l'ultima casa a sinistra (1972) regia di Wes Craven USA 1972
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l'ultima casa a sinistra (1972)

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locandina del film L'ULTIMA CASA A SINISTRA (1972)

Titolo Originale: LAST HOUSE ON THE LEFT

RegiaWes Craven

InterpretiSandra Cassel, Lucy Grantham, David Hess, Fred J. Lincoln, Jeramie Rain

Durata: h 1.31
NazionalitàUSA 1972
Generehorror
Al cinema nel Gennaio 1972

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Trama del film L'ultima casa a sinistra (1972)

Due ragazze vanno in città per un concerto, in occasione del compleanno di una delle due. Rapite da due uomini, vengono portate in campagna, violentate e uccise. I rapitori si rifugiano in una casa della zona, non sapendo che si tratta della casa di una delle loro vittime. I genitori della ragazza scoprono l'accaduto e decidono di vendicarsi degli assassini.

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 •  L'ULTIMA CASA A SINISTRA, 2009

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Voto Visitatori:   6,67 / 10 (118 voti)6,67Grafico
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Voti e commenti su L'ultima casa a sinistra (1972), 118 opinioni inserite

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Italo Disco  @  22/11/2023 19:41:43
   9 / 10
Rifacimento rozzissimo de LA FONTANA DELLA VERGINE che sembra un esordio quasi amatoriale, ma che proprio per l'organizzazione spartana dell'operazione ha una vitalità truculenta che rimane incisa. Si troverà mai la versione integrale cinematografica?

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Ultima risposta 13/12/2023 00.42.48
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Spotify  @  18/06/2015 20:42:56
   6 / 10
Confesso che sono rimasto abbastanza deluso. Da diverse parti avevo letto, che era un gran film, un'innovazione e quant'altro, ma alla fine mi son sentito con l'amaro in bocca. Comunque non mi sembra che sono l'unico a dire tali cose, visto che da come vedo, la media è un pizzico più alta del 6 e mezzo, e molti altri utenti hanno dato voti davvero bassi, infatti, alla fine la mia è una sufficienza molto risicata. Sicuramente l'innovazione c'è, visto che questa pellicola ha iniziato il filone dei "Rape & Revenge" e anche riguardo al tasso di violenza (sanguinaria) è stata sicuramente una rivelazione, visto che prima del 1972, in un film non horror, non si era mai visto tutto questo sangue. Tutto ciò è un pregio, però per la maggior parte restante, risulta essere una pellicola abbastanza insipida, anzi, sembra quasi un prodotto per la televisione: la regia di Craven non è che sia cattiva, però è un po' lenta e molte scene sembra fungano solo da riempitivo. Però bisogna ammettere che la direzione degli attori è buona, alla quale si associa un'altrettanto buona rappresentazione del sadismo umano. Però, ripeto, in generale troppa la lentezza con cui si racconta la storia, e meno male che il film è corto. Ah, poi atmosfera zero. La fotografia è vergognosa, praticamente non esiste, e ciò rafforza la mia tesi che si tratti di un film per tv, per sbaglio uscito al cinema. La sceneggiatura è senza infamia e senza lode, con discreti dialoghi. Le musiche sono buone, più che altro sono molto ironiche, e ciò vorrebbe far risaltare quel pseudo-lato inquietante della pellicola. Il finale poi è altamente ridicolo, inverosimile allo stato puro (vedi spoiler). Secondo me una delle cose che evita la debacle totale, è un ottimo Hess, il quale, interpreta la parte del cattivo con grande personalità. Meno male che c'era lui, altrimenti non so dove si sarebbe andati a finire. Gli altri attori non sono gran cosa, almeno sono ben diretti. Poi si è voluta fare anche una certa critica verso la polizia, e sicuramente è una buona scelta che in generale quadra. Comunque non basta per far andare la pellicola oltre il 6.

Molto scialbo, lo guardi una volta e lo dimentichi. Peccato perchè avevo grandi aspettative.

