Nel 1938, Indiana Jones, celebre archeologo, apprende che suo padre, Henry, anch'egli archeologo, è stato rapito perchè prossimo, con i suoi studi, ad individuare il luogo dove è custodito il Santo Graal, il calice in cui, secondo la leggenda, Gesù Cristo bevve nell'Ultima Cena.
Film collegati a INDIANA JONES E L'ULTIMA CROCIATA
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Dimentichiamoci del tempio, sia veramente maledetto, e torniamo a livello del primo film, finalmente! Lo schema è il solito, il tono è scanzonato ma non idiota, (passiamo tranquillamente sopra le scempiaggini su e a Venezia), ed è fatto veramente bene, divertente e con una bella atmosfera, oltreché un'ambientazione che finora è la più affascinante della saga.
E poi c'è Sean Connery. Mito lui e mitico il suo personaggio, un valore aggiunto al film, e mezzo voto in più solo per lui.
Da menzionare la fantastica scena con Hitler. Vale più quella di tutto il film precedente.
Dopo la trasferta in India ed il lieve abbassamento di livello del secondo episodio , Indiana Jones torna ai suoi nemici più classici ( gli stolti nazisti ) ed ai suoi aiutanti più simpatici ( Elliott e Rhys Davies invece dell'odioso bambinello cinese ) . Inoltre trova un aiuto d'eccezione nel padre ( un simpatico Connery ) con cui costruisce numerosi siparietti umoristici . La partner femminile invece qui è la Doody , bella ed algida
, con un debole per entrambi i dottori Jones ... Come dicevo questo terzo episodio ricalca sotto vari aspetti la struttura del primo . Forse anche per questo mi è sembrato ben riuscito , con il giusto mix di avventura ed ironia . Infatti Indy esce sempre vivo da situazioni impossibili nonostante l'apparente " zavorra " del padre , che però ha il compito di stemperare l'azione con l'umorismo . Effetti speciali e colonna sonora sempre eccellenti , come pure la fotografia del vecchio Slocombe e la regia di Spielberg . Indimenticabile la scena di Indy a Berlino ....
Pur riunendo parte del cast originale arricchito dalla presenza di Connery, il terzo capitolo di Indiana Jones risulta un po' meno riuscito rispetto al secondo non tanto per il tasso di spettacolarità, sempre di alto livello, quanto per la troppa calma nel far decollare la storia che si perde in più spiegazioni del necessario a discapito dell'avventura vera e propria. C'e' da dire poi che mentre il secondo si discostava leggermente dall'episodio originale in spirito e dinamiche, qui si respira invece una vaga aria da già visto (a partire dai villain nazisti), senza contare che il love interest di Indy, pur non lesinando in sensualità, non e' assolutamente all'altezza della Allen e della Capshaw.
In ogni caso, un altro capitolo divertente che chiude bene una trilogia storica decisamente degna del successo ottenuto.
eccoci alla conclusione della prima trilogia dedicata ad sto personaggio immane del cinema.. del suo attore unico icona.. epico.. film che come trama mi ha lasciato biasito ed affascinato.. particolare.. dp 2 film in egitto questo ambientato nella seconda guerra mondiale.. eggià.. che ricordi.. si sviaggia e si capisce tutto!
epico harrison ford con Sean Connery (una coppia così manca da tempo al cinema!)
una colonna sonora che ha fatto la storia del cinema (sublime da oscar!!!)
Non amo molto i film d'azione, questa è una avventura intrigante pregna di movimento, tuttavia non mi è piaciuto così tanto da ritenerlo un capolavoro, ma bensì un film nella norma. Ci sono delle situazioni all'interno del film che sono improbabili e ridicole che a mio avviso abbassano notevolmente la qualità del film (ne scrivo alcuni esempi qua sotto). Senza contare che la ricetta usata per questo film d'azione è la stessa di molti altri: inseguimenti, sparatorie, esplosioni, e rocce che crollano. Banale.
- Uno dei personaggi cerca rifugio in una abitazione, che in realtà si scopre essere il retro del camion dei "cattivoni" di turno, tra tutte le porte che poteva aprire, proprio quella di un camion... c'è ne vuole di sfortuna, e incredibile intuizione dei nemici, che sapevano in anticipo quale porta avrebbe scelto... - O come quando il protagonista, mentre scappa a cavallo inseguito da un carroarmato, raccoglie un sassolino da terra, lo infila nella canna del cannone, che puntualmente...esplode... situazione alquanto improbabile - E senza contare i trabocchetti nella caverna alla fine del film, lame rotanti e ponti invisibili sospesi in aria che già ai giorni nostri faticherebbero a costruire, figurarsi 1000 e passa anni fa...
