nemico pubblico regia di Michael Mann USA 2009
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nemico pubblico (2009)

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locandina del film NEMICO PUBBLICO

Titolo Originale: PUBLIC ENEMIES

RegiaMichael Mann

InterpretiJohnny Depp, Christian Bale, Marion Cotillard, Channing Tatum, Billy Crudup, David Wenham, Giovanni Ribisi, Rory Cochrane, Lili Taylor, Stephen Dorff, Shawn Hatosy, Stephen Lang, Stephen Graham, Matt Craven, Branka Katic, Christian Stolte, Jason Clarke

Durata: h 2.23
NazionalitàUSA 2009
Generedrammatico
Al cinema nel Novembre 2009

•  Altri film di Michael Mann

Trama del film Nemico pubblico

Il film racconta la storia del mitico fuorilegge dell'epoca della Grande Depressione Economica Americana, John Dillinger - il carismatico rapinatore di banche - reso dai suoi raid lampo l'obiettivo principale del migliore agente dell'FBI dei tempi di J. Edgar Hoover, Melvin Purvis, e divenuto una sorta di eroe popolare agli occhi degli americani di quel periodo.

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Voto Visitatori:   6,32 / 10 (236 voti)6,32Grafico
Voto Recensore:   7,50 / 10  7,50
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Voti e commenti su Nemico pubblico, 236 opinioni inserite

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FABRIT  @  29/11/2009 10:33:51
   6½ / 10
Buon film,ma sinceramente mi aspettavo di più!e poi ho trovato inutile farlo durare 2 ore e 20.....20 minuti in meno lo avrebbero reso migliore....io poi detesto i film più lunghi di 2 ore,ma è una mia opinione!!

BlackNight90  @  29/11/2009 01:58:02
   7½ / 10
Mi sorprende la media piuttosto bassa per questo film in cui Mann se la cava a mio avviso bene.
Un'abilità straordinaria, quella di Mann, nel dirigere scene d'azione, nelle quali sembra di trovrarsi proprio in mezzo agli spari, un marchio di fabbrca del regista americano, lascia solo un po' stupiti la scelta del digitale. Ad una regia buona che non eccede nei virtuosismi, dal sapore come di un western d'epoca mescolato ad un noir vecchio stile, fanno da contraltare la superficialità con cui vengono liquidati certi passaggi e certi personaggi, incluso il protagonista: Bale non pervenuto, la Cotillard graziosa ma passiva. Per fortuna che il carisma del bravissimo Depp ce lo fa amare, o quantomeno appassionarci a lui (degna di nota la scena della sua intrusione nel comando di polizia) e aiuta a comprendere in un certo senso la filosofia del Dillinger di Mann, o forse dell'uomo, in generale, secondo il regista americano, che emerge a fatica tra i dialoghi poco entusiasmanti.
Film comunque da non sottovalutare, anche se Mann ne ha fatti di migliori.

1 risposta al commento
Ultima risposta 30/11/2009 16.25.26
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Invia una mail all'autore del commento SPIZZDAVIDE  @  28/11/2009 13:34:00
   6 / 10
Mi aspettavo molto di più. Occasione persa.

1 risposta al commento
Ultima risposta 02/12/2009 00.15.56
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john_doe  @  27/11/2009 16:31:47
   7 / 10
Ci si aspettava qualcosa di più, resta comunque una buona pellicola.

anto10  @  27/11/2009 15:16:58
   7½ / 10
Film abbastanza coinvolgente, anche se la trama è abbastanza semplice.
Straordinarie le inquadrature e i primi piani...ottima anche l'ambientazione e gli effetti.

Delfina  @  26/11/2009 09:53:18
   9 / 10
Film che segna la ritrovata grandezza di M. Mann, regia sapiente, ottima ambientazione e ricostruzione d'epoca, narra la vita di Dillinger, ultimo bandito ad operare con regole "all'antica" (mai derubare un cliente della bana, solo la banca) mentre intorno a lui si sgretola la tradizionale solidarietà tra fuorilegge e nasce il "sindacato" del crimine, che già opera nel mondo "sporco" dell'economia grigia e del riciclaggio.
Non c'è più posto per gli eroi indipendenti, assediati anche dalla nascente FBI, che combatte il crmine con metodi spietati.

Film epico che narra il passaggio da un modo ancora quasi "western" all'economia capitalistica.
Grandioso Deep, brava la coprotagonista francese Cottilard, bravi anche gli attori secondari. Tensione, regia e fotografia ben dosate. Da vedere.

simonre  @  25/11/2009 12:53:55
   7 / 10
Un racconto drammatico, a tratti affascinante, in una magnetica cornice da gangster movie.
In alcuni momenti è spiazzante per il distacco narrativo, in altri è coinvolgente per l'intensità.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Andre85  @  24/11/2009 18:20:36
   7½ / 10
in parte deluso da nemico pubblico, insomma vedere mann al cinema mi provoca sempre qualche lacrimuccia, il suo tocco infatti è divino e la resa del film è incredibile, peccato però che la trama, ovvero, la storia di dillinger non mi è sembrata cosi interessante.
anche le interpretazione dei due attori principali mi sono parse sottotono, anche se solitamente non sbagliano un film.

peccato

Schmitt  @  23/11/2009 21:20:30
   8 / 10
Davvero consigliato.
Intanto premetto di dire che vedere un film tutto su HD ne eccelle la qualita´visica e sonora.
2) i dialoghi sn ben accurati
3) Bale e Depp sn strepitosi
4) come si profila la vicenda narrante durante il film l´ho trovato stilosa e non banale in linea a quella storica.
5) la frase di depp " a me piacciono le belle donne, macchine veloce e l´alcool l´ho definita geniale.

5 risposte al commento
Ultima risposta 05/12/2009 16.09.55
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Matis  @  23/11/2009 20:18:05
   7½ / 10
Eccellente storia, sonoro, ambientazioni e attori: Johnny Depp e Christian Bale sanno veramente cosa vuol dire recitare!

Consigliato!

addicted  @  23/11/2009 08:47:16
   9 / 10
Siamo alle solite. Michael Mann divide il pubblico: se lo ami ti ripaga sempre, se lo odi non potrà mai piacerti.
Io lo amo. Adoro il suo stile solo apparentemente distaccato; la sua capacità di creare atmosfere indimenticabili; il suo iperrealismo; la sua indiscutibile bravura nell'orchestrare in modo originale le scene più classiche del poliziesco (sparatorie, inseguimenti etc...); il suo modo di scolpire i personaggi a colpa di accetta, per cui bastano poche ruvide superfici per far emergere un'anima.
Vogliamo parlare, poi, della colonna sonora, usata come al cinema dovrebbe sempre essere usata. Vogliamo accennare ad una sceneggiatura accurata e realistica? Non come in quei film dove siamo negli anni '30, ma i personaggi parlano come i coatti del 2000!!! Vogliamo ricordare l'uso del sonoro, talmente perfetto che durante le sparatorie i colpi hanno un timbro diverso a seconda del calibro, della distanza del tiro e della superficie su cui impattano i proiettili? Cose mai sentite prima! Vogliamo parlare di una ambientazione talmente accurata che sembrava un viaggio nel tempo?
Io lo amo. Se voi no, è un problema vostro. Non sapete cosa vi perdete!