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Ultima risposta 23/06/2015 16.03.15
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR oh dae-soo  @  03/08/2011 12:12:53
   6 / 10
Approfitto di questo autentico pastrocchio di Craven per scrivere 2-righe-2 su un tema a me molto caro che spesso per dimenticanza o miopia (io stesso vi cado) viene poco preso in considerazione. Ogni film, di qualsiasi epoca, deve essere analizzato in (almeno) due componenti: il valore storico e quello cinematografico. Quando entrambi gli aspetti sono di grande livello possiamo parlare di capolavori, ma possono altresì capitare film orrendi ma importantissimi per la storia quantomeno del genere (se non del cinema tout court), oppure, al contrario, pellicole ineccepibili sotto tutti gli aspetti ma che non dicono assolutamente niente di nuovo.L'ultima casa a sinistra, con tutto il rispetto, è un brutto film ma così importante, quasi decisivo per il cinema che seguirà che, giustamente, occupa il suo piccolo-grande spazio nel cuore e nelle attenzioni dei cinefili.
La storia, bellissima, è ormai risaputo come sia stata tratta da un film di Bergman (a sua volta ispiratosi a una leggenda delle sue parti). Il tema della giovane vergine appena scopertasi donna che finisce per l'esser stuprata e ammazzata (violentissimo contrappasso) è appunto base de "La fontana della vergine" del regista svedese cosiccome il fatto che i violentatori e assassini trovino riparo proprio a casa dei genitori della giovane. Quindi anche qua niente di nuovo per Craven. Il successivo e dilagante fenomeno dei rape and revenge però (anche se qui revenge conto terzi...) deve senz'altro gran parte del suo successo al regista americano, non certo a Bergman, perchè è Craven (insieme ad altri) a portare nel genere una certa animalità, violenza e genuinità togliendo tutti gli orpelli filosofici-religiosi del grande direttore svedese. Per questo, anche solo per questo, L'ultima casa a sinistra vale oro quanto pesa.
Però, uscendo un attimo da questi noiosi discorsi, un'analisi filmica molto spartana porterebbe all'evidenza di una serie di errori, affatto veniali, ma pacchiani, madornali, non certo dovuti all'epoca ma ad una sceneggiatura e a un comparto tecnico veramente amatoriale:
- il montaggio è ai minimi termini. Non si contano gi stacchi sbagliati e anche l'uso dell'alternato tra le scene di violenza alle due ragazze e quelle della tranquillità casalinga dei genitori è totalmente senza ritmo, inferiore anni luce alla stessa tecnica adottata da Lado nel finto remake L'ultimo treno della notte. La mancanza di ritmo è un pò una costante dell'intero film peraltro.
- L'inseguimento alla ragazza che scappa nella foresta è comico. C'è un uso dei tempi e degli spazi assolutamente senza senso, quasi che in fase di montaggio siano state messe sequenze in un ordine sbagliato (gente che corre davanti a un altro 10 metri e poi la si trova dietro, gente che corre a sinistra ma raggiunge chi è andato a destra, fuga in una direzione opposta a quella dello stupro per poi ritrovarsi lì).
- Le scenette dei due poliziotti sembrano prese da Stanlio e Ollio o da Benny Hill ma oltre che non far ridere affatto, sono de tutto gratuite e contribuiscono ai cali di ritmo sopra accennati.
- Questo è l'errore più grande, talmente evidente e assurdo da farmi ritenere di aver visto o capito male io. I due genitori scoprono che le persone in casa sono gli assassini della figlia (tra l'altro anche qua sceneggiatura pessima, PESSIMA, perchè Craven nella scena della cena aveva magistralmente inserito dei dettagli per far capire questo - il cerotto, le incomprensioni, il morso, la collanina!- e poi aveva fatto trovare per caso i vestiti insanguinati dalla madre. Allora perchè, perchè????, far urlare ad uno dei delinquenti "gli abbiamo ucciso la figlia" quando avevi perfettamente raggiunto il tuo obbiettivo in maniera "implicita"? è come negare e rendere inutili le sequenze precedenti), vabbeh, lo capiscono e che succede? escono di casa e vanno sicuri come niente fosse nel LUOGO dell'uccisione, come se gli fosse stato rilevato chissà in quale maniera. La figlia poteva esser stata uccisa anche a 300 km di distanza ma loro sanno dove è successo (forse è una rivelazione urlata dai delinquenti come quella precedente). Aspettate, non finisce qua. La ragazza, morta annegata, è invece nel ciglio del fiume, portata là da chissàchi. E, come se non bastasse, è PALESEMENTE VIVA ma il padre, peraltro medico, ne dichiara la morte incontrovertibile. Tre minuti da storia del cinema sì, al contrario però.
Lì per lì avevo pensato che tutto fosse un'immaginazione dei genitori, ma poi quando ho visto il corpo della figlia nel divano di casa mi è crollato il mondo.
- Ti è morta la figlia 17enne, unica ragione di vita, che fai? Prendi il fucile e fai fuori tutti? no! Prepari non uno, ma due piani assolutamente privi di senso, freddi e calcolati malgrado la terribile situazione che hai appena scoperto. La mamma intavola una laboriosa fellatio-killer, il babbo un'ancor più laborioso fai-da-te alla Paint your life per tendere trappole agli assassini. Ricordo, ha il fucile. Le trappole (5 minuti di scene) porteranno a una caduta utile all'uopo quanto un refrigeratore al Polo Nord e a una scossa parimenti ininfluente. Da menzionare anche il montaggio alternato tra le azioni del padre e della madre, uno di notte, l'altra di giorno.
Vi assicuro che ho posto l'accento solo sugli errori più incredibili tralasciandone molti altri minori o quelli dovuti alla scarsità di mezzi, come la tremenda fotografia.. Allora mi chiedo, come si fa a non veder tutto questo? Come si fa a premiare, tornando all'inizio, soltanto il valore storico del film e non considerare l'assoluta amatorialità del tutto? Fa specie come in tutto questo casotto il livello di recitazione sia davvero ottimo, specie quello di David Hess o di Marc Sheffler nel ruolo di Junior. E non è nemmeno giusto disconoscere una potenza grezza dell'opera davvero notevole, con apice nella riuscitissima sequenza dello stupro. E, forse, il film è molto meno banale di ciò che può sembrare ma, anche qui, diventano assolutamente didascalici tutti i discorsi del padre sulla violenza dei giovani bla bla bla.
Se qualcuno in futuro mi chiederà il titolo di qualche opera che ha fatto la storia di un certo tipo di cinema, non mancherò di indirizzarlo a L'ultima casa a sinistra di Craven ma, mi par giusto, dandogli le giuste istruzioni per l'uso.

