un crescendo continuo di follia e inquietudine. Regia fantastica ed interpretazioni memorabili. Da vedere e rivedere per coglierne i molteplici significati.

addicted  @  08/06/2018 10:25:49
   9 / 10
Viene forte la tentazione di forzare la mano e imporre a Possession una lettura in chiave simbolico-allegorica, tanti sono i contenuti che durante la visione sembrano suggerire disparate interpretazioni. La coppia, il doppio, la perdita della fede, la dualità tra uomo e donna, la maternità, il sesso, l'oppressione della libertà... è una vulcanica esplosione di suggestioni veicolata da una regia e da una fotografia di una potenza assoluta. Però, alla fine, forse è più giusto non interpretare e lasciarsi trasportare dal flusso delle sensazioni: un mix di repulsione e gratificazione che si può provare solo con le opere di Lynch e di Bergman. Un film catartico, coraggioso e imprescindibile. Adjani monumentale, ma anche le altre interpretazioni non sono da meno.

BenRichard  @  15/05/2018 04:38:03
   7½ / 10
Pellicola del 1981, diretta dal regista polacco Andrzej Zulawski, che ne ha anche scritto la sceneggiatura assieme a Frederic Tuten.
Un film assai complesso, di difficile catalogazione, diciamo più che altro un horror psicologico criptico e grottesco ai massimi livelli in cui si possano ritrovare tantissimi significati che lasciano molto all'interpretazione dello spettatore, proprio per questo motivo se non si dovesse riuscire a dare una propria idea delle immagini che ci vengono mostrate tutto il film potrebbe benissimo risultare un'accozzaglia di scene allucinanti ed oniriche no sense.
Solitamente questi tipi di film non mi fanno impazzire, fanno molta fatica a coinvolgermi, soprattutto quando sono esageratamente criptici, poi dipende sempre dal significato che una persona riesca a dargli. In questo caso mi sento di premiarlo in quanto ci ho visto una tecnica molto accurata e particolarmente elaborata per essere un film così tanto datato, e un livello di recitazione altissimo grazie al duo Sam Neill ma specialmente una sbalorditiva Isabelle Adjani. Le scene maggiormente memorabili sono perlopiù quelle che prevedono la recitazione della bella attrice francese. Inquietantissima la scena nella metro. Sono rimasto senza parole sia per la bravura e la credibilità di Isabelle, ma anche di come sia stata girata la scena...da brividi...impressionante.
Sicuramente si rende una visione che non incontrerà l'apprezzamento di tutti. Consigliato di recuperare in special modo a chi ama i lavori cinematografici che si diversificano dalla massa in quanto a stranezze e ambiguità.

libero1975  @  04/05/2017 20:32:40
   4 / 10
Noioso...mio parere personale

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Ultima risposta 13/04/2020 23.49.50
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Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  31/05/2016 18:57:56
   8½ / 10
Film complesso: arduo visionarlo, impossibile capirlo, presuntuoso giudicarlo. Opera affascinante e conturbante. Opera unica la cui visione è (s)consigliata.

JOKER1926  @  14/10/2015 01:34:24
   7½ / 10
Andrzej Zulawski avviò il suo personalissimo percorso artistico negli anni settanta, fra tutti i suoi emblematici e particolari film diciamo che quello che più rende grande lo stesso regista corrisponde alla fatica del 1981, "Possession".

A detta tutta il lavoro in questione sarebbe fra tutti i prodotti di Zulawski anche quello più completo ove la chiarezza, o perlomeno la logica, segue una sua strada.
Per logica ovviamente intendiamo una logica "pazza" visto che la regia di Andrzej Zulawski non può offrire dei semplici attori e dei semplici personaggi. Il tutto è modificato, spesse volte amplificato e massacrato, grandissimo quindi il cast con Isabelle Adjani in una interpretazione che possiamo definire tranquillamente viscerale.

"Possession", come vuole lo stesso titolo, grava intorno alla possessione e quindi a tutti quei concetti che determinano l'irascibilità di un animo con tutta la sua vulnerabilità e anormalità. Una trama del genere già sarebbe un soddisfacente biglietto da visita, aggiungiamo poi che il tutto è messo nelle mani di un regista omologato per film complessi e assurdi, la nave a questo punto è condotta in porto.

Il film del 1981 resta incollocabile, non appartiene ovviamente ad alcun genere. La critica erroneamente e con bordate di superficialità lo fa cadere nella casta dell'horror; ma sarebbe da ingenui accettare questo film come semplice film di orrore. "Possession" infatti fa parte di quella strettissima cerchia di film che cade con tutta la propria corporeità nel metafisico; per non dilungarci e per non sbagliare soprattutto tale film lo etichettiamo come un drammatico d'autore.

Altro errore, a nostro avviso, sarebbe poi cercare l'impresa impossibile, talaltro, di "parafrasare" le dinamiche e la morale del film; con Zulawski è inutile. Al massimo è plausibile estrapolare, fin quanto è possibile, il senso approssimativo del film. Si tratterebbe (il condizionale è d'obbligo) di un film basato sul prolungamento delle anime, fra fede e caso. Inoltre riflettori puntati sulla disgressione dell'animo con tutte le sofferenze del caso: isterismo, follia.
Inoltre nell'alone degente della produzione zulawskiana traspare quel gioco psicologico creato dal regista ove la morte forse non è la fine ma solo una deviazione o seconda strada (alternativa). Le situazioni poi saranno perfezionate, o perlomeno adottate, da Lynch. E' facile infatti associare "Possession" a "Strade perdute". L'uomo risucchiato in scacchiere metafisiche ove la realtà appartiene all'irrealtà, ove i personaggi sono risucchiati dalla propria mente e i piani spazio/tempo si fregano a vicenda.

Il consiglio è di accettare "Possession" nella sua natura, arenare di buon grado le analisi narrative e di essere consci che il tutto si muove su una scena impazzita ma che qualcosa di concreto lascia.
Artisticamente da ricordare per sempre le recitazioni, le ambientazioni modernamente arcaiche e le atmosfere lontane dal quotidiano.
"Possession" dei film diversi è un altro imponente pilastro.

Danae77  @  27/08/2015 18:50:15
   9 / 10
"I loro occhi puntati su di me". Possessione/ossessione, tra le enfatizzazioni umane, sicuramente le peggiori. Non appare ben chiaro chi è posseduto da chi o cosa, ogni personaggio,a suo modo, è imprigionato in una sorta di realtà poco lucida che allontana lo spettatore dalla visuale onirica di un demonio che abita in un'unica mente....la follia è in ogni parte della pellicola, follia che ben si confonde con l'estasi. La fede che divora, senza scindere bene e male. Personalità sdoppiate, rapite, innamorate dell'umano e del disumano, dall'io eccentrico. Un susseguirsi di eventi che sfugge di mano, tutto del tutto fuori controllo. Ansia e dapravazione/deprivazione che attraversano e sconvolgono i sensi. Una guerra interiore, orrorifica, mostri incarnati, vogliosi delle virtù. La vita di ognuno, riflessa e segnata negli occhi che segnano e ingannano.

_Hollow_  @  26/04/2015 05:21:57
   10 / 10
Non ho né la capacità né la voglia di tentare di commentare "Possession" in maniera esaustiva.
Semplicemente un film imprescindibile. Che sia per le tematiche (quante ne contiene poi?), per la recitazione (della Adjani in particolare), per le musiche (capolavori il main theme e il il riarrangiamento di "The Halls Of Fear" risultante in "Helen Has Green Eyes"), o, ovviamente, per la regia.

"La pellicola più completa degli ultimi trent'anni" - David Lynch

Il finale, poi, è genialità pura ... entra di diritto nella storia del Cinema.

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Ultima risposta 25/07/2020 11.10.24
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TheLory  @  05/10/2014 10:34:20
   6 / 10
Una buffonata. mi ha fatto sorridere spesso, questo sì, però non penso fosse lo scopo del regista quello di far ridere la Loredanona.
effetti speciali casarecci, con quella salama unta buttata sul letto che ti fa voglia di andare ad aprire il firgo e tirare fuori la polenta.
ottima la protagonista, anche se le recitazioni sono troppo teatrali sopra le righe, ridicole insomma.
ha però il fascino delle opere con una propria personalità, premiamo almeno questo

antoeboli  @  07/09/2014 13:37:52
   5 / 10
Questo è quel genere di film manco tanto horror , che o lo ami o lo odi . l'ho visto aspettandomi chissà cosa ma solo alcuni momenti mi sono piaciuti , per il resto l'ho trovato lento e dalla durata troppo eccessiva .
Ha diverse idee in se , che saranno sfruttate da altri registi ,come Clive Barker , ma non vi voglio anticipare nulla .
La parte migliore sono la recitazione della Adjani , assolutamente eccezionale e gli effettoni di Rambaldi che non sono mai stonati , anche in questo contesto pseudo mistico e horror .
Non è di sicuro un film per tutti , non per le scene che possono shockare lo spettatore , ma proprio per quello che cerca di dare e trasmettere che non è di certo facile da comprendere.