2 risposte al commento
Ultima risposta 23/11/2009 18.19.16
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ceci_chap  @  22/11/2009 14:01:41
   8 / 10
sono d'accordo con Lospaccone, che cosa volete?!? se non sapete commentare i film... beh evitate!!!!!!!

3 risposte al commento
Ultima risposta 08/12/2009 14.24.36
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Granf  @  21/11/2009 12:44:21
   8 / 10
Sicuramente non è il capolavoro che mi aspettavo date le premesse. Con altrettanta sicurezza però posso affermare che è un film senza dubbio superiore alla media.
Non è roba da tutti i giorni vedere sparatorie emozionanti e realistiche come quelle di questo ultimo film di Mann. Le atmosfere, impreziosite dalle splendide musiche e dalla fotografia straordinaria di Spinotti, sono magnifiche, inoltre i costumi, le scenografie, insomma la confezione è da capogiro.
Peccato per la sceneggiatura, assolutamente non all’altezza. Escluso Dillinger (un ammaliante Depp) non ci sono personaggi degni di nota (Bale è quasi una comparsa), in definitiva è una semplice ricostruzione dei fatti, un guardia&ladri come mille altri.

Poteva essere indimenticabile ma è certamente da non perdere.

forzalube  @  20/11/2009 12:24:36
   6½ / 10
E' ottima la ricostruzione storica nelle scenografie e nei costumi, bellissima la fotografia dai toni freddi e notevole il cast con ottime interpretazioni.
Però, a parer mio, il film manca un po' di ritmo e fa fatica a coinvolgere lo spettatore.

al_fred78  @  20/11/2009 00:32:07
   7 / 10
Per me è un buon film,Comunque rimane sempre in alto "Dillinger"di Millius.Chi lo ha visto puo dirlo

Invia una mail all'autore del commento stige82  @  19/11/2009 15:24:58
   6 / 10
Non male ma forse un po' troppo lungo e man mano ke la storia procede si rallenta notevolmente.


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pardossi  @  18/11/2009 19:17:47
   6 / 10
Questo film deve molto al carisma cinematografico di Depp altrimenti sarebbe passato nel dimenticatoio molto più velocemente, secondo me è lento e non molto coinvolgente come invece sono stati i due film con l'analogo titolo ma sul gangster Francese interpretati magistralmente da Vincent Cassel, inoltre le sparatorie e le rapine sono ridicole e mal girate, insomma sotto le aspettative.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  18/11/2009 13:26:23
   7 / 10
Non merita tutte le critiche aspre che ha ricevuto. Mi aspettavo molti di più da Mann,però,è il film è in effetti una mezza delusione che raggiunge un 7 stentato per quel che mi riguarda.
Due ore e venti in cui i primi minuti mi hanno fatto pensare che se fosse continuato cosi il film lo avrei abbandonato del tutto. Invece si riprende nella seconda parte e nel complesso è un buon film,certo che con un cast cosi,una regia cosi e una storia cosi affascinante era un dovere fare di più.
Depp molto bravo mentre Bale è al massimo della non-espressività ma non un intepretazione da bocciare la sua se pensiamo che in effetti il suo personaggio doveva essere molto tormentato perché in seguito agli avvenimenti descritti nel film si suicidò.
Altra scelta disorientante è quella di girare in digitale,all'inizio ero molto confuso ma alla fine devo dire che è stata una buona scelta perché alcune scene,specie quelle in cui si spara,sono avvincenti.
La sceneggiatura invece non mi ha convinto in più punti,rendendo il film monotono e poco interessante. Mann è riuscito nel suo intento di narrare i fatti semplicemente come si sono svolti senza mitizzare la figura di Dillinger ma al prezzo di un film quasi freddo e in cui non ci si affeziona praticamente a nessuno dei personaggi. Purtroppo in questo caso la scelta si è ritorta contro il regista. Altri passaggi del film sono monotoni e pesanti.
Da qui a dire che è un brutto film per me ce ne passa. Delusione è la parola giusta ma non esageriamo.

Alexiel  @  18/11/2009 04:59:25
   6½ / 10
Mann ha visto giorni migliori, questo è poco ma sicuro.. tuttavia non penso che il film meriti una critica così aspra, almeno a leggere alcuni commenti. Depp è sempre Depp, sorregge a sé una pellicola che sembra aspirare ripetutamente ad un qualcosa che non riesce a cogliere, neanche nel finale ad effetto (o almeno voleva esserlo..) che regala allo spettatore. Si perchè "Bye Bye, Blackbird" non arriva proprio a conclusione di una storia avvincente e ben raccontata, non è il puntino luminoso che cerca di suggellare il film al termine delle parole "John Dillinger". La realizzazione tecnica è buona - come era lecito attendersi d'altronde - ma ciò che a mio avviso manca non è nulla di così astruso o inafferrabile: manca la resa del fuorilegge protagonista Dillinger.
Lo spettatore pur trovando alcuni spunti non riesce ad affezionarsi al ladro gentiluomo, non riesce ad esserne coinvolto emotivamente nelle vicende e nella personalità, poco curata nonostante la buona interpretazione di Depp (che di più non poteva fare); almeno non come sarebbe stato giusto aspettarsi da un film che in fondo non desidera altro che ricordare questo gangster come una sorta di 'eroe-antieroe' del passato, uno che rapinava le banche ma aiutava i poveri (cosa che appunto lo rese celebre nell'America degli anni '30). Questa mancanza penalizza il film, che pur non essendo assolutamente da buttare ne risulta irrimediabilmente compromesso. Ed è per questo che le vicende e la dipartita del criminale su cui è incentrata la pellicola non portano al rammarico ed all'emotività necessari ad un simile epilogo, così come non riescono a coinvolgere sentimentalmente appieno le scene conclusive, che risentono dell'inadempienza affettiva che invece sarebbe dovuta maturare durante il film, indispensabile per legare la figura del Dillinger ladro gentiluomo allo spettatore, al punto dal rimanervi impresso nella memoria come uomo, e conseguentemente come pellicola.

popoviasproni  @  18/11/2009 00:34:13
   6½ / 10
Indiscutibile l'eleganza scenica e la tecnica di Mann, ma il film non decolla quasi mai.
Scarse l'impronte dei protagonisti come dei vari caratteristi.
Inutilmente troppo lungo.
Lontani dai fasti di "Heat".

shogun  @  17/11/2009 00:39:02
   6½ / 10
Distaccato e presuntuoso.
L'attenzione per il racconto biografico guarda con freddezza lo spettatore, lasciandolo solo in disparte ad ammirare il compito svolto dal primo della classe.

Enry!!!!  @  16/11/2009 21:58:29
   8 / 10
In certe parti perde punti...però è comunque un'ottimo film!!!