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Ultima risposta 03/02/2013 00.13.04
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-Uskebasi-  @  03/08/2011 02:01:50
   6 / 10
Guardiamoci nelle palle degli occhi e parliamoci chiaro.
Questo film è pieno zeppo di errori e strafalcioni, ma pieno pieno pieno pieno. Roba che se uscisse un lavoro del genere oggi giorno, lo farebbero passare forse nelle tv regionali, o sarebbe deriso da questo sito con sonori 1. Ma allora dov'è la coerenza? Qual'è la differenza tra un ragazzo con la telecamera negli anni '70 e uno negli anni 2000?
Ecco qual'è: quello del '70, una volta avuta l'idea, poteva permettersi di tutto. Anche un lavoro completamente scadente tecnicamente, perchè era il primo a realizzare quell'idea. Al ragazzo degli anni 2000 non basterebbe l'idea originale (che tra l'altro è matematico sia sempre più difficile averne una), ma DEVE assolutamente realizzarla in modo decente o verrà massacrato. Non può essere così. Non può esserlo per un sempliice motivo. Nel passato ci sono dei veri capolavori sotto tutti i punti di vista, o buoni film che non meritano di essere accostati a questo pastrocchio.
Detto questo il film di Craven si salva perchè effettivamente è una storia strepitosa, di una potenza mostruosa. Strupatori e assassini che vanno a finire nella casa della vittima, subendo la vendetta dai genitori. Una storia che fortunatamente sarà sfruttata meglio sia dal remake e soprattutto da Aldo Lado con "L'ultimo treno della notte". Passi anche la colonna sonora e l'ottima interpretazione di David Hess nei panni di Krug, il personaggio più riuscito, che regge il film e nasconde la mediocrità di molte scene. Il resto è meglio non commentarlo, sennò si rischia di andare a parlare delle imbarazzanti scenette dei poliziotti, o del ridicolo ultimo quarto d'ora. Roba dove i calvi cercheranno freneticamente una parrucca per mettersi le mani nei capelli.
Credo che Craven si faccia delle grosse risate quando rivede questo suo primo lavoro, se proprio ne ha il coraggio...

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Ultima risposta 02/04/2012 13.33.12
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Sig. Chisciano  @  20/05/2010 21:50:38
   8 / 10
Beh questo soddisfa appieno anche i palati più succulenti, lo stile è quello spoglio e realistico che abbinato alla violenza sadica spesso ottiene l'effetto pugno nello stomaco.