GianniArshavin  @  04/09/2014 19:25:27
   9½ / 10
Sinceramente non so effettivamente cosa dire su questo film , molto è già stato scritto e , a parecchi giorni dalla visione , non mi sento ancora in grado di commentarlo in maniera accurata.
Opera maledetta , insana , estrema ,"Possession" mi ha segnato come pochi film prima erano riusciti a fare , in un miscuglio di generi e situazioni talmente atipico da risultare di difficile comprensione.
Zulawski è un regista fuori dagli schermi , uno dei più visionari e folli mai apparsi nella storia del cinema e i suoi lavori sono sempre l'apoteosi del contorto e del malsano con "Possession" che ne è l'esempio più fulgido.
Massacrato dalla censura all'uscita , la pellicola ha una prima parte prettamente drammatica , dove il regista polacco si lancia (a modo suo) nell'analisi di un rapporto matrimoniale in profonda crisi : in questa fase il cineasta si mantiene su binari abbastanza comprensibili , e riesce con gran maestria a sviscerare in un modo potente ed incisivo la frattura che attanaglia i coniugi Mark e Anna. Il dolore dei due giovani sposi , la loro sofferenza e la loro intima solitudine saranno trasmessi a noi spettatori in tutta la loro drammaticità , e non sarà facile prendere le distanze dalla visione per scollarci di dosso tali sofferte sensazioni.
Passando alla seconda parte il dramma fa posto all'horror e al grottesco e da qui "Possession" diventa alquanto controverso: il prodotto assumerà contorni sempre più oscuri e macabri , un orribile segreto verrà a galla e le sequenze criptiche abbonderanno. La componente orrorifica del titolo è quanto di più malato ci sia , infatti saremo trascinanti in un incubo metropolitano perverso e marcio e la visione si snoderà fra una serie di scene che sarà impossibile rimuovere dalla propria mente. A livello personale posso dire senza timore che "Possession" è il film che più mi ha scioccato in assoluto , un vortice di emozioni estreme che si conclude solamente nell'apocalittico e metaforico finale.

Tralasciando l'aspetto narrativo , visti i molteplici livelli interpretativi e i contenuti di ampio respiro che il titolo propone , il lato tecnico è di prim'ordine anch'esso , fra la regia schizzata e frenetica di Zulawski , una fotografia cupa e spettrale che dipinge una Berlino pre-caduta del muro mai cosi desolata ed alienante ed una serie di effetti di grande livello (curati dal nostro Rambaldi).

L'atmosfera che si respira è unica e spaventosa , le location sono un qualcosa di pauroso (solamente l'appartamento della protagonista di "Audition" è riuscito a trasmettermi tanto disagio quanto il nuovo appartamento di Anna) e alcune scene sono talmente fatte bene da sembrare reali: tutte le fasi ambientate nella nuova casa della donna , la famosa sequenza della metropolitana , il finale e molte altre ancora sono scene memorabili e tremendamente realistiche , tutto sembra dannatamente vero e per questo ancor più inquietante.

La recitazione è un altro dei punti di forza di "Possession" , grazie alle mostruose prove di un eccellente Sam Neill e ad una divina Isabelle Adjani , in una performance incredibile per intensità , abnegazione e impersonificazione. Non credo di dire un'eresia annoverando fra le migliori interpretazioni femminili di sempre quella dell'attrice francese sfoderata in questo film.

Mi ero preposto di non dilungarmi ma non ci sono riuscito , tuttavia malgrado le tante parole non ho aggiunto molto ai commenti precedenti ma mi sono limitato ad esternare i miei pensieri durante e post visione. Dunque "Possession" è un film capolavoro , non per tutti , che ti segna nel bene e nel male. Meriterebbe maggior fama ma la sua natura tanto ambigua da un lato ne limita il successo dall'altro lo ha reso un cult di nicchia senza tempo.

BlueBlaster  @  25/10/2013 03:07:28
   6 / 10
Mi sono accostato alla visione di questa pellicola convinto che fosse un capolavoro ma anche con la consapevolezza che non è un'opera per tutti i palati ed in effetti io mi trovo tra i pochissimi, a quanto pare, che non l'hanno trovato irresistibile.
Ammetto che è un fattore personale, infatti cerco di stare alla larga dai film grotteschi, ma l'ho trovato troppo sopra le righe ed isterico...un mix tra horror e dramma che però risulta di difficile comprensione e dalle diverse interpretazioni.
Coraggioso, onirico, blasfemo, impalpabile, atipico...di aggettivi se ne potrebbero dire migliaia per descriverlo.
Innegabile l'eccellente prova del cast così come la cura estetica di Andrzej Zulawski e per questo motivo oggettivamente è una pellicola di classe...ma la sceneggiatura (praticamente un incubo su cellulosa) è piuttosto delirante mentre io preferisco film più concreti.
Ammetto di averlo visto con non particolare interesse e partecipazione ma questo è dovuto al fatto che non mi ha mai coinvolto e sono fiero sia così perché vuol dire che tanto malato di testa non sono :)
Ottima la sequenza della possessione in metropolitana, di effetto anche le scene finali e disgustoso il "mostro"...per il resto è un film per pochi che consiglio solo a chi cerca Cinema d'autore ma non lo metto tra gli horror imperdibili!

"Non male, potrebbe essere migliore" non è quello che penso perché nel suo genere potrebbe essere considerato(e lo è in effetti) un capolavoro...è solo che soggettivamente, a livello di gradimento, lo reputo un film sufficiente grazie alle interpretazioni e alla regia ma la storia non fa per me!

Charlie Firpo  @  29/09/2013 17:43:28
   7½ / 10
Difficile da catalogare e decifrare fino in fondo quello che si può definire il capolavoro del controverso regista Andrzej Zulawski, il film sin dall' inizio cerca di sviare lo spettatore facendogli credere di assistere ad un dramma coniugale ma poi ad un tratto il tutto vira in un' abisso di delirio malsano che sfocia nell' horror e nella pazzia pura, fotografia fredda e cupa, scenografia ricca di ambienti tetri e disturbanti e una Isabelle Adjani da oscar sono l'asso della manica del regista polacco a coronazione della sua opera.

Tuttavia per apprezzare al meglio questo film e prima di lanciarsi in profonde interpretazioni è consigliabile capire meglio chi è Zulawski nel senso come ragiona questo individuo?, per fare questo consiglio di vedere "Amore Balordo" diretto sempre dallo stesso regista e con protagonista Sophie Marceau, se visionate quel film potrete rendervi conto della pazzia artistica del Zulawski e delle sue abituali sequenze grottesche e senza senso spesso introdotte con il solo scopo di stupire o disgustare il pubblico o meglio suscitare sensazioni forti, tutto questo per dire che Possession non è completamente spiegabile e per alcuni può essere interpretato come una macchinazione onirica di Mark (Sam Neill) con miriadi di sfaccettature più o meno dettagliate, per altri semplicemente un horror raffinato e nulla di più... ma rimane comunque impossibile capire fino in fondo le intenzioni di tal regista.

Per quanto riguarda le diverse versioni in circolazione quella di un' ora e mezza è da buttare nel secchio mentre quella da 118 minuti e la pseudo uncut da 123 minuti per quanto concerne la trama non cambia quasi nulla sono più o meno uguali.... vedi però spoiler


Da vedere, un buon film recitato benissimo... di quelli inusuali e strani in bilico fra più generi e che si vedono di rado e che difficilmente si rivedono, sicuramente non per tutti, alcuni ad un certo punto potrebbero annoiarsi.

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ferzbox  @  21/09/2013 15:01:38
   8½ / 10
Per la prima volta,da quando mi sono registrato su Filmscoop,sento la necessità di leggere i commenti degli altri utenti prima di scrivere il mio.
Ho visto questo film di Zulawski ieri sera,ed ancora devo metabolizzare quello che mi ha lasciato.
La curiosità di leggere cosa avevano scritto gli altri utenti era alimentata dall'immensa confusione che albergava dentro di me.
Ho letto interpretazioni e sensazioni differenti...cercato di capire cosa poteva aver lasciato agli altri,come ne erano usciti dopo la visione.
Tutto quello che ho capito è che nessuno ha realmente capito...o che forse non c'è niente da capire...ma solo da ricevere.
Non che ci sia niente di strano in questo;ho visto tantissimi spettacoli di teatro contemporaneo...io stesso ho fatto teatro contemporaneo,e non sono estraneo a chiavi di lettura liberamente interpretative;ma certo,questo film è strano forte.

Per quel che mi riguarda ho assistito ad un incubo delirante.
Forse tutto ciò che ho visto era legato alle negatività della crisi di coppia,alla possessione di un uomo nei confronti di una donna,ad una interpretazione visiva di quello che può succedere a due individui che vivono un dramma di tale intensità.
Forse era tutto metaforico....forse ha ragione l'utente Fabrisio quando ha esposto la sua teoria nello spoiler....o forse c'è bisogno di rivivere il film più volte per poterlo capire in tutte le sue sfaccettature...non saprei.
Una cosa però la voglio dire...ho percepito una strana anomalia.
Solitamente,quando visiono una pellicola con sfumature visionarie,oniriche o metafisiche,provo una sensazione che mi distacca dalla realtà...capisco che l'opera vuole appositamente farmi fare un viaggio profondo per quanto insolito....invece questa volta non ho provato nulla del genere.
Qualsiasi scena vedevo,per quanto surreale o assurda,mi sembrava maledettamente reale....era come se fosse tutto perfettamente normale.
Finito di vedere il film ho pensato alcune cose:


Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

....ed oltre a queste considerazioni,ne ho fatte moltissime altre simili...e probabilmente è per questa ragione che non ho sentito nulla di onirico o surreale....perchè probabilmente le scene che vedevo mi trasmettavano qualcosa che non mi è sconosciuto quando soffro emotivamente e psicologicamente per qualche ragione...non sentivo nulla che non facesse parte della mia anima umana...