Gruppo REDAZIONE Cagliostro  @  16/11/2009 18:51:53
   7½ / 10
*-sky-*  @  16/11/2009 18:24:42
   6 / 10
dagon  @  16/11/2009 14:54:04
   7 / 10
C'è qualcosa in questo film che mi ha lasciato insoddisfatto. Non so identificarla con precisione. E' come se mancasse d'anima. La scelta di usare le camere digitali alla "Collateral" o "Miami vice" in alcuni momenti risulta intrigante, in altri stridente e poco opportuna. Spinotti, se si fosse optato per una visualizzazione più "classica", probabilmente l'avrebbe fotografato come fece con "L.A. Confidential" e credo che, nel complesso, il film ne avrebbe giovato. Troppo monocorde Bale (che non mi sembra molto più espressivo del più bistrattato Ben Affleck) buono Depp, ma il film non si sofferma troppo ad approfondire i personaggi, avendo scelto un approccio "documentaristico". Mann è sempre un grande regista per cui ci sono sempre delle sequenze che sono girate brillantemente. Nel complesso un buon film ma ammetto una certa delusione...

mah.non.so.  @  16/11/2009 10:16:24
   8 / 10
Secondo me molti si lasciano influenzare troppo dalle medie e dai commenti dati dalla maggior parte delle persone, e questo ne è un esempio...secondo me eh.. film che mi piaciuto veramente tanto per la sua normalità, il racconto di una storia vera, non una "da cinema", film che si avvicina più ad un'autobiografia che ha un film d'azione(e i più penso che siano stati delusi da questo)senza tanta retorica e colpi di scena..potrei sbagliarmi ma a me sembrava quasi un film dei fratelli Coen...penso che la sceneggiatura fosse non piatta ma vera..questa è una rappresentazione del mondo reale e non cinema...unica pecca secondo me è il poco spazio dato a bale..ma forse non c'era molto da dire..un bravo poliziotto che ha fatto carriera...come ultima cosa le inquadrature che sono state a dir poco fantastiche per come le ho sentite io, sempre in prima fila e a due centimetri dalla storia..proprio un bel film che assomigliava poco a un film...

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tylerdurden80  @  15/11/2009 23:52:06
   7 / 10
un mese fa mi aspettavo moltissimo da questo film,oggi dopo i numerosi commenti negativi che ha ricevuto mi aspettavo ben di peggio...
a me non è dispiaciuto,certo la sceneggiatura qualche buco ce l'ha,questo è innegabile,in + secondo me è stato troppo poco valorizzato Bale(uno dei migliori attori della nuova generazione)...detto questo il film per i miei gusti non è troppo lento,sinceramente non mi sono annoiato x niente anche se da una storia simile e tenendo conto del calibro del regista e del cast mi sarei aspettato un film di uno spessore superiore.
non è certo un film che rimarrà a lungo nella memoria ma non è neanche così malvagio come qualcuno l'ha descritto.

CLAIR87  @  15/11/2009 22:45:22
   6 / 10
condivido pienamente con qll che hanno commentato qst film troppo lento e con poche belle scene...sinceramente mi aspettavo molto di più!!

SirLuis  @  15/11/2009 21:54:09
   6½ / 10
Film carino ma troppo lungo...johnny depp grande come al solito!

araujo712  @  15/11/2009 19:03:18
   6 / 10
Ci si aspetta molto meglio da un film e un cast del genere. Dialoghi un pò banali e piatti. Da vedere in dvd...

corey  @  15/11/2009 18:49:44
   7½ / 10
da alcuni commenti letti qui pensavo a chissà quale schifo di film e invece il film ha rispecchiato le mie aspettative in pieno,ovvero non un capolavoro ma nemmeno una c****a pazzesca..depp lo trovo sempre bravissimo,bale ci sta e la regia di mann pure..sempre belle le ambientazioni di quel periodo,l'unico pezzo in cui ho capito poco vedi spoiler..il finale è un po' scontato ma d'altronde se è tratto da una storia vera..

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AMERICANFREE  @  15/11/2009 18:39:53
   8½ / 10
un signor film decisamente molto bello che mi ha preso sin dalle prime scene! scenografia fotografia perfette! grandissimi tutti gli attori! lo consiglio

dibinho  @  15/11/2009 18:27:45
   8½ / 10
Mi e' piaciuto molto, bravi gli attori
Promosso!!

alfrar  @  15/11/2009 14:19:37
   6½ / 10
Il film risulta piacevole nel suo genere. Certo non sara'ricordato come un capolavoro, ma da qui a dire che e'brutto ce ne vuole...

lilly85  @  15/11/2009 10:43:50
   8 / 10
da vedere è veramente un bel film.......................

gere89  @  14/11/2009 20:28:33
   7½ / 10
Un ottimo Bale ed ancora meglio Depp!!!! Dal trailer mi sarei aspettato che la trama approfondisse di più le rapine in banca, invece si concentra molto sulla fuga del ladro e sulle sparatorie!!! Da quel lato avrei preferito un po' meno azione infatti... Unico aspetto negativo è che a volte ho fatto fatica a distinguere i personaggi, dato che ve ne sono molti e si assomigliano un po' tutti

markos  @  14/11/2009 19:13:46
   8 / 10
A me è piaciuto...poi il film è ispirato alla storia vera di Dillinger e questo fasi che mi appassiona di +...promosso..bel film e grandiosi Depp e Bale!!!

plagan40  @  13/11/2009 21:24:31
   10 / 10
Un film veramente eccezionale quanto a trama, intensità, caratterizzazione di Dillinger, suono, musica, colonna sonora e fotografia.
Michael Mann ai massimi livelli. 2-3 Oscar non glieli toglie nessuno!
grande! Soldi spesi benissimo!

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Ultima risposta 17/11/2009 18.52.16
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lorus  @  13/11/2009 18:43:00
   6 / 10
Lo ammetto. Mi aspettavo molto di più, essendo un appassionato di Gangster Movies ed anche di Johnny Depp.
Purtroppo la grande interpretazione dell'attore non basta. Così come non bastano le brillanti scenografie e gli eccezionali costumi di scena.
Il film è lungo. Diamine, ci può benissimo stare, se solo non fosse che la lunghezza si sente. Gli sbadigli non mancano, e i momenti d'azione non ce la fanno a reggere da soli l'assopimento generale dovuto a scene non poco noiose.
I personaggi poi, nonostante le buone interpretazioni degli attori, sono di poco rilievo. Soprattutto la ragazza di Dillinger.
Alcuni momenti poi, rasentano l'assurdo. C'è da chiedersi se siano frutto dunque dell'immaginazione del regista.
Tutto sommato non mi sento di dare un voto insufficiente, dato che la bravura degli attori e la cura per i dettagli giocano senz'altro a favore della pellicola.
Dispiace per la sceneggiatura che fà perdere punti. Avrebbe potuto essere di gran lunga migliore.

