moon regia di Duncan Jones Gran Bretagna 2009
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moon (2009)

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locandina del film MOON

Titolo Originale: MOON

RegiaDuncan Jones

InterpretiSam Rockwell, Kevin Spacey, Malcolm Stewart, Dominique McElligott, Kaya Scodelario, Benedict Wong, Matt Berry, Robin Chalk

Durata: h 1.37
NazionalitàGran Bretagna 2009
Generefantascienza
Al cinema nel Dicembre 2009

•  Altri film di Duncan Jones

Trama del film Moon

Sam Bell (Sam Rockwell) sta per concludere la sua collaborazione con la Lunar. Per 3 anni è stato un impiegato fedele e coscienzioso. Per tutto questo tempo la sua casa è stata Selene, una base lunare dove ha vissuto in solitudine, occupandosi dell'estrazione del Helium 3, un preziosissimo gas capace di risolvere il problema energetico sulla Terra. Ma due settimane prima della sua partenza da Selene, Sam inizia a vedere e sentire cose strane...

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Voto Visitatori:   7,61 / 10 (307 voti)7,61Grafico
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Voti e commenti su Moon, 307 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

Atomico  @  01/02/2016 23:10:59
   5½ / 10
Il voto vero è 5.74 qui approssimato a 5.5 per ovvie ragioni.

l film è davvero mediocre, l'ho trovato ansiogeno e deprimente. Di fantascienza non c'era quasi nulla. Dal punto di vista narrativo è lento, prevedibile e a tratti irritante.
Vorrei dire che un film come questo non lascia nulla, ma mentirei perché a me ha lasciato la convinzione che era meglio se non lo avessero mai realizzato

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Ultima risposta 01/02/2016 23.12.54
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eruyomè  @  19/05/2015 15:58:29
   9 / 10
Film del genere vanno premiati. Al di là dei meriti specifici, va sottolineato il fatto che è stato realizzato con due lire. E che con pochi soldi forse il genere più difficile e rischioso è proprio la fantascienza.

Ma se hai delle idee, un interprete strepitoso, un gran senso dell'estetica, qualità tecniche, e un'intelligenza non comune accompagnata da profondità umana e morale, beh..chissenefrega dei soldi. Meglio davvero non averne tanti, si rischierebbe di buttar tutte queste qualità all'aria, e snaturare gioielli del genere della loro sincerità e freschezza.

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Ultima risposta 28/05/2015 11.03.04
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Invia una mail all'autore del commento agen  @  17/03/2014 16:59:06
   4 / 10
incuriosito dalla media voti l'ho guasrdato ma è risultato film piatto e leggermente claustrofobico a mio parere non raggiunge nemmeno la suff.

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Ultima risposta 09/11/2015 22.52.07
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Horrorfan1  @  03/02/2014 14:19:55
   5½ / 10
Incuriosito dalla media alta, speravo di vedere un bel film... ma non è andata così!

A tratti il film tocca temi tristi e dolenti, come il passare del tempo e la morte, o altri temi comunque altrettanto "forti" e difficili come la fedeltà coniugale, il significato dei nostri ricordi, ciò che noi siamo, ecc.

Quindi, per questi innegabili meriti (il film riesce anche a commuovere e a intristire per qualche istante, lo devo ammettere), ci si avvicina alla sufficienza: ma non mi sento di dargli un 6 pieno, perché il film mi è proprio parso un film di fantascienza (o meglio: di fantasia!) all'interno di un film di fantascienza!

Non sta in piedi, a mio avviso, neanche se puntellato...

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Ultima risposta 03/02/2014 21.05.48
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ferzbox  @  31/01/2014 16:03:21
   9 / 10
Bello...bello...bello.....non credevo fosse così,sono rimasto sorpreso tantissimo;la fantascienza introspettiva che adoro.
Un astronauta di un vicino futuro con il compito delicato di rifornire energia al pianeta terra dalla luna(il nostro satellite nascondeva un fonte inesauribile di energia alternativa).
Per tutta la pellicola rimaniamo con Sam Bell ed il suo robot aiutante.....solo loro due(o loro tre?....)sono i protagonisti di una storia ricca di mistero e ambiguità....in uno scoprire continuo dei tasselli che compongono la spiegazione nascosta dei fatti....
Si va a pari passo con Sam...quello che scopre lui diventa quello che scopriamo noi....sorprendente il parallelismo che si viene a creare tra lo spettatore ed il protagonista del film....

C'è da dire che questa produzione,oltre ad aver puntato su un'ottima sceneggiatura ha anche "sfruttato" elementi già visti in passato su altri film storici.
Il robot GERTY è chiaramente ispirato ad HAL di "2001 odissea nello spazio",alcuni corridoi della stazione lunare sono asettici ed esagonali come quelle del primo "Alien"(nonchè il senso di solitudine).....
Insomma,una pellicola che sa stupire per originalità,utilizzando citazioni intelligenti e rispettose per il genere fantascientifico....
Mi è piaciuto davvero un sacco....

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Ultima risposta 01/02/2014 03.15.05
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BenRichard  @  20/03/2013 03:09:32
   6 / 10
Secondo me una media voto fin troppo alta per questo genere di film, ad ogni modo apprezzabile

Più che altro è un "thriller psicologico", bravo Sam Rockwell e buona la trama che sa incuriosire (tra alti e bassi però)

I colpi di scena ci sono, ma non sono stati gestiti al meglio, mancano i veri effetti a sorpresa da farti rabbrividire


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Comunque un buon titolo, diverso dal solito, se in primis il compito di questa pellicola è di fare incuriosire lo spettatore ci riesce abbastanza bene

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Ultima risposta 03/01/2015 22.41.29
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cort  @  04/03/2013 23:36:17
   7 / 10
mescola molti temi dei cult della fantascenza -----------------------spoiler1) e li focalizza tutti sul personaggio principale Sam Bell in modo perfetto.
non metto voti altissimi perche i temi sono gia visti, il film lascia almeno una domanda senza risposta certa(spoiler2) e a tratti il film e lento. il resto e da 8 pieno e di più.