Sinceramente non so cosa pensare di questa pellicola....si tratta indubbiamente di buon cinema d'autore,su questo non si discute...però mi piacerebbe davvero fare due chicchere con Andrzej Zulawski;non per farmi spiegare il film(si spezzerebbe l'incantesimo)...ma per vedere che espressione farebbe mentre gli racconto quello che ho provato mentre vedevo la sua opera.
Per pochi palati....

4 risposte al commento
Ultima risposta 25/10/2013 16.34.04
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CyberWYX  @  21/09/2013 02:18:32
   9 / 10
Finito di vedere nemmeno 2 ore fa, ancora da metabolizzare..ma voglio commentarlo a caldo per fissare la sensazione che mi ha lasciato: una lotta interiore tra la repulsione per le immagini disturbanti (e soprattutto il loro senso) e l'attrazione per quanto il tutto sia stato realizzato in maniera eccellente.
Solitamente non rivedrei film tanto forti ma questo so che dovrà essere rivisto con occhi consapevoli e meno distratti dall'atmosfera insana e nauseante.
Regia superba, sceneggiatura profonda ed intrigante, recitazione ad altissimi livelli, scenografie vagamente oniriche, musica di atmosfera.
Il dualismo è sempre presente e contrastante: l'uomo e la donna, il bene e il male, ambienti nuovi ed asettici contro case vecchie e fatiscenti, forse qualcosa vuole rifarsi al contrasto creato dal muro di Berlino, che divide la città in parte povera e parte ricca.
Un'esperienza, faticoso da seguire non per i ritmi ma per la capacità di terrorizzarti con il significato delle scene: per me una pietra miliare.

The BluBus  @  21/08/2013 11:08:25
   8½ / 10
Visionata la versione da 1h 58min, quella integrale non son riuscito a reperirla.. spero esca in italia il blu ray inglese da 123 min..
In ogni caso film molto particolare, di difficile valutazione e interpretazione, di grande impatto, ottima recitazione e gran lavoro di Rambaldi. Non per tutti.

MonkeyIsland  @  14/06/2013 15:43:24
   10 / 10
Un film unico e indimenticabile, difficile collocarlo in un genere preciso visto che ne tocca parecchi.
Strepitosi i due protagonisti Neill e la bellissima Adjani che regala al pubblico la migliore performance della sua carriera.

guidox  @  20/04/2013 14:14:41
   8 / 10
l'unico mio dispiacere è aver visto probabilmente una versione piuttosto censurata, che mi ha fatto perdere un po' il piacere della visione e del significato della pellicola, col risultato che alcuni aspetti li ho capiti solo dopo aver letto notizie sul film.
però devo dire che sin da subito si capisce di avere a che fare con un lavoro estremamente particolare, il quale si sviluppa secondo canoni originali, abbracciando una serie di eventi che mantengono sempre quel senso di inquietudine, con dei picchi allucinanti, come nella già citata scena della metropolitana, ma anche nella scena dove il padre toglie la maglia al bambino, oppure il sorriso della madre prima che il marito la schiaffeggi...

Ciaby  @  23/03/2013 14:29:10
   10 / 10
Film enorme, insuperabile e inimitabile. Un'opera che sfrutta la banalità narrativa del triangolo amoroso e della crisi di coppia per mettere in scena una delle più devastanti introspezioni del rapporto di coppia e della lotta tra i sessi. Tra l'horror più crudo e il melodramma d'autore psicologico, si instaura un film splendido e complesso, che con esplosioni di violenza (domestica e non) imrpovvisa, umorismo nero, trovate grottesche, poesia, flosofia, picchi trash e dialoghi surreali, non può che sconvolgere.

Da notare la splendida Adjani, in una delle più belle performance recitative a cui abbia mai assistito nella mia vita. La scena della metro è, probabilmente, tra le più terrorizzanti e sconvolgenti della storia del cinema.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Satyr  @  31/01/2013 16:42:43
   10 / 10
Tanti gli interrogativi senza risposta a fine pellicola, molti piani narrativi e possibili interpretazioni, ma un fascino unico e indiscutibile che rimane inalterato anche a 30 anni di distanza dalla sua uscita.

Incredibile come Zulawski riesca a trasformare la Berlino Ovest del muro in un non-luogo spettrale e irreale, sfondo perfetto per un accanimento senza precedenti nei confronti dei tre splendidi protagonisti. Leggo in rete che il regista polacco era solito spingere sempre ai limiti i suoi attori, ma prima di vedere la performance della Adjani non avevo ben chiaro questo concetto. Il resto è tutto uno scatto di nevrosi, aggressioni, violenza, sangue, sequenze memorabili - la metropolitana - e momenti di grandissimo cinema, in una storia che parte dal più semplice dei concetti: la crisi di coppia.
Sensazioni provate raramente in un film. 10, secco.

GoodDebate  @  31/01/2013 08:25:22
   6 / 10
Scusate...
Intanto non vi dico l'odissea per trovare questo film, diventato ormai un'ossessione visto tutte le lodi di cui è stato ricoperto.
Io sono un amante di pellicole molto "mentalistiche" e di certo non facili (lynch, kubrick, tarkovsky etc...) e dunque non ho paura di simbolismi, durata, complicatezza, morbosità e così via. DIre che questo film è sopravvalutato mi sembra il minimo. Non basta che il regista sia polacco, che i film sia girato non in America e la fotografia abbia i toni freddi per definirlo un capolavoro.Ok belle scene, ok ben girate, ok bravi attori, ma tutta questa riflessione sul rapporto di coppia che passa per un polipone stile creepyshow e per strani figuri con accenni di Monty Python, mi sembra una gran bluff per acchiappacitrulli (senza offesa). C'è tanta forma e, paradossalmente, poco contenuto, troppo debole rispetto alle figure, dialoghi e situazioni che dovrebbero veicolarlo. In poche parole, è una gran spacconata, che nasce per essere artistico, senza diventarlo spontaneamente.
Una delusione totale. Giuro che mi ci sono applicato: prima di scrivere questo commento mi son documentato, ho letto e approfondito, ma non ho trovato una sola analisi convincente, che mi permettesse di intravvedere la genialità dietro questa accozzaglia di immagini paracule ed arroganti.

Badu D. Lynch  @  29/01/2013 11:05:00
   9½ / 10
Non ci sono parole per descrivere questo film. Agghiacciante è l'unica che mi viene in mente. Per mio gusto personale è il miglior horror (scusate il termine riduttivo) di sempre insieme a Shining. Concludo con questa dichiarazione :

"La pellicola più completa degli ultimi trent'anni"
- David Lynch al Festival di Venezia del 2006 -

2 risposte al commento
Ultima risposta 29/01/2013 12.35.19
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BrundleFly  @  20/01/2013 11:37:07
   8 / 10
Un film così pieno di significati e che mischia talmente tanti generi che non penso ci siano parole giuste o sbagliate per commentarlo.
Solo una cosa: guardatelo e traetene le vostre conclusioni.

jannakis  @  11/12/2012 18:34:13
   8 / 10
sicuramente dovrò rivederlo per sbrogliare la matassa di simbolismi che avvolgono un film complesso, crudo ed enigmatico. Ho preferito la prima parte ma complessivamente mi ha trasmesso sensazioni molto forti. La Berlino di zulawski è perfetta come sfondo per le anime dannate dei due protagonisti, bravi entrambi, così come le musiche. alcune scene sono davvero memorabili.

sweetyy  @  08/11/2012 04:38:01
   8 / 10
Insostenibile, un film delirante, visionario e folle.
Unico nel suo genere. Un cult imperdibile!

Invia una mail all'autore del commento AcidZack  @  14/10/2012 22:25:23
   5 / 10
Non mi è piaciuto. Troppa ansia per nulla

Jack_Burton  @  08/10/2012 18:54:50
   1 / 10
Agonzzante e senza senso, 3 parole per descrivere questo film.
E' stata una SFIDA epica per arrivare fino alla fine ma ho vinto io.
Adesso mi posso vendicare...voto 1

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Angel Heart  @  07/06/2012 17:25:05
   5 / 10
Opera controversa, scioccante e decisamente spiazzante, difficile da catalogare in un genere ben preciso, scritta dal regista polacco Zulawski nel bel mezzo del suo turbolento divorzio dalla moglie (e si vede).
Per definirlo si potrebbero usare svariati aggettivi: morboso, malato, squallido, perverso, misogino, rivoltante; ma sono tutti termini che non stuzzicano per niente (al contrario di un Cronenberg primi tempi o un futuro "Velluto Blu" di Lynch) se la sostanza di base è inconsistente, confusa ed autocompiaciuta come nel caso di "Possession", film delirante che fa perno su una sequela di immagini effettistiche e disgustose messe lì senza una ragione ben precisa se non quella di inorridire il più possibile lo spettatore (tormentato da mille dubbi già dopo dieci minuti di visione).