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Ultima risposta 14/11/2009 18.40.10
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Clem  @  12/11/2009 22:54:37
   7½ / 10
Film da vedere solo solo per la regia fantastica, per un mitico johnny depp, per la serie di attori che emergono mostrando una vera natura da criminali.. La cotillard è sempre radiosa, affascinante e azzeccatissima.
Mi spiace per coloro che reputano i dialoghi "pallosi".. d'altronde se ci si aspetta una spara-tutto tanto vale andarsi a vedere un john rambo.. questa non si prospetta una storia di sangue e proiettili.. ma una finissima introspezione nell'animo di uno dei criminali più famosi della storia!

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Ultima risposta 28/11/2009 01.15.18
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  12/11/2009 13:01:26
   7½ / 10
Dillinger è uno di quei criminali che rimangono nella memoria in qualità di "eroi", questo personaggio sempre armato e sempre pronto alla fuga è un personaggio affascinante e pericoloso, spietato ma allo stesso tempo un eroe romantico. Il suo antagonista è Melvin Purvis, agente freeddo e calcolatore, capace di vere e proprie caccia all'uomo senza pietà.
Mann ci raccanta questa storia con una regia stupenda, le scene delle sparatorie e degli inseguimenti sono stilisticamente perfette, se a questo si aggiunge una fotografia eccelsa di Spinotti, delle location perfette e un'ottima prova di Depp si dovrebbe gridare al capolavoro. "Nemico pubblico" non è un capolavoro perchè a tratti annoia, probabilmente a causa dell'eccessiva lunghezza e delle troppe ripetizioni nelle scene; infatti il susseguirsi di rapina+fuga alla lunga stanca.
Nonostante quest'ultima nota rimane un film assolutamente da vedere.

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TheGame  @  12/11/2009 12:54:39
   7 / 10
Dillinger contro Pervis, Depp contro Bale, dualismo duplice in questo "Pubblic enemy", il gangster-movie secondo Michael Mann. Vecchia scuola su digitale, ma affetta da una sceneggiatura poco incisiva e troppo didascalica nella prima parte. Imperfezioni notevoli, ma la capacità di uno dei migliori registi in circolazione che conferisce a questo prodotto momenti di grande Cinema, un finale strepitoso e l'innegabile fascino di questa storia, sono elementi che nessun appassionato della settima Arte può trascurare...

onda  @  11/11/2009 22:07:14
   6 / 10
Il Dillinger di Mann è una delusione. Un film senza pathos che fa rimpiangere Heat e Collateral. Le singole scene sono anche belle, ma la storia manca, il contesto è tirato via e i personaggi di contorno non risaltano.
Forografia troppo scura.che rende faticosa la visione del film. Non male Depp. Bale è penalizzato da un personaggio che deve esistere solo in funzione della caccia al bandito. Sensuale la Cotillard.

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Ultima risposta 11/11/2009 22.19.18
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valis  @  11/11/2009 13:50:58
   7½ / 10
film potente e drammatico sicuramente. vita e morte di john dillinger, mitico fuorilegge degli anni venti e trenta cui sono stati dedicati una trentina di film.
vedo però due pecche. la prima riguarda la mancata analisi del contesto storico in cui dillinger si muoveva, la grande depressione. il nostro infatti era solito bruciare i registri delle ipoteche durante le sue rapine salvando dal pignoramento un esercito di disgraziati (come descritto magistralmente in furore), cosa che lo accostò a Robin Hood. Questa comunque è una scelta del regista che va rispettata.la seconda rigurda, almeno a mio giudizio, la confusione in alcune scene d'azione come l'ultima rapina in banca e la sparatoria nel bosco. detto ciò rimane comunque un film d'autore, quale è Mann, da vedere.

Gruppo COLLABORATORI Harpo  @  11/11/2009 10:21:50
   8 / 10
Sono perfettamente d'accordo con il commento di Gaunt. "Nemico pubblico" è un film con due protagonisti che sembrano essere venuti fuori da un classico americano d'altri tempi ed inseriti in una pellicola moderna.
Mann poi rimane uno di quei pochissimi registi americani in grado di dirigere un film d'azione mai banale, come conferma l'ottimo connubbio tra storia ed azione. E dietro l'mdp rimane uno dei 2-3 registi migliori in circolazione. Bravi Depp e Bale.

7 risposte al commento
Ultima risposta 12/11/2009 22.23.47
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Giulio422  @  11/11/2009 01:41:08
   7 / 10
Neanche io capisco alcuni voti così bassi, e' un film particolare e anche lungo nello svolgimento, però è di qualità secondo me.

Nell' affiancarsi alle vicende di Dillinger, temibile rapinatore e grande stratega del crimine vediamo in contemporanea l' uomo che sarà il fondatore dell' FBI ovvero Hoover, è interessante come ricostruzione storica, almeno a me è piaciuta.

Ottima fotografia, la telecamera in digitale a mano rende tutto più reale, questione anche qui di gusti.

Il mio giudizio finale è positivo e come pellicola la raccomando

Dan of the KOB  @  10/11/2009 23:13:06
   7½ / 10
Un gangster movie coi fiocchi, che non ha niente da aggiungere al genere in questione, ma il suo compito lo svolge in modo ineccepibile.
Mann è un mago della macchina da presa, la fotografia che contraddistingue i suoi film è sempre fantastica, oscura ed avvolgente.
Storia romanzata al punto giusto, personaggi carismatici (ottimo Depp e sempre bravo Bale) ed il tutto orchestrato con stile. Sinceramente non capisco tutti questi voti negativi.
Per quanto mi riguarda è un film consigliabile.

TheLegend  @  10/11/2009 20:17:11
   6 / 10
Mi ha deluso leggermente;non appassiona e lascia indifferenti anche nelle parti più importanti.
Troppo inverosimile in molte situazioni e poco credibile.
In altre parti troppo romanzato.
Non è un film che annoia sicuramente ma allo stesso tempo non lascia niente.