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Ultima risposta 17/01/2014 11.33.35
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Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  @  18/12/2012 11:47:20
   8 / 10
Mamma che spettacolo. Atmosfere rarefatte, paesaggi lunari da mozzare il fiato ed interni spaziali kubrickiani dal sapore piacevolmente retrò fanno brillare gli occhi e sussultare il cuore. Insomma, un film che quando lo guardi sei contento e ti dimentichi anche come si usa la lingua italiana.

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Ultima risposta 19/12/2012 23.31.16
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topsecret  @  23/04/2012 18:37:34
   6½ / 10
Passati indenni, anche se non privi di affanni, i primi trenta minuti del film che risultano davvero estenuanti e lenti, decisamente poco propensi all'azione e alla tensione, ci si trova di fronte ad una pellicola dai risvolti inquietanti dove il colpo di scena, pur non essendo trascendentale, riesce però ad essere efficacemente interessante.
La buona prova di Sam Rockwell (e dei suoi cloni) riesce ad elevare una storia che all'inizio fatica un po' ma che poi riesce a trasmettere una certa dose di pathos, meritandosi la sufficienza piena.

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Ultima risposta 10/06/2013 14.27.56
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sonoalessio  @  13/06/2011 10:31:12
   8 / 10
gran bel film del figlio del grande david bowie. è girato con pochi mezzi. e per un film di fantascienza, ambientato sulla luna, è tutt'altro che facile. è un continuo omaggio a capolavori del passato, ma in un certo senso va oltre. gerty 3000, che fa rima con hal 9000, ha come ilsuo predecessore la stessa voce che sembra un pò preoccupata e accondiscendente. complimenti al doppiatore per averla resa tale.

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Ultima risposta 13/06/2011 10.38.46
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IceKiller  @  21/05/2011 14:47:37
   6 / 10
Parere personale: lo speravo migliore avendo letto i pareri al riguardo, non delude, ma lascia un pò amareggiati soprattutto nel finale, come se dopo acer seguito il ritmo "pacato" dello scorrere del film, tutto finisse troppo in fretta.

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Ultima risposta 21/05/2011 14.48.26
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JOKER1926  @  02/01/2011 19:06:31
   5 / 10
In una fredda ed artistica base lunare prende forma "Moon" film di fantascienza che getta le fondamenta su una appoggio narrativo che strizza l'occhio, nella seconda parte, al mistero.
"Moon" parte da un punto fondamentale, quello tecnico.
Insomma a render ineccepibile, visivamente il film, una bellissima fotografia e gli scenari.
Qualche perplessità invece emerge dalla storia che mostrando qualche buono spunto non riesce a metterli completamente a fuoco, si arriva al momento cruciale in una noia e monotonia piuttosto anomala.
Cercando di spulciare concettualmente il film potremmo dire che "Moon" è la metafora della dispersione dell'individuo, concezione che si stringe nel contesto di una società "omologata" e fasulla.

"Moon" è comunque troppo lento per intrattenere e troppo rigido, statico per entusiasmare, la sceneggiatura nel complesso è la vera beffa del quadro globale di Duncan Jones che nonostante tutto gode di una buona fama, film sopravvalutato.

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Ultima risposta 31/01/2011 23.05.22
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Invia una mail all'autore del commento brabus  @  23/11/2010 14:01:10
   10 / 10
thriller fantascientifico drammatico..... forse il miglior film del genere di quest'anno.
bisogna essere intelligenti per capirlo....

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Ultima risposta 16/11/2015 08.20.51
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scantia  @  23/11/2010 03:17:09
   7½ / 10
Quando fantascienza non faceva necessariamente rima con effetti speciali, non doveva semplicemente intrattenere ma suscitare qualche riflessione, non aveva bisogno di ritmi frenetici per risultare credibile.
Kubrick impartì la lezione e Jones, che in casa deve averne percepita molta di sensibilità artistica, sembra averla recepita al meglio.

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Ultima risposta 04/04/2011 23.20.48
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Giulianino  @  04/11/2010 21:20:24
   5½ / 10
Mah, veramente non è che questo film abbia suscitato in me rimarchevoli emozioni.

Siccome mi sono sempre lamentato dei film " tutto effetti speciali " e poca storia una piccola lancia...anzi una freccia...ma che dico...freccetta la voglio spezzare.

Si torna ai buoni vecchi film di una volta.
TRE stanze, uno sfondo e tanta recitazione.

Qui siamo dalla parte opposta della medaglia, oltre che della luna, effetti visivi veramente pochi o nulli anche se la solitudine lunare è ben rappresentata.

Qualche omaggio ai classici della sf e un' idea di base solo sufficiente e per nulla originale.

Il protagonista è bravo ma fatica a dovere fare tutto da solo...e il film risulta irrimediabilmento lento.

Avete presente solaris con clooney ? Ecco !!!!

Un po' più di brio non avrebbe guastato, un minimo più di azione e avvenimenti neanche ....piatto.

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Ultima risposta 05/11/2010 21.21.53
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR oh dae-soo  @  06/07/2010 11:45:41
   9 / 10
ATTENZIONE: il commento potrebbe contenere anticipazioni.

Una dolce volèe di McEnroe e un brutale servizio di Roddick. Lo sport è lo stesso, ma la classe neanche paragonabile. E mentre la prima può essere effettuata anche con una racchetta di legno, il servizio a 230 ha bisogno di un telaio in titanio. Questa è la differenza tra Moon, straordinario piccolo film indipendente, e colossi come Avatar: l'ottener un grande risultato con classe e povertà di mezzi.