Il film parte comunque bene: assistiamo ad un ritratto autentico di paranoia e follia derivante dal tradimento della moglie (Adjani, pessima) ai danni del marito (Neill, eccellente) che l'ha sempre data per scontata. Qui il lavoro, sebbene già confuso, è decisamente riuscito: incapacità di accettare la situazione, autolesionismo, costernazione, e discussioni tipiche del caso; lo spettatore rimane sbalordito (e spiazzato) dalla veridicità degli eventi e delle reazioni dei protagonisti. Questa la parte "drammatica", e diciamo, più riuscita del film.
Poi entra in scena la parte horror, e qui, assurdità, splatter, incoerenza, religione e sovrannaturale prendono il sopravvento su tutto il resto: lo spettatore viene tartassato da una miriade di sequenze incomprensibili, da dialoghi senza capo nè coda, e, come già detto, da immagini rivoltanti che sicuramente colpiscono per la loro brutalità ed efferatezza (come la già citata scena della metropolitana) ma che stringi stringi non dicono e non lasciano proprio nulla se non un gran senso di disgusto. Ad "addolcir" ancor più la pillola, un ritmo davvero piatto e una tremenda Isabelle Adjani che strilla, urla e si contorce come un'ossessa per tutta la durata (roba che anche Linda Blair, a confronto, è una dilettante) in una maniera che irritante è davvero dir poco (tanti ovviamente hanno scambiato questa forma di epilessia per inimitabile bravura).
Una gran confusione che non può far altro che portare lo spettatore alla noia e al disinteresse più totale; ma, vuoi per masochismo o per pura curiosità, quest'ultimo non potrà fare a meno di vedere (a gran fatica) dove sto delirio vuole andar a parare.
Da salvare rimangono solo l'ottima interpretazione di Neill (futuro John Trent del capolavoro "Il Seme della Follia" di Carpenter), la fotografia della Berlino grigia e spettrale pre-caduta del muro, le musiche, e infine, gli effetti speciali a cura di Carlo Rambaldi ("Alien", "E.T.", "Profondo Rosso").
Sul resto mi sono già espresso quanto basta.

Conclusione: un film che marcia sopra le immagini disgustose e il suo voler essere enigmatico, ma che in realtà annoia a morte e basta. Peggio ancora, non ci si capisce un dannato cazzò.

Sopravvalutato oltre ogni limite.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  18/05/2012 11:30:51
   8 / 10
La divisione prodotta dal muro di Berlino, a ridosso del quale prende forma un dramma famigliare da incubo, è uno dei tanti simbolismi presenti in questo horror d'autore (anche se etichettarlo come tale ammetto sia limitante) zeppo di suggestioni e metafore inerenti l'agonia coniugale di Anna e Mark."Possession" riferisce di un rapporto incrinato in modo irrimediabile,nessuna licenza a momenti felici ma subito uno sprofondare nella pena di una situazione che può essere solo troncata.La crisi sembra inizialmente causata da problemi di tediante abitudine e lontananza,poi però spunta uno stravagante amante ma la donna non racconta tutta la verità.In un fatiscente appartamento situato nella città vecchia nasconde il suo tentacolare segreto,un essere in divenire da difendersi a tutti i costi che mette a nudo la natura femminile scissa tra maternità e amore passionale nell'apoteosi del connubio madre/amante.La follia di Anna si abbevera nella doppiezza,Zulawski estrae dai personaggi il loro lato oscuro andando a creare dei cloni degenerati e mentre la trasformazione della creatura continua verso una perfezione quasi divina,Mark sprofonda a sua volta nella corruzione mentale pur trovando supporto nell'amorevole maestra del figlio,nient'altro che incarnazione benigna della fuggitiva consorte.Istinti generati dall'immortale scontro tra bene e male ricorrono in un film di ardua decifrazione,in cui i fantasmi del controverso rapporto vissuto dal regista con Sophie Marceau sembrano condurre ad un parto artistico di grande sofferenza.
Soffocanti gli scenari berlinesi dai toni plumbei e freddi,una città inospitale e semideserta con set perfetti per scene dal devastante impatto tra cui è impossibile non citare quella nella metropolitana.Bravissimi gli attori tra cui Isabelle Adjani in stato di grazia,intensa e sofferente è il mostro che si cela dietro la bellezza,la corruzione occultata sapientemente dallo sguardo angelico da cui evincere orrori e cattiverie di un rapporto andato in pezzi è impossibile.
Regia dinamicissima e capricci autoriali di tipo narrativo e visivo disseminati un po' ovunque agitano le acque rendendo impossibile la lettura di ogni snodo,pur mantenendo inalterata la forza estremista di una pellicola spietata nel ritrarre un idillio morente e tramutarlo in qualcosa di ancora più oscuro.

freddy71  @  13/05/2012 10:56:52
   8 / 10
bel film....anche se non è il mio genere...però l'ho voluto guardare lo stesso e bisogna ammettere che molti film hanno copiato da questo quindi si può dire che è una pietra miliare del cinema.

Invia una mail all'autore del commento tnx_hitman  @  23/04/2012 22:32:48
   9 / 10
Commentiamolo e facciamola finita visto che ho girato attorno a questa scheda senza avere il coraggio di scrivere qualcosa a riguardo qui.
Storia affascinante,allucinante un viaggio nel labirinto intricato della mente umana che puo' raggiungere confini impensabili e che si lancia oltre il recinto della normalita',della realta' effettiva che vediamo,per addentrarsi in un mondo parallelo con visioni disturbanti,e manifestazioni del Male Supremo senza alcun controllo del proprio corpo(notevolissima la scena in metropolitana infatti).
Una vita di coppia che sta per finire,solo che qui Sam Neill(un attore straordinario quando si tratta di interpretare degli psicopatici)e la bellissima ma impressionante Isabelle Adjani non chiedono l'aiuto del tribunale per stipulare cessazioni di matrimonio e ricorso per il divorzio...continuano a restare insieme ma piano piano si squarciano le loro pelli per vedere quale anima malefica si nasconde dentro i loro involucri.E' con questa metafora che si capisce che il film si concentra piu' su una violenza e stupro psicologico,un annientamento delle reazioni e azioni umane.
Una sfida per noi spettatori che non siamo abituati a visionare tali prodotti che ci ampliano quindi la visione globale delle sfaccettature che puo' contenere una persona.
Un cinema capace di osare,un film capace di inventare un genere a se'.
Semplicemente straordinario.

P.s:fan.**** all'utente che ha fatto girare lo scherzo ormai famoso che bazzicava sul sito..-___-

Invia una mail all'autore del commento luca986  @  22/04/2012 12:18:40
   8 / 10
Indubbiamente questo è un gran film. Un film che strizza l'occhio al weird, con una sceneggiatura magistrale. Sarebbe stato un capolavoro assoluto se su una sceneggiatura tanto geniale ci avesse lavorato un regista "tecnicamente" superiore come David Lynch (un po' come per alcuni film di Cronenberg) e un compositore decente. Peccato. Resta consigliatissimo.

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Ultima risposta 26/04/2015 05.30.02
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senefesi  @  03/04/2012 22:32:59
   7½ / 10
Se vi pice Lynch vi piacerà Possession.
L' atmosfera iniziale lascia appena vagamente intuire il lento declino della ragione che permea la pellicola, fino ad arrivare -escludendo alcuni bizzarri ma significativi punti nodali- ad un finale che non può che turbarci per parecchi giorni a venire.
Finale aperto... ma non troppo, forse appositamente o forse Zulawski è, non dico un genio, ma un artista sì.

Febrisio  @  16/01/2012 14:11:45
   8½ / 10
Un marito torna da un viaggio di lavoro. Scopre che la moglie lo tradisce.
Questa però non è la tipica storia di una crisi coniugale...

Isabelle Adjani e Sam Neill danno vita a interpretazioni piene di qualcosa che ti spaventano. (la scena nella metrò è eccezionale)
Un film atipico, tetro nel suo argomento, scenograficamente più chiaro e minimalista uscendo dagli schemi del luogo comune. Pieno di dettagli che ne formano e deformano il significato riuscendo ad avvicinare problemi sociali dai risvolti drammatici, all'isterismo, e all'horror meno convenzionale, lasciando un qualche indizio evidentemente onirico, quasi supponendo ad un intero sogno/incubo, o semplice immaginario.



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Una miscela ben diretta, una lotta coscienziosa tra bene e male, che potrebbe anche far discutere su di un'interpretazione moderna dell'amore di coppia. Possession può piacere a chi cerca qualcosa di più raffinato e soprattutto di genere, avendo fortunatamente l'impossibilità di dargli una corretta e totale comprensione.

Gruppo COLLABORATORI Terry Malloy  @  24/11/2011 01:15:24
   10 / 10
Circa un mese fa un mio amico mi disse che dopo aver visto Possession non puoi essere la stessa persona.
E mi sento di concordare.
Il mio voto è anche di stima, ma come tutti i grandi film maledetti il voto non può neanche arrivare a ciò che la visione di questo film provoca in un essere umano.
Possession è la storia d'amore (e la relativa crisi) fra due psicopatici.
Impossibile dire qualcosa di sensato su questo film, nonostante la linearità e la normalità con cui il tutto si svolge.
In questo film confluiscono Bunuel, Lynch e Polanski. Sembra la versione malatissima di Adele H. (la Adjani è sicuramente tra le dieci attrici più grandi del Cinema).
Da vedere rigorosamente in francese.