Il più visionario secondo me: con un inizio notevole e eccellentemente coreografato, buone musiche e interpreti, sceneggiatura interessante, tra l'horror e il comico-avventuroso, su tutti primeggia la regia ben dosata e fantasiosa di Spielberg, che ha saputo dirigere il tutto, i mezzi paiono minori ma sono ben spesi, la fotografia del tempio è notevole, così come gli effetti questa volta più sapientemente sfruttati, nonche parti indimenticabili chee ci hanno seguito per tutta l'infanzia e ispirano sempre i registi futuri!
Si risale la china rispetto al secondo episodio ma non si raggiunge il primo. Ottima la scelta di affiancare a Ford il bravo Connery. La saga con questo episodio riesce in uno sforzo immenso a dire tutto quello che di buono poteva dire. Più che buono.
Altro ottimo terzo episodio con un Connery da manuale, che letteralmente alza moltissimo l'interesse e la qualità della pellicola.
Degno di nota il compianto River Phoenix, fratello di Joacquin.
Tanti effetti speciali, tanto divertimento, sempre i nazisti come nemici assoluti, non manca nemmeno l'ironia ma purtroppo questa volta non c'è una spalla femminile sexy.
Fà nulla, tanto nel quarto episodio arriverà la Blanchett.
Il film non è male per nulla, ma è ben lungi dall'essere chiamato "capolavoro". La cosa più bella resta l'interpretazione di sir Sean Connery: veramente ben riuscita e spassosa.
E' il capitolo di Indiana Jones che preferisco, anche se devo dire che non ho ancora visto il quarto episodio della saga. Ad affiancare lo strepitoso Harrison Ford c'è un grandissimo Sean Connery che riesce, se mai ce ne fosse stato bisogno, a rendere ancora più interessante la storia interpretando il papà di Indiana Jones e accompagnandolo nella ricerca del Santo Graal e nella soluzione degli enigmi che lo circondano. Un film da vedere e conservare.
bellissimo, coinvolgente ed avvicente, ma soprattutto grandissimi Ford e Connery, una delle coppie meglio riuscite del mondo del cinema. sembra scisso dagli altri due che sono nettamente mediocri
Si decide di ritornare sul livello di narrazione del primo ed in effetti la scelta poi ha pagato. Il film è ben recitato e Ford e Connery sono una coppia veramente eslposiva. L'' attore scozzese in quegli anni per fare anche in "Highlander-l'' ultimo immortale" e "Gli intoccabili" da spalla quasi riesce (o ci riesce?) a rubare la scena. Il comparto femmnile, anche del film precendete, è comunque inferiore rispetto alla Allen nel primo riusciva ad essere una giusta controparte femminile di Indiana. Negli States fece secondo con un certo distacco da "Batman", ma si rifece anche questo come il secondo sul mercato internazionale a conferma del fatto che ormai Indiana Jones era diventato un personaggio senza confini.
Non ai livelli del primo ma migliore del secondo. Le parti più belle sono quelle con Sean Connery, qui nel ruolo dello svampito padre di Indiana Jones che, com'era successo nel secondo film con Kate Capshaw, si mette sempre nei guai trascinandosi dietro anche Indiana Jones..
Veramente non si sa decidere quale della trilogia sia il più bello... ma vedere Indi prendere uno schiaffone dal padre (sean Connery) è stato troppo divertente. Storia, come sempre, intrigante e mai scontata. Ma perché non fanno più film d'avventura belli come questi?
Il solito film d'avventura di Spielberg, mezzo Dysneyland e mezzo Gardland, si fosse fermato al primo...ma Spielberg più che un regista è un capitalista.
Uno dei migliori film d'avventura, se non il migliore.
Per me ha anche un significato particolare visto che stavo facendo la summer school a londra proprio nella scuola dove è stato girato e dove ho avuto per la mia prima e unica volta l'emozione di essere dietro le quinte di un film e dove ho conosciuto il mitico Harrison Ford