Autentico gioiello, purissimo. Un film perfetto deve riuscir ad accontentare Cuore, Testa e Occhi. Deve saper emozionare, deve saper interessare e far pensare, deve essere bello da vedere. Moon eccelle in ogni campo.
Non si può non partire sa Sam Rockwell. Ci sono attori che ti entrano nel cuore. Io vidi Sam nel sottovalutatissimo "Confessioni di una mente pericolosa" e rimasi folgorato. E' l'unico attore, insieme a Seymour Hoffmann ad emozionarmi a prescindere, non è una sensazione facilmente spiegabile, ma tant'è.
In Moon, Rockwell è semplicemente monumentale. Il film è lui, e non è un caso che il regista l'abbia scritto APPOSITAMENTE per lui, e non parlo della parte del protagonista ma dell'intero film. Solo la recitazione doppia è qualcosa di quasi impossibile (vedi commenti) ma quello che sorprende è la sua assoluta simbiosi col personaggio e la sua capacità di trasmettere qualcosa anche non parlando.

Il comparto tecnico è di primissimo livello. Le riprese e la fotografia degli esterni sono bellissime, malgrado il semplice utilizzo di modellini (la racchetta di legno). L'atmosfera straniante, iperreale, claustrofobica della base è resa alla perfezione, fa sì che anche noi ci troviamo là, sulla Luna, assolutamente fuori dal nostro mondo abituale, lontanissimi. Dall'inizio alla fine siamo là dentro, completamente coinvolti, meravigliosamente immedesimati.
Sceneggiatura fantastica che affronta un tale numero di tematiche che si fa fatica ad elencare: la Solitudine, quella forzata, coatta, che ti priva e allontana dagli affetti;
il Progresso e la Tecnologia, il primo cornice del film (energia del futuro), la seconda impersonificata più che altro dalla decisiva figura del robot Gerty, predisposto ad aiutare l'astronauta, robot che a differenza dei suoi predecessori (Hal, AUTO di Wall-e) non si ribella all'uomo ma sarà suo salvatore;
la Vita e la Morte, una vita moltiplicata, innaturale e una morte annunciata, programmata. In questo senso è incredibile l'empatia che riusciamo ad avere con i cloni, che sono sì essere umani ma creati ad hoc. E il fatto che abbiano una "scadenza", 3 anni, che sappiano di morire (almeno il N° 1) è un affrontare in maniera delicatissima il tema della malattia mortale e della sua ineluttabilità.
L' Amore. In questo caso è straordinaria la scena nella quale i 2 cloni dentro il rover raccontano contemporaneamente uno degli incontri con la propria moglie. In realtà nessuno dei 2 ha vissuto quel momento, ma questo è un amore messo come Imprinting, che se da un lato disumanizza tale sentimento, dall'altro lo esalta, Sam Bell ama Tess, l'amore è vero e verrà tramandato all'infinito e non cancellato.
Il Capitalismo, la disumanità della grandissima azienda, disposta a tutto, anche all'aberrazione di creare e uccidere uomini (non sono robot, sono uomini) per portare avanti i propri affari. In questo caso il finale (se avete ascoltato le ultime sconnesse frasi) sa di giustizia.
Ultimo la Solidarietà, un tipo di solidarietà poche volte raccontata. Il voler aiutare a tutti i costi una persona che sei te, ma in realtà non lo sei. A questo proposito la scena nella quale prima di lanciarsi verso la Terra, il secondo clone scende e immette le coordinate per far distruggere le torri, colpevoli di non far arrivare direttamente il segnale per comunicare dalla terra, è emblematica. Lui pensa ai prossimi Sam Bell, vuole che almeno loro possano sapere, possano salvarsi. E magicamente possiamo amare noi stessi amando il nostro prossimo.

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Ultima risposta 13/08/2010 17.07.53
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jason13  @  23/05/2010 16:49:45
   5 / 10
Resto allibito da tante opinioni positive per questo film. L'ho trovato lentissimo e difficile da portare alla fine.

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Ultima risposta 06/12/2011 00.38.03
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bulldog  @  03/03/2010 22:15:24
   8 / 10
Che bella sorpresa questo esordio di D.Jones.

Senza entrare nel merito della presunta pretenziosità dell'opera con annessa metafora anticapitalista,direi che questo Moon è davvero un gioiellino fantascientifico alienante a metà strada tra il 2001 di Kubrick e il Solaris di Tarkovskji.
Splendido come sempre Clint Mansell e grandissimo Rockwell.
Un film di una delicatezza e di una pacatezza incredibile.
Complimenti Bowie Jr.

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Ultima risposta 11/03/2010 17.27.22
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Silly  @  19/02/2010 13:00:08
   9 / 10
Non mi importa di quanto Moon non sia originale, senza i capostipiti della fantascienza sarebbe nato questo film? Naturalmente no. Ripeto che non mi importa, poichè l'eleganza della regia, la superba interpretazione di Rockwell, la storia allucinante di quest'uomo mi hanno impressionato. Emozionante.

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Ultima risposta 22/02/2010 17.33.58
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Cianopanza  @  10/02/2010 02:18:08
   8 / 10
Tra 2001 e il Major Tom perduto nella canzone di Bowie (lo cito non a caso
essendo il padre del regista Duncan Jones)
Interni bianchi, asettici, vuoti siderali, solitudine e computer senzienti.
Interessante il ritorno di una coppia uomo-macchina sul grande schermo
dopo David/HAL... ora Sam/Getty a far da contraltare alla prima.
E finalmente ritorna la cara vecchia luna protagonista.
Film intelligente e umano. Ben scritto, recitato e diretto.
Ho letto fin troppe spoilerate tra i commenti e mi rincresce...
film da vedere senza spifferi sulla trama.