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Ultima risposta 02/01/2012 03.56.33
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Invia una mail all'autore del commento Atmosferico  @  22/08/2011 23:27:36
   10 / 10
Oh mio dio!!!!Capolavoro Horror!!!!Meraviglioso...disturbante...onirico...Una perla del cinema!!!!!

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  22/05/2011 10:37:32
   8 / 10
Film spiazzante.
In una Berlino irriconoscibile sembra svolgersi una "quasi normale" crisi di coppia.
Col trascorrere dei minuti si passa a sequenze di angoscia, di delirio fino ad arrivare agli antri più oscuri della malattia mentale.
Devastante, malato, indimenticabile.

pinhead88  @  28/02/2011 18:43:40
   6½ / 10
Un film inafferrabile e di un certo fascino malsano, un delirio messo su pellicola dove il regista sembra abbandonarsi più volte ad una certa sciatteria registica, creando più un abbozzo che uno schema. Metafisica mescolata con l'horror, non è una novità dato che un decennio prima c'era Cronenberg (i primi lavori non li ho mai amati particolarmente). Un paio di cose mi sono piaciute molto: la fotografia cupa di una Berlino tetra e opprimente, palazzoni scuri e "pesanti", parzialmente complici di questo delirio. La sequenza nei meandri della metropolitana è una delle più belle del film, come anche quella finale. Tuttavia non è riuscito a colpirmi così a fondo, anche perchè questo tipo di cinema può essere amato ma allo stesso tempo lasciare indifferenti, e la maggiorparte delle volte purtroppo è il mio caso.

Oskarsson88  @  07/12/2010 15:20:58
   10 / 10
miglior film mai fatto, attori strepitosi!!

7219415  @  19/11/2010 13:27:23
   9½ / 10
Film veramente impressionante...ci sono delle scene che non dimentichi...l'ho visto la prima volta in inglese (perchè mi era stato detto che la versione italiana era schifosamente multilata) ma capendoci il giusto perchè senza sottotitoli...l'ho rivisto poi con sottotitoli in italiano...
Un film che inquieta veramente...secondo il maestro (DL) il migliore degli ultimi decenni..

Yosseph  @  20/06/2010 14:07:00
   8 / 10
Pretenzioso e confuso dramma metaforico mascherato da horror, il Possession di Andrzej Zulawski è una tela di celluloide impermeata di un intenso tormento emotivo, tale da esser capace di "scoraggiare" efficacemente l'unione coniugale, e non è un mistero che il film derivi direttamente dalla vita del regista, riflettendo la separazione e il divorzio dalla sua prima moglie.
Possession potrebbe essere interpretato e allegorizzato all'infinito, indipendentemente dal reale scopo significativo di una qualsiasi scena, ma Zulawski ha naturalmente (e scherzosamente) tenuto chiusa la bocca su tutto.

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER
Sostanzialmente, Mark (Sam Neill) e Anna (Isabelle Adjani) sono una coppia sposata già sull'orlo del divorzio; quest'ultima abbandona il marito e il suo amante (Heinz Bennent) per

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER, clamorosamente responsabile di una cancrena coniugale melodrammatica.
Zulawski inscena un capolavoro di incarnazione formale di idee che sfociano oltre le barriere logistiche, accentuando la nudità di emozioni esposte come ferite sanguinanti. Il risultato è stato così inquietante che ha provocato l'ira del censore (tre le versioni dell'opera: una americana, una francese e una inglese).
Il concetto di base è abbastanza chiaro:

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER
L'implicazione ovvia è che la dissoluzione del nucleo familiare può generare un mostro. Considerato che l'azione si svolge a Berlino, che è diventata una città apocalittica e spaventosa, la minaccia del mostro, senza che sia chiaramente definito, cristallizza tutti i demoni e le paure di un paese a cavallo tra due epoche.
Al di là dell'intelligenza stilistica di regia (Zulawski gestisce un dinamismo visivo impressionante), è il coinvolgimento di soggetti in condizioni di estrema sofferenza che conferisce al film un surplus di ambiguità.
Possession è l'allegoria di un disorientamento spirituale e affettivo; "la Adjani tenta, come disperato ancoraggio della propria deriva, di entrare in contatto con la parte più profonda e oscura di sé stessa al solo scopo di realizzarsi totalmente, di essere pienamente sé stessa e totalmente fedele a sé stessa, e dunque di sottrarsi all'inautenticità della vita affettiva, ai rapporti con gli uomini che la reclamano e che la vorrebbero per sé, alla famiglia, insomma a tutto ciò che minacci di allontanarla da sé stessa, dalla sua parte più autentica." (maldoror).
La possessione non è intesa come frutto di una parvenza demoniaca, ma è il desiderio incontrollabile dei personaggi principali di possedere l'altro fisicamente e spiritualmente.
Zulawski vuole mostrare che l'amore diventa, in definitiva, un viaggio verso l'inferno, e ci riesce magistralmente, catturando, per mezzo di una forza visiva estrema e ricercata, la decomposizione e l'atmosfera malata del suo universo ermetico.
Fantastica la performance degli attori, ma colossale è soprattutto la prova della Adjani, immersa completamente nell'isteria della parte.

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Tango71  @  16/04/2010 03:43:18
   8 / 10
Film complesso. Adjani e Neill ottimi. Regia buona.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gabe 182  @  17/02/2010 19:04:02
   8½ / 10
Pazzesco, malato, imcomprensibile, sadico, fuori da ogni regola, ecco qualche modo per definire un opera firmata Zulawsky che semina il panico in colui che la guarda. Possession, la possessione, un viaggio all'interno di un mondo dove la realtà si combacia con la non realtà, un incontro che unisce il male al bene, un incontro che unisce quello che si vuole essere, e quello che infine si deve essere, tutti elementi che per la razionalità sono come il bianco e il nero, cioè totalmente opposti, difficilmente unibili in una sola torta, ma Zulawsky in una sua rappresentazione metafisca li unisce, realizzando un opera che nel suo genere a pochi eguali, forse Erasarehed di Lynch, ma certamente si possono contare sulla punta delle dita di una sola mano le pellicole che hanno raggiunto i livelli di Possession.
Una sorte di unione di tutti gli elementi sentimentali possibili, dove però avviene anche la distruzione di essi, il sentimentalismo in questo film diciamo che viene praticamente distrutto, in un processo di autodistruzione da parte della coppia, dove il divorzio o la fine di un amore, viene rappresentato come un incubo che porta piano piano alla distruzione psicolgia degli individui nei confronti di quei sentimenti che li hanno contradistinti negli anni dove, in teoria, esisteva ancora la parola amore. Si potrebbero attribuire milioni di significati che Zulawky vuole dare a questa sua opera, certamente come molti di noi sapranno, la realizzazione di questo film e stata fatta dopo l'uscita, da parte del regista, di un periodo della vita molto difficile, riguardando proprio la sua vita di coppia, questo fatto e stato "copiato" (anche se il termine non e proprio appropriato) anche da registi del presente, uno dei primi che mi viene in mente è Antichrist di Lars Von Trier, per citarne uno di poco tempo fa, dove lo stesso Von Trier uscito da un periodo molto difficile ha voluto sfogare i suoi sentimenti sul film.
Insomma, io lo definineri come il trascinatore del genere, un film che potrebbe aver ispirato altri film tra i quali quelli di Lynch (lo stesso Lynch al festival di Cannes ha riconsociuto come Possession l'opera più completa degli ultimi trent'anni e venerandola) e chissà quanti altri film ha ispirato nel presente o darà l'ispirazione nel futuro.
Da sottolineare poi la scenografia, con l'utilizzo di un colore molto rappresentativo in tutto il film, cioè il blu, un colore che per lo stesso Zulawsky (come per me) si rappresenta come un colore freddo, e direi che con il film incalza a pennello sotto ogni punto di vista, poi la visione di questa Berlino divisa dal muro e quasi vuota da come il senso di vivere in una realtà diversa, come un sogno, o adirittura per come si svolge il film in un incubo. Infine, per quanto riguarda poi gli effetti del sangue, sono molto buoni e pungenti, non c'e ne ad enormi quantità però si trovano molto spesso. Un occhio di riguardo poi agli attori, dove Isabelle Adjani interpreta il film in maniera quasi epocale direi, forse tra le migliori interpretazioni che per ora io abbia vista nel cinema: lascia alle persone uno sconvolgente stato di malessere e di tortura psicologica diciamo, con un interpretazione convincente e malsana, la scena della metro poi la definisco personalmente una delle più disturbanti del cinema di ogni tempo, infine omaggio anche a Sam Neill e agli altri membri del cast per l'eccezionale prova.
Io definirei Possession una delle migliori l'opere metafisiche di tutti i tempi, e nel suo genere certamente la trascinatrice, ma la visione non è consigliata a tutti, siamo davanti a qualcosa di veremente disturbante e fuori da ogni regola, e sinceramente la visione non è per tutti. Irreale e più reale allo stesso tempo che mai.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento LukeMC67  @  04/10/2009 18:03:06
   10 / 10
Un avviso per tutti gli amanti di questo film: è appena uscita, per le edizioni TF1Vidéo - Collezione "Passion Cinéma", la versione originale, integrale (127 minuti) e rimasterizzata di "Possession" in DVD Zona 2. Il film è proposto in versione francese e inglese (le versioni originali che circolarono alla sua uscita e che furono proiettate a Cannes nel 1981 dove Isabelle Adjani vinse la Palma d'Oro per la miglior interpretazione femminile) con il formato 16:9 originale rispettato. Il DVD è commercializzato in Francia ma si può facilmente acquistare (19,90€, ma si trova anche a meno) via internet. Dovrebbe arrivarmi a giorni, appena visionato scriverò una scheda tecnica e aggiungerò un commento al film. Gli amanti (come me) di Zulawski dovrebbero riscoprire anche un altro polacco "maledetto" che fece fortuna in Francia, Borowycz...

