le stagioni del cuore (1984)

Un film davvero vecchio stile (basta un colpo d'occhio per capire che è stato girato negli anni '80) che tocca diverse tematiche come il razzismo e la vita nei paesi rurali. Merito particolare alla regia e alla sceneggiatura (entrambe di Benton) capaci di passare con straordinaria naturalezza da un avvenimento ad una altro: la morte di un marito, un tradimento, la coltivazione del cotone, il disastro naturale, ecc.
Ottima prova corale del cast in cui compaiono nomi come Ed Harris, Danny Glover e John Malkovich.
"Le Stagioni del Cuore" fece a suo tempo incetta di nomination agli Oscar (vincendone un paio) e ai Golden Globe, eppure risulta ad oggi poco conosciuto se non quasi dimenticato.

Emozionante film di stampo classico che tocca alcuni temi sociali di grande importanza in quell'America post '29.
Uno su tutti quello dell'integrazione delle persone di colore.
La protagonista pero' è una donna che si deve fare forte contro la crisi che sta attraversando la sua famiglia, dalla morte del marito al pignoramento della casa da parte della banca.
Ottimo tutto il cast, tecnicamente impeccabile.
Da rivalutare.

Che bel film, alzo il voto perchè avevo delle aspettative molto basse. Ben diretto e ben interpretato, riesce agevolmente ad evitare il rischio melassa e retorica, che era dietro l'angolo.
Certo, è un film molto classico, coi suoi momenti edificanti, sentimentali, persino strazianti. Ma mai fastidiosi, il tutto riesce a rimanere estremamente dignitoso, e quanto più possibile sobrio e misurato, pervaso più di rassegnata malinconia che di disperazione strappalacrime. Benissimo.
Molto bella la scena finale, che bel tocco.

Attori tutti perfettamente in parte. Ottimo Malkovich, alle prese con un personaggio dolcissimo e che colpisce, per quanto abbastanza marginale.

un film che bisogna vedere, belle le scenografie

Film piacevole, abbastanza verosimile secondo come. Esagera un po' con i buoni sentimenti ma il cast è buono.

Un film che colpisce nel cuore fino a farti scoppiare. Bravissima Field che ha vinto un oscar. Poteva essere meno sentimentale.

Un film "d'altri tempi" sia come ambientazione che come tipo di storia e personaggi. I protagonisti hanno caratteri molto delineati, ma il film non e` banale ed e` tutto molto coinvolgente e realistico.

Il cinema d'altri tempi, especially il cinema di Benton ultimamente in uno stato di leggera confusione/crisi artistica.
Le Stagioni del Cuore è un eccellente quadro di una comunità rurale americana durante la Grande Depressione. Edna, madre di due bambini, rimane improvvisamente vedova e si trova a pagare da sola il mutuo alla banca, lei che neanche sapeva il salario di suo marito. Per non rimanere senza terra e una casa dove stare, decide di assumere un "negro" di passaggio che vanta un'esperienza nel coltivare il cottone così correndo il rischio di giocarsi quel poco di capitale che le è rimasto. Fortunatamente l'affare va in porto, le stime sono più che soddisfacenti ma un calo del prezzo del cottone metterà a dura prova l'intera famiglia a cui si aggiunge anche un giovane cieco impagliatore di sedie.
Per non risultare monodimensionale incentrandosi esclusivamente su una tragedia, il regista (che è anche sceneggiatore in questo film) inserisce nella trama vicende di tradimento, pregiudizi razziali, solitudine, dipingendo a dovere questa sua visione non banale e trasportandoci indietro nel tempo.
Uno dei pochi film dove tutto il cast recita eccezionalmente, Sally Field che ottenne giustamente l'oscar come miglior attice davvero provata per il ruolo, un giovane Malkovich, Harris e il resto, persino i bambini.

Il cinema classico, il cinema che amo.

Ottimo il cast con interpretazioni degne di nota, credibili ed appassionate e molto godibile il film che racconta della voglia di lottare per la propria autonomia, la propria casa, la propria famiglia.
Meritati a mio avviso gli oscar a Sally Field, straordinariamente intensa ed alla sceneggiatura originale di Robert Benton, lineare e ben costruita.

Intenso e accorato dramma rurale, scritto e diretto con personalità e grande ricercatezza artistica da Benton. La sofferta interpretazione della Field è di quelle che non si dimenticano. Splendido anche Malkovich nel ruolo di un uomo cieco. Tra i migliori film degli anni Ottanta.