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Ultima risposta 21/05/2010 23.24.48
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Nikilo  @  17/04/2010 22:25:54
   4½ / 10
Un film assolutamente coraggioso (e anche ambizioso visto che vuole ergersi come il più volento in assoluto dell'epoca) per il periodo in cui viene fatto, quasi 40 anni fà, e anche decisamente sopravvalutato, ammetto da subito un riconoscimento per l'idea di fondo (anche se ci sono palesi spunti de "La fontana della vergine di Bergman") che farà partire il filone "rape and revenge" di cui non nutro un' eccessiva simpatia. Obbiettivamente però non posso solo valutare l'idea, che per quello che può essere è decisamente innovativa per il genere in questione, il film di per sè fa acqua da tutte le parti, il montaggio è pessimo e risulta essere molto confusionario (e il fatto che abbia ricevuto dei tagli qua e là, non ha per niente giocato a suo vantaggio), gli attori hanno recitato da cani, la seconda parte "revenge" è trattata molto superficialmente, e anche la caratterizzazione complessiva della trama è abbastanza raffazzonata e soprattutto molto povera. Insomma una pellicola decisamente brutta e malfatta.
Comprendo perfettamente il giudizio negativo che lo stesso Craven ha della sua pellicola. Altra questione che mi lascia in parte titubante è il messaggio di fondo, Craven non in maniera così evidente sembra quasi che voglia denunciare in qualche modo gli orrori della guerra del Vietnam contemporanea a quel periodo ( suppongo), mostrando la violenza degli aggressori con una maggior vericità, in un modo che a parer mio risulta comunque essere abbastanza compromettente, ai fini della storia, perchè se proprio voleva essere diretto poteva fare un film drammatico in riferimento alla guerra del Vietnam, e non certo questo. Dando una valutazione globale, mi sembra piuttosto incoerente dare un giudizio positivo.

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Ultima risposta 06/08/2011 01.12.15
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76eric  @  19/02/2010 21:30:54
   8½ / 10
Sporco, rozzo e soprattutto violento. Questo è il primo e a mio avviso miglior film di Craven.La prima volta che lo vidi fu una vera mazzata allo stomaco. Un plauso alla colonna sonora di David "Krug" Hess.

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Ultima risposta 08/06/2010 22.00.22
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baskettaro00  @  20/06/2009 19:23:37
   7 / 10
ke dire.......x essere un film del '72 e crudissimo e iperviolento......fine un po buttata la.......i sensibili stiano alla larga da qst film!!!!!in sostanza discreto esordio x craven!!!

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Ultima risposta 29/06/2011 13.49.15
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marfsime  @  04/04/2009 15:57:34
   5 / 10
Insomma..si vede che questo è un Craven ancora molto acerbo. La sceneggiatura è abbastanza banale ed è quasi più un protesto per mostrare un po' di sana violenza..senza contare alcuni comportamenti irrazionali dei protagonisti. Lo splatter è discreto..anche se le vari uccisioni vengono solo accennate e non fatte vedere chiaramente. Secondo me la media per questa pellicola è un po' troppo alta..le idee comunque c'erano già..la realizzazione ha lasciato un po' a desiderare.

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Ultima risposta 04/04/2009 15.58.21
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Invia una mail all'autore del commento BIONDO  @  27/05/2008 03:58:56
   10 / 10
uno dei capolavori di wes craven...agghiacciante...realistico davvero...mette i brividi,sembra una storia vera.

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Ultima risposta 23/05/2011 17.24.56
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Living Dead  @  01/02/2007 17:40:23
   7½ / 10
Ottimo esordio per Craven che dirige un film cattivo e sadico.
La regia come già detto, lascia un pò desiderare (tenere in considerazione l'anno), ma il film mantiene la tensione soprattutto nelle scene di violenza.
Buona anche l'idea di dare quel leggero tocco di humor nella vicenda dei poliziotti.
Buona la prova del cast e notevoli gli effetti spletter.
Peccato che dopo un esordio così brillante Craven si sia imbattuto nella sua carriera in enormi ******.

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Ultima risposta 08/07/2007 19.41.00
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  09/10/2006 18:05:04
   6 / 10
la cosa che sorprende di piu è che il film sia tratto da una storia vera(e questo forse aiuta la mia bonta nel voto)...difficile sembra credere che esistano persone cosi crudeli e sadiche...
per il resto nella prima parte sembra una commedia e poi un horror che esagera un po nelle efferatezze...cmq non male come debutto

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Ultima risposta 08/07/2007 18.50.48
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Phelps  @  01/09/2006 15:38:07
   1 / 10
ma nel 70 le persone erano cosi' stupide?????e tutti a mettere voti alti a questo coso (altro che film)......non ci siamo per niente

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Ultima risposta 12/09/2006 22.11.45
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Frogger  @  22/05/2006 19:49:16
   5 / 10
Vado controcorrente, apprezzabile il tono vagamente da documentario ma pessima la scelta dell'anternanza con i siparietti tra i due poliziotti resi volutamente ridicoli, le musichette alla benny hill. La parte pessima è paradosslamente quella più attesa : la vendetta finale. La vendetta andava servita con maggiore studio, pensata, morbosa, invece i genitori si troveranno comunque in difficoltà in un finale lasciato al caso, con situazioni che si susseguono senza pathos, interrotte ancora da quell'odioso ritmo dai toni vagamente country. Unica scena da ricordare : lo scalpello nello studio dentistico (pur trattandosi di un sogno) era la strada giusta da seguire, invece la realtà è stata un grande bluff. D'accordo questo Craven ha ancora lo scalpello e la lima in mano, siamo nel '72 e tante cose vanno perdonate ad uno dei registi più sperimentatori della piazza, ad ogni modo se cercate il meglio di Craven, consiglio il serpente e l'arcobaleno, tanto FReddy lo conoscono tutti.

