Dopo essersi "liberata" delle vecchie colleghe O-Ren Ishii e Vernita Green nel Volume 1, la Sposa prosegue nella sua vendetta in KILL BILL Volume 2. Eliminate le prime due dalla sua personale "lista della morte", rimangono altri due nomi da barrare - Budd e Elle Driver – prima di affrontare il suo ultimo obiettivo... uccidere Bill.
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Tarantino dimostra ancora come surrealità, intimità e azione (generi totalmente differenti fra loro) possano coaugularsi insieme. Basta semplicemente un minimo di genialità, un pizzico di rischio e una follia dosata. Tarantino sforna questa seconda parte, cambiando totalmente tono rispetto al precedente. Scomparse le atmosfere pure dell'Oriente, le musiche ritmate o i sottotitoli. La visione, in questo Volume 2, è esattamente l'opposto: un'ambientazione rustica, grezza come quella dei deserti o dei luoghi "sporchi". Una musicalità western - il grandissimo Ennio Morricone - che suscita emozione allo stato puro. Ed il cerchio si chiude, velo dopo velo senza lasciare insoluta nessuna domanda. Domande che appaiono chiare e, nella scena della rivelazione sul nome della Sposa, anche grottesche. Ma mi ribadisco: funziona.
Tarantino gioca tutte le carte a sua disposizione e chiude splendidamente un film talmente tanto crudo e freddo che non può rimanerti dentro. E ti penetra, proprio come una spada.