Guy Picciotto  @  08/08/2009 19:56:36
   9 / 10
Percorrere così la strada del deserto, per lasciarci dietro tutti i mondi immaginati in questi secoli stereotipati, Zulawski ci guida con occhio furtivo dandoci la residua speranza che non esista alcuna simmetria, ma solo buchi neri fatti di luce e note.
Ogni immagine che ci riguarda, e subliminalmente pornografica, e anche un parto contiene in se i germi di qualcos'altro che non sia semplice e banale espulsione di carne umana ma conflitto (più sul versante metafisico heideggeriano) dato che Anna/Adjani ha partorito due esseri: bene e male, est ed ovest (siamo nel Berlino del muro), maschile e femminile. Possession è una magnifica visione apocalittica e catartica. La storiella sul rapporto di coppia non è che una scusa per deviare subito la non-trama ed immergersi nel buio della metafisica. I pezzi cadono nell'inghiottitoio dell'assurdo, dunque, ecco la necessità imprescindibile di vivere anche l'assurdo giorno per giorno, morendo giorno per giorno... Fare dell'astrattismo e insistere (non è da tutti): l'esistenza è un ciclo: Cos'è un ciclo? E' l'assurdo per antonomasia così come è lo sforzarsi di definire materialmente il concetto di infinito. L'infinito è l'assurdo per antonomasia. Ma no. Abbiamo detto che l'assurdo per antonomasia è il ciclo della vita, dunque, ecco la necessità di accettare l'assurdo vivendolo stoicamente nella sua insana interezza. Zulawsky è stato un maestro di creatività nel cinema, di come si possa elevare questa arte rendendola davvero un coacervo di significanti, esser schiavi dunque dei significanti e non del banale significato. Gia Lacan diceva che l'inconscio si articola come un linguaggio, e artisti come Zulawski fanno con questo film il percorso inverso ma egualmente pertinente: il linguaggio si articola come l'inconscio. ...e credetemi, le possibilità che si spalancano a noi sono molteplici ed infinite, ed in questo dedalo spaventoso io intendo perdermi: per essere posseduto dalla visione.
Direi sarebbe ora di riportare in auge questo fantastico cineasta. riscoprirlo, ci sono almeno altri 2 capolavori oltre questo (la femme publique e l'importante è amare) che meriterebbero una visione. Oltre alla disarticolazione della materia questo film ci offre anche la miglior performance della Adjani, davvero immensa, da ricordare la scena del parto in metropolitana, dove davvero si fanno i conti con altri pianeti, e c'è anche da dire che questo è il film preferito per sua stessa ammissione di David Lynch

2 risposte al commento
Ultima risposta 09/10/2009 16.04.02
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Tautotes  @  03/08/2009 19:09:49
   8½ / 10
Mamma mia ragazzi.

Premessa: la versione da due ore che ho è fatta veramente male e non permette di capire bene il film, perchè si alternano spezzoni in italiano e spagnolo. Questo taglia e cuci italiano è scandaloso.

Veniamo al film: disturbante, estremo, incredibile. Opera densa di significati, vi è divaricazione tra bene e male ma fino ad un certo punto, oltre il quale le differenze si annullano e la follia (la coerenza della condizione umana) si espande fino a toccare vette impensabili.

Gruppo REDAZIONE maremare  @  22/07/2009 16:03:48
   8½ / 10
Una apparente crisi coniugale si trasforma in un incubo malato.
Una spirale di follia in cui precipitano gli strepitosi protagonisti e, con loro, lo spettatore.
Un film folle, malato, visionario e disturbante.
Un film da vedere, vivere e apprezzare.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR kubrickforever  @  22/07/2009 15:13:47
   8 / 10
Ho dovuto vederlo ben quattro volte prima di riuscire a trovare il coraggio per commentarlo.

Su Possession si sono espressi già molti utenti, che di fatto han detto tutto ma anche niente. E' un film talmente complesso e ricco di sfaccettature da non dare spazio ad una singola interpretazione. Lo spettatore può solo guardarlo e cercare di farsi una propria idea, un po' come con molti film di D.Lynch. Al di là della trama più o meno chiara resta un film affascinante, diretto magnificamente da un Zulawski al suo meglio. La fotografia, che ritrae una Berlino desolata pre-crollo del muro, è davvero ben curata. Per le interpretazioni invece non si può non chinare il capo di fronte alla grandissima Isabelle Adjani, sensuale e terrificante come poche altre hanno saputo essere sul grande schermo. Bravo anche il giovane S.Neill.

Invia una mail all'autore del commento Enora  @  22/07/2009 03:51:11
   9 / 10
Assolutamente magnifiche le interpretazioni di Isabelle Adjani e Sam Neill.
La Adjani nella scena della metro è inimitabile..
Si dice che Andrzej Zulawski sia assolutamente rigido ed intransigente con i suoi attori, li tratta malamente con violenza e perversione..
Bhè se questo è il risultato evviva i metodi di Zulawski..

Un film Superbo che lascia dentro molto e ciò che lascia non ti abbandona più.

bulldog  @  16/07/2009 16:59:53
   8½ / 10
Fantastico

1 risposta al commento
Ultima risposta 11/09/2009 10.23.19
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  12/07/2009 15:56:42
   10 / 10
Il pazzesco film di Zulawski è un film inaccessibile e malato,da annoverarsi tra le opere più inquietanti di sempre viste al cinema.
Palma d'oro a Cannes,subito ha attirato le solite censure in vari paesi (in Italia la versione mutilata da 80 minuti è stata la prima che ho visto). Fortunatamente consigliato,ho recuperato la versione integrale sottotitolata e alla prima favorevole impressione si è aggiunto il rammarico di non aver compreso a fondo l'incredibile potenza viscerale dell'opera,fermandomi ad un analisi solo superficiale.
Ora,non posso di certo dire di aver compreso del tutto Possession ma le varie componenti credo di averle grossomodo intuite.

La musica (molto bella) ci introduce subito in una Berlino bagnata e quasi vuota,ripugnante e splendida. Ci viene mostrata questa famiglia,una vera e propra Trinità formata da padre, madre e figlio ma l'idillio della coppia tutto è tranne che felice.
Così comincia la disserzione e l'analisi ripugnante e cruda del tradimento,delle sue componenti irrazionali. Possession è un film psicanalitico,analizza in maniera assura e violenta. Il personaggio di Heinrich è proprio l'amante che un marito non vorrebbe si mettesse mai con la moglie e può essere superato solo da qualcos'altro... L'irrazionale è presente da subito,attraverso dialoghi assurdi e a volte senza senso (apparentemente). Poi c'è la schizofrenia dei protagonisti che diviene normalità,i loro raptus folli. Non è semplice guardare un film del genere,io sono abituato a opere malate ma Zulawski è estremo,più sadico di Polanski,più crudo di Lynch (che ammira Possession come uno dei film più completi degli ultimi 30 anni). Alcune cose che vedi in Possession non le dimentichi più. Ma non è semplice.
Ad un certo punto Zulawski tocca anche la religione attraverso i riferimenti fondamentali a Fede e Fortuna,facile pensare che il Dio è proprio il Mostro inizialmente informe da cui la Adjani non riesce a staccarsi. Presenti anche i Doppelganger,ma guai a pensare ad escamotage narrativi semplici. Registi come Lynch e Zulawski non lasciano mai nulla al caso,magari quello è Kelly ma tralasciamo...

Stratosferica Isabelle Adjani,ruolo snervante per gli spettatori, figurarsi per lei cosa sarà stato... La famosa scena della metropolitana è qualcosa che non si può esprimere a parole,è da vedere.
Sam Neill è inquietante quanto basta,bravissimo anche lui.
Quanto al mostro creato da Rambaldi,nonostante non abbia avuto tempo di perfezionarlo è meglio cosi. Funziona,riesce a spaventare e disgustare grazie al suo senso di incompiutezza,non è nemmeno un mostro,è un aborto di mostro,almeno all'inizio.

Io ho visto solo questo film di Zulawski, spero di vedere altro a breve ma sono convinto che Possession si meriti di essere chiamato capolavoro a prescindere dagli altri film fatti da questo regista.

Non si può catalogare Possession.
A me ha lasciato qualcosa di inesprimibile e complesso,un senso di repulsione ed attrazione.
è esattamente questa l'impronta schizofrenica del film,il doppio che disgusta e attrae irresistibilmente.

Bathory  @  03/07/2009 16:48:13
   9½ / 10
I film di Zulawski sono unici al mondo...e Possession è senza dubbio la summa, l'apoteosi del cinema del bistrattato regista polacco.