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Ultima risposta 10/02/2010 02.45.59
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gikkio74  @  01/02/2010 04:17:45
   7½ / 10
Visto stasera mi era sfuggito! , più che un film di fantascienza è un film minimalista alla 2001 odissea...Non introduce nulla di nuovo nel firmamento del genere, si basta sul "controsenso" iniziale...si crea un controsenso "bizzarro" e fuori natura per catalizzare l'attenzione dello spettatore...che chiedendosi il perchè non riesce mai a trovare una soluzione all'equazione...perchè la soluzione semplicemente non è qualcosa a cui si pensa naturalmente..
Questa alchimia cinematografica funziona fino a quando òl'arcano non è svelato poi tutta noi, stessa cosa in Solaris..."controsenso bizzarro" poi interesse perso..o altri tipi di questo filone.
Non lo critico ANZI mi piace molto perchè innanzitutto è rilassante, fa usare il cervello e NON E' CHIASSOSO CON TUTTIA QUELLA GENTE CHE URLA come in altri genei.
Genere sempre accompagnato da musiche di livello, questo non fa differenza ,anche se profondamente più in basso del remake di Cloonay Solaris dove almeno e solo le ,usiche erano magiche....
E' un film rilassante ed asettico, molta presenza del bianco interni bianchi, luci lunari fredde bianche, per una palette scelta dal regista per supportare il freddo discorso della clonazione...del lato oscuro della luna...
Ottima l'interpetazione del protagonista...che interpretava un personaggio....ma se ci pensate si è dovuto clonare realmente a livello recitativo...ha dovuto RI-RECITARE LO STESSO PERSONAGGIO ma con una linea caratteriale leggermente diversa....alcuni considerazione in metiro non le aggiungo per non spoilerare
Io credo che la morale in fondo sia NON ABBIAMO DIEA DI QUANTO IMPORTANTE SIA ..VIVERE VERAMENTE,..molti lo fanno per finta..ma possiamo cambiare e scegliere di vivere una vita diversa...
E' un GRAN messaggio però..ma sempre nulla di nuovo.
In conclusione ben fatto,scorre bene rilassante, fa riflettere.
Un esempio di cinema che si fa piacere con il cinema stesso...per quello che è senza bisogno di SUPER STUPIRE con effetti eclatanti...
Bravi confezionato con gran sapienza

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Ultima risposta 01/02/2010 04.19.10
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Ciumi  @  30/01/2010 20:32:23
   6½ / 10
“Perché perdiamo tempo a frugare l'universo, quando non conosciamo nulla di noi stessi?”

“Solaris” - le atmosfere contemplative, le prime allucinazioni, il confronto con l’ignoto.

“2001: odissea nello spazio” - Le geometrie kubrickiane, l’estetica, la videochiamata alla famiglia sulla terra, GERTY “9000”, con la variante che qui l’avaria non è la sua.

“Blade Runner” - Le confessione d’un androide (o clone, ma poco cambia).

“L’uomo che fuggì dal futuro” - nella fuga finale che strizza l’occhio (sì, quello che cambiava colore) ancora a “2001”.

Ma non punta a cambiare molto di colore, questo “Moon”, e procede mestamente, quasi con riservatezza, reggendosi soprattutto sulle molte citazioni.
Il racconto psicologico d’un clone incorreva però in troppi rischi; ed appare, il confronto tra i doppioni, spesso un tantino grottesco.

Credo che le cose migliori di questa pellicola restino gli spostamenti nel grigio lunare, sotto il buio siderale abbagliato dalle mute luci artificiali, sopra la sterile miniera, dove insomma meno si prova a scavare nella psiche umana: quelli sì, espressioni di un isolamento cosmico.

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Ultima risposta 19/02/2010 20.23.08
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento LukeMC67  @  29/01/2010 00:57:26
   9 / 10
L'"anti-Avatar" per eccellenza prova a competere col blockbuster di tutti tempi: l'esito (economico) è scontato ma almeno a noi spettatori viene data la possibilità di poter scegliere se riempire gli occhi svuotando la mente o se riempire entrambi. Sì, perché l'ottimo esordio registico del figlio di David Bowie ci restituisce una fantascienza "classica", se volete "rétro", che sembrava irrimediabilmente estinta con Kubrick o Tarkowskij: quella fantascienza che usa la Luna per parlare della Terra, che usa la fantasia per parlare della realtà, che anticipa con l'approssimazione della visione un più che possibile domani. E ci dimostra come in ambito artistico spesso le migliori idee nascono con i bassi budget piuttosto che con i faraonici finanziamenti.
I modernissimi temi della (gestione della) solitudine, del rapporto con le macchine, dello sfruttamento della manodopera (interessante, dopo la caduta del Comunismo, no?), dell'etica del capitale e, soprattutto, della clonazione con tanto di rimando all'antichissimo tema del doppio, vengono sviscerati senza pietà da uno script fantasioso e avvincente che tiene incollati alla poltroncina nel suo complicarsi e nel suo progressivo corrompersi fino a raggiungere l'orrore del disfacimento fisico e la (mancata) catarsi di un finale tragicamente ironico che ovviamente non rivelerò.
Sam Rockwell prima si sdoppia e poi si fa in tre (o due e mezzo, se preferite...) in una performance attoriale difficilmente dimenticabile nella quale Duncan Jones mette del suo suggerendo gesti e scatti inaspettati ma tremendamente efficaci dal punto di vista emotivo.
Deliziosi gli effetti speciali "minimalisti" (a cominciare dai titoli di testa, davvero notevoli) e i modellini che avranno rimandato molti di noi a quello "Spazio 1999" che veniva anch'esso dall'Inghilterra... naturalmente in una versione ben più sofisticata e perfezionata.
Ma la vera inquietudine del film, oltre che dall'incedere implacabile della trama, è instillata efficacissimamente dalla splendida colonna sonora: pochi accordi in ossessivo crescendo su un pianoforte, qualche suono sintetizzato e la magia è fatta... A chi non risuonava rimbombando nella testa il motivo portante del film nei titoli di coda? Chi non se l'è portato a casa come frutto velenoso della tensione che genera e che accompagna tutta la pellicola?
Infine una parola per il computer di bordo, il simpatico e inquietante Gerty che con i suoi smiley connota ogni frase: degnissimo figlio dell'HAL9000 di kubrickiana memoria, è tanto sofisticato da sembrare umano. Troppo umano da non sembrare uno di noi. O uno di quei cloni creati per fini commerciali che ci sembreranno solo "immigrati clandestini".
Aspettiamo Duncan Jones al varco della sua seconda opera: lì capiremo se siamo di fronte a un altro piccolo genio del cinema inglese o se tutto il suo talento si sarà esaurito in quest'ottimo esordio. Non perdetelo al cinema.