LoSpaccone  @  10/11/2009 17:37:51
   9½ / 10
Sono esterrefatto dalla media ignobile di questo che secondo me è l’assoluto capolavoro di Mann, un’opera che rasenta la perfezione da qualsiasi parte la si voglia vedere. Il regista non tradisce ne il suo stile né i temi a lui più cari e apparentemente contrastanti tra loro (fatalismo e umanesimo) anzi, li fonde come mai aveva fatto prima e li sublima in un affresco che riesce ad essere riflessione su un percorso individuale e allo stesso tempo sulla natura dell’uomo in generale (un biopic dell’essere umano, più che di Dillinger), che non si perde in un facile didascalismo o in un ritrattismo di facciata, trovando quella dimensione narrativa che definisce l’opera d’arte come tale. Mann annienta la consueta distinzione tra realtà e mito in un racconto avvincente e sensorialmente estenuante in cui mitizzazione e romanticismo diventano una questione di pura forma (era ora! E quelli che osannano Leone e stroncano questo film dovrebbero capirlo) e non dati in pasto al sensazionalismo di qualche sceneggiatura che cerca di accattivarsi lo spettatore con l’azione fine a sé stessa o di propinare lezioncine moralistiche. Viene smitizzato il personaggio Dillinger, ma mitizzato l’uomo: eroe non è chi compie gesta mirabolanti, magari rese tali perché filtrate dalla forza evocativa dei media o dello scorrere del tempo; eroe è l’uomo che va incontro al proprio destino consapevole dei propri istinti e delle proprie debolezze, e che nonostante ciò vive pienamente la vita che si dà, senza tradire le proprie scelte (un destino auto-definito). Come a dire: non esistono gli eroi, esistono Uomini e uomini. E l’eroismo è solo un modo di interpretare questa differenza, il mito è un modo di raccontarla. Anche la lotta tra banditi e poliziotti non è improntata al personalismo, non induce all’immedesimazione, non distingue buoni e cattivi ma assume i toni di un racconto umano corale dal quale emergono sobriamente i due antagonisti, che guardano dentro sé stessi, riflettono sulla loro sorte, e noi con loro (esemplare la scena in cui Dillinger entra nel commissariato e rivive il suo passato come un normale spettatore).
Mann miscela magistralmente i diversi generi in una sorta di “cinema totale”, migliore anche del recente Tarantino, e soprattutto definisce alla perfezione i compiti da affidare alla forma e al contenuto. Una distinzione di ruoli sottile che si traduce nell'aderenza tra l'accuratezza della ricostruzione ambientale, la fedeltà alla cronaca e l’epicità e la magniloquenza di uno stile registico che, anche grazie alla fotografia e alle musiche (il blues di Otis Taylor sono tre giorni che mi ronza in testa), introietta il senso di disfatta della vicenda e conferisce alle singole scene, anche le più semplici, una potenza narrativa travolgente: ogni faccia, ogni luogo, ogni particolare (un disco che gira, una sigaretta accesa, una pistola pronta ad essere estratta, un semaforo rosso che diventa verde) diventa un film nel film. Uno stile che ingloba, rendendoli funzionali al racconto, anche quelli che potrebbero sembrare vezzi del regista o semplici concessioni all’enfatizzazione (fragorosità delle sparatorie, passaggi più rarefatti quasi rallentati) e che invece diventano un vero e proprio marchio di fabbrica di un modo di intendere il linguaggio cinematografico.
Tutto questo rende “Public enemies” uno dei migliori lavori del decennio.

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Ultima risposta 25/05/2010 22.48.45
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Invia una mail all'autore del commento mattia87  @  10/11/2009 16:13:26
   8 / 10
allora dare 1 a questo film non ha alcun senso. La prossima volta invece del cinema andate a mangiare la pizza o andate a vedere amore 14 allora.
Detto questo, il film è molto molto bello, dalla tecnica a tutto il resto, fotografia etc.
Sono state omesse alcune cose importanti del personaggio dillinger, che l'hanno caratterizzato e fatto diventare così noto.
Al film avrei potuto dare anche un voto più alto ma una critica la devo fare al regista: le inquadrature. Campi spesso molto stretti che a ogni minimo movimento facevano ballare tutta la scena e rapidi movimenti che creavano confusione. Peccato perchè molte inquadrature fisse erano molto belle. Un 9 9e1\2 mancato

Invia una mail all'autore del commento shantaram  @  10/11/2009 11:48:25
   7 / 10
attese rigonfie di buone aspettative. i contenuti però non sono stati sempre all'altezza. Bene Bale un pò meno Depp. Non un gran film ma tutto sommato i minuti scorrono rapidi. Ho intravisto poca noia...

Invia una mail all'autore del commento piernelweb  @  10/11/2009 02:41:18
   9 / 10
Ennesimo folgorante capolavoro di Mann. Da vedere e rivedere e da consegnare agli annali del cinema. Non per tutti, ovviamente. Leggendo i commenti e i voti precedenti se ne deduce che è un regista che non vi meritate.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Satyr  @  10/11/2009 01:56:18
   6 / 10
Non mi ha convinto fino in fondo, un soggetto dalle enormi potenzialità malamente sfruttato con una sceneggiatura incapace di caratterizzare a fondo il gran numero di personaggi presenti sullo schermo, primo fra tutti il John Dillinger di Deep, approssimativo, inconsistente e spesso affossato da dialoghi banali e scontati.

Di buono c'è la regia di Mann, il suo gusto innato per le inquadrature, la fotografia di Dante Spinotti e la magnifica ricostruzione storica con intere sequenze girate nelle location dove i fatti hanno realmente avuto luogo, ma la storia non coinvolge come dovrebbe, non intriga, non ci si appassiona completamente al personaggio, è tutto troppo lineare, fuga - sparatoria - fuga - sparatoria - fuga - sparatoria - ancora fuga e inevitabile sparatoria finale. Non sò, manca qualcosa, poteva essere il primo vero capolavoro della stagione ma è solo un prevedibile gangster movie che non aggiunge nulla di nuovo al genere. Ed essendo basato su un testo di straordinaria accuratezza storica - Public Enemies: America's Greatest Crime di Burrough - il risultato finale non è assolutamente accettabile. Ok per le inevitabili semplificazioni narrative, ma così è troppo.

Pessimo anche l'uso del digitale: per una storia del genere non funziona assolutamente e in almeno un paio di occasioni rasenta davvero il ridicolo - vedi la sparatoria nel bosco e tutta la sequenza finale -
A caldo avrei dato un sette pieno, ovvero non un capolavoro ma un film non peggio di tanti altri, ma ripensandoci a distanza di giorni i difetti crescono a dismisura così come il rammarico per un occasione gettata completamente al vento.

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Ultima risposta 12/11/2009 01.52.09
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DomaniSmetto  @  09/11/2009 23:23:46
   6½ / 10
Che dire un pò lentino per i miei gusti però non troppo,si fa guardare tranquillamente. Preparatevi a un Jhonny in primo piano costante
ma sono quasi sempre piacevoli da seguire i suoi film.
Si ispira a una storia vera e concludendo buon film.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  09/11/2009 22:52:32
   8 / 10
Una caratteristica forte di molte pellicole di Mann è l'individuo con dei forti valori, che agisce in un contesto ormai estraneo, in poche parole un uomo fuori dal suo tempo. Ma mentre in pellicole come Heat o Strade violente tale differenza è già definita fin dall'inizio, in Nemico Pubblico si assiste al momento in cui il contesto dove opera John Dillinger subisce un profondo cambiamento. E' l'inizio della sistematica demolizione dell'eroe romantico. John Dillinger corre, il mondo attorno a lui galoppa: intercettazioni, metodi più "diretti" di indagine, Un Guardie e Ladri dove le guardie sono dei burocrati alla ricerca di potere senza esperienze sul campo (Hoover). John Dillinger si ritrova superato, non ha più via di scampo e la sua fine è un fatto inevitabile, come inevitabile sarà il destino di Purvis, il suo avversario: stesse caratteristiche ma su campi avversi (come i protagonisti di Heat).
Questo cambiamento di un'epoca si riflette anche sullo stile di regia di Mann, fra la classicità della pellicola e la modernità del digitale che sfrutta appieno l'ottima fotografia di Spinotti e la magnifica ricostruzione d'epoca. il cast fa il suo dovere in pieno.