Un'apparente semplice storia di tradimenti e gelosia, pian piano si trasforma in uno degli incubi più terrificanti della storia del cinema.
Nonostante l'abbia visto due volte nel giro di poco tempo, non sono riuscito a capire molte cose che mi sono rimasto assai oscure, ma non è importante, perchè la geniale follia, l'angoscia, la violenza psichica e visiva che ti sbatte in faccia questo capolavoro, probabilmente non si è mai raggiunta in nessun altra opera cinematografica.

La versione non censurata e in lingua originale rende come meglio non potrebbe la incredibile prova recitativa di Isabelle Adjani (premiata difatti a Cannes nonostante la disfatta del film) e di Sam Neill, protagonisti assoluti e incontrastati in questo terribile disegno "partorito" (ehm) da una delle menti più malate di sempre...

Un film impossibile da commentare, un film che va visto e vissuto.

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Freddy Krueger  @  28/05/2009 19:04:00
   8½ / 10
Questo sì che è un horror… ma che dico, questo è un capolavoro assoluto, va oltre il significato dell’horror!
Un film unico, pazzesco… se ne vedono pochissimi di questo calibro, e mica lo dico tanto per dire.
E’ un film che ti fa rimanere l’angoscia dentro, che non ti puoi più scordare, molto criptico ma assolutamente sconvolgente, forse anche più di un qualsiasi film di Lynch…
Qui non c’è scampo per lo spettatore, dove la pazzia regna sovrana, dove il Bene e il Male sono labili, dove si sorpassano i limiti dell’inimmaginabile.
Grandissima la regia con movimenti di ripresa degni di nota. Attori straordinari, una inimitabile Adjani e la miglior interpretazione di Sam Neill.
La scena del “parto” nel metrò è da far vedere nelle Scuole di Cinema.

Invia una mail all'autore del commento INAMOTO89  @  21/04/2009 19:43:52
   7 / 10
difficile da commentare....do un 7 politico per i seguenti motivi :

_ penso di aver visto la versione integrale di 1 ora e 58 minuti effettivi ( senza titoli di testa e di coda ) scaricata dal mulo ..purtoppo era per meta' in italiano e meta' spagnolo quindi mi sono perso parte dei dialoghi finali :'(

nonostante questo il film è carino, l' Adjani è sexy da morire oltre ke bravissima cosi come è splendida la recitazione di Neill...tuttavia il film non mi è parso affatto cosi ''maledetto'' come lo si descrive....scene raccapriccianti non ne ho viste , e dal momento ke ho la versione di 2 ore non credo ke i 7 minuti mancanti possano essere scene salienti....ma forse mi sbaglio....magari elencatemi le scene shokkanti cosi posso dirvi se sono presenti nella mia versione...

se vi ha shokkato questo film guardatevi 964 pinocchio , 1 film ke purtroppo non è stato inserito su questo sito e colgo l occasione per pubblicizzarne l inserimento...è 1 film cyberpunk stile tetsuo ma molto + malato del capolavoro di tsukamoto...il regista è fokoi shuzin....stesso regista di rubber's lover...se per favore lo inserite :)

Gruppo COLLABORATORI ULTRAVIOLENCE78  @  08/04/2009 18:33:48
   5 / 10
Encomiabile l’idea sottesa al film: la reificazione delle angoscie, degli incubi e dei mostri interiori, nonchè delle ossessioni psicologiche rivenienti dalla relazione col partner, che sfociano in una crisi irreversibile enucleata dalla messa-in-scena del doppio (parte sana e malata del soggetto). Idea però dilapidata malamente, perchè messa al servizio di una risibile effettistica, di iperboli narrative e qualche didascalismo (i visi dei protagonisti vengono inquadrati così tante volte da risultare quasi irritanti), i quali finiscono per menomare sensibilmente la fascinazione che poteva scaturire dall’ermetismo e dalla vena malsana e patologica della storia.
Il potenziale insito in “Possession”, cioè la rappresentazione del rapporto di coppia che degenera in una funesta e (auto)distruttiva follia (come esplicita la bella –questa sì- sequenza finale) si smarrisce tra isterismi compulsivi (Isabelle Adjani strilla come un’ossessa per almeno metà del film), pupazzoni tentacolari (direttamente dalla mano portentosa di Carlo Rambaldi: il creatore di “Alien” e di “E.T.” per chi non lo sapesse) e una sequela di evitabilissime forzature (“ex multis”: l’osannata scena del tunnel della metropolitana, con annessi richiami all’iconografia cristiana). Anche le musiche e le cantilene rivelano un didascalismo di fondo, che rischia di demandare le emozioni più ad altri espedienti che non alle immagini in sé.
Si salvano l’ottima interpretazione di Sam Neill, l’atmosfera decadente della Berlino dei tempi del muro (che rimanda altresì alla metafora sulla incomunicabilità di coppia), la trovata registica del fotogramma del cristo in croce come segno della inconciliabilità tra fede e male (teodicea), e tutta la succitata sequenza finale, che si conchiude col gioco di chiaro-scuri (altro richiamo ad una ambiguità persistente) sul bel viso della protagonista, incarnata da quella che sembra essere la parte (buona) sopravvissuta alla crisi coniugale (conclusione conciliante? O tragedia ineffabile culminante con il suicidio del terzo?).
In defintiva, il lavoro di Andrej Zulawski mi ha deluso perché ostentatamente urlato, ridondante e piegato ad un facile effettismo. Nell’alveo degli horror-psicologici, pellicole come “Eraserhead” e “Rosemary’s baby”, per fare due esempi, sono a mio avviso di un altro pianeta…

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Blutarski  @  25/02/2009 13:54:13
   8½ / 10
Film malatissimo in cui protagonista principale è la Follia. La trama è alquanto contorta ma molto freudiana e costellata di simbolismi e rimandi filosofici. Il rapporto di coppia è qui mostrato nella sua componente più irrazionale e patologica: la possessione. Possession sembra in qualche modo ricollegarsi anche con Eraserhead o forse più esplicitamente a Brood di Cronenberg. Film che senza dubbio deve molto alle interpretazioni dei due attori principali, che grazie a un vasto registro di espressioni riescono a trasmettere i turbamenti psichici dei loro personaggi. Finale molto diturbante.

Sider  @  16/01/2009 12:58:34
   10 / 10
Capolavoro assoluto, difficile da collocare come genere. Si può solo guardarlo e restare estasiati.

Gruppo COLLABORATORI matteoscarface  @  04/12/2008 01:44:23
   10 / 10
non si capisce un *****, però è un capolavoro. Uno di quei film che una volta visti non si dimenticano più, a patto di vedere però la versione integrale.
Un film unico, impossibile da imitare e da pensare. E' Possession e basta, un'opera d'arte che va oltre l'essere film inteso come prodotto da vendere e distribuire. Possession è un incubo metafisico, ambientato in una Berlino irreale. Il bello, poi, è che parla di una crisi di coppia, ma vista in un'ottica onirica.
Sam Neill stratosferico, la Adjani non solo è magnifica ma è protagonista di una delle scene più inquietanti della storia del cinema.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  25/11/2008 21:00:50
   9 / 10
In una Berlino spettrale e quasi metafisica, riconoscibile solo dal Muro, si consuma quello che può sembrare una normale crisi del rapporto di una coppia con le sue urla, recriminazioni reciproche, battibecchi quotidiani. E' solo l'inizio di un viaggio verso gli abissi della follia pura nascosta nell'inconscio/anima di ognuno di noi. I mostri vengono da noi stessi, si nutrono delle nostre paure, della nostra solitudine rendendoci completamente dipendenti da loro. Il film non possiede una trama ben precisa, si tratta più di un accumulo di situazioni sempre più paranoiche ed estreme dal fascino visivo potentissimo e con un'atmosfera malsana paragonabile al miglior Cronenberg. Il film è molto complesso, con numerose chiavi di lettura che meritano più di una semplice visione. Magnifica la Adjani soprattutto nella famosa scena della metropolitana.

DarkRareMirko  @  21/10/2008 00:01:08
   8 / 10
Film abbastanza anomalo, sia riguardo ai temi trattati (un misto tra dramma-horror e sentimentale), sia riguardo al modo in cui tratta questi temi (con uan buona aggiunta di weird), sia riguardo all'accoppiata del cast (due bravissimi Neill ed Adjani che però definirei quasi opposti, anche se non saprei dire bene il perchè).

Plauso agli effetti speciali della creatura creati da Rambaldi, sempre un grandissimo mago degli SFX.
D'effetto la scene della metropolitana (e, assolutamente, se non fosse stata recitata dalla grande Adjani state tranquilli che quella scena non avrebbe mai avuto la stessa intensità), sceneggiatura contorta ma intelligente, grandi attori, buona regia, finale (ma non solo quello forse) che imho ricorda un pò Cronenberg.