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Ultima risposta 13/07/2010 10.31.59
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forzalube  @  28/01/2010 03:31:20
   9 / 10
Ecco come si fa a fare un intelligente film di fantascienza a basso badget, con pochi effetti speciali e praticamente un solo attore. Minimalista, affascinante, coinvolgente e con ottimi spunti di riflessione. Il miglior film visto al cinema in questo mese. E pensare che si tratta del primo film del regista!

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Ultima risposta 29/01/2010 00.17.36
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Gruppo COLLABORATORI Zero00  @  27/01/2010 18:59:03
   8 / 10
Film di una delicatezza incredibile, non spinge mai, non cerca mai di tirarti fuori le lacrime a forza ne vuole sorprenderti con spettacolari effetti speciali.
E' la fantascienza di Solaris, lieve e monotona, ma che piano piano ti entra nel cuore.
Sam Rockwell è bravissimo, se già non l'aveva dimostrato con Confessioni di una Mente Pericolosa, e il figlio del duca si comporta egregiamente in questa sua opera prima dall'eccezionale appeal nostalgico.

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Ultima risposta 27/01/2010 23.31.40
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StranzCronenber  @  22/01/2010 15:13:08
   6½ / 10
Carino.
Mi aspettavo qualcosa di più, in tutta sincerità.
A mio parere, il film è godibile, ma troppo troppo lento, nel senso che gli argomenti affrontati avrebbero meritato un approfondimento ulteriore, ed interpreti maggiormente all'altezza.
Penso ad esempio al rapporto tra schiavo e padrone, instaurato tra gli umani della Terra e i cloni della Luna. La metafora è molto interessante, interpretabile secondo numerose chiavi di lettura.


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Ultima risposta 30/03/2010 07.11.12
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londra  @  21/01/2010 21:24:32
   4½ / 10
Consiglio x quelli che affermano di aver visto uno strepitoso film di fantascenza di vedere il film "Capricon One " DEL 1978 ....... 32 anni fà rimasi hà bocca aperta e i giudizi di allora erano uguali identici ...... ma i film di fantascenza fatti bene è difficile farli se non ci sono idee nuove.... moon non mi dice niente di nuovo.....

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Ultima risposta 10/02/2010 02.50.41
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ultras_doria92  @  20/01/2010 17:38:38
   10 / 10
In assoluto il miglior film di fantascienza che io abbia mai visto, ottima la trama con tanti colpi di scena e perfetta la regia di Duncan Jones, da vedere assolutamente

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Ultima risposta 26/01/2010 17.48.23
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Lapucciosauro  @  19/01/2010 02:08:20
   4½ / 10
incuriosito dalla media altissima di questo film ho deciso di vederlo......e mi domando: ma che film avete visto? non è scorrevole per niente, è lento e talmente noioso che ho evitato di guardare gli ultimi 10 minuti.....SOPRAVVALUTATISSIMO! avrei preferito trascorrere una serata a pestare quel salumiere del lapu...

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Ultima risposta 13/04/2010 10.51.25
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Uninvited79  @  18/01/2010 23:06:41
   8 / 10


Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER Fantascienza, ma non troppo!

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Ultima risposta 19/01/2010 07.52.46
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phemt  @  18/01/2010 10:55:50
   7½ / 10
Fanta/thriller/dramma opera d’esordio Duncan Jones, più famoso per essere il figlio di David Bowie, questo Moon è indubbiamente un buon prodotto… Fantascienza vecchia maniera dal ritmo lento e misurato, essenziale e quasi minimalista, qualche richiamo ai classici del genere (2001 ma soprattutto Solaris), atmosfera riuscitissima, colonna sonora adeguata, budget contenuto ma usato perfettamente…

Un solo attore on screen di fatto (un bravissimo Rockwell), una storia matura e ben scritta che indaga anche e soprattutto sulla fragilità umana, buttata un po’ via con un finale che non convince né avvince e lascia un po’ l’amaro in bocca… Peccato! Comunque da vedere e Jones va tenuto d’occhio…



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Ultima risposta 29/01/2010 01.09.28
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Invia una mail all'autore del commento Living Dead  @  15/01/2010 12:34:45
   8 / 10
Mi accodo agli elogi degli altri utenti.
Bellissimo film di fantascienza, l''unica cosa che non mi ha convinto è stata il finale un pò banalotto.
Però sti catzi, Sam Rockwell è bravissimo, pochi attori mi han fatto venire l'urto del vomito solo a guardarli, bravo bravo.
Esordio forlgorante per Jones.. complimenti al padre.

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Ultima risposta 15/01/2010 12.36.15
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BlackNight90  @  12/01/2010 20:38:18
   9 / 10
La vicenda si svolge sul lato oscuro della Luna, e non è un caso: una zona che dalla Terra non è mai visibile, per esplorarla occorre immergersi nella più totale solitudine, nel silenzio assoluto dello spazio. E' come esplorare il proprio animo.
Assolutamente da ricordare le musiche bellissime e un Sam Rockwell doppiamente eccezionale.
Il fatto che escano ancora piccoli capolavori come questo è segno che il cinema è ancora in salute.
Magnifico, Kubrick e Tarkovskij ne sarebbero fieri, e forse anche un po' commossi.

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Ultima risposta 13/01/2010 13.56.06
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batisgrulla  @  08/01/2010 18:20:17
   7½ / 10
Bello, bello. Mi ha ricordato, come a tanti, Solaris e Odissea nello spazio. Bravissimo Sam Rockwell. Finalmente un film di fantascienza.