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Rand  @  09/11/2009 15:20:30
   8 / 10
Il nuovo film di Michael Mann è giustamente elogiato o bistrattato, a seconda dei gusti. Devo dire che anch'io mi aspettavo un film diverso, invece...
Mann cambia illuminazione e fotografia, a molti non è piaciuto, ma riflettendoci probabilmente ha ragione lui, invece della fotografia patinata, fa un film in digitale, con illuminazione naturale, senza artifizii, scelta discutibile, ma realistica, infatti è la mancanza di definizione, di centramento sul dettaglio che disturba lo spettatore. Sarebbe stato perfetto se avesse girato in bianco e nero, ancora più reale. Chiudo questa parentesi, ne apro altre, molti dicono che la sceneggiatura è troppo scarna, essenziale, secondo me è giusto così, questo è il film che assomiglia di più a Heat, Dilinger/Neal si muove con una banda, come in Heat, Mann cita Heat più volte, il passato ritorna nel futuro e viceversa, Dilinger poggia la pistola su un comodino, come Neal, si muove come lui, rapido e sicuro. Ma è anche differente, l'azione è essenziale, entrare in una banca e uscirne in un minuto e quaranta secondi, senza sparare, con ostaggi. Ma non è sempre così, un compare simile a Wengro, sadico e violento crivella di colpi un poliziotto inerme, senza senso. Ma la violenza non l'ho è, l'alter-ego di Dilinger, Melvin Purvis ovvero Vincent Ana di Heat, un confronto che non può essere possibile, Dove Vincent era passionale, istrionico, sboccato, Purvis e freddo, zelante, malinconico, senbra uno strumento di Hoover, comandante in capo psicopatico che non ha mai arrestato nessuno, un vigliacco che fà usare qualunque mezzo per fermare i criminali. Cosa è più criminale? Derubare una banca o privare di tutto un uomo e la sua famiglia perchè non ha un lavoro?Dilinger è figlio della depressione, come lui tanti altri, pochi amici, molti nemici, mafiosetti accondiscendenti che per non avere problemi con il potere lo isolano, pronti a venderlo se necessario perchè rovina gli affari.
Mann segue i personaggi, veloce, inquadrature rarefatte, in cui esplode la violenza di mitra Thompson e pistole, bisogna rimanere freddi, non esitare, come in Heat. Ma mai abbandonare gli amici, Dilinger lo sa, da solo non sei nessuno...
Notevole la sparatoria nel bosco, vecchio stile, brutto doppiaggio di Bale, che certo non aiuta, ma appare comunque perfettamente calato in un poliziotto che non può avere dubbi sul suo operato, invece ne ha, traspare, dagli occhi, sono gli occhi dice Jhonny quando ti guardano non puoi abbandonarli. Purvis lo sà, il cerchio si stringe, tutti conoscono dilinger ma quasi nessuno l'ha mai visto, sguscia con facilità, davanti a chi non sa guardare, evade, corre dalla sua donna, ma come Neal deve essere pronto ad abbandonarla, se sente puzza di sbirri dietro l'angolo, by, by Blackbird. Bella la colonna sonora di Eliot Goldenthal, finale ultima scena, simbolo della cinematografia di Mann, chi ha ucciso Dilinger va via di spalle, e la porta della cella si chiude dietro di lui.
Perchè è la distanza tra criminali e legislatori che li rende così simili.

carla80  @  09/11/2009 13:15:14
   6 / 10
Discreto dal punto di vista conoscitivo, interessante la biografia di colui che è stato definito il Robin Hood degli anni della grande depressione americana.
Decisamente povera la contestualizzazione storica: quasi nulla la descrizione della crisi economica, del sistema bancario e delle cause della caduta di Wall Stree.
Un sei al film, per Johnny Depp, delundente, ma comunque bravo, è un attore che non può scendere mai ad un livello bassissimo; in questa interpretazione l'ho trovato mediocre, poco passionale, poco nel personaggio, lo salva l'intensità dello sguardo; in una scena in particolare, accenna ad un pianto, quasi infantile,insignificante, inverosimile per un interprete del suo calibro. In realtà sono lacrime che dovrebbero esprimere dolore, impotenza o coscienza di ciò che sta per accadere al protagonista.
La fotografia e la scenografia le trovo piatte, plastiche, poco dettagliate, non danno forza al film.
La contrapposizione fra l' FBI e la malavita dei Gangster è quasi ridicola, sembra un remeik del più triste "guardie e ladri", anche qui poca passione e i dialoghi sono di una povertà sconvolgente.
Apatica anche la protagonista femminile, la storia d'amore tutto rimanda tranne la passionalità di un sentimento che va oltre la vita criminale.
I sogni, il vivere in posti migliori, sono contornati da tristezza: il regista vuole dare l'idea della consapevolezza inconscia dei protagonisti di non arrivare da nessuna parte? E' la migliore delle ipotesi.
Salvo la colonna sonora, aumenta il livello emozionale di alcune scene.

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Ultima risposta 03/05/2010 01.29.28
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Gruppo COLLABORATORI paul  @  09/11/2009 12:51:23
   6½ / 10
Meglio a mio avviso dell'ultimo Mann, ma alla fine la noia prevale su tutto e la sostanza si vede solo nell'ottima fotografia di Dante Spinotti.

Wally  @  09/11/2009 04:23:12
   7 / 10
Mi aspettavo molto di più che questo. Ma comunque è una buona pellicola.
E' è il primo film su Dillinger che guardo e devo dire che era un genio!
Stupendo Depp nella parte e ottima la colonna sonora...
Da vedere ma senza aspettarsi nulla!

Muori da eroe o vivi da codardo

antonellina  @  08/11/2009 21:15:06
   8½ / 10
depp e' perfetto nel ruolo.inizio interessante,parte centrale un po' piatta ma il finale e' alla grande...bello bello bellooooo consigliatissimo!

martina7depp  @  08/11/2009 20:18:58
   7 / 10
vale la pena vederlo. senz'altro.
all'inizio ti prende subito sei curiosa di sapere come vanno le cose...dopo un pò appare monotono e la parte centrale non è delle migliori... nel finale si riprende decisamente.
ottimo cast a partire da Depp,che merita a parer mio l'Oscar,per questa ma anche per ben altre interpretazioni che sn state sottovalutate.
bravo Bale,anche se nn ho apprezzato il doppiaggio italiano..e molto ben calata nella parte anche la Cottilard.

ma si...andatelo a vedere! ;)

annibalo  @  08/11/2009 17:47:19
   8½ / 10
Deep strepitoso,buona trama e sceneggiatura fluida , fa riflettere.Chi è il nostro nemico pubblico l'onesto e rouitinario o il gangster patinato che aspira al trono?Non è David Linc il regista ma la storia del robin Hood è carina

