Dopo essersi "liberata" delle vecchie colleghe O-Ren Ishii e Vernita Green nel Volume 1, la Sposa prosegue nella sua vendetta in KILL BILL Volume 2. Eliminate le prime due dalla sua personale "lista della morte", rimangono altri due nomi da barrare - Budd e Elle Driver – prima di affrontare il suo ultimo obiettivo... uccidere Bill.
Sei un blogger e vuoi inserire un riferimento a questo film nel tuo blog? Ti basta fare un copia/incolla del codice che trovi nel campo Codice per inserire il box che vedi qui sotto ;-)
Dopo 5 mesi il secondo capitolo del quarto film di Tarantino e` giunto nelle sale ed una volta visto risulta un film di difficile giudizio, almeno per me. Premetto subito che il film mi e` piaciuto, ma mi ha lasciato con un po' di amaro in bocca. Avevo definito il primo film sconvolgente, e Tarantino uno sperimentatore, ma mi sono dovuto un po` ricredere. Il film e` diretto magistralmente le musiche sono azzeccatissime (esprimo sempre un giudizio personale), ma quello che manca sono le sperimantazioni che Quentin aveva apportato al capitolo iniziale, ed il cambio di rotta, rispetto ai suoi tre film precedenti, che aveva preso. Aveva fatto un film che non si basava sui DIALOGHI surreali dei personaggi, ma sulle GESTA surreali dei personaggi. Con il secondo capitolo Quentin fa quindi un passo indietro e ritorna al cinema che lo ha reso grande. Ora questa e` una scelta che puo` piacere, ma che personalmente mi ha fatto storcere un po` il naso. Quello che intendo e` che uscendo dal cinema la prima volta lo stupore nell'aver visto il primo capitolo e` stato enorme, quasi come se non avessi visto un film di Tarantino, mentre la sensazione che ho provato dopo aver visto il secondo e` stata quella del classico film alla Tarantino (positiva comunque ma piu` scontata). Il film di fatto rimane nel complesso molto godibile, con un cattivo che continuo a definire memorabile e con tutto quello che un fan di Tarantino sa di trovare ma nulla di piu` (il dialogo finale tra Carradine e Uma e` strepitoso quanto quello di Samuel L. Jackson a Tim Roth in "Pulp Fiction"). La sensazione quindi e` che si poteva fare di piu` (personalmente il combattimento finale poteva essere decisamente migliore), ma che quello che e` stato fatto non e` comunque male.