Trama del film Il piu' grande spettacolo del mondo
Il famoso acrobata Sebastian è assunto dal circo Bradley, con disappunto di Olly, stella dello spettacolo. Tra i due si crea una forte rivalità. Offeso dalle insinuazioni della sua rivale, Sebastian decide di fare il numero senza rete, ma cade e resta con un braccio paralizzato. Olly, pentita, cerca di farsi perdonare con il suo amore. Rutilante affresco circense firmato Cecil B. De Mille, pieno di colpi di scnea e tuttavia piuttosto statico.
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VINCITORE DI 2 PREMI OSCAR: Miglior film, Miglior soggetto
VINCITORE DI 3 PREMI GOLDEN GLOBE: Miglior film drammatico, Miglior regista (Cecil B. DeMille), Miglior fotografia a colori (George Barnes, J. Peverell Marley)
DeMille omaggia il mondo del circo e i suoi interpreti con lunghe sequenze sotto il tendone. A questo ci aggiunge un cast degno di nota che intreccia piccoli e grandi drammi personali, riuscendo a imbastire una storia emozionante, trasognante e piuttosto gradevole da vedere, grazie a costumi, luci, colori e abilità circensi ben eseguite. Mi è piaciuto meno il vedere l'uso di animali, ma questo è un pensiero personale che non inficia la riuscita del film nella sua interezza. La sceneggiatura però mi è sembrata un po' frettolosa in alcuni punti, specialmente per quanto riguarda la caratterizzazione di alcuni personaggi e i loro intrighi amorosi di rapido sviluppo e cambiamento. Complessivamente un buon film, meritevole della visione.
Il carrozzone del Circo come parabola di vita, uno sfavillante affresco-kolossal che mescola con sapienza amori, ripicche, tragedie ed ovviamente numeri strabilianti. Qualche risaputo luogo comune e qualche didascalismo di troppo non ne offuscano la potenza visiva, che a tratti sfiora la magniloquenza. Impossibile, comunque, non rimanerne minimamente sedotti, anche per merito dei fascinosi protagonisti e del sempre grande James Stewart.
Kolossal di DeMille sul Mondo del circo tra passione, rischio e successo! Uno dei primi ruoli da protagonista per il giovane Heston che qualche anno dopo tornera' a lavorare con lo stesso regista nel ruolo di Mose' ne "I dieci comandamenti"! Ma la "vera" star è James Stewart con un interpretazione coraggiosa (non mostra mai il suo vero volto) per un personaggio ricco di fascino e mistero...la cosa migliore di un film che eccede nella durata mostrando tantissime sfilate (un po invecchiato da questo punto di vista). Il Mondo del circo visto come business con l'arrivismo dei suoi interpreti che nascondono tutti un'anima devastata dietro quel sorriso mostrato al pubblico...un po come la televisione.
Un film assolutamente da recuperare. Praticamente perfetto nei dettagli, grandi interpretazioni, su tutti ottimo Stewart, il clown più espressivo mai visto. Una bella rappresentazione dello spettacolo e dei suoi limiti. Da vedere..
"E questo è tutto, signore e signori, questo è tutto. Ma tutti tornerete a rivedere il Circo. Piccoli e grandi, uomini e donne! Potrete scuotere la segatura dai vostri piedi ma non la toglierete dai vostri cuori perchè questo è il più grande spettacolo del Mondo, e voi ci tornerete!"
Caro Kowa, è proprio la parte di James Stewart che rende il film grande: il clown ha una maschera, come un po' tutti noi abbiamo una facciata e dentro il nostro mondo. Il circo è un simbolo...
E' un film diverso dal solito. Se pensate a Le Mille come il piu' grande artefice di kolossal di cartapesta della storia del cinema, rimarrete delusi. La rievocazione del mondo del circo è solo apparentemente antitetica a quella classicamente rievocata al cinema da tanti autori: il Circo come mondo parallelo di ambizioni e numeri fantasmagorici, ma anche come teatro della vita (un po' come Lola Montes di Ophuls). Un film assolutamente da non perdere, soprattutto per l'enorme interpretazione di James Stewart, coraggiosamente costretto a recitare truccato da clown per tutto il film