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Ultima risposta 10/11/2009 15.39.43
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Invia una mail all'autore del commento EnglishRain  @  08/11/2009 14:11:17
   6 / 10
Regia, stile, montaggio,sonoro ecc... PERFETTO..Un grande esercizio registico di stile..Certe scene sono veramente belle...Peccato che manchi tutto il resto.
I personaggi non sono caratterizzati...Il protagonista non affascina per niente..anzi affascina di più Lino Banfi nei panni del commissario Logatto.
Dialoghi piatti e banali, sceneggiatura misera, lineare, senza neanche un colpo di scena..Ma anche i colpi alla banca non sono nulla di memorabile.
Un appunto su Cristhian Bale...per me è uno dei migliori...il suo personnaggio poteva veramente "spiccare"..peccato che non è stato, anche lui, per niente caratterizzato.
Gli attori Deep, Bale ecc... sono bravi..ma se sotto non vi è una sceneggiatura adeguata c'è poco da fà..

bandafratelli  @  08/11/2009 14:07:37
   6 / 10
Buon film, ottimo cast. La storia è abbastanza prevedibile ma la bravura del regista riesce cmque a interessare. La particolare tecnica cinematografca utilizzata rende fastidioso la visione: troppo veloce ed a tratti molto lenta. Forse, considerando la bravura del regista, poteva fare meglio...

goodwolf  @  08/11/2009 11:42:00
   6½ / 10
Il film è ottimamente prodotto e confezionato, con un ottimo cast e una grande fotografia. Però gli ho trovato molti difetti: il doppiaggio di Bale (ovviamente colpa della produzione italiana), la poca attenzione e caratterizzazione degli altri personaggi (a volte facevo confusione a riconoscere chi era alleato con chi), e una trama estremamente troppo lineare per la lunga durata del film.

Sestri Potente  @  08/11/2009 11:14:00
   6 / 10
Il classico film ben realizzato ma troppo serio e pretenzioso.
Bravissimo Johnny Depp (silenzioso ma carismatico) e tutti gli altri attori, belle le inquadrature e la scenografia anni '30, però manca la tipica "frizzantezza" di un film gangster, e alla fine sono 2 ore e mezza di cliché già visti e rivisti.
Non amo Mann, infatti Heat secondo me è uno dei film più sopravvalutati della storia, esattamente come questo Nemico Pubblico: un kolossal pesante e troppo lineare.

edmond90  @  08/11/2009 09:02:22
   9 / 10
Già solo per lo stile registico raffinatissimo di Michael Mann,per le grandi scene d'azione e per una fotografia impeccabile meriterebbe a prescindere la sufficenza.Ma per me questa pellicola va ben oltre la sufficenza.

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR carmilla  @  07/11/2009 12:37:55
   6 / 10
L'America di Obama, momentaneamente a corto di eroi, e con una visione trasversale del concetto di eroismo, rispolvera Dillinger. Anacronistico, anche per l'epoca, rapinatore di banche, che mai avrebbe derubato le persone, ma che con un certo gusto strappava qua e là gli elenchi di poveracci strozzati dai debiti. Oggi probabilmente sarebbe impegnato a far saltare le banche dati delle vittime dei tassi di interesse di mutui secolari.
Ma di certo non è a quello che pensava Mann quando ha messo in scena l'ennesima storia americana, di interesse ormai solo per loro, che da anni si ripiegano con un certo onanismo sui fasti passati di una nazione non più tanto amata.
Mann, col suo stile preciso e a tratti magniloquente aveva senz'altro in mente di evocare un passato ambiguo, zeppo di eroi di frontiera, che spesso erano solo un po' meno buoni dei loro antagonisti, i quali li mettevano al tappeto soltanto grazie al lavoro di una vita, e a un'ossessione pari al feticismo che gli faceva dedicare alla caccia al cattivo tutto il tempo a disposizione, anche fuori da quello retribuito dallo stato. Mann usa tutta la sua abilità per tessere un racconto pulito e senza neanche troppo sangue, e per regalare ancora una volta un'emozione allo spettatore, reso complice della fascinazione verso un rapinatore gentiluomo, che finisce ammazzato dal suo amore per il cinema. Metacitazione di un senso altro da attribuire all'amore tout court che induce registi dotati a prendere scivoloni autocelebrativi, in nome dell'amore per il mezzo e per i riferimenti storici di una nazione in leggero declino dal punto di vista mediatico.
Ma tralasciando per un attimo la noia per le sorti di un altro americano famoso del passato, grazie al talento indiscusso di Mann si può qua e là ravvisare un certo grado, se non di coinvolgimento, almeno di sano interesse umano per una storia che lascia ben sperare dal punto di vista dello sdoganamento dei comportamenti devianti.
Dillinger entra ed esce dalle prigioni con la stessa faciltà con la quale rapina banche, e intanto trova pure il tempo di innamorarsi di una bella ragazza e rovinarle la vita con due sole occhiate. L'agente speciale Purvis ha la stessa passione e monomania del suo capo, J.Edgar Hoover e con quella combatte il crimine, anche quando ha le sembianze fascinose e ambigue di un Robin Hood fuori tempo massimo. La storia si svolge lentissima e sgranata davanti agli occhi un po' sonnacchiosi dello spettatore, che viene svegliato di tanto in tanto dai colpi di arma da fuoco generosamente offerti dai contendenti. Mann riesce miracolosamente ad ammantare di fascino una storia in sè poco incisiva e nello stesso momento si avvale di tutto il suo talento visivo per rendere patinata anche l'America dei primi anni trenta.
Un Johnny Depp, bravo certo, ma leggermente invasato delinea con passione un pò grossolana il rapinatore di banche e di cuori, che trascina con sè nel baratro dell'avventura fuorilegge una bella e convincente Marion Cotillard. La sua nemesi è l'agente speciale Purvis, un Christian Bale leggermente granitico, ma comunque efficace.
L'effetto è maestoso e leggermente soporifero, la parte che riguarda le rapine è coinvolgente quanto basta, ma l'aspetto della caccia ha in sè un elemento stantio, come un inutile ripetizione di mille altri film sul tema.
Tutto qua. Inutile cercare altro. Il massimo consentito dalle capacità di Mann e dalla ottima prova di tutto il cast non riesce del tutto a mascherare la sensazione di essere di fronte a un prodotto di grossa propaganda, sia per i valori un po' sbiaditi che per l'interesse generale del mondo esterno circa la storia e il passato di una nazione che contiene in sè un alto tasso di violenza, allora come oggi.

Gruppo REDAZIONE maremare  @  07/11/2009 02:16:01
   6 / 10
Veramente una delusione questo ultimo Mann.
Ottima ricostruzione d'epoca e il taglio dell'inquadratura è inconfodibile ma, oltre a questo, tranne rari momenti d.o.c. (stranamente tutti ambientati al cinema) il film si trascina stancamente così come i suoi protagonisti monoespressivi.

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Ultima risposta 07/11/2009 02.43.10
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR williamdollace  @  07/11/2009 01:34:06
   10 / 10
Non c'è tempo per le sepolture e le loro verbose restituzioni, la violenza delle immagini sprigionate dal Cinema di Mann trapana furiosa cuore e cervello ma soprattutto occhi e corpo come la sua macchina da presa e la posizione dalla quale violenta continuamente lo schermo e indaga continuamente i segni dei corpi, i segni sui corpi, i corpi.

