il principe delle maree (1991)

Confesso il mio peccato, il film mi piacque, all'epoca dell'uscita, e tanto al punto poi da andare a leggermi il romanzo da cui è tratto. Fin qui niente di male se non fosse però che in realtà, si tratta di un polpettone melodrammatico e inverosimile. Tuttavia, grazie anche all'enorme bravura degli attori, mi prese talmente tanto da spingermi poi a leggere anche altre opere di Pat Conroy e scoprire che al di là di un misterioso e sottile fascino, sono in realtà impregnate di una retorica semplicistica, in ragione della quale alla fine della storia, c'è sempre una resa dei conti, che spiegherebbe razionalmente tutte le vicissitudini dei protagonisti, ricomponendo il puzzle psicologico, in modo pressochè improbabile. Comunque al netto di tutte queste critiche, resta un buon lavoro.

Film da tè delle cinque per casalinghe disperate. Stucchevole, estremamente scontato e odiosamente melenso, una storia e una sceneggiatura da quattro soldi.

Mi dispiace per Nolte che è pure un bravo attore ma neppure lui qui si salva, penalizzato anche dal fatto di interpretare il personaggio peggiore e più odioso del film.

a suo tempo lo vidi al cinema e non mi piacque per niente.

adesso ne sto rivedendo alcune scene su La7d

24 anni non gli hanno fatto bene, ora è una cosa inguardabile

peccato gli attori erano anche di un certo livello, ma chi ha scritto le battute andrebbe messo alla gogna

SI chiama Pat Conroy e l'hanno pure candidato all'oscar per questo film.

Beh non è poi questo capolavoro...di certi film ne senti così tanto parlare nel corso degli anni che credi siano chissà cosa e poi, in questo caso, ti ritrovi con l'amaro in bocca per aver visto un film ordinario e un pò troppo lungo.
Bravo Nick Nolte e qui non ci piove, poi non mi viene in mente altro oltre alla colonna sonora carina e ad una buona fotografia.
Però la storia non mi ha colpito, sa di già visto in più punti, e si cercano di inserire elementi per renderla più polposa ma è sempre la solita minestra.
Con questo non dico assolutamente che sia un brutto film, anzi a molte donne potrà piacere un casino...ma io ne avrei anche fatto a meno.
Comunque per i motivi che ho detto è più che sufficiente ma non oltre.

Film costruito bene, che scade in alcune lungaggini melodrammatiche francamente evitabili. Il principe delle maree ha il pregio, però, di approfondire molto bene i personaggi e le dinamiche tra gli stessi.
Complessivamente un discreto lavoro, a mio parere.

Devo dire che sono rimasto piacevolmente sorpreso, anche se non amo i film eccessivamente romantici e, a dirla tutta, il film scade nel melanso solo nell'ultima mezz'ora, ammetto che mi ha coinvolto parecchio.

Un bellissimo film!!!!!
Toccante il ricordo del passato del protagonista, toccante la fine...

Un buon film, anche se in alcune parti mi è sembrato un pò ingenuo. Belli i flashback dal tono drammatico e l'evoluzione della storia con la psichiatra tra sedute e appuntamenti.

Per me è un capolavoro sottovalutato. Bellissimo il personaggio di Nolte, ottime le interpretazioni, fotografia sublime e toccante colonna sonora.
Mi è piaciuto molto anche il finale, ma quello che conta è il progresso del personaggio di Tom. Se vi piacciono i film sentimentali questo lo consiglio caldamente.

un buon nick nolte in un film molto narrativo e cn una sceneggiatura ben fatta. mi sento di non andare oltre la sufficienza sia per il finale sia per il film a tratti troppo stereotipato.

Non ho mai letto il libro ma devo dire che questa rivisitazione per il cinema non è per nulla male. Ho visto uno splendido e intenso Nick Nolte in una delle sue migliori interpretazioni anche se il film molte volte diventa pieno di smancerie sentimentalistiche un pò odiose. Trama molto complessa e parecchi i temi trattati con garbo e decisione fino ad arrivare al bel finale tutto da vedere. Promosso.

Profondo e toccante. Ottime interpretazioni dei due attori protagonisti, sopratuttutto nolte. Regia ottima, considerati i presupposti. A tratti angosciante quanto basta.

SPOILER

Tratto dall'omonimo romanzo "Il principe delle maree" è un film drammatico che tenta di esplorare le memorie di una famiglia, tra sentimenti affettuosi, violenze e ricordi rimossi. A tratti stucchevole, alcune volte un po' pesante, il film nonostante tutto funziona e riesce ad emozionare grazie anche alla buona prova di Nolte, alle ottime ambientazioni e all'intensa sceneggiatura. Bella anche la fotografia.
Trovo però eccessive le sette nomination all'Oscar.

Piccolo capolavoro generalmente abbastanza sottovalutato. Potrebbe passare per la solita romanticheria americana, ma qui tutto è trattato con grande spessore e splendido gusto drammatico. La Streisand regista costruisce un film dalle atmosfere classiche e raffinate, mentre come attrice forma un duo di enorme intensità col bravissimo Nolte. Un film poetico ed emozionante, con un finale straziante e meraviglioso.

Dialoghi forti e molto incisivi, interpreti di grande fama ed intensamente calati nel ruolo ed una storia forse un po' pesante e prolissa nello svolgimento, ma comunque carica di emozioni palpabili dall'inizio alla fine, che coinvolge efficacemente in maniera efficace.
Superbi Nick Nolte e Barbra Streisand che se la cava egregiamente nel doppio ruolo di regista ed interprete.
Davvero di grande impatto il monologo finale di Nolte, con la sua voce fuori campo che accompagna verso il finale lo spettatore.

Un bello scorcio di vita quasi quotidiana, dico quasi perchè la famiglia del protagonista è davvero, ma davvero s****ta.
Il film rotola via senza particolari contraccolpi emotivi, anche nelle sue scene più crude, secondo me magistralmente dirette.
Eppure coinvolge sempre e la sua fine è di una coerenza pazzesca.

Addattamento forse eccessivamente stucchevole di un'ottimo romanzo, il film si avvale comunque di ottimi interpreti e la complessità della trama esplora abbastanza bene le tensioni familiari, le violenze, i soprusi e nondimeno le differenti etnie sociali (insopportabile il marito presuntuoso e "capitalista" della Streisand mentre si prende gioco di Nolte, strepitoso lo smacco della Lowenstein/Streisand al marito stesso durante una cena).
Peccato che il film si perda in un'eccessivo sentimentalismo, pero' onestamente restano intatte le proprietà del romanzo originale: i protagonisti si aggrappano alla vita, ognuno con le proprie difese, vinti - ma non del tutto - dal passato (lui) o dal presente (lei) e in fondo ancora consci della propria speranza. Finale à la "lost in translation", per certi versi

Grande storia d'amore, con due interpreti in gran spolvero; B. Streisandi è anche molto brava come regista. La contrapposizione fra il Sud e New York giova al film: dramma, passione, il senso dell'onore, le rievocazioni, le due culture così diverse.
Film molto femminile, per la verità: da vedere in compagnia di una ragazza.