looney tunes back in action (2003)

Un film discreto. È una specie di collezione di gag parodistiche più o meno divertenti tenute insieme da una trama che fa più che altro da pretesto. Si incontrano fuori dal loro solito contesto i migliori personaggi di produzione Warner che cooperano in situazioni alla James Bond tra citazioni a destra e manca. L'idea filmica di base è la 'rappresentazione della rappresentazione', ovvero lo svelamento dichiarato dei ruoli, lo spettacolo che presenta se stesso al pubblico e anzi si fa pubblico in una sorta di anello autoreferenziante senza sipari e illusioni. Ed è ancora un'idea buona, ma, incredibilmente, comincia a sembrare meno originale di una volta. Soprattutto nei cartoon. Basta pensare ai Simpson, che ne hanno fatto un larghissimo e consapevole uso (con risultati migliori). L'effetto finale non è male, intendiamoci, ma in alcuni punti si sente il bisogno di discrezione e brillantezza maggiori. La gag nella pinacoteca del Louvre, anche se non originalissima, è la più riuscita. Brendan Fraser non è mai all'altezza della situazione. Come sempre.