Come l'elogio incondizionato di ogni velocità. Come l'essenzialità estrema dei dialoghi che saltano tutto l'apparato blasfemo dell'ipocrisia di ogni comunicazione, risoluti e asciutti come le sue fucilate, perché solo nel suo Cinema si spara davvero. E sono cannonate. E i fori che provoca sono enormi, salta l'intonaco e la corteccia, i vetri vanno in pezzi, si spezzano i corpi sforacchiati senza falso pudore merlettato e il sangue scorre, scorre e basta, gli sguardi sono sempre ultimi sguardi, rantoli di vita vera nella consapevolezza del Caos del futuro. Vietato parlare di passato. Sempre presente e proiettato nel futuro Il cinema di Mann è l'impossibilità della parola ‘per semprè e nello stesso tempo l'impossibilità dei corpi di non impattare comunque gli uni contro gli altri, in fiamme, nelle dualità che si specchiano sempre le une dentro le altre, nell'impossibilità di ogni definizione tanto quanto è impossibile definire la vita, perfetta nel suo essere essenzialmente imperfetta.

In Miami Vice Colin Farrell nella casa dello spacciatore/informatore ad un certo punto guarda fuori dalla vetrata verso il mare, zoom in/zoom out velocissimo di Mann. Ad un certo punto in Public Enemies Johnny Depp si gira verso la strada polverosa, zoom in/zoom out velocissimo di Mann: La vita. La stessa vita. In un'inquadratura.

albio1985  @  07/11/2009 01:04:50
   7 / 10
"Vorrei ma non posso". Questo film aveva tutte le carte in regola per riuscire alla grande,invece risulta "soltanto" un buon film. Storie dei vari personaggi poco approfondite,la pellicola è un susseguirsi di eventi raccontati senz'anima,in maniera superficiale,complice anchela sceneggiatura a tratti insoluta. Da sottolineare in positivo,ovviamente,le interpretazioni dei 2 protagonisti quali Depp e Bale e la sequenza finale oltre a varie scene interessanti. Ad ogni modo consigliato agli amanti del genere.

Xavier666  @  01/11/2009 03:24:58
   7 / 10
Non è male questo film, Johnny Depp è irresistibile e molto carismatico mentre dall'altra parte c'è un coprotagonista come Bale che riesce sempre in questi ruoli da duro ...
Non all'altezza della coppia De Niro- Al Pacino nel film Heat. E faccio questo paragone all'apparenza senza senso perchè purtroppo mi è sembrato che il regista si sia un pò autoispirato nella realizzazione di questo ritratto di Johhny Dillinger al suo film capolavoro (almeno per me), una storia d'amore fra il delinquente eroe e una bellissima donna (brava Marion Cotillard , brava e bellissima) e un continuo uno-due fra i due nemici , ladro e poliziotto, uno specchio dell'altro. Manca però all'appello un approfondimento del personaggio Melvin Purvis, troppo freddo e senza struttura. Un altro punto di paragone nella banda di Dillinger ( Stephen Graham è cattivissimo e folle e dispiace sia stato sfruttato poco) Insomma l'ho trovato anche se avvincente , un pò rivisto.
Il film poi ha una parte iniziale strepitosa ed è davvero un peccato come nella parte finale abbia un calo improvviso nel mordente. In ogni caso le scene di azione sono strepitose!

Bye Bye black bird...

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5 risposte al commento
Ultima risposta 12/11/2009 19.44.56
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Gruppo REDAZIONE VincentVega1  @  04/10/2009 12:46:52
   7 / 10
Avevo grandissime aspettative per questo film e purtroppo gran parte di esse sono state tradite. Il film sicuramente è solido ed elegante, ma non riesce ad aggiungere nulla al genere. Mi ha ricordato molto, sotto questo punto di vista, "American gangster" di Scott che sembrava un film pensato solo per vincere qualche oscar.

I difetti sono tanti: personaggi poco sviluppati, soprattutto quello di Bale che è ridotto ad una macchietta, sceneggiatura scarna, sembra quasi una misera telecronaca dei fatti accaduti, dialoghi prevedibili e poca, ma veramente poca concretezza e creatività.
Peccato perché Mann è un signor regista (basta vedersi le bellissime scene d'azione, fra sparatorie ed inseguimenti), e seppur non abbia ripetuto gli errori fatti con "Miami Vice", il suo ultimo film non va oltre al buon prodotto.
Non è stato utilizzato al meglio un soggetto sicuramente molto interessante.

Bravo Depp, come sempre del resto.

11 risposte al commento
Ultima risposta 12/11/2009 14.54.17
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nikemilenium  @  19/09/2009 22:31:10
   9½ / 10
Super film , e da tanto che nn ho visto uno cosi ;) ... consigliato !!!

9 risposte al commento
Ultima risposta 10/11/2009 16.33.58
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tnx_hitman  @  26/07/2009 00:10:45
   9 / 10
Lo stile registico di Michael Mann mi ha sempre affascinato.E non fa una piega neanke stavolta.Le scene d'azione sono sempre piu' adrenaliniche e curate al meglio.(ditemi la vostra poi sulla sequenza dell'attacco al motel di notte)
Poi abbiamo 3 attori che mi hanno sorpreso veramente tanto:da Johnny Depp,che l'ho sempre visto"rintronato"(vedi Pirati Dei Caraibi,La Fabbrica Di Cioccolato,Sleepy Hollow,Jack Lo Squartatore)..adesso si e' evoluto e lascia il segno con un'interpretazione carismatica e ambigua.John Dillinger non poteva essere nessun'altro attore.
Christian Bale tiene testa come sua nemesi...e'freddo,agile,determinato.Insomma,non poteva cadermi di stile dopo svariati film interpretati molto bene.
Ultima da nominare Marion Cotillard,la fidanzata di John Dillinger...una persona molto capace e una scoperta minuto dopo minuto fino all'ultimissima scena.

Mai noioso,dialoghi taglienti e storia che prende come un lazo contro i cavalli selvaggi(noi spettatori all'inizio impreparati e dubbiosi sulla qualita' complessiva del film)..tirando poi sempre piu' forte fino ad un capovolgimento finale di tutto rispetto.Sottolineo l'ultimissima scena che mi ha lasciato un coltello dietro la schiena.Questo basta per arrivare ad un voto che supera di netto gli ultimi suoi film dell'era"thriller metropolitani con camera digitale".

Qui siamo invece di fronte ad un film d'epoca realizzato splendidamente,con attori superbi,sparatorie eccezionali e coinvolgimento totale.Da non perdere,sia per gli amanti di Johnny Depp,sia per quelli che vogliono un Christian Bale che recupera rispetto al Terminator,sia per chi ricerca un film d'azione di tutto rispetto.Mini-recensione in anteprima dal vostro tnx_hitman.
Saluti!!

7 risposte al commento
Ultima risposta 03/11/2009 11.13.57
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