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Ultima risposta 13/01/2010 12.14.29
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  08/01/2010 16:46:16
   9 / 10
Era da tempo che non rimanevo così scosso ed estasiato dopo la visione di un film di fantascienza.In realtà “Moon” è molto di più che un buon film di genere,oltre infatti ad essere indiscutibilmente un piccolo capolavoro,appare come una profonda riflessione sulla fragilità umana e sulla perdita dell’identità,non solo strettamente legata alla spersonalizzazione del singolo ma più radicalmente ancorata alla sfera del nostro animo,ossia a ciò che gelosamente custodiamo attraverso memoria e sentimenti,quell’insieme di fattori posseduti,conosciuti e molto spesso ostinatamente amati che si imprimono lungo il percorso vitale.Dilungarsi oltre comporterebbe svelare retroscena importanti,ma è doveroso soffermarsi anche sul monito lanciato dalla pellicola,all’interno della quale viene offerto uno scenario inquietante ad opera di quel potere che storicamente utilizza l’individuo “comune” per il proprio benessere.
Duncan Jones,figlio di David Bowie,debutta come meglio non poteva,sciorinando una cultura fantascientifica,cinematografica e letteraria,da manuale,non limitandosi a riprodurne le suggestioni in maniera scolastica, ma rivisitandole con grande capacità creativa.E così che scenografie e ambienti prendono consistenza quasi tangibile e che Gerty,robot della base che all’uso del linguaggio accomuna delle eloquenti emoticons,diventa un moderno HAL 9000,vero protagonista della storia assieme allo straordinario Sam Rockwell,che emaciato o meno recita divinamente.Toccante e affranto è il simbolo dell’uomo alla deriva,senza più coordinate conosciute e porti sicuri in cui rifugiarsi,la sua alienazione è la nostra,riconoscibile all’interno di una società volutamente improntata sull’individualismo e il godimento personale.
Il film di Jones è praticamente perfetto,la sceneggiatura scivola via senza intoppi e dove può sorgere qualche dubbio questo viene fugato dallo svolgimento della vicenda.Nemmeno la colonna sonora lascia il tempo che trova,sicuramente tra le migliori degli ultimi anni,suona malinconica e commovente rispecchiando al meglio le emozioni devastanti che si provano guardando questo gioiello.
Freddo e solitudine ci invadono,trasmesse dagli occhi di un uomo che può solo soffermarsi nel buio dell’assordante silenzio spaziale ad ammirare quel luogo in cui alberga(va) la sua ragion d’essere.Sconvolgente.

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Ultima risposta 15/01/2010 21.49.43
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Gruppo REDAZIONE Pasionaria  @  04/01/2010 14:39:43
   7½ / 10
Il notevole esordio nella fantascienza del giovane regista D. Jones sfiora capolavori del genere quali 2001 e Solaris, perchè i richiami a Kubrick e a TarKovskij sono palesi, ma affatto invadenti. Il regista lambisce con naturalezza i riferimenti cinematografici, nell'arco dei quali riesce a sviluppare il proprio film con una impronta personale netta.
Veramente ottimo Sam Rockwell( già splendido protagonista di "Confessioni di una mente pericolosa") nel rendere il senso di disorientamento claustrofobico di Sam , prima esteriore poi gradualmente sempre più intimista., cadenzato dal ritmo lento, quasi ipnotico, non privo però di tensione fin dall'incipit.
Insomma un ritorno al film di fantascienza più autentico: spazi immensi, silenzi profondi, perenne contrasto tra buio e luce, tra bianco e nero nell'insondabile solitudine dell'uomo.
Tutto ciò già magnificamente rappresentato nella locandina, senza alcun dubbio una delle più indovinate degli ultimi anni.

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Ultima risposta 08/01/2010 19.31.39
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR strange_river  @  02/01/2010 16:16:42
   8½ / 10
Requiem for a dream... Perdere i propri sogni è più tragico che morire.

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I temi classici della grande fantascienza rielaborati con rigore di stile e insolito aggiornamento all'attualità: la suggestione vera ancora una volta si nutre di atmosfere intimiste, quanto di più lontano da chiassose appariscenze, in un luogo e tempo silenziosamente sospeso; ancora una volta l'empatia va a chi (forse) non è quasi umano, ma sa custodirne la sua essenza migliore, su tutto un sentimento di solidarietà toccante, senza limiti.
Eccezionale Sam Rockwell che fa vivere personaggi uguali ma dissimili per carattere e reazioni, teneri ed aggressivi, spaventati e ribelli.
Musiche meravigliose.

Bellissimo.

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Ultima risposta 07/01/2010 18.56.47
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The Cinema  @  02/01/2010 12:17:15
   7½ / 10
REGIA 7
Molto buona. Campi lunghi,staticismo funzionale,sobrietà,eleganza.
Non credo si potesse fare molto di meglio.

MUSICA 8.5
Una delle migliori colonne sonore degli ultimi anni a livello assoluto. Sonate di pianoforte notturne e malinconiche,che in un paio di stacchi sono da collasso emozionale,come durante le sequenze della rideposizione dell' "amico" sul luogo dell'incidente.

SCENEGGIATURA 6
Scarna ed essenziale. Forse un pelo troppo,soprattutto perchè alcuni importanti accenni a una futura società ipotetica di clonazione e disumanizzazione e sfruttamento del lavoro erano ben fatti e meritavano più spazio. Avrebbero inciso molto sulla profondità dei contenuti. Qualche buco qui e là è più che passabile per un'opera prima di un giovane regista.

INTERPRETAZIONI 7.5
Buona prova di Rockwell,che regge da solo l'intera opera. Il tratteggio dualistico dei due cloni,per quanto a volte sia forse troppo semplicisticamente oppositivo,è generalmente molto ben fatto e non cade mai nello stucchevole.
Visto in lingua originale rende molto di più,a cominciare dalla prova di Spacey nei panni del computer di bordo,una calzante citazione di 2001.

FOTOGRAFIA AMBIENTI E ATMOSFERA 7
Tutto realizzato a dovere. Atmosfera onirica,liquida e realmente lunare.
Il senso di solitudine,per quanto forse non molto insistito e cupo,è ben trasmesso.

INNOVAZIONE E TEMATICHE 5.5
Vale quanto detto in sede di commento di sceneggiatura. In tutta questa meraviglia visiva ed emozionale mancano sostanzialmente tematiche importanti e profonde che ne avrebbero fatto un caposaldo immortale al pari di Blade Runner o 2001. Il regista si limita a narrare una storia ma non la implementa a dovere.
Quasi bello senz'anima oserei dire.