Consigliato, ma non sperate di capirci granchè.

marfsime  @  11/09/2008 17:46:04
   7 / 10
Buon horror diretto in maniera ineccepibile da Zulawski attraverso anche un'ottima fotografia..io sono riuscito a vederlo in italiano (versione da 2 ore). Un film un po' ermetico in certi punti e da decifrare ma che esprime man mano che passano i minuti un crescente senso d'angoscia e uno sprofondare senza fine nella follia dei protagonisti (prima la Adjani..bravissima nella sua parte..e successivamente Neill). Tuttavia è inutile negare che è un horror particolare sia perchè non è di facilissima lettura sia perchè i ritmi sono decisamente lenti..caratteristiche che forse non m'hanno fatto apprezzare in maniera decisa la pellicola visto che non amo particolarmente queste sfumature nei film. Riconosco comunque che per un appassionato d'horror come me è un film che merita sicuramente una visione e quindi non posso far altro che consigliarlo.

Gruppo REDAZIONE VincentVega1  @  30/07/2008 13:00:58
   7 / 10
Un trittico amoroso in conflitto, dove il vero perno è la donna (come quasi sempre): una Adjani assolutamente bravissima, senza mai scadere nell’esagerazione del suo ruolo, e rendendo ogni suo tic ed eccesso nervoso perfetto.
Un crescendo continuo di tensione e schizofrenia per un film che, però, a fine visione lascia una sensazione di incompiutezza. In certi passi mi ha ricordato la violenza accennata e controllata di Haneke e il cinema “psicologico” di Lynch (anche se l’anno di uscita è precedente ai grandi capolavori di entrambi) senza però riuscire a svilupparli appieno: è proprio questo il difetto principale, i temi trattati sono tanti, le risposte sono poche e confuse.
L’atmosfera cupa e l’alone di mistero presente all’inizio della pellicola si affievolisce con lo svolgersi della vicenda, perdendo di interesse, fino ad arrivare ad un finale sanguinario e rivelatorio (almeno per chi è abituato ad un certo tipo di cinema).

Un plauso alla regia ottima di Zulawsky, che con limpidi e “facili” movimenti di macchina riesce sempre a massimizzare le gesta e le espressioni dei protagonisti.

gerry78  @  21/07/2008 18:47:50
   7½ / 10
malsano,disturbato,tetro,folle....non trovo altri aggettivi per descrivere questo film.Tutto sin dalle prime scene e' fortemente destabilizzante,una successione estenuante di stati d'animo totalmente altalenanti,conditi da una regia ''sinuosa'',che non lascia scampo a chi osserva.guardare isabelle adjani contorcersi in spasmi di sofferenza visionaria,provoca un'inquietudine che difficilmente ho provato in altre occasioni....la leggera flessione al B-MOVIE e al GORE di conseguenza,mi ha lasciato un po' perplesso.avrei preferito vedere meno sangue e piu' ossessioni visive....in ogni caso caldamente consigliato

netsurfer66  @  06/05/2008 14:00:17
   10 / 10
Sono daccordo con matteo200486 .
Questo film mi ha lasciato di stucco per giorni. Senza parole e nemmeno pensieri. Non è tanto per quel che si vede, ma è per quel tanto male che scorre per tutto il film, male che tormenta l'anima. Un film non certo per tutti, molto forte.
Non è il classico horror, nemmeno "un bel horror". Questo film è unico e basta. Un film cult.
Assolutamente da vedere, per gli amanti delle senzazioni forti.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento matteo200486  @  03/05/2008 00:40:27
   10 / 10
"Per me dio è una malatia.
Ecco perchè attraverso la malattia puoi raggiungere dio"

Si l'ho visto.
Ho atteso tanto per vedere la famosa versione da due ore piene ed ora sono sconvolto. Sconvolto per aver visto un film che fa del suo punto di forza la spettrale attrazione e lo strano coinvolgimento che induce.
Due ore di violenta, di dolore e di una sofferenza interriore devastante.
Una pellicola che ti distrugge internamente.
Una vastità di temi, il tutto trattato in modo ermetico e difficile.
Non si può rimanere indifferenti. Un film che rimarra nella mia memoria. E' incredibile quanto arrovelli le budella dando il colpo di grazia con il finale.
Pazzesco.
FIlm leggendario, mai distribuito in Italia, di cui non si sa l'esistenza di una versione uncut. Già è complesso trovare quella, forse, parzialmente intatta.
Sconsigliato ai più, ma solo ai veri cultori di sensazioni forti e di horror.
Un horror metafisico senza precedenti, allucinato, perverso e malato.
Tanto allucinato da essere tra i più ammirati del fenomeno Lynch.
Ma Andrzej Zulawski rimane e rimarrà uno dei registi più articolati e malsani della storia del cinema.
Badate bene si rimane sconvolti non per l'efferatezza, poco presente, ma per i temi e per un'atmosfera malsana di morte e nichilismo.
Consegnato ai posteri coraggiosi. Per una serata impegnata e terrificante

9 risposte al commento
Ultima risposta 05/03/2009 18.24.52
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HATEBREEDER  @  31/12/2007 12:22:34
   10 / 10
Non tento nemmeno di descriverlo con la solita serie di aggettivi più o meno calzanti, qui siamo in uno di quei casi dove le parole non rendono giustizia. Per niente.

Invia una mail all'autore del commento angel__  @  09/10/2007 01:11:36
   8½ / 10
alluccinato ed eccessivo, profondo e triste. questo film è un pò tutte queste cose insieme, difficile da seguire e a tratti disturbante, coinvolgente e spiazante. il merito va ai due protagonisti semplicemente straodinari. avrò bisogno di rivederlo più volte per capirlo del tutto

lupin 3  @  02/10/2007 15:18:49
   8 / 10
Anchi'io mi associo alla media e ai commenti.
Film allucinato e malato proprio come piacciono a me, più malati e strani sono più mi sento attratto.

Gruppo COLLABORATORI fidelio.78  @  07/12/2006 01:12:18
   8 / 10
Splendida parabola sull'autodistruzione. Complesso, eccessivo. Proprio questo eccesso è al tempo stesso la forza e la pecca del film.
Splendida la regia, molto bella la sceneggiatura con diverse trovate geniali, bravissimi gli attori. Un film da vedere e rivedere con attenzione.

3 risposte al commento
Ultima risposta 10/03/2007 18.23.16
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Max_74  @  26/11/2006 12:19:05
   10 / 10
Che devo dire se non rimanere estasiato finalmente nel votare quello che ritengo il film più bello, visionario e sconvolgente di tutti i tempi. Se ci fosse un voto oltre il 10, gli darei 100!
Recentemente l'ho fatto vedere ad alcuni miei amici e ancora hanno gli incubi la notte:)
A mio parere il più bel film di Zulawski (anche Amore balordo e L'importante è amare sono comunque grandiosi), una fotografia e carrellate da brivido, una Berlino allucinante come non si è mai vista (solo Wenders e Edel con Christane F potrei paragonare in fatto di angoscia dei luoghi, anche se con stile e fotografia completamente diversi) interpreti da urlo - in particolare la Adjani - e gli effetti di Rambaldi un anno prima di ET. Esistono due versioni del film: una molto ridotta, che taglia intere scene: accorcia quella della metropolitana, taglia la morte della madre dell'aitante rivale di Sam Neil, e cambia anche il montaggio, il finale e la musica (il bel tema al pianoforte della versione lunga non esiste!).
L'altra versione è circolata raramente in televisione, molti anni fa su italia 1 e poi in prima serata su rai 3. Comunque è reperibile nel dvd americano e nella vhs dell'Espresso uscito qualche anno fa.
Sembra imoltre che esista una versione giapponese ancora più lunga.
Imperdibile ed inarrivabile.

3 risposte al commento
Ultima risposta 15/02/2007 15.33.19
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Tino Tinone  @  20/07/2006 12:11:32
   8½ / 10
Un film sconvolgente, come hanno scritto sotto innovativo, e Isabelle Adjani e' superba. Purtroppo esistono varie versioni di questo film, credo l'originale duri circa tre ore, poi ne circola una di 120' ed una di meno di un'ora e mezza (quella che ho visto io). La trama e' difficilissima ma affascinante, le inquadrature e le carellate spettacolari, Berlino sembra una citta' metafisica alla De Chirico.

Invia una mail all'autore del commento NNIICCKK  @  20/07/2006 11:59:18
   8½ / 10
Un film a dir poco spiazzante , carico di erotismo foliia e perversione.
Scioccante la visione di questi personaggi stravolti dalla loro situazione psicologica (la scena del tunnel ,favolosa),ed egregiamente interpretati .
Un grossissimo rammarico mi rimane quando penso che la pellicola da me vista ha durato soltanto 70 minuti, un'ora in meno di quella originale.Gia la sceneggiatura è abbastanza complessa , se poi si taglia non ci si capisce più niente.Veramente incomprensibile questo fatto.

Eldred  @  17/02/2006 13:57:17
   8 / 10
è innovativo nonostante sia dell'81.
è una storia tra verità e allucinazione, molto particolare e malato(come piacciono a me).
si potrebbe paragonare a Strade Perdute e Mulholland drive di Lynch.

Gruppo COLLABORATORI paul  @  29/10/2005 00:26:13
   9 / 10
Semplicemente uno dei film più allucinanti e disturbanti di ogni tempo. Il cinema di Andrei Zulawski è considerato una sorta di tumore informe all'interno della cinematografia mondiale. e "Possession" ne è la pellicola più emblematica. Isabelle Adjani (premiata a Cannes) mette i brividi e firma la sua interpretazione più strepitosa. Un film ad ogni modo malato.

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Ultima risposta 10/03/2006 14.07.48
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