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Ultima risposta 15/07/2006 15.28.39
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Invia una mail all'autore del commento Tempesta  @  11/04/2006 19:23:01
   8 / 10
cavolo!!davvero ci sono scene pesanti ,la storia e agghiacciante , trovarsi gli assassini di un figlio in casa !!! caz......o!! mi e piaciuto molto , anche se resta difficile digerirlo .. sicuramente da vedere...

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Ultima risposta 11/04/2006 20.51.46
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Invia una mail all'autore del commento cayonet  @  03/11/2005 18:49:12
   7 / 10
Difficile valutare con un voto questa 'malsana' pellicola di semi-esordio di Craven e Cunningam alla regia e produzione di un film.
Premesso che mi sarei aspettato di trovarmi di fronte ad un thriller-horror sulla pre falsa-riga delle varie storie su case infestate, rimango perplesso quando appaiono sullo schermo già i primi fotogrammi e le prime sequenze.
Il taglio delle riprese è quello di un film-documentario girato 'amatorialmente' (quasi uno snuff) con un risultato di impatto visivo che a me ha ricordato molto i primi porno anni '70. Azzarderei pure un'equivalenza: L'Ultima casa a sinistra sta al thriller-horror come Deep throat (gola profonda) sta all'Hard core.
Tutto sommato, però, la storia (presa da 'la fontana della vergine' di Bergman) è piuttosto carina e avvincente e la recitazione molto realistica.
Le musiche contrappuntano in modo esagerato molte sequenze privando lo spettatore del coinvolgimento necessario perchè la pellicola trasmetta un certo pathos.
Ne risulta una sequela di violenza che, a dire il vero, però, non sconvolge più di tanto l'occhio odierno.
Molta l'ironia a contorno di tutta la vicenda narrata, caratteristica che ritroveremo ampiamente nei capolavori horror di Craven che, addirittura, attraverso un uso talvolta, a mio modo di vedere, esagerato della carica ironica di situazioni e personaggi, lascerà un'impronta indelebile su tutti i film del genere della fine anni '80 e anni '90.
Per gli appassionati: Il DVD di questo film (doppio disco) è una vera perla ricca di extra!



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Ultima risposta 04/11/2005 20.08.30
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Invia una mail all'autore del commento Corpse  @  30/08/2005 13:00:58
   4 / 10

Film & regista decisamente sopravvalutati...

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Ultima risposta 25/09/2005 14.47.17
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Gruppo REDAZIONE Invia una mail all'autore del commento cash  @  17/01/2005 18:25:14
   9 / 10
Eccolo, il capolavoro, il capostiite. Film che nasce dal desiderio di craven e cunningham di girare il più terrificante film mai fatto. Ispirato a "la fontana della vegine" di bergman, il film è in effetti di una violenza e di una crudeltà quasi senza pari. Ho parlato prima di film capostipite, e in effetti l'altima casa a sinistra è l'indiscusso capostipite del genere "rape and revenge". la regia è praticamente documentaristica, per stessa ammissione di Craven che afferma tranquillamente che non sapeva che pesci pigliare; ma la mano in qualche modo già ce l'aveva, dal momento che alcune intuizioni sono degne di nota. Ed è proprio lo stile scarno, da cinemà veritè che rende ancora più insopportabile la visione. Altro fattore: la recitazione. Le due ragazze vittime sono di credibilità assoluta, ma la stella indiscussa è david hesse (che ha scritto anche la colonna sonora). Una specie di Deniro in versione nera, non oso immaginare cosa avrebbe potito fare di lui uno Scorsese. E infatti Craven si ispirerà proprio a lui fer freddy kruger; hesse recita infatti i panni di un criminale che si chiama krug!
Assolutamente bandito, maledetto e tagliato all'inverosimile, lo si può finalmente vedere grazie al DVD della raro, che presenta una versione doppiata e soprattutto Uncut. Io, fossi in voi, una spesuccia la farei.

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Ultima risposta 22/05/2006 19.54.04
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