CONCLUSIONI
Senza se e senza ma,un moderno classico del genere. Visivamente raffinato e sensorialmente emozionante racconta una vicenda triste che parla di solitudine, volontà di vivere e speranze frustrate dalla logica del profitto,il tutto traslato in un futuro forse nemmeno poi così lontano. Peccato per lo scarso approfondimento delle tematiche e dell'impegno contenutistico.
Credo che se questo regista si concentrerà ancora sul genere fantascentifico,potrà realizzare qualcosa di veramente epocale.

opinione personale

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Ultima risposta 02/01/2010 18.55.37
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renatodragonett  @  28/12/2009 02:21:39
   9 / 10
l'HO VISTO STASERA un film veramente bello, da tutti i punti di vista, fotografia veramente realistica senza gli eccessi di effetti speciali e supertecnologia di certi film di fantascienza superfuturistici, sembrava proprio di stare sulla luna ma una luna vera.La storia è molto appassionate e piena di sorprese, niente trovate campate in aria , la storia scorre liscia come l'olio.

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Ultima risposta 28/12/2009 20.21.45
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ringhio  @  27/12/2009 14:41:06
   5½ / 10
Assolutamente non sono d'accordo con la bellezza del film.

Salvo L'idea e le musiche del film, ma poteva essere sviluppato meglio e dare molte piu risposte...
vedi spoiler.

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Ultima risposta 10/02/2010 10.02.45
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patt  @  21/12/2009 12:17:32
   7½ / 10
Moon, titolo conciso e affascinante, è già la traccia di un film denso di significati.
La fantascienza "antica" è chiaramente un richiamo all'armonia stilistica ed essenziale di K. in 2001, ma soprattutto è l'assenza di clamore, lo spazio vuoto e sospeso per tracciare più profondamente il viaggio interiore di un uomo.
Delizioso.

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Ultima risposta 24/12/2009 18.45.00
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Satyr  @  20/12/2009 20:23:55
   8 / 10
Dopo 5 minuti di pellicola il primo pensiero vola subito al capolavoro di Kubrick - vedi il computer Gerty disegnato sul modello di HAL 9000 - o alla fantascienza anni 70 di Tarkovskij, da cui il regista rievoca/ricicla atmosfere e geometrie andate ormai perse nel corso degli anni. Un bel tuffo nel passato caratterizzato da un soggetto accattivante e da un design meraviglioso.
Anche il plot è strutturato in maniera perfetta: nasce come un thriller ma alla fine del primo tempo getta subito le carte in tavola trasformandosi in qualcosa di molto più intimista e sofisticato. Grandissimo Sam Rockwell, capace di reggere tutto il peso di un personaggio non facile.
E'stato poco pubblicizzato ma speriamo che il passa-parola aiuti: è davvero un piccolo gioiellino.

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Ultima risposta 21/12/2009 10.26.20
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testadilatta  @  20/12/2009 13:41:22
   10 / 10
E' un film di fantascienza perchè è ambientato completamente in una base lunare con relativo paesaggio deserto, ma in realtà ha poco a che fare con la fantascienza a cui ci hanno abituato le varie pellicole milionarie dei tempi recenti...
L'approccio alla storia del regista è molto minimalista infatti durante tutto il film gli attori sono pochissimi ("gli ottimi" Sam Rockwell) anche se il robot all'interno della base ha praticamente una coscienza umana e il doppiatore di Spacey fa un buon lavoro.
Il regista è strepitoso e riesce a creare la tensione piano piano, a inserire dubbi nello spettatore, a sviluppare i sentimenti e le psicologie del viaggio del protagonista verso la sua presa di coscienza .

Assolutamente da vedere, è un capolavoro.

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Ultima risposta 21/12/2009 10.37.51
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Enzo001  @  18/12/2009 22:55:06
   8 / 10
Bellissimo.
Un viaggio interiore silenzioso e toccante che schiaccia l'occhio alla fantascienza che fu, quella vera.
Assolutamente da non perdere.

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Ultima risposta 21/12/2009 12.48.23
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Estonia  @  17/12/2009 12:04:08
   8 / 10
Il prolungato isolamento di un individuo che lavora nella base lunare di una multinazionale per procurare energia alla terra crea allucinazioni stranianti e pare distorcere i parametri della realtà, moltiplicando la natura unica e irripetibile del Sé e aprendo inevitabili crisi di identità. Ma è la condizione di forzata solitudine che fa impazzire o la spiegazione risiede invece nella più prosaica logica economica del profitto?
Ottimo questo film girato con pochi mezzi ma con buona inventiva, che riprende e rielabora alcuni classici del genere science-fiction, da Blade Runner a 2001: Odissea nello spazio, e approfondisce tematiche inerenti alle riflessioni filosofiche sull’uomo e all’autenticità del proprio essere rispetto al vissuto personale e ai propri ricordi ed emozioni, oltre che temi legati all’etica che sta alla base del progresso tecnologico e del potere di sfruttamento delle multinazionali.
Il molteplice disvelamento della verità apre scenari nuovi anche se una conclusione un po’ troppo affrettata tradisce in parte le aspettative di uno sviluppo ‘terrestre’ delle ineluttabili implicazioni consequenziali, l’eco delle quali giunge comunque forte e chiaro a livello audio-mediatico.

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Ultima risposta 19/12/2009 09.15.35
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Invia una mail all'autore del commento zanzom  @  15/12/2009 14:14:59
   4 / 10
Premetto che amo questo genere di film,così atratto dai commenti più che positivi,ieri sera ho deciso di guardarlo. Di film di fantascienza ce ne sono di due specie,quelli belli,vedi:(blade runner; alien; la cosa; la saga di guerre stellari ecc...)e quelli brutti(la maggior parte).Bene! a questo film non appartiene a nessuna delle due categorie.....questo non è altro che palloso. La bravura dell'unico attore(Rockwell)non riesce certo salvare una sceneggiatura povera di idee e di colpi di scena. E sono molto dispiaciuto di dover andare contro corrente,ma era dai tempi di 2001 odissea nello spazio che non vedevo un film di fantscienza così soporifero...... per me da evitare. Adatto solamente a chi soffre di insonnia!!!

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Ultima risposta 11/04/2012 11.59.00
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suzuki71  @  14/12/2009 09:00:01
   8 / 10
Perfettamente teso tra fantascienza e psicologia, questo esordio incoraggiante, dalle musiche appropriate e con un attore eccellente, sembra Star Treck in chiave "nouvelle vague". Da non perdere.

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Ultima risposta 16/12/2009 13.10.22
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Gruppo COLLABORATORI martina74  @  12/12/2009 14:29:11
   7½ / 10
Che bell'esordio per Duncan Jones.
Nella solitudine totale della luna, con l'ingrato compito di spedire sulla Terra i fusti di eco-carburante prodotti dai "mietitori" che incessantemente rullano la superficie del nostro satellite, Sam conta i giorni che lo separano dal ritorno a casa, da sua moglie e dalla sua bimba che non vede da tre anni.
Ormai stremato e costantemente accompagnato dal premuroso e irritante Gerty - il robot di bordo e vero cervello dell'operazione - Sam inizia a non comprendere più quale sia il confine tra la realtà e le sue visioni.
Dopo aver avuto un incidente, poi, sospetterà o capirà di non essere solo, sulla base.
Esercizio sulla claustrofobia e sulla paranoia, Moon affascina per il suo essere statico, per l'assenza di esplosioni e battaglie e pericoli mortali che caratterizzano la fantascienza degli ultimi anni.
Si potrebbe definire un ritorno alle origini della sci-fi, in cui l'uomo è messo a confronto con lo spazio siderale e con l'infinita solitudine provocata dalla condizione dell'astronauta: i riferimenti al fondamentale 2001 sono molteplici, ma Moon non è solo un film citazionista. Se in 2001 - capolavoro inarrivabile - lo spazio prevaleva su David conquistando anche gran parte dell'attenzione visiva, qui la luna è quasi un pretesto per farci andare a fondo nel confronto fra i diversi modi di essere di David: il vedersi dal difuori induce infatti l'uomo a cercare di uscire dalla soggettività per dare uno sguardo oggettivo el proprio io interiore, senza peraltro che nel film intervengano comprimari, se si esclude Gerty.
Davvero una bella opera prima, per un regista che, forse non a caso, è il figlio di Ziggy Stardust.

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Ultima risposta 22/12/2009 19.05.31
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TheGame  @  12/12/2009 11:46:06
   7 / 10
Mentre gli occhi dei più sono rivolti verso "District 9" e il nuovo "Star Trek", il cinema indipendente sforna, senza clamore alcuno, questo piccolo gioiello del Cinema sci-fi che riesce a far impallidire la ben più celebre concorrenza a stelle e strisce. La passione per la settima Arte di "Bowie Jr." e la grande interpretazione di Rockwell sono cuore e cardine di questo "Moon", dimostrazione di come non si possa vivere di sola tecnica...

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Ultima risposta 12/12/2009 12.24.35
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Xavier666  @  07/12/2009 16:12:43
   8 / 10
Un uomo una base lunare, buio ,solitudine e miliardi di stelle in sottofondo.
Ottimo questo fantascientifico "moon" bello quanto crudele il senso di disperazione e sconfitta che esce da ogni poro di Sam... Come con "Sunshine" con il passare del tempo comincerò ad amare ancora di più questo film e il voto ideale sarà un 9...

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Ultima risposta 10/12/2009 18.32.32
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gatsu  @  06/12/2009 19:07:58
   7½ / 10
Finalmente. Una ventata di aria fresca questo film dell'esordiente Duncan Jones che scommettendo sul protagonista Sam Rockwell viene ripagato con una prestazione sublime. Molto interessante il rapporto tra uomo-macchina come non lo si vedeva da tempo. Forse il finale giunge troppo in fretta e in qualche maniera il film perde sostanza. Come diceva Pizzul :"Tutto molto bello!"

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Ultima risposta 23/12/2009 13.33.45
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Wally  @  06/12/2009 02:15:55
   7½ / 10
Purtroppo mi manca 2001 Odissea Nello Spazio, ma comunque questo è un ottimo prodotto...
Attenzione allo spoiler!

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Il fatto che questo film duri un oretta e mezza è un ottima cosa. Un film di più ora non avrebbe fatto altro che appesantire la pellicola.
Un Rockwell stupendo e uno Spacey diciamo... ROBOTICO...

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Ah il tutto è condito con un ottimo Clint Mansell all opera per la colonna sonora (Se a qualcuno interessa vi consiglio di ascoltare Party e Lux Aeterna, due pezzacci stupendi presenti nel film Requiem For A Dream)
Da Vedere!

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Ultima risposta 06/12/2009 02.17.59
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Manu90  @  10/11/2009 13:00:36
   6½ / 10
Visto un paio di sere fa. Sarò scettico, ma a me non mi ha colpito molto. Da come ne parlavano mi aspettavo molto di più. E questo non perchè sia simile ad altri film (non ho mai visto 2001, aimhè), semplicemente me lo aspettavo un pò diverso. Molto bravo il protagonista.
E solo ai titoli di coda ho capito che la voce del robot era quella di Spacey XD

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Ultima risposta 28/01/2010 03.35.19
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andrea9002  @  04/11/2009 20:33:14
   7½ / 10
Con una serie interminabile di rimandi a "2001 odissea nello spazio" questa produzione indipendente ma con discreti mezzi, si ingrazierà sicuramente le simpatie di tutti gli appassionati di fantascienza.
Trama a tratti prevedibile ma anche idee originali per un film comunque non banale.
Molto bravo Sam Rockwell che riesce a rendere bene l'atmosfera di solitudine ed isolamento di un uomo solo su una base lunare...

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Ultima risposta 24/12/2009 09.39.12
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